Questa è la prima one shot che pubblico =)
Si tratta di un piccolo missing moment di Breaking Dawn:
Edward e Bella che discutono sulla gravidanza, appena tornati dall'Isola Esme.
Ecco come me lo sono immaginato!
Buona lettura!
Disclaimer: ovviamente tutti i personaggi non sono di mia invenzione, ma appartengono alla mente della grande Stephenie Meyer, ecc. ecc. ...
“It’s
a miracle!”
Bella
salì le scale di corsa, verso il bagno.
Lo
voleva uccidere. Edward aveva chiamato cosa
loro figlio e voleva che abortisse, solo per non farle
rischiare la vita.
Ma, dal momento in cui aveva scoperto di essere incinta, a Bella della
sua vita
non le era importato più niente. L’unico scopo che
aveva, era proteggere il
bambino.
Lui la seguì, chiamandola contrariato, dopo aver
visto che all’aeroporto si era buttata subito tra le braccia
di Rosalie, a cui
della vita di Bella non importava assolutamente nulla: tutto
ciò che le
interessava era la possibilità di riempire il vuoto che
aveva come vampira a
cui, con la trasformazione, era stato strappato il sogno di essere
madre.
“Bella!” la richiamò per
l’ennesima volta, ma lei entrò in bagno,
chiudendogli la
porta in faccia, delusa e arrabbiata.
“Lasciala stare, Edward!” disse Rosalie,
mettendosi tra di lui e la porta. Se avesse potuto, le avrebbe staccato
la testa
in quel momento.
“Rosalie, togliti di mezzo, ora!”
“Te lo scordi...” ribatté lei, decisa.
Bella, non sopportando quel litigio, aprì piano
la porta.
“Rose, vai...” mormorò. Lei la
guardò, allarmata.
“Bella, potrebbe farvi
del male...” Lei scosse la testa.
“No Rose. Devo parlargli...” Rosalie
sospirò, poi fulminò Edward con
un’occhiata.
“Aspetterò qui
sotto” mormorò, minacciosa, sparendo dietro il
muro
del corridoio.
“Bella, ti prego, ragiona” la
supplicò lui,
guardandola negli occhi. “morirai!”
“No” gli mormorò lei,
sull’orlo delle lacrime
“sei tu che mi stai uccidendo facendo
così!” Uscì dal bagno, senza degnarlo
di
uno sguardo, troppo ferita per continuare a parlare, ed andò
dritta in camera.
Lui, in un primo momento sorpreso da quelle parole, rimase immobile,
poi la
seguì. “Non toccherete il bambino, non mi
interessa... farò di tutto per
proteggerlo!” gli disse lei, dopo aver ripreso un
po’ di determinazione.
“E come? Facendoti aiutare da Rosalie?!” le
chiese, acido.
“Lei mi capisce, al contrario tuo!” lo
accusò.
“L’unica cosa che capisco, e che sembra voi non
afferriate, è che quel...” cercò di
trattenersi dal dire cosa
“è che il... feto
potrebbe ucciderti! Hai sentito anche tu quella donna
sull’isola!” le urlò
contro, cercando di farla ragionare.
“Era solo una leggenda!” replicò lei,
con lo
stesso tono “Quella pensava anche che tu volessi uccidermi
quando, invece,
eravamo in luna di miele!”
“E ai tuoi genitori ci hai pensato? Cosa dirai a
loro quando ti vedranno così?”
“Edward, non mi importa!” gli ripeté per
l’ennesima volta “Troverò una scusa,
come al solito... io terrò il bambino e su
questo non si discute!” Fece per uscire dalla stanza quando
le parole di Edward
la bloccarono.
“Ma da quando hai questo grande desiderio di
maternità?” Stava sfoderando un colpo basso
Edward, e lo sapeva, ma doveva
provare tutto pur di proteggerla. “Neanche un mese fa mi hai
detto che non te
ne importava... lo sapevi che sarebbe stata tra le cose a cui avresti
rinunciato con la trasformazione!” Lei lo guardò
incredula.
“Tu stesso, quella
sera, hai detto che ti dispiaceva che Charlie non avesse ragione nel
pensare che fossi incinta. Hai
detto che non avresti voluto privarmi di questo genere di
possibilità, trasformandomi, sempre se noi
l’avessimo avuta! Ed
ora che è successo, proprio non
capisci...” mormorò, quasi con le lacrime agli
occhi, poi tirò su col naso e
cominciò a urlargli tutto ciò che aveva dentro.
“Edward, non me ne fregava niente finché non
l’ho scoperto! Finché non ho capito che per noi
c’era quella
possibilità! Cavolo... è nostro
figlio, il mio e il tuo! E’ la cosa più bella
che ci potesse mai capitare! E’
il frutto del nostro amore... è un miracolo!” Lui
si bloccò un attimo, colpito dalle sue
parole, poi riprese.
“Ti
ucciderà,
Bella!” ripeté di nuovo. Lei scosse la testa,
decisa.
“No che non
lo
farà! In un modo o nell’altro andrà
tutto bene... me lo sento...”
“In un modo
o nell’altro?” chiese lui
stupito.
“Avanti, mostrami tutte queste opzioni!”
“Non dico da
umana, non sono tanto stupida!
Basterà trasformarmi...” rispose lei
semplicemente. Lui rimase sbalordito.
“Bella,
cosa diamine stai...?”
“Con Esme ha
funzionato, no? E anche con voi
altri... se sarò sul punto di morire, basterà che
tu mi morda!” Per quanto assurda potesse essere, la cosa
aveva
un senso, ma Edward non poteva permettere di correre il minimo rischio
di
perderla.
“Potrebbe
non andare come dici tu...” Lei lo fissò negli
occhi, cioccolato ed oro fusi
insieme.
“Andrà
tutto bene, Edward”
disse con convinzione.
“No, non
è vero...” mormorò
lui, e se avesse
potuto piangere lo avrebbe fatto. Bella, vista tutta quella sofferenza
nei suoi
occhi, lo abbracciò forte, affondando il viso nel suo collo.
“Bella, non voglio
perderti” piagnucolò lui, stringendola forte a
sé.
“Non
succederà. E’ quello che voglio.
Andrà
tutto bene, te lo prometto...” cercò di
rassicurarlo, “fidati.”
Lui scosse la testa.
“Ti amo, ma
questa volta
non posso, scusa...”
Lei lo strinse un attimo più forte, poi sciolse
l’abbraccio.
“Ti amo
anch’io, ma questa
volta non mi interessa... scusa...”
disse, con la morte nel cuore, perché aveva capito che
Edward ci sarebbe stato
solo per lei, e non per loro figlio, così si girò
verso la porta.
“Sappi che
non mi arrendo” le disse lui, deciso.
Lei si voltò un attimo, prima di sparire dietro
la porta.
“Lo so...
Neanch’io.”