Titolo:
malato
Autore:
SkAnNeRiZzAtA
Fandom:
le
Cronache di Narnia
Personaggio:
Eustachio
Clarence Scrubb, Jill Pole,
Edmund Pevensie
Avvertenze:
raccolta,
il personaggio di Edmund è un po’
OOC
Desclaimer:
i
personaggi della raccolta non sono miei,
ma appartengono alla fantasia di C.S.Lewis,
Apro
gli occhi e vedo tutto offuscato.
Accidenti.
Anche oggi ho la febbre.
Ho
la fronte che mi scoppia
E
dire che ieri ho assicurato a Jill che oggi sarei andato.
Accidenti.
-
Eustachio.. forse è meglio se resti a casa anche oggi
– dice Alberta.
-
va bene… -
-
ah, Edmund ha chiamato stamattina presto. Ha detto che verrà
a trovarti questo
pomeriggio. E che forse porta anche Lucy –
Annuisco.
Perlomeno avrò qualcosa da fare di meglio che guardare il
soffitto come ieri.
La
mattinata mi passa lenta. E sono ormai le quattro quando il suono tanto
atteso
del campanello mi trapana le orecchie.
-
buongiorno zia Alberta – la voce allegra di Ed, mi rimbomba
nelle orecchie.
-
posso salire da Eustachio o dorme? –
-
vai, pure –
Si
affaccia alla mia camera con un sorrisone stampato sul viso.
-
cavolo Ed, la tua frangetta è sempre più lunga!
– commento, tirandomi su.
Scoppia a ridere.
-
cavolo Eustachio, tu invece sei sempre più smorto- fa
ironico.
-
oh, beh, sai sono malato.. perché stai sulla porta? Entra
dai! –
Entra,
nascondendo qualcosa dietro la schiena.
-
Edmund! –
Scoppia
a ridere e mi porge un pacchetto.
-
to’ tieni. È da parte di Lucy, che non
è potuta venire perché la sua
“adorabile” insegnante di matematica le ha dato
dieci espressioni. –
-
eh, quelle di matematica sono le peggiori – commento
poggiando il pacco sul
comodino.
-
ti spiace se lo apro dopo? Ora avrei un sacco di cose da raccontarti.
–
Mi
fissa stupito e annuisce. Gli racconto del viaggio a Narnia, di Rilian,
della
Strega Verde, di Pozzanghera e.. di Jill. Lui mi ascolta serio.
-
allora? Responso del giudice sulle questioni sentimentali? –
-
umh… che roba strana… beh, dai, cosa vuoi che ti
dica? Hai ammesso tutto da
solo, e già questo è un passo avanti…
e poi hai scelto la persona sbagliata per
consigliarti: avresti dovuto chiedere a Susan, è lei il
genio in questo campo –
Faccio
una smorfia. Susan è l’unica che trovo ancora
antipatica. Peter magari è un po’
tronfio di tanto in tanto e Lucy un po’ troppo ingenua, ma
nessuno è perfetto
infondo! Però Susan… non riesco proprio a farmela
piacere..
-
dai, sono felice che tu sia riuscito a tornare a Narnia! La prossima
volta,
però, ricordati la macchina fotografica! – il
solito sorriso è tornato sulla
bocca di Edmund. Sbuffo scuotendo la testa.
-
sei sempre il solito.. –
Din
don dan.
-
il campanello? Aspetti qualcun altro? – mi chiede Ed,
girandosi verso la porta.
Faccio
segno di no con la testa.
Mia
madre appare sulla soglia.
-
Eustachio, c’è Jill con i compiti. –
Sgrano
gli occhi. Jill?
Edmund
sorride sornione. E quel sorriso significa solo guai.
-
Edmund, non ci provare! – gli bisbiglio, cercando di tirargli
un calcio.
-
a fare che cosa? – mi chiede con aria innocente. Lo fulmino
con lo sguardo.
-
emh... Eustachio? Ciao.. – entri, dalla porta, timidamente,
con dei libri in
mano.
-
ciao Jill! – esclamo. Tu guardi interrogativa Edmund. Lui
sorride.
-
piacere, sono Edmund. Uno dei cugini di Eustachio. E tu quindi sei
Jill… -
-
oh, emh.. si – abbassi lo sguardo, rossa. Poi appoggi i libri
sulla mia
scrivania e prendi una sedia.
-
beh, continuiamo un'altra volta, ti va cuginetto? Anche
perché vedo che quei
compiti ti terranno molto occupato – mi fa
l’occhiolino e si alza.
-
vieni a casa mia mercoledì prossimo, ok? Dovrebbero
esserci anche gli altri… Ah, vieni anche tu Jill, se vuoi.
–
Annuisci
sorpresa, e completamente rossa. Sei sempre
così con gli estranei. Diventi come un pomodoro.
Ed
recupera il giaccone e la borsa di scuola.
-
allora io vado. A mercoledì! –
E
scende le scale.
Tu
lo segui con lo sguardo.
-
non pensavo fosse così grande… - mi dici,
riacquistando il solito colore.
-
e pensa che lui è il terzo – sorrido.
-
allora, iniziamo? -