Per la prima volta in vita mia non riesco a fare niente. È la prima volta che mi battono. Com’è possibile? Una donna, poi. Che mi atterra, e se ne va, il più velocemente possibile.
Incomprensibilmente, non mi uccide. Io non reagisco.
Dopo un periodo di tempo che non so definire, mi rialzo. Sento il suo odore. Sento ancora la sua piccola mano nel punto dove mi ha toccato. Sul petto, per poi sbattermi per terra. Mi concentro un attimo. La sento. So dov’è. Ma.. Non voglio rapirla. Non voglio vederla soffrire. Non voglio portarla ad Aro. E ancor meno, voglio ucciderla. Solo l’idea mi disgusta.
Eppure, da lei ci voglio andare. Il perché non lo so. Voglio andare da lei. Che mi atterri di nuovo, che faccia quello che vuole. So che sa chi io sia. E probabilmente, sa che so dov’è. E sa, che la raggiungerò. E allora perché, perché non mi ha ucciso? E io, perché non ho reagito? Non è da me. In un altro momento vorrei trovarla per ucciderla, indifferentemente da quello che mi sia stato ordinato. Invece voglio trovarla per.. Non lo so neanche io, il perché. Ma voglio trovarla.
E, fortunatamente, so dove cercare.