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Autore: Celiane_della_Luna    11/01/2010    2 recensioni
Xion sta morendo, Roxas le è accanto. Axel, lontano, sogna. Incontra Xion e e le parla, un'ultima volta... Discute, si arrabbia e poi... dimentica...
Genere: Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Axel, Nessuno
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: KH 358/2 Days
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La torre dell’orologio…

What Could Have Been…

 

La torre dell’orologio…

 

Axel si avvicinò lentamente al cornicione, guardandosi attorno. Era strano trovarsi di nuovo lì, da solo…

Quanto tempo aveva passato lassù insieme a Roxas, guardando il crepuscolo mentre mangiavano il gelato?

Probabilmente non l’avrebbero fatto mai più…

Volse lo sguardo verso il cielo rosso, perso nei ricordi. Si sentiva così solo…

 

“Non sono reale. Sono solo un corpo riempito con le memorie di qualcun altro. Chi sono io? Perché esisto? Volevo solo vivere…”

 

Axel si voltò di scatto. Una ragazzina dai capelli neri stava seduta poco lontano da lui, le braccia attorno alle gambe, nascoste dal lungo cappotto nero, lo sguardo fisso al crepuscolo.

Ma prima lì non c’era nessuno…

“Chi sei?” chiese Axel.

La ragazzina volse il viso verso di lui e gli sorrise malinconica. “Axel…”

Qualcosa gli torno alla mente. Dopo ogni missione andavano sempre lì a mangiare il gelato… Axel, Roxas e…

“Xion?” Non riusciva a crederci. L’aveva dimenticata?!

“Cosa ci fai qui? Ah, che domande… è il tuo sogno, giusto? Io ormai esisto solo qui…” mormorò lei, tornando ad osservare l’orizzonte.

Axel la guardò tristemente, sedendosi accanto a lei. “Mi dispiace così tanto, Xion… Ho provato… Ho provato di tutto, ma… hai deciso di andartene comunque…”

Xion sospirò piano, porgendo ad Axel un gelato mentre dava un piccolo morso al suo.

“Era la cosa giusta da fare… Non ero reale, dovevo ridare a Sora i suoi ricordi… Ma non volevo che Roxas facesse quello che ha fatto…” scosse piano la testa, “Stupido Roxas, avresti potuto vivere felicemente con Axel… Volevo davvero stare con voi due… Grazie ragazzi… Avete dato un senso alla mia vita senza significato…”

Axel sbuffò. “Voi due avete deciso di tornare da Sora. Voi due avete scelto Sora invece di Axel. Mi avete lasciato solo. Ho provato a riportarvi indietro, ma avete fatto la vostra scelta comunque. Vivete per sempre felici e contenti dentro un corpo che ha un cuore.”

“Io sto morendo… Ma dovevo tornare da Sora. Ha bisogno dei ricordi che Xemnas aveva messo nel corpo che aveva creato. Ero solo ricordi, niente di più… tu e Roxas mi avete fatta vivere… e voglio ringraziarvi per questo… Ma Sora ha bisogno di ciò che c’è dentro di me… Non sono reale, sono stata creata da qualcun altro… Forse non avevo nemmeno il diritto di esistere…”

A quel punto, Axel non riuscì più a trattenere la rabbia. “Ma tu AVEVI LE TUE MEMORIE! Non ricordi?? I nostri pomeriggi a mangiare il gelato, scherzando, divertendoci… come… amici…” scosse la testa, dando un morso al gelato. “Quei ricordi appartengono a te e a nessun’altro. Avevi detto che volevi che noi tre stessimo insieme per sempre, ma te ne sei andata… Entrambi… Ma sì, hai ragione. Tu puoi avere un cuore… non come me. Io SONO un Nessuno… e lo sarò sempre. Ma avevo davvero sperato… che potessimo stare insieme…”

Xion sospirò piano, rassegnata. “Ma io continuo a non avere un cuore… Non ne ho mai avuto uno e mai l’avrò… Forse in questo sono più Nessuno di te… Come possono dei ricordi avere un cuore? Non ha senso, no? Certo, ho i miei ricordi, e ne farò tesoro… sono l’unica cosa che possiedo… tutto ciò che mi rimane, i miei preziosi ricordi con te e Roxas… Ma questo non conta. Mi dimenticherai una volta che ti sarai svegliato… Ma non importa, io ricorderò per sempre voi due… e vi vorrò bene per sempre, amici… anche se non avrò più una coscienza…”

“Nessuno di noi ha un cuore! Però eravamo felici insieme… Ma tu ti sentivi come se non ne fossi più parte. E io… lo accetto. Ma… ho incontrato Sora. Ho letto nel suo cuore… e… è così diverso da Roxas… Non è come lui! Perché se n’è dovuto andare? PERCHÉ? Perché la vita di Sora è più importante di quella di Roxas? Sai, Xion, Roxas adora i gelato al sale marino… Sora no. Il colore preferito di Roxas è il verde… quello di Sora è il giallo. Sono così diversi… non hanno la stessa anima…

Perché

è

dovuto

andare?

Sai, Xion, ho mentito. Non ricordo cosa provavo quando ero un Qualcuno. Ricordo com’ero, ma non cosa provavo.

Ma… Sai, Xion? Sento… qualcosa che mi fa male, nel petto. Mi sento… come se non potessi respirare…

Potrebbe essere dolore, Xion? Non lo so… Ma so che lo rivoglio indietro, Xion, lo voglio qui, al mio fianco. Non voglio perdere anche lui, non un’altra volta… non per Sora. Roxas ha lo stesso diritto di vivere che ha Sora. Non lo lascerò andare, Xion. Semplicemente, non posso.”

Xion giocherellò per un momento col bastoncino del gelato che aveva appena finito, lo sguardo volto all’orizzonte rosso davanti a sé, sorridendo malinconica.

“Sai Axel, non ho mai creduto che i Nessuno non possedessero un cuore. Ho osservato te e Roxas, e ho sempre pensato che era impossibile, che voi DOVETE avere un cuore. Voi due avete dei sentimenti, io l’ho visto. Forse, allora, anch’io avevo un cuore… Non lo so.” Volse di nuovo lo sguardo ad Axel, gli occhi azzurri più tristi che mai. “Ma so che Sora aveva bisogno che i suoi ricordi tornassero. Questo era il mio destino fin dall’inizio.

Ero ricordi, niente di più.

Non so se ciò che provi sia dolore, ma ti senti così perché Roxas se n’è andato, quindi vai, trovalo e non lasciarlo andare. Forse è questo quello che chiamano amore…” Un’unica, solitaria lacrima solcò la sua piccola guancia, mentre ancora gli sorrideva. “Ora, Axel, è ora di svegliarti e dimenticarmi… Svegliati e vivi anche per me…” Lo sguardo le cadde sulla mano di Axel che ancora stringeva il bastoncino del gelato ormai finito. Anche lui abbassò gli occhi, e vide che qualcosa non tornava.

Ce n’erano due.

“Due??”

Tornò a guardare Xion, che gli sorrise di nuovo, malinconica. “ Quando ti svegli, guarda sul pavimento accanto al letto… Addio, Axel, sono così contenta di aver potuto conoscere te e Roxas. Vi voglio bene…”

“Xi…” allungò un braccio verso di lei, tentando di toccarla, ma tutto ciò che vide un istante dopo fu il soffitto della sua camera, e il suo braccio teso sopra di lui come se volesse afferrare qualcosa. “… on…”

Osservò per un momento le sue dita, perplesso. Che cosa aveva detto?  Perché aveva il braccio sollevato? Aveva forse sognato? Non ricordava nulla…

Smise di pensarci e si portò le braccia sotto la testa. Aveva ben altro a cui pensare che un probabile sogno di cui non ricordava nulla.

“Com’è potuto succedere?”

Un attimo dopo si alzò a sedere sul letto, e notò una busta sul pavimento. Si avvicinò e la prese. Era completamente bianca, nemmeno una scritta. La aprì, e ne tirò fuori il contenuto: un bastoncino di gelato, con sopra scritto “WINNER”.

Gli tornarono in mente tutti quei pomeriggi passati sulla torre dell’orologio con Roxas, a mangiare il gelato, dopo ogni missione…

E il cuore che sapeva di non avere gli si strinse nel petto come in una morsa d’acciaio…

 

FINE

 

Commento dell’autrice:

Un secondo, finisco di piangere… T^T

 

Ok, ci sono. Bene, devo dare un paio di spiegazioni. E non ho idea da che parte cominciare.

Vediamo… premessa: sono una cosplayer, e a Lucca di quest’anno ho portato Xion, insieme al resto dell’Organizzazione XIII (versione Halloween Town…), tutti miei amici. In particolare, il “mio” Axel è la mia compagna di stanza all’università, per cui con lei ho un rapporto particolarmente profondo. Ogni tanto, in camera, ci capita di fare discussioni impersonando i personaggi dei nostri cosplay (lasciamo perdere quello che ne esce a volte… XD certi discorsi tra Sakura e Yuuko sul suo armadio… o i guanti da barbone di Shaoran… XD)… e non ho mai potuto giocare a Kingdom Hearts, purtroppo… ma Axel sopperisce alla mia mancanza, avendomi raccontato praticamente tutto… ^w^ e mi ha assistito pazientemente facendomi vedere i video che mi servivano per questa fanfic.

Detto questo: stavo vagando su Facebook, non avevo nulla da fare, e ho scritto come stato la prima frase detta da Xion in questa fic. Non aveva un motivo particolare, solo, mi era venuta in mente, e mi piaceva. Il “mio” Axel mi ha risposto, e da lì è nato tutto il dialogo. All’inizio non pensavo di farci niente, era solo così, tanto per distruggerci il cuore (sì, alle volte siamo decisamente masochiste… XD). Ma a circa metà del dialogo, ho realizzato che mi piaceva troppo quello che stavamo scrivendo, e non potevo lasciare che rimanessero solo commenti, per cui ho deciso che ne avrei fatto una fic. Ho quindi chiesto ad Axel di continuare ad interpretare la sua parte, e io avrei continuato ad essere Xion. Ha accettato, anche se non era propriamente felicissima, visto il tono della conversazione. Ci stavamo letteralmente distruggendo il cuore a vicenda… ma volevamo portare a termine questa cosa. Finito il dialogo, ho aggiunto gli intermezzi. E questo è il risultato del nostro lavoro congiunto. Mi spiace che non sia un granchè, almeno la parte che ho scritto io… spero comunque di aver reso i caratteri dei due personaggi. Axel mi strugge il cuore... nel 358/2 e in questa fic... T^T

 

Non credo abbia senso dedicare questa fic al “mio” Axel, visto che in parte l’ha scritta lei… ma voglio comunque dirle grazie, perché vive con me, eppure riesce ancora a sopportarmi. Ancora non capisco come fai… ma grazie perché lo fai. Davvero.

 

Vorrei fare un appunto: il dialogo è stato scritto originariamente in inglese, quindi su un altro sito ho uploadato la versione inglese di questa fic, visto che qui non si può. What Could Have Been... - English Version. Mi farebbe davvero piacere se la leggeste così com’è nata, perché traducendola ha perso un po’… non è difficile, in fondo noi non siamo madrelingua, per cui abbiamo usato un linguaggio abbastanza accessibile a tutti.

 

E mi farebbe molto piacere se mi faceste sapere cosa ne pensate.

   
 
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