10/01/2010
0 recensioniQuindi, con un leggero ritardo, ecco qui la mia Ficion Natalizia (che poi il giorno di Natale ne abbia pubblicata una in cui era dominante la morte...son dettagli xD).
Dunque, come ho detto questa Ficion ha partecipato ad un concorso, ed è arrivata quinta. Buon risultato, sono contenta. Come al solito non l'ho modificata, la pubblico qui come l'ho mandata, perchè mi sembra giusto visto che se non avessi partecipato al concorso l'avrei messa così com'è. Inoltre, visto che la maggior parte del giudizio riguarda la grammatica (arg!), non si capirebbe bene xD
Beh, detto questo, buona lettura!
So this is Christmas
Girò un’altra pagina svogliatamente, osservando le parole scritte con poco interesse.
Era seduto come ogni giorno dietro la sua scrivania, a leggere l’ennesimo libro già perfettamente conosciuto quasi a memoria.
Niente dalle sue azioni faceva intendere che tipo di giorno fosse quello: se non fosse stato per la musica ovattata che rimbombava da tutti i muri della stanza, poteva sembrare esattamente una serata come le altre.
Ignorando imperterrito quel rumore, Severus continuò a leggere il libro cercando di concentrarsi.
Non riusciva proprio a capire: cosa mai ci trovavano le persone nel Natale?
Era solo una stupida festa come le altre: anzi, più dannosa delle altre visto che la gente per l’occasione era solita spendere tutti i risparmi dell’anno quasi finito.
Riflettendo, non aveva memoria dei suoi Natali: sospettava addirittura che non ne avesse mai festeggiato uno.
Per questo molte volte Lily gli aveva detto seria che secondo lei non amava il Natale semplicemente perché non l’aveva mai vissuto.
“Fare un regalo a chi si vuole bene è una cosa bellissima” gli ripeteva poi.
Ma infondo, Severus non capiva nemmeno questo: se voleva bene ad una persona, che bisogno c’era di fargli un regalo?
Bastava semplicemente dimostrarglielo ogni giorno, non assicurarsi la sua simpatia con un bell’oggetto.
E comunque lui aveva ben poche persone a cui avrebbe potuto comprare qualcosa –anzi, per la precisione solo una.
Quando le esponeva questa teoria (sorvolando sull’ultimo punto), lei faceva cadere il discorso con un “sei sempre il solito cinico”.
Nessuno era mai riuscito a spiegargli cosa ci fosse di divertente ed appagante in quella festa.
Uno scatto improvviso gli fece alzare la testa dalla pagina che da quasi mezz’ora era intento a rileggere, perso nei suoi pensieri.
Vide la porta aprirsi piano piano e da dietro essa sbucare la faccia di una ragazza: vedendolo, si allarmò un attimo, girandosi per sussurrare qualcosa a qualcuno dietro di lei, e poi entrò seguita da una compagna, entrambe in divisa verde – argento.
Chiuse definitivamente il libro, posandolo sulla scrivania e volgendosi verso le due ragazze, aspettando che parlassero.
“Hem...salve professore...” iniziò una arrossendo visibilmente, mentre nervosa spostava il peso da un piede all’altro.
Dopo parecchi secondi di silenzio, la compagna con uno sbuffo si fece aventi, decisa a prendere parola al posto suo: “volevamo darle questo, da parte di tutta la casa.”
Si avvicinò e gli porse una scatola verde, impacchettata con un fiocco argento: sopra, qualcuno aveva attaccato un adesivo raffigurante lo stemma di Serpeverde.
Severus prese il pacchetto e lo fissò per un po’ di tempo: poi, rialzando lo sguardo sulle due in attesa di fronte a lui, si schiarì la gola e disse: “Grazie. Ora andate.”
Le ragazze, contente, si scambiarono un sorriso radioso correndo fuori dalla stanza, gridando al professore un Buon Natale! che continuò a rimbombare lungo le pareti vuote.
Piton posò il regalo sulla scrivania, fissandolo meditabondo: aveva detto chiaramente a tutti i professori, il primo Natale passato a Hogwarts, che non avrebbe mai voluto né accettato regali.
Era impreparato... non gli era mai successo.
Continuò a studiare il pacchetto, osservando la carta minuziosamente distesa per non creare nessuna piega (forse opera della magia?), l’adesivo scintillante che aveva sparso qualche brillantino sulla superficie su cui era posato, fino ad arrivare al fiocco arricciato alla perfezione (sospettò che fosse un lavoro delle ragazze: solo loro potevano essere così precise).
Si ritrovò a pensare che era quasi un peccato scartarlo, ma una strana curiosità si era ormai impossessata di lui.
Iniziò a slegare il fiocco, nonostante cercasse di negarlo leggermente euforico, con il cuore che batteva appena più veloce: staccò piano i pezzi di nastro adesivo che tenevano ferma la carta ai lati, attento a non rovinarla.
Dopo essere riuscito nell’intento, sfilò delicatamente la scatola contenuta nel pacchetto, e la aprì.
Quando ebbe in mano un bel porta fialette, costituito da quattro serpenti d’argento intrecciati le cui teste facevano capolino sibilanti ai quattro lati dell’oggetto, per la prima volta Severus Piton si ritrovò senza parole.
Era davvero bellissimo, ma chissà perché gli piaceva già da quando era ancora avvolto nella carta verde.
Quello che lo rendeva tale, era il pensiero che ormai aveva invaso la sua mente: mi hanno fatto un regalo. I miei studenti, mi hanno regalato tutti insieme una cosa. Questo è il mio primo regalo di Natale...
Lo posò accuratamente sul caminetto, toccandolo come se fosse di cristallo: prese il suo vecchio porta fialette, e trasferì tutti i recipienti con le pozioni dai più svariati colori che conteneva in quello nuovo.
Ad operazione conclusa, guardò soddisfatto il proprio operato.
Invece di tornare alla sua lettura, decise che avrebbe concluso quella serata con una passeggiata: uscì dal suo studio, ed improvvisamente si rese conto di quanto baccano stessero facendo i suoi studenti.
Ma, sentendo ormai chiara la canzone che prima gli giungeva indistinta a causa dei muri che lo dividevano dalla Sala Comune, fece un piccolo sorriso e continuò per la sua strada, diretto al Parco, seguito da quella melodia che riecheggiava per tutto il castello, grazie anche al contributo delle altre Sale Comuni:
We wish you a Merry Christmas, And a Happy New Year!
Giudizio
"So this is Christmas" di Yunie93
1. Lessico; grammatica: a) correttezza verbale - b) punteggiatura: 7
Ci sono alcuni errori qui e là: che rimbombava da tutti i muri, la musica rimbomba sui muri, non dai perché non esce dalle pareti; Ma infondo, primo si scrive in fondo, secondo sarebbe meglio una virgola dopo il ma; qualcosa –anzi, qui manca lo spazio dopo il trattino; volevamo darle questo[…], essendo l’inizio di una frase, anche se di un discorso indiretto, ci vuole la maiuscola. Sono presenti alcuni problemi con le virgole che ogni tanto mancano rendendo la lettura più difficile.
2. Originalità e svolgimento della trama: 8
Molto carina l’idea di presentare un Severus Piton che non sa cosa sia il Natale, che non ne ha mai festeggiato uno e che, di conseguenza, si emoziona per il primo regalo che riceve. La trama è lineare, a tratti si inceppa per i molti aggettivi aggiunti, ma nel complesso rimane scorrevole.
3. Utilizzo degli obblighi: 7.5
Gli obblighi sono stati tutti rispettati. La fanwriter poteva almeno inserire il titolo all’interno del racconto, anche perché se non fosse stato scritto come nome del documento non si sarebbe saputo neache chi fosse l’autrice. La canzone finale risulta leggermente forzata, non tanto con il contesto della storia, quanto più per il modo in cui è inserita, un po’ poco naturale.
Punteggio finale: 22.5/30