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Autore: lulu5000    13/01/2010    2 recensioni
questa è una storia che viene da un sogno. spero che vi piacerà immergervi nella mia mente, scoprire cosa riesco a pensare, cercare di trovare nei miei personaggi un po' di realtà. spero soprattutto che la storia vi coinvolga e che non vi lasci mai delusi. vostra, luna.
Genere: Generale, Avventura, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bill Kaulitz, Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi sono svegliata con le dolci carezze di qualcuno.
Quel qualcuno con cui avevo da poco passato una notte meravigliosa e che ora posa nuovamente le sue delicate dita sulla mia pelle. I suoi capelli, lunghi, che gli cadono dal viso e il suo respiro caldo e buono, mi solleticano leggermente.
-Luna, svegliati.
Un rumore non proprio ben identificato fuoriesce dalla mia bocca. Ride.
-Dai che dobbiamo andare a scuola!
Ok, vuole morire. Spalanco gli occhi, per quanto il sonno mi consente.
-Dovevi proprio rovinare questo momento?
-Non prendertela con me!
Faccio la finta offesa e scappo dal letto, seguiata a ruota da lui. A causa delle nostre smancerie arriviamo a scuola con un piccolo ritardo, ma non ci importa.
Oggi, infatti, il mio umore è alle stelle, riesco anche a sorridere schifata a due ragazze che mi fissano, invece di urlargli contro o dimostrargli il mio disprezzo.
Alla seconda ora bussano alla porta ed entra una ragazza posata, vestita sportiva e con un'aria da sognatrice. Guardo la classe, l'unico banco libero è quello vicino al mio.
Uffa! Dovrò socializzare! Almeno non sembra un'oca come tutte le altre. La professoressa le indica il posto vicino al mio e mi lancia un'occhiata d'intesa che fingo di non vedere.
Ha un'aria strana. Sembra la versione moderna di una dama da compagnia, posata e silenziosa.
Una volta che ha finito di tirare fuori tutti i suoi oggetti si gira e si presenta.
-Ciao, io sono Francesca.
-Luna.
-Sei italiana anche tu!
-Sì.
Silenzio. Si fa gli affari suoi e non invade il mio spazio privato. Già mi piace.
Dopo il suono dell'ultima ora mi ferma prima di uscire.
-Scusa il disturbo, solo che ho bisogno di aiuto con il tedesco e sei l'unica italiana che conosco che me lo può spiegare. Capisco che non sei molto interessata a relazionarti con le altre persone, ma avrei veramente bisogno di una mano.
Ci penso un attimo.
-Ci vediamo qui a scuola alle 4,00. Ti vengo a prendere e ti porto a casa mia.
-Grazie mille! A dopo, allora.
Quando esco dal portone principale, mi viene incontro Bill tutto felice. Mi abbraccia e mi bacia. Le oche della mia classe passandomi vicine mi lanciano occhiate gelose.
Bill sorride sulla mia bocca, notando gli sguardi delle mie compagne di classe.
Quando si stacca mi mette un braccio intorno alle spalle e raggiungiamo, come nostro solito, Georg e Gustav.
-Ehy, cos'è questa novità?
-Non ci avete detto niente!
Oltre a Bill, questi due ragazzi sono gli unici con cui sono riuscita a costruire un rapporto.
-A dir la verità è una cosa nuova anche per noi.
Risponde Bill, guardando loro e poi me, un sorriso dolce sul volto. Come è carino. Un'ombra scura mi stringe. Tra poco avrei dovuto iniziare ad investigare seriamente, soprattutto su Tom. Da quando sono entrata in quella casa ho notato, e Bill me l'ha confermato, che il rasta ha avuto uno strano cambiamento di umore e di comportamento.
I miei sospetti per ora ricadono solo su di lui. Bill non riesco a immaginarmelo cattivo. Con me è una persona fantastica.
Dopo qualche minuto, ci salutiamo. Io e Bill andiamo verso la sua macchina. Mentre stiamo per raggiungerla, Tom ci passa davanti, sbucando da chissà dove. I due gemelli si squadrano.
-Vengo a casa con voi.
-Non sei stato a scuola.
-E a te cosa importa?
-Se hai avuto tanto tempo per andare in giro, puoi benissimo trovarne altro per tornare a casa a piedi.
Detto questo mi apre lo sportello e poi entra anche lui, tenendo sempre lo sguardo fisso su quello del rasta.
-Non farmi arrabbiare, sai che non ti conviene.
Tom è molto strano. Devo scoprire dove è stato oggi.
-Tom, anche se conosci qualche sporco trucco più di me, non mi batterai mai. Cerca di accettarlo.
Il rasta si affaccia al finestrino.
-Sono migliorato. Non puoi nemmeno immaginarti quanto possa farti male.
-Hai preso la strada sbagliata e non voglio che si incroci alla mia, anche se sei mio fratello. è stata una tua scelta.
-Sei un coglione. La strada sbagliata l'hai presa tu. Resterai un debole, mentre io diventerò potente.
Bill è un Magico, confermato, ma lo è anche Tom. Voglio pestare a sangue il moro. Per una volta, poteva non essere solo una questione di lavoro? No! Non è colpa sua, ma mia. Non dovevo...innamorarmi di lui.
-Tom vattene, non ti accompagno a casa. Se proprio non hai voglia di camminare, usa questo tuo fantastico potere, no?
Il moro chiude il finestrino e parte. Tom è furente.
-Cosa gli è preso? Di che potere sta parlando? è impazzito?
-Dimenticati quello che hai sentito. Non è il caso di affrontare questo argomento ora.
-E quando sarà allora? Di cosa dobbiamo parlare?
Bill ha uno sguardo stanco.
-Luna, per favore. Ora non possiamo parlarne. Quando sarai pronta, saprai tutto.
D'improvvismo ho l'impressione che Bill sappia troppo. Decido ti stare zitta e non destasre sospetti.
Restiamo silenziosi per un po'. Tutti e due siamo immersi nei nostri pensieri.
-Allora, cosa mi racconti di nuovo oggi?
Lo guardo. Sembra tornato felice e indifferente a tutto se non me come prima.
-In classe c'è una nuova ragazza. è italiana anche lei e oggi viene a prendere ripetizioni qui, per il tedesco.
-Wow. Hai fatto conoscenze?
Bill è sorpreso, ma al tempo stesso sarcastico e divertito.
-Ah ah. Non sono mica un mostro incapace di relazionarmi se non con altri mostri.
-Devo prenderla come offesa?
-Dipende. Comunque dobbiamo andarla a prendere sotto scuola alle 4,00.
-Ok, non c'è problema. è simpatica?
-Non ne ho la più pallida idea. Mi piace però, si fa gli affari suoi ed è molto discreta.
Bill sembra contento che io faccia amicizie. Com'è...niente. Non è nient'altro che un lavoro, un meraviglioso lavoro.
-Sono curioso di conoscerla. Spero che tu riesca a trovare un'amica.
-Sto bene anche così!
-Certo, ma staresti meglio con una figura femminile della tua età con cui parlare. Eccoci finalmente.
Scendiamo dall'auto, percorriamo il piccolo viale che conduce alla porta d'ingresso e Bill suona il campanello. Una volta, due, tre. La casa è vuota, perciò apriamo con le chiavi.
Entriamo in cucina e sul tavolo c'è un biglietto.
''Ragazzi, sono con Gordon. Staremo via per un po'. Bill se leggi tu questo messaggio per primo, chiamami che ti devo parlare.
Baci, Simone.''
-Merda.
Non ci sto capendo più niente. Senza spiegazioni, Bill prende il telefono e si rinchiude in camera sua.
Questa situazione mi puzza. Apro il frigo, prendo qualcosa da mangiare e aspetto le 4,00. Questa sera chiamo Paolo.

Grazie alle ragazze che hanno recensito, la mia Cicciolgeiri e layla the punkprincess. Naturalmente non posso che essere contenta che vi sia piaciuto! Mi scuso tantissimo per non aver aggiornato prima ma ho passato dei giorni un po' tristi e l'ispirazione non veniva fuori.

Questo capitolo è di transizione. Devono succedere tante cose e siamo ancora in una fase ''preparatoria''.

Preparatevi quindi, a tanti colpi di scena e, consiglio dell'autrice, tenete d'occhio tutti i personaggi!

  
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