G.U.F.O 1975
Lily
allungò meccanicamente la mano per afferrare quella di James in piedi accanto a
lei. Afferrò le dita del ragazzo e fece scivolare la sua mano sottile in quella
forte e sicura di lui. Sorrise quando lui gliela strinse per infonderle sicurezza,
come per dirle: “Ci sono io, non temere, ti sono accanto!”. Il suo respiro
regolare la stava facendo impazzire: possibile che lui non avesse paura? Che
non fosse preoccupato come lei? Lanciò uno sguardo a Sirius e Remus seduti
sulle panche appoggiate al muro. Guardò Frank Paciock che appoggiato alla
finestra guardava il panorama. Si voltò verso Alice King che meccanicamente
sfogliava dei fogli pieni di una scrittura piccola e fitta che Lily potè
riconoscere come la sua. Fece un respiro profondo e strinse la mano di
James che era appoggiato contro il
camino di pietra spento. Accanto a lui c’era Peter Minus che tentava
inutilmente di sistemare la bacchetta nella tasca dei pantaloni spostandola ogni secondo in un posto
diverso.
James
sorrise stringendo maggiormente la mano di Lily. I lunghi capelli rossi della
ragazza erano legati in una crocchia e alcuni ricci le ricadevano leggeri sul
volto. Gli occhi verdi saettavano da una zona all’altra della stanza alla
ricerca di qualcosa a lui sconosciuto. La sua mano era piccola e fredda nella
sua. Lei era Lily la persona più bella che James avesse mai conosciuto.
Si
girò di nuovo verso di lui. I suoi profondi occhi nocciola cerchiati da quella
sottile montatura erano fissi sulla porta di legno di fronte a loro, così fissi
che sembrava che volesse sfondarla con lo sguardo. I capelli neri erano come al solito in disordine e (come al
solito) lui continuava a tenerli in disordine vantandosi di questa qualità. Il
suo fisico era asciutto e armonioso, sarebbe potuta rimanere a guardardo per
ore senza, naturalmente ,farsi vedere da lui. Non gli avrebbe mai dato questa
soddisfazione, perché James Potter era una delle persone più orgogliose che lei
avesse mai conosciuto. Le sue capacità (tra l’altro non indifferenti) nel
Quiddich lo avevano reso il ragazzo più popolare di Hogwarts (insieme
naturalmente al suo amico Sirius Black) e il ragazzo più desiderato dall’intera
popolazione femminile della scuola. Ma lui aveva sempre detto di essere
innamorato di lei, che fosse vero? Lily non ne era sicura, temeva che se gli
avesse aperto il cuore avrebbe capito che era tutto uno scherzo, che l’aveva
solo presa in giro. E lei non voleva che lui la prendesse in giro, non voleva
che le spezzasse il cuore, che infraggesse i suoi sentimenti. Ma ora in quella
stanza piena di ragazzi di 15 anni, perfetti nelle loro divise, era la presenza
di James, la sua vicinanza a darle conforto. Strinse la mano del ragazzo come
per dire: “Non lascirami, rimani accanto a me…Ti prego!”.
“Black Bellatrix, Black Narcissa, Black
Sirius” disse la professoressa McGranitt entrando nella sala. Le sorelle
Black si fecero largo fra i Serpeverde guardando con disgusto i componenti
delle altre case e guardando con ancora più disprezzo Sirius che si era
avvicinato, seguito da Remus, verso James.
“Forza
Felpato, dai il meglio di te!” gli disse James battendogli il cinque con la
mano libera. “Coraggio Sirius è il tuo grande momento!” gli disse Remus
stringendogli la mano in un gesto amichevole. “F-f-f-forza Sirius” disse Peter
dal suo angolino. Il ragazzo stava per avvicinarsi alla porta quando sentì una
voce alle sue spalle: “In bocca al lupo Sirius!” (Lupo à Remus!! Che battutona!!) disse Lily alla sinistra di James. Sirius si
girò di scatto verso la ragazza “Crepi!” disse mentre Remus e James si
guardavano tentando di non ridere. Sirius spinse la porta di legno ed entrò
nella stanza dove si trovavano gli esaminatori dei G.U.F.O (Giudizio Unico per
Fattucchieri Ordinari), esame che i ragazzi del 5° anno dovevano eseguire per
poter proseguire la carriera magica. Sirius fece un respiro a pieni polmoni e
guidato dalla professoressa McGranitt (“ Guardi Black, il professor Oldman è
libero”) si diresse verso il tavolo dove si trovava un uomo sulla quarantina,
vestito di un abito che ricordava molto la loro divisa scolastica, completo di
cravatta e fazzoletto bianco pendente dal taschino della giacca, che lo accolse
sorridente. Sulla scrivania era posato un segnaposto con scritto:Professor Gary
Oldman. (Sarà un caso ma si chiama come l’attore che interpreta Sirius nel
Prigioniero di Azkaban!! Caso? No, credo proprio di NO!!!) Sotto il nome del
professore c’era la materia d’esame. “DIFESA CONTRO LE ARTI OSCURE. G.U.F.O
ANNO 1975”. “Salve lei è il signor…?” chiese il volto bonario del professor
Oldman. Sirius smise di guardarsi attorno e concentrandosi sul professore
disse: “Black…Sirius Black” (Tipo Bond, James Bond!) . “Bene, signor Black,
possiamo iniziare l’esame…”.
Intanto
nella sala adiacente al grande salone i ragazzi erano ancora in trepidante
attesa del loro turno. Lily stava cominciando ad andare in escandescenza e
anche se conitnuava a stringere sempre di più la mano del ragazzo, non aveva la
minima intenzione di lasciarlo andare. La professoressa McGranitt tornò un paio
di volte prima di dire:
“Erskine
Amy, Evans Lily, Grint David”.
Lily
si girò verso James che la stava guradando. Avrebbe voluto piangere, stringersi
a lui e rimanere li così per sempre, ma non poteva, era un prefetto e doveva
superare gli esami. Intanto Amy, una ragazza paffutella di Corvonero e David un
Tassorosso non molto sveglio, stavano uscendo dalla stanza, le loro facce
sembravano quelle dei condannati a morte, forse non così tristi…ma quasi. E
quella di Lily certamente non era da meno. Si mise davanti a James e guardando
negli occhi fece un respiro profondo. “Coraggio Lily, è il tuo momento” disse
Remus mettendole una mano sulla spalla. “Coraggio Lil, sei la migliore non puoi
sbagliare” le disse Alice sorridendo mentre abbracciata a Frank ripassava dai
suoi appunti. La rossa si voltò verso di lei e le sorrise, poi tornò a guardare
James. Si sarebbe potuta perdere in quegli occhi! Aveva bisogno di lui, e ne
aveva bisogno ora! Al diavolo le incomprensioni passate, al diavolo i litigi,
voleva che lui attraversasse quella porta con lei. Ma sapeva che non poteva
farlo. Sapeva che doveva farcela da sola. Lui le sorrise e si avvicinò al suo
volto. Lasciò che le sue labbra si appoggiassero delicatamente sulla guancia
della ragazza baciandogliela e poi avvicinandosi all’orecchiò le sussurrò.
“Vai, tesoro, ti sono vicino! È il tuo grande momento, sono sicuro che non mi
deluderai.” Poi si risollevò e con un cenno del capo le disse di andare, di
varcare quella porta. Lily sorrise sommessamente con gli occhi ancora lucidi e
lasciatogli la mano si diresse verso la sala grande. James prese un respiro
profondo quando lei attraversò la porta verso il suo esame. “Mi sa che stavolta
l’hai conquistata Ramoso!” gli disse Remus appoggiando la mano sulla spalla del
ragazzo. “Speriamo” disse sommessamente “Sperando che non muoia durante
l’esame!” l’amico sorrise e gli battè il cinque.
La
professoressa tornò più volte in seguito per
“King
Alice, Lupin Remus, McArthur Julius”
Poi
per
“McArthur Poul, Minus Peter,
Paciock Frank”
poi
di nuovo per
“Piton Severus, Potter
James, Roberts Bud”
E
finalmente fu la volta di James di raggiungere i professori per poter sostenere
l’esame. Entrato nella sala, fu anch’egli scortato dalla professoressa
McGranitt di fronte alla scrivania del professor Gary Oldman. “Signor?” disse
guardando James e sorridendo. “Potter” disse. “Black, Evans, Lupin, Minus e
infine Potter. Ah, tutti Grifondoro quest’oggi! Bene signor Potter…qual è il
nome signor Potter?” chiese il professore allegramente. “James”. “J..A..M…E…S.” Scrisse il signor Oldman.
“Bene, signor James Potter, vediamo cosa sa fare. Ho qui giusto giusto un
molliccio. I suoi compagni precedenti si sono comportati molto bene, vediamo
cosa sa fare lei.”. James pensò che un molliccio non era un granchè! Un dubbio
però gli crollò addosso: se il molliccio si fosse trasformato nel corpo senza
vita della Evans? Come avrebbe reagito? Cercò di scacciare questo pensiero. No,
il molliccio si sarebbe trasformato in lui che perdeva una partita a Quiddich,
non certo in Lily. Ma James non sapeva quanto si sbagliava, perché fu proprio
nella Evans che il mollicciò si trasformò. Ma non nella Evans morta, bensì
nella Evans che si baciava con Severus Mocciosus Piton! Che orrore! Jamie prese
tutta la forza di volontà per scacciare il molliccio. Pensò a qualcosa di
divertente…Ah si, qualche giorno prima aveva messo a gambe all’aria Mocciosus e
gli aveva tolto le mutande davanti a mezza scuola, ah che bei momenti, i suoi
amici dovevano essere fieri di lui! Ma anche la stretta della mano di Lily
prima dell’esame gli sembrava un bel ricordo. Con quel pensiero in testa
avrebbe potuto scacciare un intero gruppo di Dissennatori provenienti da
Azkaban, tanto il ricordo della ragazza lo rendeva felice. “RIDDIKULUS” Disse
infine e il molliccio prese l’aspetto di Piton Mocciosus a gambe all’aria. Il
professore lo fece rientrare nel baule. “Bene bene signor Potter. Un altro
molliccio che si trasforma in uomo!” “Come scusi?” chiese interdetto il
ragazzo. Chi dei suoi amici potevo aver fatto comparire un uomo? “Oh, una
ragazza, una certa signorina…” consultò l’elenco dei nomi. “Oh, ecco…” disse
infine “..una certa signorina Evans Lily, anche il suo molliccio si è
trasformato in un uomo. Oh, ecco! È lei!” disse Oldman indicandolo e mettendo un
voto accanto al nome “James Potter”.
“I-i-i-io?”
balbettò. L’uomo annuì. “Si, credevo fosse la sua ragazza…Non lo è? Eppure ha
rischiato di mandare a quel paese l’esame tanto era sconvolta. Aveva gli occhi
lucidi!!”, “E non ha passato l’esame?” chiese preoccupato James. “No,no…Quella
ragazza è davvero brava! Io stesso non so se sarei riuscito a scacciare un
molliccio con le sembianze di mia moglie morta! Eppure lei con le lacrime agli
occhi è riuscita a scacciarlo. E sa in
cosa si è trasformato?” chiese retoricamente il professore. “N-n-no” James non
si era ancora ripreso del tutto. “Si è trsformato in voi due. Una scena molto
romantica” il professore gli sorrise. Non avrebbe potuto scacciare un gruppo di
Dissennatori, no…sarebbe riuscito a mandare a quel paese tutti i dissennatori
di Azkaban e del mondo intero. “Ma è la sua ragazza o no?” chiese infine Gary
Oldman. James gli sorrise. “Credo che presto lo diventerà!” . Il professore
scoppiò in una fresca risata. “Bene, James, torniamo all’esame! Devo chiederti
di fare un ultima cosa…” . Uscito dall’esame James non solo era sicuro di avere
una E in mano, ma era anche certo che nonostante quello che dicesse, Lily era
pazza di lui, e probabilmente lo era sempre stata ma era troppo orgogliosa per
ammetterlo. Quando uscì dalla stanza trovò i Malandrini ad accoglierlo, ma di
Lily nemmeno l’ombra. “Non preoccuparti ha detto che ti aspetta fuori.” gli
disse Sirius mentre Peter e Remus parlavano dei loro mollicci rispettivamente
un serpente (che c’entri Voldemort? Ops..Voi-sapete-chi?) e una luna piena.
James sorrise all’amico e corse fuori in giardino dove Lily seduta sotto un
albero, stava leggendo.
“Buondì
Lily” disse spuntandole alle spalle. La giovane ebbe un sulsulto e il libro le
cadde a terra. Si voltò verso James e gli disse: “Mi hai fatto prendere un
accidente Potter!” poi si chinò a raccogliere il libro. Nel frattempo James
l’aveva affiancato e si era seduto sull’erba accanto alla ragazza. “Com’è
andato l’esame Evans?” le chiese.
“Bene
grazie…” era diventata rossa, forse al ricordo della precedente esperienza con
il molliccio-James “…il professor Oldman è un uomo molto simpatico.”aggiunse
infine per togliersi dall’imbarazzante silenzio in cui i due giovani Grifondoro
erano caduti. “Si, molto simpatico…soprattutto quando il molliccio si è
trasformato in Mocciosus…Piton!” “Anche t-t-tu sei stato esaminato dal signor
Old-d-dman?” chiese Lily spaventata. Il ragazzo annuì semplicemente. “Oh.”
disse lei tornando a concentrarsi sul suo libro. “Lily?”
disse infine James. “Si?” tornò a guardarlo negli occhi, in quegli occhi stupendi. “Volevo
chiederti una cosa…” James stava diventando rosso… “Dimmi” disse lei.
J:“Emh…per
prima…io…”
L:“Tu…”
J:
“Sono felice che tu mi abbia stretto la mano.”
L:
“Ah,si?” La giovane stava diventando mooolto rossa quasi come i capelli dei
Weasley.
J:
“Se non lo avessi fatto tu, l’avrei fatto io” Lily aveva gli occhi lucidi.
Sorrise semplicemente al ragazzo che la guardava con sguardo sognante.
J:
“Mi dispiace molto che tu non mi sopporti perché io…”
L:
“Non è vero che non ti sopporto, è solo che…”
J:
“Solo che…”
L:
“Perché tu…”
James
scoppiò a ridere e Lily lo seguì a ruota.
L:
“Solo che… io…James io…”
J: “Tu?”
Lily rise.
L:
“Io…io…”
J:
“Lily, mi dispiace per come mi sono comportato con te negli anni passati ma io
ora credo…”
L:
“Tu ora credi…”
James
rise e le afferrò le mani che sorreggevano il libro di Pozioni.
J:
“Io credo…”
L:
“Jam, io credo…”
J:
“tu credi…”
Lily
gli strinse le mani. “Tu cosa credi?” gli chiese.
J:
“Io credo…”
J:
“Di essermi innamorato di te” L: “Di essermi innamorata di te”
Dissero
all’unisono. Poi scoppiarono a ridere.
J:
“Davvero?” disse lui.
L:
“Davvero!”
Lily
si avvicinò al ragazzo e gli strinse le braccia al collo mentre lui le
afferrava la vita in un caldo abbraccio.
“Te
lo giuro” disse lei prima di posare le sue labbra rosee su quelle del giovane
cercatore. James la strinse di più a sé. Erano anni che aspettava quel momento,
che aspettava quel bacio. Ed ora era lì, con la SUA Lily…la SUA LILY. Non
desiderava altro in quel momento se non quelle calde labbra sulla sue…l’amore
che quella stupenda ragazza gli stava donando.
FINE