Libri > Le Cronache di Narnia
Segui la storia  |       
Autore: arual    11/01/2010    1 recensioni
La forza di un amore immenso, capace di superare persino le barriere fisiche tra Narnia e la Terra, permette a Susan e Caspian di ritrovarsi dopo l'ultimo doloroso addio alla fine della guerra contro Miraz.
Ma ai due innamorati non è permesso vivere in pace:una misteriosa e intrigante figura e un Lord traditore tramano contro il Nuovo Regno...
Possono l'amore, l'amicizia, la lealtà e la fedeltà a Narnia e Aslan vincere contro l'inganno e il tradimento?
Qual è il motivo del ritorno di Edmund a Narnia?
(pairing: Susan/Caspian)
ATTENZIONE: nuovo personaggio al capitolo 11!
[capitolo 15: "THE BATTLE OF ETTINSMOOR"]
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Aslan, Caspian, Edmund Pevensie, Susan Pevensie
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

PAIN

 

“Susan, Susan, vieni! Ci sono i regali e fuori nevica!”

Un altro giorno.

Un altro giorno senza la speranza di rivedere il suo viso.

Questo pensava Susan, mentre si costringeva ad aprire gli occhi e a calarsi nel ruolo della sorella maggiore, che ha dimenticato il mondo incantato del quale è stata regina per molti anni.

Si, perché se per Susan era doloroso pensare di vivere il resto della vita senza Caspian, lo erano ancora di più lo sguardo preoccupato di Lucy, le attente occhiate di Edmund e i discorsi “ragionevoli” di Peter ogni volta che qualcuno di loro nominava Narnia o il suo re. Era stanca di queste continue attenzioni, quando il suo unico obiettivo era quello di dimenticare il suo amore per non piangere più invano la notte, per non invocare più il suo nome nella discrezione dell’oscurità. Per questo aveva deciso di far finta che per lei Narnia non fosse mai esistita, che fosse solo un gioco inventato per occupare le giornate silenziose a casa del signor Digory durante la guerra o per far passare il tempo aspettando il treno della scuola.

Non era sicura del successo della sua “recita” – ogni tanto aveva l’impressione che i suoi fratelli l’assecondassero per alleviarle la pena del ricordo di ciò che non sarebbe più stato – ma almeno rendeva felici i suoi genitori, che si erano profondamente preoccupati quando per mesi avevano visto la loro Susan priva di spirito di iniziativa e di gioia. Per ora era tornata, finché avesse retto, quella di sempre.

 

Erano passati quasi quattro mesi dal loro ritorno – chissà quanto ne era passato a Narnia! – ed era arrivato finalmente il Natale, con grande gioia della piccola Lucy.

Ed era proprio lei che, saltando su e giù con la sua vestaglietta azzurra sul letto della sorella, tentava in tutti i modi di farla alzare!

“Si, si Lu, ora vengo… Ancora cinque minuti”. Non era da Susan dormire così tanto (quella era una caratteristica di Ed), ma il suo obiettivo era ben diverso… Infatti:

“Dai Sue, alzati, è tardi ed è Natale… Susan mi senti?”

La piccola Lucy, seduta sul bordo del letto, cercò di scrutare il volto della sorella per capire se stesse veramente dormendo:

“Susan… Sue?” così facendo, si avvicinò pericolosamente a lei e…

“Ah ti ho presa finalmente, piccola peste!” gridò Susan afferrando la sorella e iniziando a farle il solletico.

“Ah ah ah, no Susan, ah ah, lo sai che non lo sopporto, ahah basta!” Lucy lottò con tutte le sue forze, cercando a sua volta di stuzzicare la sorella!

 

“Ehi, ma cos’è tutto questo baccano?” attirati dai rumori provenienti dalla camera delle ragazze, Peter e Edmund fecero capolino dalla porta, osservando divertiti la scena. Peter, in particolare, tirò un sospiro di sollievo nel vedere Susan finalmente spensierata come non lo era da tempo.

Edmund, invece, sbuffò osservando la scena commentando con un bel: “Che roba da bambini giocare a fare la lotta nel letto!”

“Ah si?” ribattè Peter “ma se a te piace tanto lottare!” e così dicendo si scagliò sul fratello facendolo atterrare di schiena sul letto di Susan e cominciando una lotta all’ultimo sangue: Susan, Lucy e Peter contro Ed.

Ben presto i rumori della lotta furono sostituiti dalle risate dei quattro fratelli, ognuno consapevole del profondo affetto che li legava e dalla fortuna di poter essere tutti insieme in qualsiasi circostanza della vita…

Ad un tratto, Lucy prese in mano la situazione, ordinando a tutti di scendere in sala da pranzo perché, insomma!, era Natale ed era tempo di regali!

...

Dopo il rituale dell’apertura dei regali sotto l’albero, sempre affascinante anche per Peter e Susan sebbene fossero già grandi, e dopo il pranzo di Natale, i quattro figli di Adamo ed Eva decisero di uscire per svagarsi un po’.

Lo spettacolo offerto dal loro giardino era impagabile: era un’immensa distesa innevata, luccicante sotto i raggi del sole pomeridiano, con gli alti alberi imbiancati le cui fronde erano talmente cariche di neve da toccare quasi il suolo.

“Che bello, sembra quasi di essere tornati a Narnia” si sorprese a pensare con nostalgia Susan, rimpiangendo poi di aver ceduto, per un’ennesima volta, al ricordo del tanto amato regno. Era tuttavia sicura che anche i suoi fratelli stessero ripensando al loro primo viaggio a Narnia, anche se per loro quel ricordo non implicava necessariamente provare dolore per una ferita profonda come la sua… Ma quel giorno Susan si era ripromessa di stare allegra, senza permettere a strani pensieri di vagare per la sua testa.

Dopo una sana ma pur sempre disastrosa battaglia a palle di neve, proposta da Ed, Peter suggerì uno svago più rilassante: costruire un enorme pupazzo di neve. Le ragazze accettarono subito con entusiasmo e, vincendo l’opposizione di Edmund che avrebbe preferito continuare a bombardare i fratelli con i suoi missili di neve, si misero all’opera; ben presto corpo e testa presero forma, mancavano solo le decorazioni.

“Susan, cosa possiamo usare per finire il nostro Mr. Pupazzo?” si lagnò Lucy con la sorella maggiore

“Mah, non lo so…” rispose lei guardandosi attorno “Possiamo usare dei rametti, oppure… delle pigne!”

“E dove le vedi le pigne con tutta questa neve? Sempre che ce ne siano…” la schernì Ed

“Ma si, dai, ce ne sono!” replicò Sue, che aveva da sempre la vista più sviluppata dei suoi fratelli “Ce n’è una proprio dietro di te. Là, vicino alla staccionata!”

“Ah si?” mormorò il fratello scrutando il giardino nel punto indicato da Susan. Di colpo, trovata la minuscola pigna che pendeva da un ramo semisommerso dalla neve, esclamò: “Ma Susan, sei sicura che non sia una ghianda?”

Una scarica elettrica attraversò Susan, fu come un lampo a ciel sereno. Quella frase… l’aveva già sentita una volta, pronunciata dalla voce più affascinante che lei avesse mai udito… Caspian!

Fu come se l’argine che racchiudeva il fiume dei ricordi fosse improvvisamente ceduto, e ogni emozione provata tra le braccia del suo principe si riversò in lei come un’onda in piena.

Non potendo resistere all’ondata di sentimenti di amore dolore nostalgia e rabbia provati nel medesimo istante, Susan scappò via, correndo a perdifiato fuori in strada, e da lì lungo il viale. A nulla valsero i richiami dei fratelli, sconcertati dal repentino cambiamento.

“Ma che ho detto di male?” chiese sconsolato Edmund.

...

“Non è colpa di Ed, povero fratellino mio, nessuno dei miei fratelli sa di quel giorno passato con Caspian a sfidarci nel tiro con l’arco…” tentava tristemente di consolarsi tra sé e sé Susan. Ma ormai il danno era fatto: l’amore per Caspian, che aveva tentato in ogni modo di soffocare, si era fatto sentire in tutta la sua forza e ora richiedeva un risarcimento per tutto quel tempo in cui era rimasto nascosto come un vergognoso segreto.

Guardando scorrere sotto di sé il Tamigi, dall’alto del ponte che aveva raggiunto, Susan richiamò alla mente l’immagine del suo tanto amato sovrano e gridò con tutto il fiato che aveva in gola, esprimendo finalmente la sua sofferenza: “Caspian!”.

All’improvviso, tutto si fece buio e Susan scivolò nell’oblio.

 

 

 

---------------

Ciao ragazzi! Volevo anzitutto ringraziare chi sta seguendo questi episodi… Vi devo confessare che avevo un  po’ timore di postare il mio racconto, sia perché non ho ancora finito la stesura, sia perché ho sempre scritto per me stessa e non so come sarà accolto ciò che scarabocchio… Comunque, vediamo come va a finire questa storia!!

 

NOTE: per chi non ha mai avuto occasione di vedere le scene tagliate del film “Il principe Caspian” è difficile capire il riferimento alla pigna che Edmund scambia per ghianda: in questa sequenza (non inserita poi nel montaggio finale dal regista) Susan sfida Caspian nel tiro con l’arco e gli chiede di centrare una pigna su un ramo. Data la lontananza del bersaglio, il bel principe domanda ironicamente se non sia piuttosto una ghianda! Io ho riportato la mia traduzione del dialogo dall’inglese poiché non sono riuscita a trovarlo in italiano; se siete curiosi, potete facilmente trovarlo su youtube cercando “Prince Caspian deleted scene: Archery Practice”.

Buona visione!

Arual

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Le Cronache di Narnia / Vai alla pagina dell'autore: arual