Fanfic su attori
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Autore: Smac    11/01/2010    6 recensioni
Marty è una ragazza alle prese con l'organizzazione del viaggio di maturità con la sua migliore amica.Un sogno che sta per realizzarsi. Marty è anche innamorata di un ragazzo che l'ha rifiutata e l'entrata in scena di una celebrità, con l'aiuto di una piccola bugia trasformeranno il suo viaggio in una missione. Una cosa è certa:la vitadi Marty cambierà... In meglio o in peggio? Chi lo sa... (ci tenevo a dirvi che, anche se vorrei fosse vero, tutto ciò che succederà in questa fan fiction è farina del mio sacco è naturalmente è tutto inventato...Buona Lettura.. Spero vi piaccia)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Robert Pattinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Uhuhuhuhuhuhuuhuh...ma cosa abbiamo qui?????

E' l'ultimo capitolo?????

Lascio a voi la scelta...ovviamente posterò anche l'epilogo se voi decideste di farla finire qui.

Sono nelle vostre mani....

ma eccovi il capitolo, leggetelo e poi esprimetevi perchè sapete che ci tengo tantissimo a quello che pensate...

buona lettura ci vediamo in fondo!!!!!!!

 

 

 

 

 

 

 

 

“Rob…Robert…?” Sussurrai. Robert stava entrando nel gazebo seguito a ruota da Marco che…ci stava provando!

Mi incantai a guardarlo, smoking nero, capelli spettinati  e sorriso imbarazzato sulle labbra mentre faceva finta di non capire cosa stesse facendo il mio amico.

Mi tappai la bocca per non lanciare un urlo, il mio cuore batteva all’impazzata, sospirai lentamente, ma non si calmava…era impazzito.

Mesi e mesi di lontananza non avevano fatto altro che aumentare il mio sentimento per lui. Non dovevo amarlo! Era sposato! Non era più….mio.

Trovò il mio sguardo ed io, incapace di sostenerlo, abbassai gli occhi per giocherellare nervosamente con le posate.

 Sentii la sedia vicino alla mia muoversi e intravidi con la coda dell’occhio il suo sguardo ancora su di me.

Salutò con un gesto della mano gli sposi e i nostri “compagni di tavolo”, privandomi del suono della sua voce.

Io ero ancora scioccata, che ci faceva qui? E soprattutto….dov’erano Kristen e il bambino? Probabilmente era ancora in America, quel bambino aveva appena una settimana di vita.

Durante tutto il pranzo se qualcuno mi rivolgeva la parola rispondevo guardando la tovaglia o distruggendo qualche grissino.

Lo facevano apposta a chiedermi le cose, ma io non cedevo: il mio sguardo rimaneva basso. Le ragazze erano in estasi. Nessuno capiva perché Robert fosse lì. Delle mie amiche solo la Iole lo sapeva e quindi mi ritrovai ad un tavolo con lui e quattro ragazze che facevano commenti poco casti sul mio ex. Perfetto.

“Marty, ma che hai?Tutto a posto?” Mi chiedevano in italiano e sogghignavano.

“Zitte!” Sussurrai, sempre in italiano.

“Desidera…” Mi chiedevano i camerieri, ma rifiutavo sempre.

 Dov’era Jack quando serviva? Avevo bisogno del suo carattere solare. Di sicuro sarebbe riuscito a farmi calmare.

Al secondo, sentii la Iole che si appoggiò alle mie spalle, stavano facendo un giro fra i tavoli, alzai lo sguardo per fulminarla.

“Tutto bene?” Chiesero.

“Sì, sì, voi? Congratulazioni!” Rispondevano ad un ad uno.

Spezzai un grissino.  Lei si avvicinò al mio orecchio e mi sussurrò.

“Se la montagna non va da Maometto, Maometto va alla montagna.”

“Non ti uccido solo perché mi devi delle spiegazioni.” Sibilai a denti stretti.

“Ah, ma io non c’entro niente. E’ opera di Phil!”

“Phil?!?” Grugnii. Spezzai l’ennesimo grissino e loro passarono al tavolo successivo ridendo .

Prima del taglio della torta ci fu un intervallo Karaoke. Tutti quelli che volevano dedicare una canzone agli sposi potevano farlo. Partirono canzoni in dialetto di cui non capivo niente, poi gli dedicai “I’m Yours” di Jason Mraz, poiché quell’estate, al bar, c’era in sottofondo quella canzone quando si erano detti per la prima volta “Ti amo”, quando tutto era cominciato.   

Anche il ragazzo di fianco a me si alzò e decise di cantargli una canzone: When you say nothing at all.

“Dedico questa canzone a due persone che si meritano tutta la felicità al mondo. Grazie di tutto!” Grazie? Perché li stava ringraziando?

Robert chiese lo strumento al chitarrista della banda iniziò a cantare.

Oddio, ma proprio quella canzone doveva cantare? Colonna sonora di “Notthing Hill”.Va bene che è romantica, ma è anche il mio punto debole!

Sentendo quella voce così calda, familiare, unica, il mio cuore sobbalzò e prese il possesso del mio corpo, ora era lui a comandare.

Alzai lo sguardo per la prima volta da quando l’avevo notato e mi persi nei suoi occhi blu. Mi stavano fissando. Il suo sguardo era assente, spento. Vederlo così mi faceva male dentro, una stretta al cuore.  Quegli occhi mi incatenarono alla sedia, mentre la parte più razionale di me suggeriva di scappare.

 Non riuscivo a muovere un solo muscolo, neppure quando intravidi un accenno di sorriso compiaciuto sulle sue labbra.

In quel momento Marco si sedette al suo posto.

“Pure cantante…e senti che voce! Sono cotto…!” Queste parole mi distrassero per un attimo. L’attimo sufficiente a raccogliere tutte le mie forze e alzarmi.

Mi diressi nel boschetto, vicino allo stagno e mi sedetti su una panchina. Finalmente tornavo a respirare.  Dovevo pensare razionalmente: in pratica dovevo ricominciare a farmi mille seghe mentali.

Io avevo Jack, ero..ero felice e…e contenta con lui. Sì, felice e contenta.

Provavo qualcosa per lui, gli volevo davvero bene. La mia vita stava ricominciando come se niente fosse e la Iole cosa fa? Invita lui!

 Ma è deficiente quella ragazza? Ora sapevo con chi prendermela. Dopo tutto quello che avevo fatto per lei, è così che mi ripagava?

Stavo per alzarmi. Le mie mani già prudevano e non vedevano l’ora di incontrare il naso della sposa o dello sposo. Purtroppo tutta la violenza che avevo in corpo fu bloccata da una mano che mi prese delicatamente il polso e mi fece sedere di nuovo.

 Ebbi un fremito a quel contatto. Robert si sedette dalla parte opposta della panchina.

Lo guardai, teneva lo sguardo basso come un bambino colpevole di qualche marachella, poi osservai di nuovo il laghetto.

“Come va?” Disse lui rompendo il silenzio.

“B-bene…” Risposi poco convinta. Dopo mesi che non ci vediamo, mi chiede come va?!?

“E tu?” Aggiunsi. Certo che pure io avevo fantasia.

“Bene.” Si voltò verso di me.

“Bene…” Feci eco. Ma non ricambiai il suo sguardo.

“E c-come stanno…?” Chiesi dopo un silenzio imbarazzante.

“Loro, bene…” Arrossì.

Non sapevo cosa chiedergli. Cosa si chiede ad un ex di cui si è ancora completamente innamorati e che si è sposato con una dopo averla messa incinta?

“Il figlio non è mio.” Aggiunse vedendo che non continuavo.

Mi voltai fissandolo ad occhi spalancati.

“ E’ di Mike?” Chiesi sempre più avida di informazioni.

“No.” Rispose ridendo flebilmente senza dire altro. (NA ‘nvedi la Kris!!! XD)

“Ma voi due…?” Non mi fece finire la domanda.

“No, non siamo sposati.” Sorrise.

“Ma ho visto le foto e…” Merda, dovevo starmene zitta. Sembrava che avessi passato mesi a fissare le sue foto. Era così, ma non volevo lo sapesse.

“Bill dice che il fatto che non sia il padre non mi vieta di fare lo zio, a quanto pare. Visto il rapporto che dovrebbe esserci tra me e Kristen.” Disse solamente. Altra trovata pubblicitaria, insomma.

Questo non voleva dire che le cose fra noi si sarebbero sistemate quindi  mantenni la calma considerando l’ipotesi peggiore: non rivederlo mai più.

“Bene.” Riuscii a dire ancora frastornata.

Un minuto di silenzio.Sembravamo due robot che rispondevano a monosillabi.

“C-che ci fai qui?” Continuai.

“Mi hanno invitato…” Rispose sempre guardando avanti a sé. Intendevo che ci faceva su quella panchina, ma va beh. Tralasciamo.

Quindi non era qui per me. Una lacrima silenziosa rigò il mio volto. Non c’era motivo per piangere, le nostre vite erano divise da mesi ormai.

“Tu…tu hai qualcuno?” Mi chiese incerto,come se in realtà non volesse sapere la risposta.

“Sì…” Si passò velocemente una mano fra i capelli.

“Bene….E’ uno dei ragazzi del nostro tavolo?” Sorrise amaramente guardando il laghetto e rimanemmo immobili. Non mi aspettavo una domanda del genere.

“No…perch…?” Perché gli era venuto in mente uno di quei due?

“Prima in chiesa… ho visto che ti abbracciavano e…”

“No, non è nessuno di loro. Quelli sono dei miei vecchi amici.”Non capii il perché, ma sentii la necessità di dirglielo. Quello che seguii fu il totale silenzio. Solo qualche sospiro ogni tanto.

“Ok, Robert…c-ci vediamo.” Feci per alzarmi nuovamente, ma le sue parole mi fermarono. Sospirò rumorosamente.

“Marty, probabilmente non sarei mai dovuto venire, ma devi sapere che io ci ho provato…- sospirò - Ho provato a dimenticarti, ma il risultato è che ti amo più di prima. Lo so che ti ho ferita, che ti ho mentito e so anche che ho commesso un errore madornale a non dirti niente. Probabilmente se non…- non riuscì a continuare – Probabilmente il destino non ci vuole insieme ma sinceramente non mi importa un cazzo di quello che vuole. Io sarei disposto a sfidarlo…Ma…Non sono venuto qui per riprenderti perché mi rendo conto  che ti ho fatto soffrire troppo, che non potrai mai perdonarmi, che hai una vita di cui non faccio più parte. Volevo solo accertarmi di come stavi, volevo vederti e dirti di non credere ai giornali. – sorrise amaramente – Magari non ti interessa più niente e ti sto solo facendo perdere tempo,ma…ecco volevo che lo sapessi.” Mentre lo diceva si passò una ventina di volte la mano fra i capelli, era nervosetto il ragazzo.

Rimasi in silenzio, come dopo ogni sua dichiarazione. Era una dichiarazione vero? Fraintese e si alzò.    

 “Ti amo anch’io.” Aggiunsi dopo un po’ alzandomi. Fu quasi un impulso dovuto alla paura di non rivederlo più. Ma…L’avevo detto veramente? Stupida,stupida,stupida. Perché devo sempre perdonarlo così facilmente?  

“Bene.” Rispose tirando un sospiro di sollievo.

Mi decisi ad alzare il viso e trovai il suo pericolosamente vicino. Ormai non controllavo più le mie azioni.  Molto insicuro e timido mi sfiorò lentamente la guancia con la mano.

Mi appoggiai ad essa e il contatto mi fece sussultare.

 Fissava la mia bocca, incerto, timoroso della mia reazione. Ci pensai io a cancellare la distanza tra noi, appoggiando le mie labbra sulle sue.

Aspettava solo quello. Infatti fu il mio gesto ad assicurargli ciò che volevo. Mi afferrò dalla nuca e incollò la mia bocca alla sua. Il mio cuore partì all’impazzata. Voleva solo usciredal mio petto e fondersi con il suo. Dopotutto era sempre stato suo ed ero certo che lo sarebbe stato per sempre, indipendentemente da cosa sarebbe successo. Le nostre lingue si rincontrarono e realizzarono il volere di entrambi.  Volere che era stato vietato loro per molto tempo. “Ti amo” Sussurrò sorridente sulle mie labbra.

Le mie mani erano avide del suo viso e lo accarezzavano, come per accertarsi della sua vera esistenza mentre continuavo a baciarlo…e così, in un posto fatato incontrai il mio principe azzurro.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Allura cosa ne pensate? Piangete ancora???

Povero jack cornutoooo...XD

Ora passiamo alle recensioni...

Lisettola: Ed ecco arrivare Rob come x magiaaaaaa hahahahaha, nessun trucco, ma un invito!!! hahahahaah Graize bellaa

 

PikkolaCullen:Sai che ci avevo pensato a far arrivare kristen insieme a Robert, mapoi non potevo fare tutta questa spiegazione e mi avreste odiatoancora di più!!!!!! Non ti preoccupare se sei riuscita a recensire solo adesso,anzi ti ringrazio...

 

Lazzari:Sei contenta????? Tesoro lo sai che ti adoro, non lo faccio apposta e non godo nel vedere soffrire marty!!!!! E' solo che era necessario x la storia, se no era troppo piattaaaa!!!! Dai, dai, visto che si sistema tutto????? Anche io adoro i lieto fine...sempre che sia la fine...dipende da voi!

 

Gothika85: Il figlio non era suooooooooo!!! esulto anch'ioooooo hahahhahaha grazie della recensioneeee

 

Lelybionda: Prima di tutto...certo che scrivo anche x te!!! Scrivo per tutte voi!!!! La frase che ho scritto è riferita alle minacce!!! Hahhahha cmq qst marco  che ci provaaaaa hahahahahh...

 

E ora una sorpresina....c'è non è proprio una sorpresa...xò qualunque sia la vostra decisione, ho deciso di farmi vedere aggiungendo una foto mia e una con la famosa Iole, il mio angelo custode....Senza di lei questa storia non sarebbe mai giunta fino a qui...( ipalloncini non c'entrano con noi...hahahha)

spero di non deluderviiiii!!!! baci baci...

   
 
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