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Autore: x_Konny    16/01/2010    0 recensioni
C'è una cosa che devo dirti... Ti Amo
Genere: Romantico, Triste, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Vento di Marzo

Devo dire che la reazione è positiva.
Pensavo peggio, molto peggio.
Beh, meglio per me!!
Certo ci sono stati vari cambiamenti nella mia vita, ma non me ne lamento.
Però se dico solo così non potrete capire davvero nulla, vi spiego dall’inizio.
Ho quasi 18 anni ma probabilmente non ci arriverò.. Il perché? Ho un tumore alla testa.
Me lo hanno comunicato a gennaio e adesso è marzo e sto ancora bene, apparte qualche piccolo acciacco..
I miei si sono un po’ arrabbiati quando ho deciso di non curarmi, ma per cosa poi? Qualche mese in più, passato in ospedale..
Andando avanti si sono rassegnati e adesso sono molto felice!
Ho abbandonato la scuola, perché era inutile andarci.. Mi sono ritirata senza neanche dire ai miei amici il perché; pensavo fosse meglio così perché magari potevano non essere pronti, avere reazioni spropositate..
Oltre ad abbandonare la scuola mi sono tolta tutti gli sfizi, ma proprio tutti! Ihih
Mi sono fatta dei piercing; due labret, il septum, il bridge, due surface alle spalle e poi ho dilatato i lobi di 8mm e ho fatto, sempre all’orecchie, due scaffold. E in più tre tatuaggi: la scritta ‘vita’ in cinese sul braccio destro, la canzone ‘remember me’ sulla schiena e la chiave di violino sul seno sinistro.
Mia madre ha accettato tutto di buon grado, tanto nulla poteva dire per farmi cambiare idea!
E adesso a distanza di due mesi dalla mia diagnosi mi sto preparando di tutto punto per fare una visita ai miei compagni di classe.. Glielo devo. È martedì mattina e magari il prof di religione sarà così gentile da concedermi qualche minuto..
Sistemo meccanicamente la kefia, prendo l’ipod, le chiavi ed esco di casa. Altro cambiamento? Seppur sempre di fianco a casa dei miei, ho un appartamento tutto mio.
E uscita al vento fresco di Marzo, mi dirigo a passo deciso verso la mia vecchia scuola per affrontare la realtà.

Sinceramente ricordavo ci volesse più tempo per arrivare fin qua.. Come facevo la mattina ad essere sempre, perennemente in ritardo? Sono le 8.10 e sono già arrivata nonostante sia partita dopo 15 minuti rispetto a quando venivo. Mi accendo un ultima sigaretta prima di entrare e la fumo tranquilla, giusto per rilassarmi e dare il tempo ai miei compagni di accomodarsi ai proprio posti.
Finita la sigaretta, butto la cicca a terra e la schiaccio con un piede, faccio un respiro profondo ed entro.
Il solito odore ‘da scuola’ mi investe e quasi vorrei girarmi e scappare, ed è quello che sto per fare prima di sentirmi chiamare da una voce maschile
-Klara! Sei tu? Non ci credo!-
Mi volto e vedo il mio prof di religione
-Prof salve! Beh si sono io, ma lei che ci fa qui? Non dovrebbe essere nella mia ex classe?-
-Ho la seconda ora con loro, sai sono cambiati gli orari da quando te ne sei andata!-
-ah capisco, ma la disturba se dopo le rubo qualche minuto di lezione? Vorrei parlare con i miei compagni-
-certo non preoccuparti! Ora ho un’altra lezione, ci vediamo dopo e parliamo! La tua classe-
-ex classe- lo correggo subito io; non per qualcosa, ma non mi sembra giusto..
-sì.. Ehm.. Ex classe è sempre al solito posto! Primo piano, prima aula a sinistra!-
-bene grazie prof, a dopo-
Lui si dirige verso la sua classe mentre io mi dirigo verso la porta, così per fumare un’altra sigarettina, tanto fino alle nove c’è tempo.
E come prima non faccio in tempo a girarmi che sento il mio nome.
-Klara- Mi giro e questa volta è la mia prof di educazione fisica -wow come sei cambiata- continua lei.
Come se non sapessi che questa non mi ha mai potuta vedere, e in più mi sfotteva perché ero un po’ rotondetta.. Lascia fare a quelle come lei, il mondo cadrebbe in depressione.
-eh si prof vede sono dimagrita. Da una 46 a una 42 adesso il suo test sulle flessioni lo posso benissimo fare.-
-vedo vedo.. Beh adesso sei proprio una bella ragazza, snella, un bellissimo seno, capelli lunghi neri e lucenti.. E sei anche cresciuta in altezza! Niente a che fare con la ragazza goffa di tre mesi fa!-
-prof, sinceramente, è gelosa?- adesso che non sono più sua allieva certe cose posso permettermi di dirle.
-ma dai ragazzina, per favore, gelosa di te?-
-Beh allora ti saluto, Eleonor- e le faccio anche l’occhiolino, perché ci sta.
Esco e mi accendo una sigaretta, un po’ più allegra. Ho sempre voluto risponderle così a quella sottospecie di befana! Ironicamente quasi ringrazio la mia malattia, mi sta facendo togliere tanti sfizi nonostante il dolore che provoca!

Alle nove mi decido a rientrare, dopo aver spento la quinta (o forse sesta) sigaretta.
Entrata ho un leggero brivido; forse decidere di mettersi solo una magliettina e una felpa non è stata un grande idea, non fa ancora tutto sto caldo; ma mi riscaldo in fretta con la temperatura della scuola.
Neanche faccio in tempo a girarmi intorno che la campanella suona e il mio stomaco fa una doppia capriola. Sono nervosa; non vorrei quasi affrontare quei 24 esseri umani che si trovano in quella classe. Così faccio per girarmi verso la porta per andarmene di nuovo e una mano mi blocca per una spalla.
-stavi tentando di scappare?- il sorriso del prof di religione è davanti al mio
- ehm.. No no… ok sì- dico con un sospiro -è che non credo di essere pronta per affrontare tutto questo, sono sparita senza dire niente, senza farmi più sentire o vedere e adesso ritorno qui così senza preavviso a dire il motivo per cui mi sono ritirata e..-
-su Klara calmati; quanto potrà essere grave questo motivo?- dice sorridendo il prof
E già quanto può essere grave? È solo un tumore mortale dopotutto, nulla di cui preoccuparsi!
In questo momento mi fa meno paura la morte, che l’annuncio ai miei amici che quest’ultima per me sarà imminente.
-già, non è complicato.. Posso chiederle un favore?-
-dimmi tutto- e sorride ancora, tutto questo è quasi ironico, o patetico, e mi da il nervoso.
-volevo chiedere se può far venire anche Ryan dall’altra classe nella nostra, credo di dovergli spiegazioni anche a lui-
-certo, andiamo?-
-sì- mi mette una mano sulla spalla e ci avviamo insieme in classe.
Bussa nella classe di Ryan, entra e chiede educatamente alla prof se il ragazzo può uscire; ho sempre pensato che il mio prof di religione sia troppo gentile.. Una specie di messia venuto da chissà dove per noi alunni.
Vedo Ryan uscire dalla classe e qualcosa nel mio corpo si smuove. Vorrei andare lì ad abbracciarlo come se fosse la fine del mondo e invece no, resto in mobile a fissarlo e vorrei piangere, ma non lo faccio o il mio perfetto trucco nero da diva si scioglierebbe.
Eppure basta che incrocio il mio sgurado con il suo e lui si catapulta ad abbracciarmi.
-Klara, dove diavolo eri finita? Perché non mi rispondevi?! Mi sono così preoccupato cazzo, nessuno sapeva niente! Cosa cazzo ti è saltato in mente dannazione?!-
Il mio Ryan.. Il mio amico/fratellone/amante.. Che bello era preoccupato per me.. Io non voglio lasc.. No! Klara no! Niente paranoie adesso!
-fratellone scusami, adesso entriamo nella mia classe così spiego tutto a tutti..-
Il prof sorride ancora e tutti e tre andiamo nella mia amata classe
Vorrei Urlare.

Entro e appena tutti mi vedono si ammutolisce la classe. Poi piano piano le mie amiche mi sono intorno e mi abbracciano, mi fanno mille domande
-per favore sedetevi tutti, anche lei prof, così almeno spiego a tutti voi perché sono.. Eheh, scomparsa.-
Mi sento sempre più nervosa ma non importa cioè, insomma, devo affrontarli! Chiudo la porta e cerco le parole giuste.
-ecco allora.. Mhmh.. Prima di tutto vi chiedo scusa, sono sparita senza dirvi nulla.. Comunque adesso passiamo al perché. Se non è chiedere troppo non vorrei interruzioni. Allora, nelle vacanze di Natale sono andata a fare alcune visite, avevo sempre mal di testa e il mio medico curante ha detto che era sinusite.. Ma quei mal di testa non mi passavano ed erano sempre più forti e intensi allora ho fatto visite specialistiche e mi hanno diagnosticato un tumore maligno allo stato terminale alla testa. Così ho deciso di abbandonare la scuola e togliermi degli sfizi, anche perché non mi curerò, perché è inutile mi darebbe solo uno o forse due mesi di vita in più che dovrei passare in ospedale.. Ecco perché non vi ho detto nulla..-
Sento qualche ragazza scoppiare a piangere, ma non ho il coraggio di alzare lo sguardo e vedere quale delle mie amiche sia.
Sento qualcuno che mi abbraccia e vedo che è il prof che mi sussurra un ‘mi dispiace’ tremulo.
-ma a me no.. Sentite io non ho pianto e non piango, non ne ho intenzione. Non sono triste, sono felice e anche voi dovete esserlo perché se no tutto questo non è valso a nulla.. Solo una cosa vi sto chiedendo, siate con me come siete sempre stati!- quest’ultima frase l’ho quasi urlata.
Vedo Ryan alzarsi e mi si avvicina!
- ma quanti piercing ti sei fatta?! Razza di sorella degenerata!-
Lo guardo perplesso e poi scoppio a ridere
-otto fratello! E due dilatatori! Ah! E tre tatuaggi ahahah-
Una mia amica si alza dal posto, è Erika
-voglio vederli tutti, se non sono in posti hot ahah-
La guardo e rido
-ok, allora i labret, il septum e i bridge li vedete- li indico con un dito, poi alzo i capelli -e questi sono i dilatatori e gli altri due piercing, i scaffold! Poi questi- tolgo la felpa e la kefia e abbasso le spalle della maglietta -sono i surface!-
- e i tattoo?- domanda Ryan
-questo sul braccio, vuol dire vita- e lo mostro -ironico quasi eh? Eheh. Poi sulla schiena- mi giro e mi alzo la maglia -è il testo ‘remember me’. e qui- abbasso un po’ la maglia creando una piccola scollatura -una chiave di violino!-
-porca miseria! Ti sei fatta male??- Domanda Marco, un amico.
-si un po’!-
Continuiamo parlare senza sosta per tutta l’ora poi decido che era tempo di andare e li saluto tutti.
-statemi bene mi raccomando, e fate i bravi!-
-certo non preoccuparti!-
-ciao a tutti.. Ryan vieni con me? Andiamo a fare un giro in cortile-
-certo!-
E io e lui andiamo in cortile mano nella mano, forse per l’ultima volta.

Appena usciamo noto un mal di testa nascente e inizio a preoccuparmi un po’ ma senza darlo a vedere.
Da quando mi sono svegliata stamattina mi sento strana, ma non ci ho badato e non ho intenzione di farlo ora.
Ryan mi conduce sotto un albero e si siede in terra, apre le gambe e io mi ci siedo in mezzo.
-Ryan ti devo parlare-
-dimmi cucciola-
-non dimenticarmi ti prego..- due lacrime ora scendono e lui mi stringe più forte.
-come potrei dimenticarti? Fai parte della mia vita, sei un pezzo di essa-
-ma questo pezzo della tua vita se ne sta andando più velocemente di quanto tu creda- una fitta alla testa e una difficoltà respiratoria che lui non coglie mi fanno capire cos’era quella sensazione stamattina..
Sto Morendo.

Klara si gira e abbraccia Ryan molto forte, singhiozzando.
-C’è una cosa! Una cosa che non ti ho mai detto e ora te la devo dire prima che sia troppo tardi..-
-calmati Klara, dimmi tutto-
Lei si stacca e si riappoggia a lui, chiudendo gl’occhi.
-Io ti amo, ti ho sempre amato.. Non dire nulla ti prego, solo.. Baciami. È il mio ultimo desiderio prima di morire..-
Per un momento interminabile Klara non sente nulla se non l’aria fresca di Marzo, ma poi sente il fiato di Ryan sulle sue labbra pronunciare un ‘ti amo’ appena accennato, prima di premere dolcemente sulle sue..
Quando il ragazzo si stacca, nota il sorriso che adornava le labbra di lei e inizia a scuoterla leggermente -ehy Klara, devo rientrare, sai ho.. Klara..?-
La ragazza non apre gli occhi ne si muove minimamente.
-Klara?-
Ryan prende la ragazza e la volta verso di se ma la testa di Klara scivola pesantemente all’indietro, segno che in quel corpo, di vita, ormai non ce nè più.
-no Klara non morire! Non Ora ti prego no! KLARAAAA- tante lacrime e mille singhiozzi.
E mentre molti accorrevano alle urla disumane che provenivano dal cortile, Ryan sente una voce melodiosa accompagnata dal dolce Vento di Marzo..
“…Angelo mio non piangere. Non piangere per me.. Sappi solo che se domani piove, io sarò andata a cercare il sole.. Ti Amo”


THE END
Konny.
  
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