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Autore: MewBecky    04/07/2005    4 recensioni
-Ieri notte...- Riprese quindi Ryan -...qualcuno si è introdotto nel laboratorio ed ha trafugato buona parte dei file rpg elaborati da Kyle, inseriti nel computer principale. Ho bisogno del supporto di almeno due di voi per stanarlo, privarlo dei file e affidarlo alla giustizia. Ah, e possibilmente smantellare definitivamente la Wyu S.P.A..
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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-CAPITOLO SECONDO: UN PASSATO PIENO DI INCOGNITE-

Ryan alzò pigramente gli occhi dalla rivista che si rigirava senza pace fra le mani sudate, più o meno da due ore a quella parte.

Erano le sei del mattino; mancava mezz'ora alla partenza. Lasso di tempo che può sembrare estremamente fuggevole se ci si mette in viaggio  per una piacevole vacanza di tutto riposo ma, diversamente, che chi ha la necessità di ingranare la quinta, senza poter essere fermato da nulla e nessuno, avverte come lento, stagnante, asfissiante.

Socchiudendo gli occhi, appesantiti da un'improvvisa sensazione d'affaticamento, Ryan poggiò il capo alla gelida superficie del lindo tavolo da caffè, abbandonandosi a ricordi lontani.....

 

Los Angeles- Stavers Avenue- quartiere 17

Sede internazionale della Wyu S.P.A-

Ufficio di Star Wyu- ore 14:00 p.m

 

La donna leggeva con crescente soddisfazione e appagamento la notizia stampata a caratteri cubitali sulla nota rivista "Slams", settimanale d'informazione e oggettistica, il quale si interessava soprattutto a personalità manageriali emergenti nel campo del Business.

"Star Wyu, ex- suobrette venticinquenne, abbandona il mondo dello spettacolo e le sue velleità per dedicarsi a uno stabile impiego di direttrice d'azienda.....per altro è da notare il prorompente sex-appeal accostato ad un sorriso sfacciatamente vincente e dollari a palate...."

Star rise soddisfatta: d'una tonalità risonante, fiera, argentina.

-Vecchia briccona, stavolta hai fatto il colpo grosso!

Con la mano dalle unghie laccate d'un tenue rosa pastello, si riavviò la criniera bionda, i grandi occhi d'alabastro ridotti a due fessure nel soppesare la perfezione di quella vita che aveva tanto sognato, ed ora era riuscita a costruirsi.

Star Wyu era diventata l'immagine della donna vincente, sicura, indipendente, audace, avvezza al comando: un modello da imitare per qualsiasi femmina volesse farsi strada nella società ed un sogno proibito per tutti gli uomini.

Qualunque ragazzotto venisse da lei interpellato si inchinava seduta stante ai suoi piedi: i  dipendenti di Star avrebbero dato un occhio pur di compiacerla.

Era una donna felice.

doveva, doveva a tutti costi restarlo. 

-Emmh...signorina Wyu...- James Hacover, reparto pubbliche relazioni, avanzò timidamente nell'ufficio, visibilmente alterato -non vorrei disturbarla ma....-

-Fai pure, accomodati...- Sorrise benevola Star, indicando una sedia vuota posta accanto alla propria scrivania -...come va con quel lavoretto che ti ho chiesto di fare?

 -E' proprio questo il punto...- Continuò Hacover, serio in volto -Shirogane sta dando dei seri problemi...temo abbia accidentalmente inteso che siamo interessati ad i file....-

 -C...COSA?

Star si rizzò in piedi, sconvolta.

-Hakari ha scoperto tutto?

Forse illuminata da una benevola intuizione, la donna riacquistò la sua espressione sfacciatamente soddisfatta. 

-Sarà meglio che gli proponga di passare per una chiaccheratina.

 

Los Angeles- Stavers Avenue- quartiere 17

Sede internazionale della Wyu S.P.A-

Ufficio di Star Wyu- ore 18:00 p.m

 

-Hakari.....ti prego, non usare quel tono con me!!!!!

La donna bisbigliava straziata, accasciata sul pavimento foderato d'elegante moquette pervinca.

Lo schiaffo l'aveva colta di sorpresa, abbozzando uno sfregio violaceo, livido, sul bel viso dalla parvenza di porcellana.

-No....- Ansimava lo scenziato, sconvolto, strattonando violento la donna riversa a terra -Star....hai già cercato più volte in passato di rovinarmi la vita...soprattutto con Anna, nonostante sapessi che l'amavo: ora che siamo felicemente sposati, non tentar mai più di irretirla con le tue subdole menzogne!!!

-Ah..- Gemett Star Wyu, opressa dalla stretta violenta e fortissima di Hakari Shirogane, che le serrava la trachea -Non capisco di cosa parli, Hakki... . Ti ho solo chiesto di passare per....- 

 E stendendo le belle labbra rosee, le stirò faticosamente in un sorriso.

L'espressione già notevolmente alterata dell'uomo, si tramutò in una smorfia di furia ceca.

-M...maledetta...- Gridò, cosa insolita per lui, che solitamente alzava di rado la voce - Come osi addirittura simulare ignoranza? E' una bassezza perfino per una come te.

Star tossicchiò, sotto la prese asfissiante di quella mano.

-P...papi....-

L'udire una vocetta cantilenante la costrinse ad alzare gli occhi.

Un bambino biondo, dall'aria incredibilmente spaventata, singhiozzava soffocato in un angolo dell'ufficio, abbarbicato all'elegante poltrona girevole.

-P...api...basta, smettila..- Gridò, correndo incontro al padre, cercando di bloccargli il braccio che furiosamente percuoteva in viso la donna per lui ignota -P...perfavo...-

Prima che Hakari Shirogane potesse rendersi conto della vicinanza del figlio, arretrò di scatto, colpendo il piccolo in pieno viso con un gomito.

 Sconvolto, prese il bambino fra le braccia, cullandolo, cercando di arrestare il suo pianto disperato.

-Ryan, tesoro mio....- Mormorò, carezzandolo sul capo dai capelli scompigliati -Ti ho fatto del male? Scusami, papà non era in sè.

 Il bambino spalancò i grandi occhi blu, scuotendo la testa.

-N...no....papà... . Piangevo soltanto perchè volevo smettessi di litigare con quella signora.

Hakari serrò Ryan a sè, in un appassionato abbraccio.

Quindi, i suoi occhi gelidi tornarono a puntarsi su Star, che nel frattempo si era rialzata faticosamente in piedi.

-Stai lontano da mio figlio e da mia moglie....- Le raccomandò -per me, sono le uniche cose importanti, anche sopra gli studi. E se così non sarà....-

....continuò, deponendo Ryan a terra per stringere le dita attorno al flessusoso collo di Star.

-Ti ucciderò.

Mentre Shirogane abbandonava l'ufficio, tenendo la piccola mano di Ryan stretta nella sua, la donna si sporse al di là della porta del proprio ufficio per sussurrare al bimbo una frase.

-In teoria dovrei esserti grata...- Sorrise -se non fossi intervenuto con quella patetica scenata, Hakki mi avrebbe seriamente fatto del male. In teoria però...-

All'improvviso, la sua espressione mutò radicalmente.

-Che tu sia dannato, piccolo mostricciattolo -Biascicò rabbiosa -presto tuo padre non potrà più difenderti e quando sarai solo....completamente solo....ci reicontreremo.

Ryan aveva sgranato gli occhi, allontanandosi, strattonato dal padre che non aveva udito nulla, occupato a discutere con qualche collaboratore attraverso un auricolare.

Non gliene fece mai parola.

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Ryan si svegliò di soprassalto, madido di sudore.

Era caduto in un attimo di sonno estremamente pesante, impenetrabile; non sapeva perchè, ma ancora lo scuotevano i brividi.

-Completamente solo...- Ripetè fra sè, mentre si affacciava all'appannata finestra del Caffè, controllando stralunato l'ora.

-Sei e mezza...appena in tempo!!!!!

-Ehi Shirogane...-

Avvolta in un asciugamano di spugna, i capelli trattenuti da un elegante acchiappino, Strawberry lo sorprese alle spalle, picchiettando leggera con le dita su una di esse.

-Ben svegliato, eh?

Ryan si rizzò in piedi, arrossendo ferocemente, forse per la prima volta da quando la conosceva.

-Da quanto sei qui?

-Più o meno mezz'ora: mi facevi tenerezza. Non ho voluto svegliarti.

Con un sospiro, Strawberry si abbandonò nella sedia accanto a lui, chinandosi leggermente per sciogliere i capelli color amaranto e riordinarli nei soliti, simpatici codini.

Sorpresa, si chinò sulla rivista che il ragazzo stava leggendo sino a qualche secondo prima, sfiorando le sue mani con le labbra umide, riavviandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio destro.

Entrambi rabbrivirono a quel contatto, ma cercarono di non darlo a vedere.

"Star Wyu- Lesse ad alta voce -ex- suobrette venticinquenne, abbandona il mondo dello spettacolo e le sue velleità per dedicarsi a uno stabile impiego di direttrice d'azienda.....per altro è da notare il prorompente sex-appeal accostato ad un sorriso sfacciatamente vincente e dollari a palate...."

-Ummh....non molto recente questo giornale vero?

-No..- Fece Ryan, sovrappensiero - era....di mio padre.

  
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