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Autore: Winona Lighteyes    11/01/2010    1 recensioni
"Lo aveva sognato fin dalla morte di Voldemort. Il Velo. Quello dietro cui era scivolato Sirius. L'ultima volta che aveva sognato L'Ufficio Misteri, Sirius era morto. Il mondo aveva aperto gli occhi sulla verità di Voldemort, ma il prezzo era stato troppo alto per lui perchè ne potesse godere. E anche svelata la verità, le conseguenze erano state peggiori..." Questa è una mia traduzione di una fanfiction originariamente inglese, spero vi piaccia tanto quanto è piaciuta a me!
Genere: Commedia, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Traduzione, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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OHGODNOTAGAINPrologue
OH GOD, NOT AGAIN!!

Lo aveva sognato fin dalla morte di Voldemort. Il Velo. Quello dietro cui era scivolato Sirius. L'ultima volta che aveva sognato L'Ufficio Misteri, Sirius era morto. Il mondo aveva aperto gli occhi sulla verità di Voldemort, ma il prezzo era stato troppo alto per lui perchè ne potesse godere. E anche svelata la verità, le conseguenze erano state peggiori.

Harry si chiese, brevemente, perchè si trovasse lì. Ginny era a casa, era incinta... aveva bisogno di lui! Eppure non sembrava capace di allontanarvisi. Voldemort se n'era andato, vero. Ma  ancora, c'era così tanta gente,  buona gente, che non se ne sarebbero dovute andare.

Contò i passi e camminò fino a che non si trovò esattamente di fronte al Velo attraverso cui Sirius era scivolato. Cedric, Silente, Edvige, Moody, Dobby, Tonks, Remus, Colin Canon, il Padre di Tonks, Piton, Tiger. Cavoli, nemmeno Tiger meritava di morire! Ma ce n'erano altri, tantissimi altri, anche se nessuno vicino a lui. Però erano vicino ad altri comunque.  Forse era per questo che non poteva allontanarsi. Forse per questo non poteva distogliere lo sguardo. Forse per questo non potè non avvicinarsi...

 ***
Harry si svegliò di soprassalto. Era disteso su un pavimento, coperto da quella che doveva essere una consunta coperta, e qualcuno sembrava tentare di distruggere la porta con la forza.

"Dov'è il cannone?" Chiese Dudley. Dudley?! Dove l'aveva spedito il Velo??! Era forse questo il momento in cui Hagrid gli diceva di Hogwarts? Doveva essere così, perchè non riusciva a ricordare nulla che comprendesse anche Dudley addormentato in ciò che appariva in tutto per tutto una baracca.

Ci fu uno schianto assordante e Zio Vernon si precipitò nella stanza, brandendo un fucile. Harry sbuffò. Come se questo potesse fare qualcosa ad HAGRID. Suo zio dopo tutto non sembrava saperlo, e gridò "Chi è là?? Ti avverto, sono armato!"

Certo che, per Harry era ovvio che quando qualcuno cerca di entrare in casa tua con la forza si presume sia armato anche lui. Come se non sapessero che un mago sarebbe arrivato per Harry. Chi altro POTREBBE mai viaggiare attraverso un simile tempaccio, per non parlare  di chi  mai si sarebbe DISTURBATO a tanto?

SMASH!! La porta si ruppe con uno schianto e uscì dai cardini. Hagrid  stava sulla soglia,  facendo un certo effetto.

Ora, Harry di certo non l'aveva pianificato, ma subito realizzò che avrebbe certo potuto trarne un certo vantaggio da ciò.  Le cose non erano andate così male dopo che aveva sconfitto Voldemort, ma non erano nemmeno state eccezionali. Magari si era vinto una seconda chance. E se era così, non c'era possibilità che se la lasciasse scappare!!

"Che non si potrebbe avere una tazza di te'? E' stato un viaggio orribile..." cominciò Hagrid...  rovinando completamente la sua espressione terrificante. Si diresse a grandi passi verso il divano, dove si era seduto Dudley, pietrificato.  "Muoviti tu,  grasso ragazzino*" gli disse, osservando Dudley che correva dietro a sua madre, che era a sua volta nascosta dietro a Vernon. "E qui c'è Harry! L'ultima volta che ti ho visto eri poco più che un bambino. Somigli molto a tuo padre, ma hai gli occhi di tua madre."

"Vi chiedo di andarvene subito, Signore" Gridò Zio Vernon, facendo un verso ragliante e quasi buffo. "Avete fatto irruzione in casa mia!!"

"Ah, zitto Dursley, grassa prugna" disse Harry ghignando. Harry era stato troppo confuso la prima volta per trovare buffo l'appellativo dato allo Zio da Hagrid. Quando quest'ultimo trasformò il fucile in un pretzel il suo ghigno non fece che aumentare.

"Comunque" Hagrid si rivolse nuovamente a Harry come se le persone normali trasformassero regolarmente armi da fuoco in formelle di saporiti stuzzichini. "Harry - Buon Compleanno! Ho qualcosa per te, mi sa che mi ci sono seduto sopra ad un certo punto, ma sono sicuro che avrà comunque un buon sapore."  Tirò fuori una torta che diceva 'Buon Compleanno Harry', scritto in glassa verde.

"Oh, grazie!" Disse Harry grato, accettando la torta. Avrebbe voluto, comunque, che Hagrid non avesse usato un colore Serpeverde, anche se si abbinava ai suoi occhi. "Sembra che tu mi conosca, ma se, come dici, non ci siamo visti da quando ero piccolo,  saresti forse così gentile da presentarti?" Chiese Harry educatamente.

Hagrid ridacchiò "Oh certoo! Rubeus Hagrid, Custode delle Chiavi e delle Segrete di Hogwarts." E con questo strinse con energia la mano ad Harry. "Che ne dici di quel te' quindi? Non direi di no a qualcosa di più forte.."

"Mi spiace, ce ne siamo andati  con una certa fretta, e non abbiamo niente da offrirle.." Disse Harry in tono di scuse.

"Va bene, dovrei avere qualcosa qui" Disse Hagrid, trafficando con il fuoco che cominciò a crepitare e scoppiettare dal nulla non appena Hagrid fu tornato a posto. In seguito cominciò a tirare fuori dozzine di oggetti dalle sue tasche.

Zio Vernon disse formalmente "Non accettare nulla di ciò che ti offre, Dudley"

Hagrid rise tetro "Quella salsiccia di tuo figlio non ha bisogno di ingrassare ancora, Dursley, non temere"

Hagrid passò ad Harry le salsicce e lui lo ringraziò cordialmente per la sua gentilezza, poi decise che sarebbe stato sospetto accettare solo le salsicce, così chiese ad Hagrid maggiori dettagli.

"Chiamami Hagrid, lo fanno tutti! E come ti ho detto, sono il custode di Hogwarts, Naturalmente saprai tutto di Hogwarts..."

"Certo" annuì Harry

Gli occhi di Vernon schizzarono dalle orbite "Lo SAI?"

"Sì" disse Harry calmo.

"Ma COME?! Siamo sempre stati così attenti a non metterti in testa nessuna strana idea! Come hai saputo di questo Magia-nonsense?!**"

"No aspetta un secondo!" Tuonò Hagrid, balzando in piedi. Sembrava aver riempito la stamberga con la sua presenza tanto era arrabbiato. I Dursley si appiattirono al muro. "Vuoi dirmi" Ruggì "Che al ragazzo qui non gli avete detto NULLA?!"

"No, nulla" Disse Harry serio, scuotendo la testa indignato.

Sembrava che Hagrid volesse esplodere.

"DURSLEY!!" esplose infine.

Zio Vernon, che era diventato molto pallido, sussurrò qualcosa che sembrava terribilmente "Mimblewimble***".

"Ma- ma se papà non gli ha detto niente, come lo sa?" Chiese Dudley, parlando per la prima volta da dietro sua madre.

Hagrid si voltò verso di lui in attesa.

"Ottima domanda" ammise Harry "E' che sono 10 anni che la gente ha speso per seguirmi ovunque per le strade inchinandosi e stringendomi la mano, io mi sono sempre mostrato onorato e ho raccolto qualche informazione in giro".

"Non è abbastanza, raccogliere qualche informazione, tu devi sapere"

"Ma io so!" Ribattè Harry "Di Hogwarts, dei miei genitori, di Voldemort..."

"Non dire quel nome!!" Hagrid rabbrividì.

Harry scrollò le spalle. "le vecchie abitudini sono dure a morire, anche se nel caso io andassi in campeggio di sicuro accetterò il tuo consiglio. Ok, si parte per Diagon Alley domani?".

"Ovviamente" Annuì Hagrid.

"NON PAGHERO' PERCHE' UN VECCHIO STRAMPALATO GLI INSEGNI TRUCCHI DI MAGIA" sbraitò Zio Vernon.

Harry avrebbe dovuto sapere che Vernon non avrebbe smesso di provocare Hagrid. Veloce come il fulmine, Hagrid brandì l'ombrello e lo agitò su Dudley, a cui spuntò coda di maiale.

Vernon ruggì, Petunia strillò. Spingendo Dudley e Petunia, Zio Vernon uscì dalla stanza fissando terrorizzato Hagrid.

Hagrid dal canto suo ripose l'ombrello e lo scosse un po'.

"Non doveva farmi perdere la pazienza" borbottò "ma non ha funzionato comunque. Doveva trasformarlo in un maiale, ma era già così simile che il cambiamento nemmeno si nota" 

Fissò Harry "Ti sarei grato se non lo dicessi a nessuno a Hogwarts.. Non sarei.. ehm.. autorizzato.. a fare magie... fuori dal seguirti e consegnarti le lettere, ovviamente."

"Certo" Lo rassicurò Harry "Ma forse è meglio andare a dormire, è tardi"

"Sicuro! Abbiamo tanto da fare domani, tante spese...." Gli diede il pastrano "Attento, credo ci siano ancora topolini vivi; se senti muoversi, non spaventarti."


Salve a tutti! Questa FanFiction, per lo meno l'originale, appartiene all'autrice Sarah1281 del sito FanFiction.net, e nessuna di noi due è legata in alcun modo a J.K.Rowling O alla produzione del libro Harry Potter. Sara è stata troppo gentile, tanto da lasciarmi tradurre la sua fantastica Fiction in italiano. Le critiche costruttive, soprattutto sulla mia pessima abilità di traduttrice, sono ben accette! I tre asterischi sono le mie "Crux Desperationis", ossia le espressioni che non sono riuscita a tradurre al completo. Quando troverò versioni migliori aggiornerò. Inoltre, se voleste cimentarvi nella sfida di sistemare le mie croci, fatemelo sapere e io vi manderò le espressioni originali in Inglese =D Magari chi ci riesce vince un premio!! Byez!

  
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