Fanfic su attori
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Autore: Smac    10/01/2010    5 recensioni
Marty è una ragazza alle prese con l'organizzazione del viaggio di maturità con la sua migliore amica.Un sogno che sta per realizzarsi. Marty è anche innamorata di un ragazzo che l'ha rifiutata e l'entrata in scena di una celebrità, con l'aiuto di una piccola bugia trasformeranno il suo viaggio in una missione. Una cosa è certa:la vitadi Marty cambierà... In meglio o in peggio? Chi lo sa... (ci tenevo a dirvi che, anche se vorrei fosse vero, tutto ciò che succederà in questa fan fiction è farina del mio sacco è naturalmente è tutto inventato...Buona Lettura.. Spero vi piaccia)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Robert Pattinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un giorno al matrimonio.

Giornata tra donne.

 Come addio al celibato avevamo programmato un bella giornatina alla mia cara Iolanda. Iniziava con le terme!

Idromassaggi, fanghi, creme, massaggi con massaggiatore tutto incluso naturalmente.

 In tutto 5 ragazze: la Iole, io, la Bea, la Kia e la Ila.

“Marty, con quel Marco com’è andata?” Chiese la Kia.

Io e la Iole ci guardammo e scoppiammo a ridere.

“Sei rimasta indietro sorella! Ora c’è  di nuovo Jack!”

“E Marco?!?” Mi guardarono tutte, era rimasto impresso nelle loro menti quel gran figo di Marco.

“Beh, diciamo che le donne non sono proprio la sua passione. Ma è un ottimo chef e soprattutto sa consigliare molto bene le scarpe.”

Loro capirono e si misero a ridere. “Marty, tutti tu li trovi!” Esclamarono.

“Eggià…tutti io…” Feci eco con un po’ di tristezza.

Comunque se andava male a me, andava molto bene al ragazzo dei miei sogni.

  Rob era sposato ed il figlio era nato giusto giusto una settimana prima.

Era un maschietto. Per quanto cercassi di non pensarci, a volte sbirciavo i nuovi scoop su Mtv.

 Erano una bella coppia, felice e le foto del parto di Kristen  e della famiglia riunita avevano già fatto il giro del mondo.

Aiutava sapere che almeno ad uno di noi andava bene, come aveva detto Bill, lui era felicissimo con in braccio il suo bambino.

Non riuscivo ad odiare Rob, volevo, ma mi era impossibile: non dopo quello che avevamo passato.

 Lui era il mio idolo, il mio attore preferito e seguivo le sue news sul forum, ma niente di più. A volte avrei voluto rispondere ai suoi mille messaggi, ma non sapevo cosa dire visto che non ne avevo letto neanche uno.

Di solito, quando mi sentivo triste prendevo le canzoni più deprimenti del secolo perché aiutavano. Capivi che c’era gente che era messa molto peggio di te e ti sentivi meglio. Ma qui…neanche Max Pezzali nel suo periodo più buio riusciva a capirmi fino in fondo.

“Ma oggi è il giorno della Iole, che si fa?” Aggiunsi subito.

“Un altro giro!!!” Gridarono in coro e una signorina ci portò altri cinque bicchieri di  un alcolico alla frutta.

L’idromassaggio fu davvero rilassante, per non parlare del massaggio…

La Kia aveva pure attaccato bottone con il massaggiatore, a lei piacevano quelli muscolosi.      

“Ragazze, se restassimo?”

Eravamo tutte tentate, ma la nostra giornata ormai volgeva al termine.

Ricordammo i vecchi tempi e soprattutto i vecchi fidanzati…Più che altro sembravamo cinquantenni che si ritrovano a fare un resoconto delle loro esperienze.

Poi, peggio ancora, ci mettemmo a cantare le canzoni dei Backstreet Boys e delle Spice Girls. Peccato che oltre ad essere stonate come delle campane, non ci ricordavamo più le parole. Poi mitica “ Il capitano uncino” di DJ Francesco.

 Ci mettemmo anche a ballarla e Anna scivolò nell’idromassagio. Quante risate, e anche un po‘ di lacrimucce per i ricordi.

Ci dovettero quasi buttare fuori. La serata con strip fu bocciata fin da subito dalla Iole e ci accontentammo di una pizza a casa mia.

 Le pizze arrivarono e mentre pagavo le altre misero un film.

Vedendo il pacco sul comodino capii che era serata di maratona.

“Hey, quando si è deciso l’argomento della maratona?” Chiesi.

“Due minuti fa…”Rispose la Iole con troppo entusiasmo.

“Vabbuonooo…spengo la luce e arrivo.” Annunciai poggiando le pizze.

“No no, così poi mi sbrodolo tutta…” La Iole  non riusciva a mangiare senza sporcarsi tutta.

“Ok, stai attenta al divano…” Raccomandai. Scoppiammo a ridere, ora parlavo come mia madre!

“Shhh…che inizia…” Mi zittirono.

Apparve il titolo e mi resi conto di quello che avevano fatto.

“Harry Potter? Ma lo sappiamo a memoria!” Cercai di oppormi mordendomi il labbro. Magari avremmo finito prima di arrivare al Calice di fuoco…

Fulminai la Iole che fece finta di niente.

Io recitavo le battute per convincerle a toglierlo, non muovevano un muscolo.

Arrivati al secondo ci rendemmo conto dell’ora e le intimai ad andare a letto, soprattutto alla sposa che non doveva presentarsi con le occhiaie.

Mi ascoltarono e si addormentarono presto. La Iole dormiva nel mio letto. La Kia nel divano-letto in mansarda e la Ila e la Bea nella camera degli ospiti.

Tentai di dormire, ma continuavo a girarmi e rigirarmi nel letto.

 Mi alzai e senza far rumore arrivai nel salone, presi il DVD che tanto avevo temuto e lo guardai mandando avanti fino all’apparizione di Robert.

Ad un suo primo piano stoppai. Poi mi guardai anche il DVD di New Moon che non avevo avuto il coraggio di andare a vedere al cinema.

Il suo viso, così candido senza quella barbetta. I suoi occhi blu non abbastanza valorizzati poiché coperti da lenti gialle. L’ultimo ricordo di quel viso era ben diverso da quello che vedevo sullo schermo, ma non per questo non mi faceva soffrire.

 Ogni volta che vedevo quella perfezione, quasi incredibile in un solo uomo, mi infliggevo un dolore al petto. Ma potevo sopportarlo sapendo che avrei goduto di un momento di felicità immaginandolo ancora fra le mie braccia.

Decisi che per quel giorno la mia punizione personale era finita, spensi tutto e mi distesi sul divano quando sentii un movimento e riconobbi l’ombra dietro di me. Si sedette accarezzandomi dolcemente il viso.

“Ti manca.” Era un’affermazione.

“Non sai quanto, So, non sai quanto…” Risposi affranta.

“Perché non vai da lui?” Chiese.

“Non potrei mai. In più sono stanca delle sue “omissioni”. E non sono una disfa-famiglie…-sospirai – e poi non so dov’è…” Ammisi.

“Mandagli un messaggio…Lui quanti te ne ha mandati? Marty io ti conosco. Di solito te ne fai una ragione…ma con lui non ci riesci. Secondo me dovresti riprovarci. Chiamalo, sentilo, vedi che succede. Se son rose…”Non terminò la frase.

“Fioriranno…Ma a Robert – un brivido mi percorse la schiena pronunciando quel nome dopo mesi - sono già fiorite, perché dovrei complicargli la vita? Non se lo merita. E poi adesso sto con Jack e sono felice.”

Fece spallucce ed io rimasi delusa lei era la mia migliore amica doveva tirarmi su il morale, non doveva stare zitta e darmi ragione, avevo bisogno dei suoi consigli. Anche se sapevo che mentiva, avevo bisogno di sentirmi dire qualcosa!

Mi alzai e la spinsi verso la camera da letto. “Grazie, ma pensa a te…tra poche ore ti sposi!” Sussurrai.

“Non ripetermelo o mi viene l’ansia e scappo…” Sogghignammo entrambe. Andò a dormire ed io feci lo stesso… sognai Robert.  

 

 

 

 

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 “Sono già le 9!” Gridai leggendo i numeri rossi proiettati  sul soffitto. Mi buttai giù dal letto e finii distesa per terra.

“Ioleeeee!!! Due ore!!!!! Svegliatevi!!!!” Andai in tutte le stanze gridando come un’isterica e aprendo le finestre.

 Quando capirono a cosa mi riferivo balzarono tutte in piedi e crearono la coda fuori dai due bagni.

Intanto io mi ero fiondata in cucina a fare il caffè.

Suonarono al citofono: trucco e parrucco in arrivo!!!

Per il parrucco avevamo la Bea, parrucchiera da Coppola, ma per il trucco avevamo bisogno di una chicca: Laura.

Una mia amica d’infanzia orfana di genitori e cresciuta con la zia estetista che provava su di lei tutti i vari esperimenti in fatto di cosmetici.

“Amore mio!” Le saltai addosso. Si era trasferita da poco a Roma con Teo, un ragazzo conosciuto all’università.

“Ciao AmmoRRe…” Mi prendeva sempre in giro per la mia R Francese…era così che chiamavo il mio piccolo difetto perché dire “MOSCIA” mi suonava male.

 Man mano che uscivano dal bagno, le acconciava tutte. Prima passavano da lei e poi dalla Beuccia.

Aiutarono me e la Iole ad infilarci i vestiti e quando uscimmo pronte spalancarono la bocca.

Io avevo un trucco molto acqua e sapone con colori naturali, mentre la Iole era stupenda. Laura aveva esaltato i suoi occhi blu con un leggero contorno di nero e un ombretto perla.

Quando finimmo erano le 11: mezz’ora per arrivare alla chiesa. Eravamo in anticipo. Tirammo un sospiro di sollievo e restammo immobili per un quarto d’ora. Non si doveva sciupare niente…

Arrivò la macchina, una New Beattle cabrio celeste con interni beige.

 La Iole salì e noi la seguimmo sulla mia Mini. Arrivammo con 10 minuti di ritardo, entrammo prima noi ed io mi posizionai alla sinistra dell’ altare. Phil mi guardò, era tesissimo e sembrava volesse scappare da un momento all’altro.

Gli sorrisi. Partì la marcia nuziale e la Iole apparse con suo padre, e cominciò la sua camminata verso l’altare.

Phil si calmò e le sorrise dolcemente, mentre gli invitai gli impedivano quasi la vista, attirati dalla sposa.

Eccoli l’uno affianco all’altro e il prete che comincia a parlare.

Tutto filò liscio fino alle fatidiche promesse. Il prete disse: “Se qualcuno ha qualche motivo per impedire l’unione di questi due ragazzi parli ora o taccia per sempre…” Fuori dalla chiesa si scatenò il putiferio. Sirene della polizia o di ambulanze passarono a pelo di questa e ci fu un attimo di silenzio: tutti si aspettavano entrare qualcuno che rovinasse le nozze. Dieci secondi e gli invitati ricominciarono a respirare.

Qualcuno entrò, ma nessuno ci fece più caso perché i due sposi ormai si stavano baciando.

All’uscita lanciammo il riso e i due sposi salirono in macchina, baciandosi.

“Oh, che teneriiiii!!!” Avevo le lacrime agli occhi.

“Marty, non fare così…” Mi abbracciò la sorella della Iole. Si avvicinarono anche i nostri amici ed  io crollai sulle spalle di Federico e Gianluca che mi abbracciarono.

Piangevo di felicità per loro, ma eravamo già in ritardo per il ristorante. Intanto accesi il cellulare poiché Jack era sparito nel nulla.

Mi arrivò un suo messaggio.

                      Amore mi dispiace ma sto malissimo. Devo aver mangiato qualcosa di avariato.

Ti chiamo dopo, Bacio.  

Seguii la macchina degli sposi. Durante il tragitto le macchine si accostavano e gente sconosciuta gli augurava un buon futuro.

Arrivammo alla villa in un’oretta.

Davanti al cancellone c’erano due uomini vestiti in smoking con auricolari e occhiali da sole.

“Pure la security! Ma mia sorella chi si crede di essere?” Borbottò Anna.

“Sembra il matrimonio di Totti!” Ridemmo all’affermazione della Kia.

In effetti altri due uomini, uguali a quelli dell’ingresso erano prima degli scalini. Erano ridicoli…

Diedi le chiavi al parcheggiatore ed entrai insieme alle altre.

Marco mi vide e venne subito a salutarmi con un abbraccio.

Lo presentai alle altre  e mi addentrai tra la folla per cercare gli sposi. Avevano riorganizzato tutto: nelle prime sale si trovavano tavoli con stuzzichini e poltrone e divanetti già presi d’assalto dalle signore.

Arrivai in giardino e notai un gazebo in legno ricoperto di edera  con una ventina di tavoloni tondi tutti addobbati. Gli sposi stavano facendo le foto, così tornai dentro e mi misi a parlare con gli invitati.

Mi chiedevano quando sarebbe toccato a me ed io rispondevo che era troppo presto, che volevo prima pensare al lavoro, tralasciando che forse nessuno mi voleva…Le signore più anziane sembravano quasi offese dalla mia risposta e controbattevano.

“Ai miei tempi le donne pensavano a mettere su famiglia…al lavoro ci pensava il marito…blablabla…” Riuscii a divincolarmi quando vidi un posto libero a sedere. I miei piedi erano in fiamme, non erano molto abituati ai tacchi.

Mi sedetti e sospirai di sollievo. Marco, vedendomi in quello stato mi portò un bicchiere di champagne e iniziò a chiacchierare.

“Tesoro, quei tacchi non vanno bene per un matrimonio. Sono troppo alti e poi tu non ne hai bisogno.” Mi guardò con disapprovazione.

Ricambiai lo sguardo sorridendo. Ogni volta che lo sentivo parlare mi stupivo di non essermene accorta prima che fosse gay.

“Lo so, Marco, lo so…” Risposi.

“Oh mio Dio…Penso di essermi appena innamorato…” Scrutava oltre la folla, ma prima di potergli chiedere di chi se ne era già andato.

Gli invitati uscirono uno ad uno per fare le foto con i protagonisti del giorno.

Al mio turno i due si scomposero un po’.

"Hey, allora? Cosa si prova ad essersi sposati?" Gridai abbracciandoli.

" Poca libertà!!!" Scherzò Phil prima di abbracciare la mia migliore amica sorridendole furbo.

"Marty, non ne possiamo già più!!! C'è sua nonna e mia nonna che stanno già pensando alle coperte dei bambini! Dei bambini!" Gridò la Iole.

Risi. " Eh beh, cosa vi aspettavate. Ormai siete sposati! E adesso tocca a me fare le foto. Muoviamoci che vi mancano ancora i tuoi genitori Phil." Sogghignai.

Come nella maggior parte delle famiglie il rapporto suocera-nuora non era dei migliori.

Dopo la foto seria, mi fecero abbassare e si misero attorno a me, abbracciandomi come se fossero i miei genitori. Ne susseguirono altre molto più sceme con varie smorfie divertenti, che fecero impazzire il fotografo, che ammise di non essersi mai divertito così tanto a fare foto di un matrimonio.

Mi piaceva sapere che il matrimonio non aveva cambiato i miei migliori amici, non li aveva resi poi così adulti come facevano credere.

Fummo chiamati in tavola. Avevano un tavolino centrale solo per loro. Io ero alla loro sinistra con i nostri amici più cari. Naturalmente i tavoli erano contraddistinti dal nome di un cocktail e il mio, senza ombra di dubbio si trattava del TAVOLO SEX ON THE BEACH.

Nonostante ci fossero ancora due o tre posti vuoti fra i tavoli, gli sposi fecero il loro breve discorso di ringraziamento. Finirono con un tenero bacio e diedero il via alle portate.

Mi rivoltai  poiché gli davo le spalle e mi ero girata per seguire il discorso, e una morsa mi fermò, per un secondo,  il cuore.         

 

 

 

Ora passiamo alle vostre recensionineeeee!!!!

Alluraaaa, sto sfornando capitoli su capitoli...ma lo faccio per voi (soprattutto x lazzari perchè rischio la morte hahahahaha XD scherzo tesoro)

Lisettola: te l'ho già detto...povero Jack...non c'entra nienteeeeeee è solo innamorato...come lo è Marty....cmq grazie mille della recensoneee

Lazzari: oddeo, ogni volta che leggo un tuo commento rido come una scema davanti al pc. Non fraintendermi, rido di felicità x tutti i complimenti che non mi meritoooo. Però....non arrabbiarti...te lo avevo detto che non sarebbe stato facileeee. Lui ha una figlia con kristen!!!! Ma perchè non sopportate Jack? Poveretto a me sta tanto simpatico...mi ha pure messo in confusione perchè è proprio un bravo ragazzo....XD

 

Adesso apriamo un sondaggio: chi sarà arrivato?

 1- Jack

 2-Nikky( la mia So americanaaaaaaa)

 3-Robert( con o senza Kristen?)

 4-Alex( di ritornoooooo uhuhuhuhu)

 

BaciBaci    Smac  

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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