La pioggia e il grigiore si abbattono su Londra.

Le pozze d’acqua risplendono sulla strada già bagnata.

Mi stringo ancora di più nel cappotto nero.

Il mio respiro si rivela sottoforma di nuvolette condensate.

Alzo gli occhi verso il cielo,quasi noncurante della pioggia che continua a cadere ormai da giorni.

Continuo a camminare sotto l’acqua,proteggendomi con l’ombrello nero,anche se preferirei davvero non averlo.

Ma meglio non fare pazzie.

Non sono del genere.

Un sorriso malinconico incornicia il mio sguardo.

Sono arrivata a casa.

Entro nell’accogliente salone che mi sono costruita secondo i miei gusti,con colori scelti da me,molto più accoglienti del castello.

Si,i miei vivono in una specie di castello.

Magnifico.

In realtà lo odio.

Profondamente anche.

Ogni volta che ci torno i sentimenti e i ricordi più difficili della mia vita da bambina e poi da adolescente si fanno più intensi,costringendomi a rivivere le esperienze che mi costringo a dimenticare.

Ora però vivo nell’attico più elevato di tutta Londra,regalo generosamente offerto dal mio patrigno per i miei vent’anni.

Avrei preferito comprarmelo da sola,ovvio,ma in questo caso ho accettato,e le spese al momento le riesco a sostenere tutte.

Appoggio la borsa sul tavolino all’ingresso e mi tolgo il cappotto.

Inizio a girare per la casa aprendo le finestre.

Adoro l’odore della pioggia.

In camera da letto mi tolgo i tacchi con una smorfia di dolore.

Mi avvicino alla finestra,scalza e in punta di piedi,quasi timorosa di fare rumore,anche se in casa non c’è nessuno a parte me.

Il cielo plumbeo si stempera in varie sfumature di grigio,dal più chiaro al più intenso,mentre l’aria odore sempre più di pioggia.

Rimango ancora un po’a fissare quello spettacolo fantastico,quel cielo quasi monotono che a me sembra bellissimo.

Un sorriso mi nasce sul viso,malinconico,come sempre.

Una figura in lontananza si avvicina sempre di più.

E’un grosso gufo.

Mi sposto di lato per farlo entrare.

Mentre si avvicina mi chiedo chi mai potrebbe scrivermi.

Non ho mantenuto alcun contatto con i miei compagni di Hogwarts,potrebbe essere mia madre,ma in genere non si fa sentire se non per le feste.

Il volatile entra planando con un tonfo sul mio letto arruffando le penne con aria importante.

Slego la pergamena che porta legata alla zampa.

Prima che io possa fare qualunque cosa il gufo sparisce dalla mia vista attraverso la finestra.

Osservo ancora una volta il cielo sempre più scuro respirando l’odore dell’aria.

“Giusto,il biglietto”

C’è il simbolo di Hogwarts sopra.

La curiosità si fa strada in me mente rompo la ceralacca.

Mi siedo sul letto.


Alla cortese attenzione della signorina Daphne Greengrass.
Oggetto:incontro degli ex-alunni.

Alzo gli occhi dal foglio,immaginando già quello che potrebbe seguire.

Una riunione.

Rivedere tutti i miei vecchi compagni.

Rivedere lui.

Decido di continuare a leggere.


Il prossimo venerdì,30 novembre,presso il castello di Hogwarts si svolgerà la riunione degli ex-studenti.
Sarà un’occasione per rivedere i compagni di casa e riprendere le conoscenze.
L’appuntamento è per il 30 novembre alle ore 19.30.
Seguirà cena e intrattenimento con la famosa orchestra..

La mia mente è già ferma da un pezzo alla parola ex-studenti.

Se la McGrannit ha mandato gli inviti a tutti i vecchi studenti,sicuramente ci sarà anche lui e…

Che sciocca.

Come posso pensare a lui quando sicuramente sarà con la Weasley?

Sospiro amareggiata,gettando il foglio lontano.

Possibile che in questi tre anni non sia ancora riuscita a dimenticarlo?

Ebbene si,il ricordo di Harry James Potter continua a rimanermi in mente.

Mi avvicino nuovamente alla finestra lasciando vagare il mio sguardo sopra i tetti di Londra.

Perché?

Perché lui?

Ancora non riesco a darmi una risposta.

Eppure quel giorno mi è rimasto in testa e continua a giocare ripresentandosi ogniqualvolta mi soffermo a pensare.

Vorrei andarci a quella riunione,è vero.

Ma sarebbe solo per rivedere lui.

Per rivedere se quegli occhi verdi riflettono ancora quella magia unica che ho sentito l’ultimo giorno di scuola.

Chissà se si ricorda…chissà se sa che dopo tutto questo tempo sono ancora qui a pensare a lui…

Una folata di vento freddo soffia nella mia direzione,penetrando sotto i vestiti.

Ma se ci andassi?

Voglio dire,se andassi a quella riunione,sarei capace di mantenere le distanze?

Sarei capace di guardarlo negli occhi?

Sarei capace di far finta di niente?

Sospiro e chiudo la finestra mentre la pioggia continua a cadere su Londra.






*Spazio autrice*
Ebbene si,sono tornata,con Daphne(la adoro sempre di più)e Harry,una coppia tanto impossibile quanto bella.
Un grazie speciale va a Shiho93 e Red_93(visto,alla fine ce l’ho fatta xD)
Spero che anche questo seguito partorito dalla mia mente contorta sia di vostro gradimento^^
Sono graditi commenti^^
 
                                                                                      *Iris

Ps. causa scuola,non so a quando seguiranno i prossimi aggiornamenti,farò
     del mio meglio xD