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Autore: cerere    07/01/2010    0 recensioni
Prima fanfiction. Lo so, lo so. Ci ho messo un po a scegliere su chi (o cosa) farla, ma alla fine mi son detta: "Perchè non cominciare dai nani verdi?" E così, eccomi qui.
Piccola Supplica: recensite, vi prego in ginocchio. Non importa se vi sembra una schifezza totale, mi farebbe comunque piacere avere qualche commentino. Giusto per sapere che vi passa per la testa.
Detto ciò, enjoy! :D
ps: se mancano accenti, maiuscole o quant'altro: scusatemi, ma quando scrivo mi succede sempre!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Billie J. Armstrong, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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non seppi mai cosa successe esattamente nello spazio di quel benedettissimo secondo, ma ne rimasi ugualmente sconvolta. quello prima, io e billie eravamo seduti sul bordo del letto matrimoniale della sua camera d'albergo, chiacchierando allegramente come due colleghi che non sanno che fare dopo ore di viaggio sfiancante a parte sbronzarsi con una razione di troppo di sex on the beach portati dentro di straforo dal bar all'angolo, quello che non chiede mai le carte d'identita ai clienti. l'attimo dopo, invece, un silenzio etilico, quasi innaturale, era calato e ci stavamo guardando intensamente negli occhi. sentivo l'elettricita scorrermi nelle vene, e non sapevo nemmeno io il perche, anche se una sensazione vagamente remota cercava di avvertirmi di qualcosa, come una spia silenziosa. poi, a sorpresa, billie mi tolse il bicchiere di mano e lo appoggio a terra assieme al suo, ma quello che accadde dopo fu ancora piu strabiliante. con un movimento repentino della mano mi strinse il polso in una stretta dalla quale sarebbe stato difficile uscire e mi attiro a se. mi bacio con passione sulle labbra, mentre avvertivo il suo corpo premere contro il mio. il desiderio nei suoi occhi era quasi palpabile, ma divenne reale quando con un movimento veloce si chino su di me fino a farmi stendere di lungo tra i cuscini del letto. lui sopra di me, si agitava con movimenti sinuosi ed eccitanti. mentre continuava a baciarmi con trasporto senza lasciarmi nemmeno un attimo di respiro, cominciai a sentire le sue mani spostarsi lentamente lungo le mie cosce e sembro quasi che una scossa elettrica prendesse a correre lungo la scia che le sue dita tracciavano sulla mia pelle. mi girava la testa (forse per effetto del troppo alcool e della sorpresa insieme) cosi non mi costrinsi a fare niente di speciale. gli affondai una mano tra i capelli ribelli mentre con l'altra gli cinsi la vita. lui, invece (che di certo reggeva sia l'alcool che le sorprese molto meglio di me), allungo le braccia fino a sfilarmi le scarpe. contemporaneamente spinse via le sue con un calcio e cosi due paia di punk converse si ritrovarono sul pavimento. fu allora che le sue dita presero a slacciarmi i jeans strappati, cosi il mio cervello fece tilt. l'attimo dopo, dei miei jeans non ce n'era gia piu traccia. dalla sua bocca si libero una risatina rauca e, mentre prendeva a baciarmi sul collo, infilo entrambe le mani sotto la maglietta e me la sfilo dalla testa. quando sentii il tessuto di quel semplice top di lycra caricare di elettricita i miei capelli, emisi un gemito lamentoso. -sono completamente ubriaca- biascicai strizzando gli occhi nel tentativo di snebbiarmi la vista. -ah, si?- mi soffio lui nell'orecchio. io annuii come una bimba spaventata. temendo pero di fargli capire che non ci stavo quando in realta non era cosi, costrinsi le mie braccia a muoversi e strinsi tra le dita i lembi della sua camicia. gliela sfilai dalla testa perche non c'era tempo per tutti i bottoni, e quando la gettai sul pavimento lo sentii sorridere nell'ombra. -allora ci stai- mormoro tornando a baciarmi il collo con trasporto. -gia- soffiai a bassa voce. mi tremavano le ginocchia, ma cio non mi impedi di sfilargli i pantaloni neri. -ma non è che ci stia capendo poi molto- confessai in un mormorio indistinto. -allora ti sveglio io- sentenzio lui sicuro, e cio detto mi sfilo le mutandine.
improvvisamente mi scoprii molto piu reattiva di quanto potessi immaginare.
  
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