I
personaggi di cui scrivo non mi appartengono e non ho contatti con loro. Non
pretendo di descriverli come sono in realtà, né di descrivere situazioni
realmente vissute da loro.
Quanto
scrivo non è a scopo di lucro.
Le
mie sono opere di fantasia e rivendico i miei diritti su esse solo in quanto
sono state partorite dalla mia immaginazione.
Mia
Figlia Si E’ Innamorata…
Non
potete immaginare cosa significhi.
Cioè,
sapevo che sarebbe successo… ma non così presto, maledizione… è così piccola,
innocente… fiduciosa… e si è innamorata di quel playboy!
La
vedo mentre gli getta le braccine al collo, cerca di baciargli il naso… per lei
si è tolto quella fascetta che lo contraddistingue dal resto del mondo.
Si
è anche armato di giustificazioni: l’ha tolta perché lei l’ha scambiata per una leva, cerca di tirargliela via.
Lei. La mia piccina. Non ha
la forza di sollevare un cucchiaio da tea e gli tira via la fascetta.
Accidenti
a lui.
Che
abbia il coraggio di ammettere la verità.
La
verità è che mia figlia non vuole la fascetta sul viso del playboy e il playboy
se la toglie ancora prima di prenderla in collo.
Come
sia potuto succedere, lo sa solo Dio.
E
forse neanche lui.
Perché
la mia piccolina, da padre responsabile, io l’avevo affidata a Kai.
Sì,
avete capito, al Leader, alla guida, al responsabile.
Sapevo
che con lui sarebbe stata al sicuro.
Maledetti
impegni. Neanche mia moglie si è liberata in tempo e per non fare tardi ho
dovuto lasciare il mio tesoro a qualcuno in attesa che la mia dolce metà arrivasse.
Kai,
la persona giusta.
Peccato
che non ho tenuto conto che Kai è già virtualmente padre et madre di quattro
elementi che a metterli insieme non se ne fa uno rifinito!
Incluso
il playboy.
Che
però ancora non era arrivato quando ho scongiurato Kai di prendere in custodia
la mia piccolina.
L’ho
lasciata non tanto convinta in collo a Kai, circondata da Ruki, Uruha e Aoi che
le facevano boccacce e buffetti per farla sorridere.
Ma
la mia piccolina non sorrideva se non al suo papà, che vive per lei… non aveva
occhi che per me. Mi scongiurava con quegli occhioni di non lasciarla sola.
Dio,
perché non le ho dato retta???
Cosa
poteva succederle in un set fotografico?
L’ho
lasciata con Kai e l’ho trovata sul divano con Reita, a dormire placidamente sdraiata
su di lui!!!!
La
mia dolce metà non si è resa conto del dramma che si è consumato davanti ai
suoi occhi… l’ho trovata sorridente e deliziata.
Vieni a vedere amore… mi ha detto portandomi
nella stanza.
Eh,
ho visto.
Era
così fiduciosamente abbandonata su quel torace, placidamente addormentata.
Kai
non ha saputo darmi spiegazioni valide, ovviamente.
Cosa
vuoi che sia star dietro ad organizzare un finale di tour al Saitama Super
Arena??? Ma stiamo scherzando??
Sapete
cosa mi è venuto a dire il playboy mentre cazziavo a dovere Kai?
Lui ha questo concerto da
organizzare, tu gli hai scaricato tua figlia per un servizio fotografico. Ce la
siamo cavata alla grande, vero tesoro?
Tesoro alla mia piccina????
Che
fra l’altro lo ha onorato di a) un sorriso come non ne ho mai visti prima e
ancora ho da vederne uno simile, b) un bacio appassionato sul naso e c) tutta
la collezione di suoni estasiati che ha imparato fino ad ora!!!
E’
stato subito chiaro: mia figlia si è innamorata… di Reita dei The GazettE!!!!
Cosa
peggiore non poteva capitare!
Voglio
dire, è il suo primo amore, d’accordo?
Io
non sono assolutamente un padre possessivo, geloso e iperprotettivo, sia chiaro…
ma l’uomo meno indicato come primo amore nella vita di una bambina… è
REITA!!!!!!
Da
quel momento quando il bassista entra nel suo raggio di azione, non ha occhi
che per lui… e lui, che ne dica, ricambia!!!
Alla
massima potenza!!!!
Anche
Uruha, il migliore amico del debosciato, ha ammesso che non lo ha mai visto così
preso.
Mia
moglie cerca di sdrammatizzare… dice che Reita ha ventotto anni e mezzo, la
differenza di età stempererà la cotta.
Ma
intanto?
Io
sono qui a guardare impotente la mia bimba amoreggiare con Reita, regalargli
sorrisi che dovrebbe concedere a me…
L’ha
fatta giocare per almeno due ore, separandosi da lei solo per suonare venti
minuti in tutto… anche Reita si è innamorato.
Non
lo ammetterà mai, dice che se assomiglia anche solo vagamente a me, è meglio perderla
che trovarla… ma riconosco nei suoi gesti quella dolcezza che so di mettere nei
miei.
Perché
la mia piccola è irresistibile.
Anche
gli altri fanno a gara a strapparle un sorriso, un gridolino estasiato…
«Ehi
bambina… forse è il caso di cambiarsi… sento un odore sospetto!»
La
frase mi scuote dal mio torpore apatico.
La
mia piccolina ha bisogno di me.
Scatto
in piedi, e Reita sta già venendo verso di me con Airi.
Mi
tende la mia luce, la mia ragione di vita e mi guarda divertito.
«Mi
hai appena dimostrato la gamma di motivazioni base per non diventare mai padre,
Miyavi» esordisce mentre Airi torna nel suo posto naturale nel mondo.
Vale
a dire fra le mie braccia.
E’
sfinita, tenerezza di papà.
Gli
occhi le si chiudono.
Appena
l’ho cambiata me la porto a letto. Pardon: divano.
Melody
non ha ancora finito il servizio fotografico.
Nel
mio camerino ce n’è uno apposta.
«Ah
si?» grugnisco mentre la studio con attenzione… non mi sembra cresciuta nelle
ultime ore.
«Senti…
Kai mi ha detto che secondo lui, tu ci stai veramente male per questa cosa.»
Lo
guardo senza parole. «Ne hai dubitato??» esplodo.
Reita
mi guarda come se fossi un povero idiota.
«Sei
geloso di tua figlia? Quanto ha? Tre mesi? Fra quindici anni girerai armato di
mitra.»
«Tu
non puoi capire.»
Mi
avvio verso il mio camerino, è lì che ho spalmato la nursery del mio tesoro.
Mio.
Reita
mi segue.
«Miya-chan,
vorrei capire per una volta cosa frulla dentro codesta testa. Airi ha una
simpatia per me, ok… d’altra parte è adorabile e sto bene con lei… ma voglio sperare che tu ti renda conto che
per lei sono una specie di zio acquisito.»
Infilo
dentro il camerino senza degnarlo di risposta.
La
appoggio con cura sopra la morbida spugna della nursery e le slaccio i
bottoncini della tutina.
Con
un’occhiata mi assicuro che tutto sia a portata di mano: salviette, cremine,
borotalco, pannolini e tutine puliti…
«Gradirei
che tu uscissi di qui. Devo spogliarla» dico a Reita senza guardarlo.
Lo
sento sbuffare.
«E’
una vera fortuna che dopo questo concerto me ne torno a casa e passeranno mesi
prima che io e te ci incrociamo di nuovo. Rammentati quanto sei idiota adesso,
quando fra due settimane Airi non si ricorderà neanche che esisto.»
Lo sento uscire, ma a malapena.
Airi, la mia piccolina, è tornata da papà.
Mi sta sorridendo, mi sta raccontando a versetti cosa ha fatto mentre
non era con me.
Sbadiglia spesso.
«Siamo stanchissime vero piccola mia?» le mormorò «Adesso papà ti
cambia, ti pulisce per bene e poi facciamo le nanne aspettando la mamma… va
bene Airi?»
Scalcia per aiutarmi a toglierle la tutina… ha imparato subito in cosa
sono un po’ impedito.
Ha già imparato anche a stare in equilibrio su un fianco quando la giro
per pulirla… ho bisogno di tutte e due le mani perché ho paura di farle male.
La sento chiacchierare allegramente fra uno sbadiglio e l’altro.
«Ma cosa maledizione ci trovi in lui?» borbotto.
La vedo tendere le manine verso di me e mi chino su di lei.
Mi posa un tenero bacio sulle labbra affondando le manine fra i miei
capelli.
Rimango a fissarla estasiato, mentre lei mi sorride in un modo che non
avevo mai visto prima… neanche rivolto a Reita.
Reita se li sogna questi sorrisi dalla mia piccolina.
Ecco da cosa si vede il vero amore.
Rammentati quanto sei idiota adesso,
quando fra due settimane Airi non si ricorderà neanche che esisto.
Beh… sono bastati due minuti… altro che due settimane.
E non sono idiota.
Sono il padre più felice del mondo.
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NOTE:
Non chiedetemi da dove è uscita! L’ho scritta in meno di venti minuti,
revisioni incluse! XD
La dedico a Mya… visto che Miyavi è… suo padre! XDDDDD