Neji  stava guardando dalla veranda in legno di ciliegio la luna.
Era piena, e intorno vi erano moltissime stelle.
Era una notte di luglio, e la fresca brezza del vento aveva portato un odore di fiori di campo.
Poi, una stella cadente.
Improvvisamente i suoi pensieri ricaddero nella notte in cui suo padre fu ucciso, al posto di suo zio.
Non portava più alcun rancore verso la Casata Principale, ma gli faceva male il solo ricordo,
Pensò però a tutte le cose piacevoli che gli erano capitate in seguito.
Esser capitato in un Team fantastico come il suo l'aveva migliorato, era come un'altra famiglia, il Team Gai.
Anche se all'inizio trattava gli altri membri come pezzi di carta da bruciare al fuoco.
Gli avevano cambiato la vita, gli avevano fatto riassaporate il gusto della felicità.
Il Maestro Gai, sempre allegro, ottimista e sincero, un uomo che non conosce malizia, che può sembrare un po' strano, a volte. Ma che può diventare il più serio di tutti nelle missioni. Come Rock Lee, d'altro canto. Quel ragazzo era la sua copia esatta, sia nell'aspetto che nel carattere e, inoltre, era il suo rivale, e migliore amico.
E poi... C'era lei... TenTen, la persona più importante per lui. Una ragazza che era stata capace di sciopgliere il suo cuore di ghiaccio, di consolarlo e di farlo sorridere in ogni momento e situazione. Aveva un qualcosa di speciale, che nessun'altra persona possedeva.
Era il suo perfetto contrario, ma loro due erano sempre in sintonia. Stava così bene con lei...
E ora, era lì, nel suo letto, che leggeva. La sua abilità ottica gli permetteva di osservarla anche dalla Villa Hyuuga, ma ora voleva smettere di violare la sua privacy.
Non voleva ammetterlo nemmeno a sè stesso, ma l'amava, e il suo orgoglio gli avrebbe impedito per sempre di dichiararsi.
Un giorno però, si promise, rinuncerà ad esso, e le confesserà tutto ciò che prova, anche se lei rifiuterà.
Un'altra brezza leggera interruppe i suoi pensieri, annunciando la mezzanotte.
Poteva vedere chiaramente la sua compagna di squadra, chiudere il libro e spegnere la luce. Già, non aveva ancora disattivato il Byakugan, nonostante se lo fosse ripromesso poco prima.
Rivolse uno sguardo in direzione delle case di Rock Lee e del Maestro Gai: loro dormivano già.
Anche per lui era ora di andare a letto.
Una stella cadente, era tempo, ormai, che apparissero.
Lui espresse un desiderio: che le persone a lui care potessere passare una vita felice.
Rientrò in casa, e si mise a dormire, beatamente.
Sotto il gelido Hyuuga, si cela un cuore grande e altruista, al contrario di ciò che pensano molti.

Fine