VI.
Whirlwind
“Taci e cammina, razza di pigrona” ringhiò la madre voltandosi appena. “Il fatto che stai venendo al mercato con noi per la prima volta non vale come scusa. Con questo caldo dobbiamo muoverci, o l'olio si rovinerà... con quello che è costato, ti conviene portare a casa la brocca intera, come fa sempre tua sorella!”
Le tre donne procedettero piano sotto il sole cocente di Damasco, lasciandosi dietro una scia di borbottii e malumore.
“Vedi? Mancano ancora due svolte e un crocicchio”proseguì seccata, indicando il vicolo vicino con un cenno del capo. “Arriveremo tra una decina di- AAAAAAAAH!”
Prima di cadere riversa sui corpi delle figlie, la madre riuscì appena a cogliere un guizzo bianco nell'aria e un tintinnio di ceramica infranta.
“Cosa sta...” ululò furiosa per piombare a terra un attimo dopo.
Sorda alle premurose domande delle guardie, l'anziana donna restò immobile per alcuni attimi e osservò, disperata e impotente, il liquido dorato scivolare dai cocci e andare dolcemente a perdersi nel canale lì vicino.
Nadia si rifiutò di uscire di casa per una settimana.
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Salute e pace, amici Assassini!
Il mio pc è rimasto tranquillo nella borsa per una settimana, alimentatore rotto. Non ne ho sentito la mancanza; ad ogni modo, festeggio il suo ritorno aggiornando View Points.
Anche se probabilmente non lo sapranno mai, dedico questa flash - un po' meno vivace delle altre - a due amiche che hanno appena iniziato AC I... buon divertimento, ragazze!
Le portatrici di giare. Mmh. Mi sono presa una piccola vendetta - perdonate.
Siamo a metà raccolta... spero vi piaccia come sempre e, come sempre, ringrazio tutti i lettori. Vorrei fare un saluto speciale agli autori Elika95 e goku94, ovvero Irene e Manu, che mi hanno aggiunta su MSN, perché sono veramente simpatici e carini e facciamo delle chiaccherate bellissime. Ci sentiamo presto, ragazzi :)
Un bacio da Elisa