Eccomi con
il secondo capitolo!
Sono stata
abbastanza veloce, non trovate? Sono soddisfatta di me stessa!
Non so
come sia venuto … a me piace anche se forse è un po’ confuso … ma dal prossimo
incominciano le vere vicende di Rob e Kris!!
E poi …
vorrei ringraziarvi immensamente …
30
preferiti e 14 seguiti solo per il primo capitolo! Vi amo!!!
Vi rispondo
alle recensioni e poi vi lascio leggere!
@crazyfred:
dispiace anche a me, ma è così: Rob ha tradito Kris. Non dico che non la ama,
anzi, ma … beh lo scoprirai tra qualche capitolo. La storia è quasi tutta nella
mia testa … grazie mille per i complimenti!
@LadySile:
credimi, mentre scrivevo ero la prima ad avere il magone in gola …
@serve: ciao
tesoro! Che bello averti anche qui … si, quella della magrezza prima e la
grossezza poi è una cosa voluta, infatti lo spiego in questo capitolo. Kris è
uno zombie, è magra, ma essendo una donna tradita dal marito inizia a sentirsi
poco desiderata e si vede grossa. Per quanto riguarda il gelato, per lei non è
cibo: è una valvola di sfogo perciò non lo conta come mangiare. La frase di Ash
“usciamo a rimorchiare” era un semplice pretesto per farla uscire, ma era
inteso che si riferiva solo a se stessa, il plurale è una cosa che secondo me
viene spontanea. Per il fatto che lei e anche lui si comportano come bambini, è
vero, ma vedrai che già dal prossimo capitolo non sarà più così. Spero di
essermi spiegata!
@little lamb in love95: amur!!
Grazie
cucciola per esserci sempre!! Eh si .. ma guarda .. ho deciso di apportare un
bel po’ di cambiamenti alla prima versione che ti avevo riferito! Baci!! Ti amuuuu!
@noe_princi89:
si è fumato il cervello?? Nono … anzi .. quello è apposto … credo!!
@robsten200996:
isabella sarà la prima a soffrire, e per quanto mi dispiaccia sarà necessario …
grazie per i complimenti!!
@vika:si …
erano molto felici, ma si sa, le cose belle sono fatte per finire. Rob è scemo,
hai ragione, ma … no, non ti dico nulla! Grazie mille!
@ledyang: eheh …all’inizio pure io pensavo
a qualcosa di meno tragico, ma poi … beh mi sono detta, perché non provarci?? Baci
@helis_dancer: grazie mille tesoro!!
Ferita.
Il film che Ash aveva scelto era un horror. Non le avevo
chiesto io di non scegliere un film d’amore. Anzi, era stata lei di sua
spontanea iniziativa.
L’unico motivo per giustificare la sua scelta era che vedeva
in me una sorta di Bella. Io invece non sapevo come mi vedevo.
Semplicemente perché non mi vedevo. Gli specchi erano
diventati una cosa irraggiungibile. Se sapevo che ero magra era perché me lo
ripeteva mia madre.
Ma allo stesso tempo mi sentivo grossa. Forse era una mia
stupida sensazione.
Sapevo solo che da quando era successo mi sentivo poco
desiderabile. Era questo il motivo della mia avversione contro gli specchi.
“Kristen?”
Mi girai verso Ashley. Con disappunto vidi che aveva spento
il televisore e si era girata verso di me, lo sguardo triste.
“Dimmi
Ash”
“Scusa
per prima … in realtà non volevo farti rimorchiare qualcuno … era solo un
pretesto per farti uscire”
Annuii, cercando di sorridere, ma molto probabilmente mi
uscì fuori una smorfia orrenda.
“Kris
forse sono invadente, ma beh … sono due settimane che sei qui e non hai parlato
con … Robert. Lui non capisce e Jackson fatica a convincerlo che è inutile
venire …”
La guardai aspettando che continuasse.
Si era vero, non parlavo con lui da due settimane, da quando
era avvenuto il fattaccio. Mi ero confidata con Ash e lei naturalmente aveva
convinto Jackson a tenermi lontano mio marito.
“Kris
avete una bambina, non puoi tenerlo lontano da lei per sempre e non fare la
bambina …. Sei un’adulta”
La guardai male e mi tappai le orecchie, correndo poi nella
mia camera.
Si, mi stavo comportando da bambina, me ne rendevo conto, ma
era la difesa del mio cervello. Ero ferita.
Certo, tutti pensavano che l’adulterio fosse ormai diventata
una cosa normale, ma non per me.
Io avevo amato mio marito e lo amavo ancora. Non mi si
poteva chiedere di passare su tutto come se nulla fosse.
Volevo capire le ragioni del suo tradimento.
Volevo capire se ad avere qualcosa di sbagliato ero io.
E chi mi stava attorno ancora non l’aveva capito.
Mia madre continuava ad affermare che magari era stata
quella sgualdrina (testuali parole sue) ad avvinghiarsi addosso a lui; Cameron
aveva semplicemente detto che mi comportavo da stupida e ora Ash che ero una
bambina.
Ma loro … loro non sapevano del dolore al petto che mi
squarciava in due, che mi impediva il respiro.
“Kris
apri!”
Ash continuava a dare pugni alla porta. No. Non avrei
aperto. Fosse cascato il mondo.
“Kris
apri o sfondo la porta!”
Volevo proprio vedere come avrebbe fatto, con una bambina in
braccio. Perché non potevo credere che l’avesse lasciata sola in soggiorno.
Riluttante mi alzai. Di certo non avrei permesso che
sfondasse la porta facendo, di conseguenza, male alla mia piccola.
“Cosa
vuoi?”
“Voglio
parlare!”
“E
a cosa serve? Voi pensate che sono una bambina … e vi sbagliate. Sono ferita!
tu non sei mai stata tradita, non sai cosa significa. Beh io si. Mi fa male il
petto, ho bisogno di piangere ma non ci riesco. Ho bisogno di lui ma non riesco
a perdonarlo. Pensate sia facile ma non è così”
Avevo urlato. L’eco della mia voce rimbombava nella mia
camera, vuota se non per l’armadio, la culla e il letto.
Avevo urlato e la mia piccola Isabella era scoppiata a
piangere, spaventata dalle urla della sua mamma.
Oddio.
A cosa mi ero ridotta. Urlavo e spaventavo la mia bambina.
L’unica famiglia che mi fosse rimasta.
Afferrai la mia piccola, stringendola tra le mie braccia,
aspettando che si calmasse. Era così tenera e delicata e mi si stringeva il
cuore a farle del male.
Già …. Le stavo facendo del male.
“Ash
…. Mi tieni la piccola? Usciamo un po’”
La mia migliore amica fece un sorriso a trentasei denti.
Dopotutto aveva ragione lei. Dovevo far vedere a tutti chi
ero.
Andai in camera, afferrando dall’armadio una maglietta di
cotone a maniche lunghe con una stampa, il primo paio di jeans che mi
capitarono sottomano e le immancabili all star.
Isabella nel passeggino sembrava rinata. Guardava tutto con
quella curiosità e quello scintillio negli occhi verdi … verdi come i suoi,
come le foglie degli alberi in primavera, come il prato su cui ci eravamo
sdraiati la nostra prima volta …
Scossi la testa, cercando di scacciare via quei pensieri che
mi facevano solo male.
Ci fermammo in molti negozi. La mia piccola aveva bisogno di
rinfoltire il guardaroba per l’arrivo dell’estate, Ash voleva assolutamente un
nuovo paio di scarpe col tacco.
Quando rientrai a casa, con Isabella che si sbrodolava nel
primo gelato della sua vita, non era cambiato molto in me.
La voglia di piangere era sempre presente, la voglia di lui
non accennava a lasciarmi libera.
Lo volevo.
Ancora e ancora e ancora …
Ma non potevo averlo e dovevo assolutamente farmene una
ragione.
Cambiai mia figlia e la sistemai nella culla. Come
sottofondo misi Dream di Yiruma e mi
gettai a peso morto sul letto.
Il viso immerso nel cuscino e la voglia di morire.