Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: ekslytherin    04/07/2005    6 recensioni
Bene, bene, bene... ho notato con piacere che la fic che ho postato ieri, "amicizia...amore", è piaciuta molto e, nell'attesa dell'arrivo del secondo capitolo, che vi assicuro arriverà, vi allieto o almeno spero, con questa one-shot fresca fresca nella quale vi auguro buone vacanze... Recensite please e... BaX ek
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

IL PIƯ BEL RISVEGLIO POSSIBILE

Un tiepido raggio di sole mattutino si fece largo tra pesanti tende di raso rosso ed illuminò lievemente la grande stanza da letto occupata da un giaciglio matrimoniale con lenzuola di seta verde smeraldo.

La camera, lo si poteva facilmente intuire, era molto sofisticata: i mobili intagliati magistralmente a mano, le tende lavorate con fili rossi e verdi che intrecciati andavano a formare le più disparate figure, i tappeti di notevole fattura arrivavano senza dubbio dall’Oriente. Per non parlare del rosone infinitamente bello nella metà del soffitto nel quale stava appeso un lampadario di cristallo a forma di piramide.

Un fruscio di lenzuola fu il segno che la figura sdraiata nel letto si stava svegliando; lentamente un braccio si spostò verso l’altra parte del letto, vuota.

Evidentemente la persona si aspettava di trovarci qualcuno, perché si girò interamente verso lo spazio vuoto ma ancora tiepido, segno che chi si era alzato non era andato via da molto; il ragazzo, ora si capiva, si mise seduto mentre si stiracchiava con la lentezza e la calma di un felino ed aspettò, fermo, il ritorno della persona che trascesa dal letto.

Il ragazzo, ormai in realtà quasi uomo, aveva i capelli corti color petrolio e ribelli, il viso dai tratti marcati ma nel contempo dolci, le labbra carnose, gli occhi smeraldini ed illuminati da un bagliore di serenità, il corpo muscoloso ma flessuoso quasi interamente scoperto se non per una gamba e l’inguine.

La porta cigolò leggermente e l’espressione contenta del moro doveva stare a significare che chi stava entrando doveva essere colui/ colei che aveva lasciato il letto.

- Buon giorno… Pensavo mi avessi abbandonato…-

La voce del ragazzo era roca, ancora leggermente impastata dal sonno, ma bella e maschile.

- Si, ma solo momentaneamente… Ho preparato la colazione per tutti e due e visto che tu hai una fame incredibile la mattina mi ci è voluto un po’ di tempo…-

La figura appena entrata era bella almeno quanto il moro sul letto, ma di una bellezza differente: se il moro poteva sembrare quasi una bellezza mediterranea, anche per via della pelle scura, quest’altra era una bellezza diafana.

I capelli erano di un biondo che alla luce del sole poteva quasi apparire bianco, gli occhi erano di un grigio-azzurro quasi trasparente, il colore della pelle poteva quasi competere con la neve fresca; la descrizione può far sembrare la figura una donna bellissima, e bellissimo è un aggettivo appropriato, ma non donna.

Era un maschio, all’incirca della stessa età del moro, con il corpo simile al suo ma con i tratti del viso più fini e delicati. Sembrava quasi una figura eterea, un angelo disceso dal paradiso esclusivamente per portare la colazione a quel demone dannatamente affascinante.

- Oh… Allora ti perdono! E cosa avresti portato di buono? Sto morendo di fame…-

- Ecco, quando mai? Sei incredibile Harry, come fa il tuo stomaco a sopportare di prima mattina tutto il cibo che ingurgiti?! Comunque eccoti servita una colazione da re!-

Sul comodino a fianco del moro che l’angelo aveva chiamato Harry, apparvero un’infinità di cibarie e bevande: uova strapazzate, bacon, biscotti, marmellate, burro, pane tostato, succhi di frutta, caffè e latte freddo.

- Ah però, Draco… Questa mattina ti sei proprio dato da fare! Altro che scuola di magia e stregoneria… tu dovevi andare a dare una scuola per cuochi, te lo dico io!-

- Una scuola dove ti insegnano a cucinare?! Ma quando te la sei inventata?!-

- … Draco, Draco… Lo sai che ti amo, …vero?, ma sono dello stesso avviso di Herm: voi purosangue dovreste studiare un po’ più approfonditamente il mondo babbano!-

- Si certo… tu e la Granger vi coalizzate sempre contro me e Weasley… Solo perché voi conoscete tutte le diavolerie che i babbani si sono inventati!-

- Bè, caro, se io ed Herm andiamo contro i nostri ragazzi, non credi che ci possa essere un motivo più che valido? Secondo me dovresti venire a Londra con me, un giorno, e venire a visitare una di queste scuole dove ti insegnano a diventare cuoco… Sei ancora abbastanza giovane per cominciarne una!-

La smorfia che si creò sul viso dell’angelo chiamato Draco non fece desistere Harry che però, prima di riuscire a continuare il discorso, fu interrotto dal biondo.

- Sei ancora abbastanza giovane? Sei ancora abbastanza giovane?! Detto così sembra che io abbia 45 anni! Ma dico! Come ti permetti?-

- Calmati, Draco, queste scuole di cui io ti ho parlato vengono fatte esattamente nello stesso periodo in cui noi frequentavamo il 5° anno a scuola! Questo vuol dire che saresti fuori corso di ben 5 anni! Capito?-

L’espressione stupita che il biondo fece causò un piccolo scoppio di ilarità del moro che smise immediatamente per non far arrabbiare il suo ragazzo.

- Mhà… non mi hai convinto del tutto… Ma ci penserò più tardi, ora si mangia!-

Detto fatto: i due erano seduti sul letto accerchiati da tutte le prelibatezze con cui avrebbero presto fatto colazione.

Verso fine pasto ad Harry scivolò una goccia di marmellata alla pesca sul torace, fece per andare a pulirsi ma fu bloccato da una forte stretta; si girò verso ciò che lo bloccava e si trovò davanti un Draco che gli sorrideva furbo.

- No Draco… Dai, per favore! Lasciami andare!-

- Non ci penso neanche! Devi essere punito per la risata che ti sei fatto a mie spese…-

Il povero demone non aveva la minima idea di cosa volesse fare quell’angelo perverso, ma aveva… Come si può dire… Un brutto, anzi, bruttissimo presentimento.

Per magia tutti gli avanzi della loro colazione scomparvero, lasciando completamente sgombro il letto che però ben presto si trovò un ragazzo moro completamente sdraiato con sopra un bel biondo che aveva stampato in faccia un ghigno per nulla rassicurante.

Le suppliche di Harry non fermarono nemmeno per un secondo Draco che, con una lentezza davvero esasperante, scese con il viso fino a sfiorare le labbra carnose con le proprie, più sottili.

Il baciò durò a lungo, che però non fece dimenticare al torturatore, perché di piacevolissime torture Harry era convinto che si parlasse, il suo scopo primario: ripulire il petto del suo compagno dalla marmellata.

Piano cominciò a scendere, lasciando dietro di sé una lunga scia di baci, che partiva dalla bocca, passava per il mento, il collo, la clavicola, poi sempre più giù fino ad arrivare un paio di centimetri sotto, alla destra, il capezzolo sinistro: dove c’era la goccia di marmellata.

Draco con lentezza cominciò a leccare quel punto per levare bene via ogni traccia, procurando al giovane uomo moro ripetute scosse che si espandevano per tutta la colonna vertebrale.

Tra una leccata ed un’altra, il biondo chiese al moro, con l’aria più innocente possibile.

- Mi chiedo tutte le volte perché mai devi fare resistenza… neanche ti torturassi…-

- Ma tu… Tu MI torturi!... E poi so che altrimenti tu… non ti sentiresti abbastanza… Predatore…-

Draco smise di prestare attenzione a quel dolcissimo pezzo di pelle di Harry per spostare il suo sguardo cielo verso quel bel prato verde; rimase un attimo in silenzio a contemplare quello sguardo smeraldo che gli aveva fatto perdere la testa sin dal loro primo incontro, solo che allora quegli occhi erano colmi di incertezza, di stupore per quel nuovo mondo di cui non sapeva l’esistenza, mentre ora… Ora rischiava di perdercisi dentro ogni volta che si specchiava in quei laghi verdi, così profondi, così misteriosi, così ingannevoli, che potevano nascondere nel loro profondo tantissime cose che stavano lì, ad aspettare qualcuno che le andasse a scoprire.

Si rese conto che il suo compagno aveva detto il vero, se si fosse sempre lasciato andare a lui subito, non si sarebbe sentito appagato come lo era quando faceva resistenza, perché lui era un predatore, e gli piaceva giocare con la sua vittima, gli piaceva far perdere quel ragazzo nell’oceano del piacere, si sentiva infinitamente bene quando faceva cambiare idea al suo demone personale grazie ai suoi gesti, alle sue attenzioni.

L’angelo sorrise.

- Già hai ragione… Allora continuo la mia tortura?-

Il demone sorrise.

- Fai quello che vuoi, Draco… Fai quello che vuoi…-

E così fu.

Il bel biondo ricominciò a prestare le sue attenzioni al corpo del moro, fino a quando non lo fece impazzire, come tutte le volte, e come tutte le volte si amarono, con la stessa passione e lo stesso amore della loro prima volta assieme.

- Dai Draco, muoviti! Altrimenti arriviamo in ritardo!-

- Macché ritardo! Siamo in perfetto orario! E poi mi devi spiegare: come hai fatto a convincermi ad andare da Weasley e dalla Granger?-

Il moro sorrise anzi, ghignò. Il biondo si chiese perché aveva fatto quella domanda retorica, sapeva perfettamente come il suo caro e dannato Harry lo aveva convinto.

Subito dopo che lui aveva finito con le sue “torture”, il bel moro era partito con il suo programma di persuasione… E Draco doveva ammettere che Harry era dannatamente bravo a persuadere la gente, quando voleva…

E così eccoli, davanti ad una villetta con giardino situata su di una collinetta nella Londra magica, vicino a Diagonalley.

DLIN DLON

- Avanti!-

Si sentì da dietro la porta, la voce era femminile e cordiale, evidentemente la donna doveva aspettarli.

Quando i due entrarono, furono accolti da una figura femminile piuttosto bella. Aveva capelli scuri e mossi che arrivavano fino alle spalle, ma erano legati in una coda bassa e lenta, gli occhi erano castani e brillavano di intelligenza.

- Che bello rivedervi, ragazzi! E’ da molto che non ci vediamo!-

- Come fai a dire una cosa del genere, Granger? Ci siamo visti due settimane fa, alla consegna dei diplomi per Auror…-

- Massì Draco, io intendevo che è molto che non stiamo tutti assieme, a quella festa tu e Ron siete stati tutto il tempo impegnati a parlare con i vostri colleghi, mentre Harry si è dovuto praticamente nascondere per non farsi vedere da quella folla di oche che lo cercavano!-

Il diretto interessato si mise a ridere, al ricordo di quella dannata festa e di quelle ancora più dannate ragazze che lo volevano vedere per chiedergli di firmare un migliaio, ma che dico, una miriade infinita di sue foto.

- He… Già, davvero bella festa, Herm... Ron dov’è?-

- E’ di la in giardino, sta cercando di capire come funziona un taglia erba… ti spiace andare a controllare? Ho paura che si faccia male, quello zuccone…-

- Certo, amica… Vi lascio soli…-

Così Harry s’incamminò tutto raggiante verso il giardino, dove vi trovò un ragazzo della sua età ma con lunghi capelli rossi che cercava di capire come potesse partire quell’aggeggio che la sua cara Hermione gli aveva detto che si chiamava taglia arbusti, o roba del genere.

Harry arrivò giusto in tempo per evitare al suo amico il troncamento della mano, visto che l’aveva infilata in mezzo alle lame e nel frattempo stava per schiacciare il pulsante d’accensione.

- Fermo! Ma che cavolo fai, Ron?-

- Oh, ciao amico! Stavo cercando di capire come funzionano i vostri aggeggi babbani… Ma dimmi un po’, come va la vita?-

- Bene, grazie… E se posso chiedertelo… A quando le nozze?-

Il rosso divenne del colore dei suoi fiammanti capelli e cominciò a stringere convulsamente le mani per l’imbarazzo.

- Ehm… Dunque noi pensavamo… Per l’estate prossima…-

- Oh bene! E quando avevi intenzione di dirmelo?!-

- … Ehi tu! Come mai questo buon umore già alle 10.30 del mattino?! Non me la conti giusta!-

Il bel moro sorrise sereno e, proprio mentre li stavano raggiungendo Draco ed Hermione, rispose.

- Ho solo ricevuto il più bel risveglio possibile!-

Bene! Buon giorno, buona sera, buon pomeriggio…Somma! Buon tutto a tutti!

Sono contenta, non si vede? J

Tra pochi giorni parto per la mia isola estiva… Che bello!

Ma bandiamo alle ciance…

Che ve ne pare di questa storiella fresca fresca per augurarvi le buone vacanze?

Mi fate sapere tutti, vero?

Bene gente, non so che altro dirvi se non:. BUONE VACANZE ESTIVE!!

  
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: ekslytherin