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Autore: _ L a l a    14/01/2010    1 recensioni
with Jill. due parole, un intero mondo. con Jill. una raccolta di dieci momenti vissuti da Jill e Eusatchio, visti dal punto di vista di lui. ho sempre adorato questa coppia, perchè è l'unica che ho sentito veramente leggendo i libri. spero gradiate.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Eustachio Scrubb, Jill Pole
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: malato

Autore: SkAnNeRiZzAtA

Fandom: le Cronache di Narnia

Personaggio: Eustachio Clarence Scrubb, Jill Pole, Edmund Pevensie

Avvertenze: raccolta, il personaggio di Edmund è un po’ OOC

Desclaimer: i personaggi della raccolta non sono miei, ma appartengono alla fantasia di C.S.Lewis,

 

Apro gli occhi e vedo tutto offuscato.

Accidenti. Anche oggi ho la febbre.

Ho la fronte che mi scoppia

E dire che ieri ho assicurato a Jill che oggi sarei andato.

Accidenti.                 

- Eustachio.. forse è meglio se resti a casa anche oggi – dice Alberta.

- va bene… -

- ah, Edmund ha chiamato stamattina presto. Ha detto che verrà a trovarti questo pomeriggio. E che forse porta anche Lucy –

Annuisco. Perlomeno avrò qualcosa da fare di meglio che guardare il soffitto come ieri.

La mattinata mi passa lenta. E sono ormai le quattro quando il suono tanto atteso del campanello mi trapana le orecchie.

- buongiorno zia Alberta – la voce allegra di Ed, mi rimbomba nelle orecchie.

- posso salire da Eustachio o dorme? –

- vai, pure –

Si affaccia alla mia camera con un sorrisone stampato sul viso.

- cavolo Ed, la tua frangetta è sempre più lunga! – commento, tirandomi su. Scoppia a ridere.

- cavolo Eustachio, tu invece sei sempre più smorto- fa ironico.

- oh, beh, sai sono malato.. perché stai sulla porta? Entra dai! –

Entra, nascondendo qualcosa dietro la schiena.

- Edmund! –

Scoppia a ridere e mi porge un pacchetto.

- to’ tieni. È da parte di Lucy, che non è potuta venire perché la sua “adorabile” insegnante di matematica le ha dato dieci espressioni. –

- eh, quelle di matematica sono le peggiori – commento poggiando il pacco sul comodino.

- ti spiace se lo apro dopo? Ora avrei un sacco di cose da raccontarti. –

Mi fissa stupito e annuisce. Gli racconto del viaggio a Narnia, di Rilian, della Strega Verde, di Pozzanghera e.. di Jill. Lui mi ascolta serio.

- allora? Responso del giudice sulle questioni sentimentali? –

- umh… che roba strana… beh, dai, cosa vuoi che ti dica? Hai ammesso tutto da solo, e già questo è un passo avanti… e poi hai scelto la persona sbagliata per consigliarti: avresti dovuto chiedere a Susan, è lei il genio in questo campo –

Faccio una smorfia. Susan è l’unica che trovo ancora antipatica. Peter magari è un po’ tronfio di tanto in tanto e Lucy un po’ troppo ingenua, ma nessuno è perfetto infondo! Però Susan… non riesco proprio a farmela piacere..

- dai, sono felice che tu sia riuscito a tornare a Narnia! La prossima volta, però, ricordati la macchina fotografica! – il solito sorriso è tornato sulla bocca di Edmund. Sbuffo scuotendo la testa.

- sei sempre il solito.. –

Din don dan.

- il campanello? Aspetti qualcun altro? – mi chiede Ed, girandosi verso la porta.

Faccio segno di no con la testa.

Mia madre appare sulla soglia.

- Eustachio, c’è Jill con i compiti. –

Sgrano gli occhi. Jill?

Edmund sorride sornione. E quel sorriso significa solo guai.

- Edmund, non ci provare! – gli bisbiglio, cercando di tirargli un calcio.

- a fare che cosa? – mi chiede con aria innocente. Lo fulmino con lo sguardo.

- emh... Eustachio? Ciao.. – entri, dalla porta, timidamente, con dei libri in mano.

- ciao Jill! – esclamo. Tu guardi interrogativa Edmund. Lui sorride.

- piacere, sono Edmund. Uno dei cugini di Eustachio. E tu quindi sei Jill… -

- oh, emh.. si – abbassi lo sguardo, rossa. Poi appoggi i libri sulla mia scrivania e prendi una sedia.

- beh, continuiamo un'altra volta, ti va cuginetto? Anche perché vedo che quei compiti ti terranno molto occupato – mi fa l’occhiolino e si alza.

- vieni a casa mia mercoledì prossimo, ok? Dovrebbero esserci anche gli altri… Ah, vieni anche tu Jill, se vuoi. –                                                                 

Annuisci sorpresa, e completamente rossa. Sei sempre così con gli estranei. Diventi come un pomodoro.

Ed recupera il giaccone e la borsa di scuola.

- allora io vado. A mercoledì! –

E scende le scale.

Tu lo segui con lo sguardo.

- non pensavo fosse così grande… - mi dici, riacquistando il solito colore.

- e pensa che lui è il terzo – sorrido.                                     

- allora, iniziamo? -

   
 
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