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Autore: KikiNovacaine    07/01/2010    5 recensioni
Amavo la musica piu di ogni altra cosa al mondo, ogni momento importante della mia vita mi trovavo, spontaneamente, a collegarlo con le parole di una canzone: una per l'amore sofferto, una per quello deludente, una per quello passato o per quello che verrà; una per quell'amico speciale, una per quello leale, una per quello che sa esserci sempre e per quello che, invece, non c'è mai.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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”Are you out there
Where the rainy days begin
To feel rather sad
And the walls are closing in
Like the darkness around me”




Che strana cosa il tempo. Quando aspetti, con ansia, che accada qualcosa, sembra rallentare incredibilmente .
Quando, invece, vorresti che si fermasse, ecco che imperterrito inizia a correre veloce, verso un momento che vorresti non arrivasse mai. Accelera la sua corsa, inesorabilmente.

I giorni, che ci separavano dalla partenza di Nate, volarono via veloci, come uno stormo di uccelli in fuga da una violenta pioggia improvvisa, e, proprio come quegli uccelli migratori, Nate si preparava a volare via da noi, a volare dall’altra parte del paese.

Kaylie aveva trascorso l’intera giornata chiusa in camera, come spesso faceva ultimamente, Nate non parlava con lei da giorni ormai.

-Odio questa situazione- confessò Jamie

La sorella di Nate era tornata in città qualche giorno prima.
Finito il college era rimasta a vivere a New York, felice di poter godere ancora un po’ di quella libertà che si era conquistata, ma ora che la famiglia era in procinto di trasferirsi in quella città, non aveva tardato ad offrire loro la sua casa, ben contenta di poter essere ugualmente libera nel luogo in cui era cresciuta.

-La conosci, Jamie, crede di proteggere se stessa - dissi

Vidi Nate chiudere gli occhi e lasciare che la sua testa cadesse all’indietro, sul bracciolo del divano.

-Dovresti dirglielo Nate- continuò la sorella

-Non posso! Sai bene anche tu come la prenderebbe, deve pensare ai Nazionali, non posso permettere che perda a causa mia-

-Ma come pensi che reagirà quando saprà di aver sprecato…- lasciai la frase a metà, incapace di terminarla

-I miei ultimi giorni, Bree?- mi chiese lui con una strana espressione stampata sul volto

-Non volevo dire questo Nate, lo sai-

-Lasciamo perdere-

Lo vidi alzarsi dal divano, per poi uscire di casa, lasciandomi sola con Jamie.

Non potei fare a meno di incupirmi, pensando a quello che stavo per dire.
Non avevo il coraggio di affrontare apertamente quella possibile verità, passavo i giorni cercando di imprimere, nella memoria, ogni sua parola, ogni suo gesto.

Questo Kay non poteva farlo, lei non era al corrente di ciò che si stava perdendo, non conosceva la reale situazione.

-Che ne pensi Jam?- chiesi all’unica persona che in quel momento poteva comprendere i miei pensieri, le mie sensazioni

-Non lo so Bree, proprio non lo so- mi rispose in uno sbuffo – è tutto così complicato-

La osservai mentre, pensierosa, giocherellava con il suo braccialetto, prima di spostare l’attenzione su quello che era al mio polso destro, copia esatta del suo.

Le lettere NKJB, collegate tra loro, risaltavano su quella base d’oro bianco, che più volte era stata sostituita, con la nostra crescita che accompagnava il passare degli anni.

Lasciai che la mente volasse via, libera di tornare al giorno in cui Nate si era presentato da noi, la vigilia di Natale, con quei pacchetti così semplici, ma che in realtà racchiudevano tutto l’affetto che provavamo reciprocamente.

Era stata una sua idea, quella di trovare un qualcosa che simboleggiasse il nostro legame, inutile dire che c’era riuscito alla perfezione.

Accarezzai le lettere sul mio bracciale, notando che la smaltatura, azzurra sul mio, si era leggermente rovinata.
La parte inferiore della N era, ormai, tornata al suo colore naturale.
In quel momento, decisi di uscire, l’avrei fatto riparare immediatamente.


”It's so hard to look away
When the daylight doesn't ever stay
Above this dull apartment view
Oh, I will surround you”




Vidi Bree uscire di casa, seguita da Jamie, e non riuscii più a contenere le lacrime che, spavalde, iniziarono a scivolare sulle mie guance.

Non riuscivo a credere a ciò che avevo appena sentito, mi stavano nascondendo qualcosa. Non era mai successo prima d’ora.

Tornai in camera e, dopo aver cercato di sistemare l’aspetto trasandato che avevo da giorni, afferrai la borsa e decisi di uscire di casa, determinata a scoprire il loro grande segreto.

L’occhio mi cadde, inevitabilmente, sulla vecchia foto accanto alle chiavi della mia macchina. Le espressioni sorridenti di quei quattro bambini mi colpirono e non potei fare a meno di lasciarmi scappare un sorriso, i biondi capelli di Bree le coprivano la faccia, quasi per intero. Colpa del vento, ricordai.

Uscii di casa e trovai Nate, sdraiato sul dondolo, con lo sguardo perso nel vuoto.

Mi avvicinai a lui, decisa e spaventata al tempo stesso.

-Cosa mi stai nascondendo Nate?-

I suoi occhi saettarono rapidi, terminando la loro corsa nei miei. Paura, sorpresa, dolore. Non riuscivo a leggere nulla di positivo in quel suo sguardo.

-Kay..-

-Voglio saperlo Nate, cosa ti sta succedendo? Perché non vuoi dirmelo?-

Vidi un’espressione insofferente prendere vita sul suo volto, in quel preciso istante il mio stomaco iniziò ad attorcigliarsi su se stesso, numerose volte.

-Ti prego Kaylie, non chiedermelo-

-Ma..-

-Ti prego!-

Mi gettai tra le sue braccia, non appena vidi i suoi occhi diventare, improvvisamente, lucidi.
Sentire, di nuovo, le sue braccia stringermi sicure, mi fece sentire al sicuro.

-Me lo dirai dopo i Nazionali?- gli chiesi dopo minuti di silenzio

-Ok- sussurrò vicino al mio orecchio, prima di posare delicatamente le labbra sulla mia fronte.

Sorrisi a quel gesto, mi era decisamente mancato.

-Dove sono andate Bridget e Jamie?- -Uhm credo che Bree volesse far sistemare la smaltatura del suo braccialetto-

Istintivamente controllai in che stato fosse il mio, fui decisamente felice di trovarlo in perfette condizioni.


”It's quite clear that I'm stuck here
So I'll devise a plan
And cut out a door in my new living room floor
The porch light is so bright
That I will quickly sneak down the dark metal shape
Of the rusty fire escape”




-Bree, sai una cosa?-

-Cosa?-

-Sono felice di essere tornata- confessai

-Non hai idea di quanto tu ci sia mancata Jam, non era lo stesso senza di te- mi rispose, intrappolando il mio braccio nel suo

-Anche voi mi siete mancate- ammisi ad alta voce – e poi come potevo continuare a vivere in una città con vere stagioni? Qui capisci che è arrivato l’inverno grazie a un paio di goccioloni pesanti, a New York, invece, arriva il gelo e la neve! Brr -

Nel ricordare il clima che avevo lasciato da poco, un brivido capriccioso mi scosse la schiena.

Eravamo appena uscite dalla gioielleria, dopo aver lasciato li entrambi i nostri bracciali, ed avevamo deciso di concederci del sano shopping, prima di fare ritorno alla tristezza che, inevitabilmente, accompagnava le nostre giornate.

-Jamie!- mi riscosse dai miei pensieri, Bridget

-Cosa?- chiesi allarmata

-Guarda quel vestito! Oh Kaylie lo adorerebbe!-

-E allora che aspettiamo?- le sorrisi, complice

Trenta minuti dopo eravamo già dirette verso casa, con i sedili posteriori totalmente occupati dal risultato di quella nostra piccola pausa.
Bree batteva, ritmicamente, le dita sul sedile, agitata. Come al solito era in ritardo, per l’allenamento quotidiano, ed il traffico non l’aiutava certo a convincersi che sarebbe riuscita ad evitarsi l’ennesima ramanzina da parte di Simon, l’allenatore.

-Ok, io scendo qui-

-Ma siamo quasi arrivate!-

-Lo so, ma se scendo e faccio una corsa fino a casa, forse riesco a cambiarmi e trascinare Kay fuori dalla stanza per quando tu sarai arrivata e forse, dico forse, riesco ad evitare la furia di Simon, almeno per oggi- mi spiegò -Ok, corri! Vi aspetto davanti al vialetto con la marcia già inserita- le dissi con ironia

-Grazie Jam!-

Mi schioccò un bacio sulla guancia, prima di tirare giù i piedi dal cruscotto.

-Bree! Sbrigati!-

-Volo!- urlò scendendo ed iniziando a correre

Sorrisi, fortunatamente era allenata ed abbastanza veloce, forse ce l’avrebbe fatta.


”I bought a one way ticket
Cause I knew I'd never see the ground
Unless I was aboard a jet plane
And we were going down”




-Kay! Esci da quella cavolo di stanza e sbrigati a cambiarti! Siamo in fottuto ritardo!- urlai entrando in casa

-Bree, non c’è bisogno di urlare, sono pronta già da un pezzo- mi rispose lei, tranquillamente seduta sul divano con la testa poggiata sulla spalla di Nate.

Sentii qualcosa di morbido arrivarmi in faccia, ci misi poco a capire che mia sorella mi aveva appena lanciato contro uno dei miei body da allenamento.

-Ma che diavolo succede qui?- chiesi smarrita

Da quando quei due si parlavano di nuovo?

-Fila a cambiarti Terremoto!- mi esortò Nate

-Non ti agitare Jonas!-

Salii le scale in fretta e furia, non c’era decisamente tempo per le domande, tantomeno per le risposte che cercavo.

Scesi pochi minuti dopo con la borsa a tracolla, mentre cercavo di legare i capelli in una coda di cavallo piuttosto scomposta, l’avrei sistemata nello spogliatoio.

Nate e Kaylie avevano già raggiunto Jamie in macchina, così chiusi rapidamente la porta alle mie spalle e mi precipitai sul sedile posteriore, assieme a Kay ed ai nostri acquisti.

Ancora non riesco a capire come riuscimmo ad arrivare con ben cinque minuti d’anticipo, eppure riuscimmo in quell’impresa più che impossibile.
Appena entrate in palestra Simon ci sorrise, era di buonumore, finalmente.

Mi lasciai sfuggire un’occhiata verso Nate e Jamie, incapace di cacciare via il pensiero che quello sarebbe stato l’ultimo allenamento a cui, il nostro migliore amico, avrebbe assistito.
Dovevo dare il massimo e, forse, non avrebbe chiuso gli occhi vedendomi al volteggio.


”When I wiped the tears from my eyes
The warm water took me by surprise
And I woke up beside the ocean
I realized I must be in California”




Mi sedetti, come sempre, nella piccola tribuna della palestra, solitamente usata dai numerosi genitori troppo preoccupati per le carriere dei loro figli.
Un sorriso amaro prese forma sul mio volto, pensando che quello sarebbe stato l’ultimo allenamento a cui avrei assistito. Almeno per un po’.

Guardai mia sorella, seduta accanto a me. Da quando era tornata in città, aveva ripreso quella che era la sua più vecchia abitudine e , a giudicare dal suo sguardo attento, doveva esserle veramente mancata la possibilità di guardare le sue due più care amiche, alle prese con la loro vita.

-Sono migliorate tantissimo- commentò dopo averle viste al corpo libero

-Già- le risposi –Kaylie alla trave è uno spettacolo più unico che raro e Bree vola leggera sulle parallele, neanche avesse le ali-

Vidi la sua fronte corrugarsi, nella sua solita espressione pensierosa.

-Ti mancheranno moltissimo…-

-Non immagini quanto- mormorai- spero solo di riuscire a tornare da loro, il più presto possibile-

-Ce la farai, Nate- disse, a chiusura di quegli interminabili secondi di silenzio

-Lo spero davvero- confessai

-Hai detto a Kay che partirai domani?-

-Si, abbiamo parlato-

-Le hai detto la verità?- chiese, con un’espressione indecifrabile

-No, ma mi ha fatto promettere di spiegarle tutto, dopo i Nazionali-

-Bene-

Spostai la mia attenzione su Bree, al volteggio. La vidi prendere la rincorsa sul Tumbling e, istintivamente serrai gli occhi. Pochi secondi dopo li riaprii deciso, non volevo perdermi nulla di quell’ultimo allenamento, volevo imprimere a fuoco, dentro la mia memoria, più immagini possibili.

Effettuò un volteggio perfetto, prima di voltarsi verso di me e sorridere radiosa nel vedere i miei occhi, dischiusi, riflettersi nei suoi.

“Ti voglio Bene”, le mimai con le labbra, notando che, allora, il suo sorriso si aprì ancora di più.

Fu proprio in quel momento, che capii di essere grato alla vita di avermi regalato delle amiche così speciali, fu in quel momento, che capii quanto realmente contassero per me, fu in quel momento che capii, di essere, nonostante tutto, veramente felice.

Dopotutto, se avevo loro al mio fianco, sarei anche potuto morire.

”Aloha, my happy west coast friends
Do you feel alive
When the breaking waves arrive
And wash all around you?”

West Coast Friendship- Owl City





Allora, ecco un nuovo capitolo :)

nes95: ho scritto più grande, grazie del consiglio.

Maggie_Lullaby: che dire? Grazie, davvero, di tutto! Spero questo capitolo ti piaccia almeno un po’ ;)

sere5: t’ho appena mollato sotto casa, spero ora sarai contenta! :P love you Cous!

Melmon: grazie grazie grazie =) spero continuerai a seguire la storia e a recensire!

Well, penso di aver detto tutto, ora cliccate su “Inserisci una Recensione” e fatemi sapere che ne pensate ^^

  
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