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Autore: roxiee    16/01/2010    2 recensioni
Damien gioca a basket mentre Aliam suona il piano, il primo si innamorerà del secondo e dovrà penare per far si che quest'ultimo s'innamori a sua volta di lui e quando finalmente ci sarà riuscito il suo passato torna a galla per rovinare tutto. P.S. Spero che la trama sia chiara e che la storia vi piaccia. Mi raccomando se potete lasciatemi un commentino, che aiuta sempre.
Genere: Romantico, Commedia, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Mi spiace se il capitolo è un pò piccolo, ma inizialmente questo pezzo faceva parte di un altro chap, ma poi mi è sembrato così dolce che ho preferito metterlo a parte. Comunque buona lettura a tutti.

Chapter     08:   Suona per me.

 

Il giovane Trustand stava lì da tre ore filate, ormai per lui era diventata un'abitudine passare la domenica mattina, su quel campetto poco lontano da casa, ad allenarsi, ma quel giorno proprio non riusciva a concentrarsi, il pensiero gli volava sempre altrove e non riusciva a darsi pace. 

"Cavolo, sono un vero idiota, prima volevo essergli solo amico e, ora che lo sono, continuo a pensare a lui e non certo da amico. Ma io voglio essere per lui molto di più di un amico, voglio fare con lui cose che tra amici di sicuro non si fanno. Cazzo, forse dovrei stargli alla larga o rischio di fare qualche cavolata."  pensava preoccupato l'ala piccola dell'Antareas, mentre lanciava il pallone che aveva tra le mani, il quale con una perfetta traiettoria si infilava impeccabile nel canestro.

Erano quasi le dieci, quando Damien, finalmente, decise di fermarsi e tornarsene a casa, si stava avvicinando alla borsa posata al limite del campetto, quando dall'altro lato della strada vide una testolina bionda, quasi completamente nascosta da borse e pacchi, che instabilmente procedeva sul marciapiede.

Aveva da poco pensato di non avvicinarglisi più ed ecco che il ragazzino gli compariva davanti come per magia, di certo da qualche parte c'era qualcuno che d'accordo con le sue decisioni proprio non lo era, ma ora lui che doveva fare? Pensava febbrilmente il bruno, gli si doveva avvicinare o lo lasciava andare per la sua strada? Ci stava ancora pensando, quando, mentalmente, si diede del deficiente, perché continuava a rimuginare se il suo corpo in automatico si stava già muovendo verso la sua calamita bionda?

Ormai gli era quasi arrivato alle spalle, doveva solo salutarlo, ma il bruno temeva, che a salutarlo così all'improvviso, al biondino venisse un colpo, e, mentre si domandava silenziosamente quale modo fosse più appropriato per chiamarlo, vide il pulcino deviare un po' sulla sinistra senza nessun motivo e dirigersi diritto diritto verso un palo della corrente.

Il giovane Trustand, ancor prima di rendersi conto di ciò che stava facendo, si ritrovò ad abbracciare da dietro il piccolo Dersorp, per evitargli una bella botta, che preso però alla sprovvista fece cadere meta delle buste a terra e volare in aria le restanti.

- Scusa, non volevo spaventarti, ma stavi per sbattere contro il palo. - spiegò soltanto Damien, allontanandosi leggermente dal ragazzo, che lo guardava stupito, cominciando poi a raccogliere le buste che gli aveva fatto cadere, mentre dentro di se si chiedeva come riuscisse a fare cose così stupide senza rendersene conto, e lui che non voleva spaventarlo, altro che spaventarlo, ancora un po' e il suo pulcino si era giocato le coronarie.

- Ti aiuto a portarle. - disse pratico il bruno, dopo aver raccolto tutte le buste più pesanti, lasciando al biondino quelle leggere.

Aliam, dopo essersi calmato dallo spavento, iniziò a guardare spaesato il ragazzo, mettendosi poi a raccogliere automaticamente anche lui le buste, cominciando a fare strada verso casa sua, senza aver neanche ben capito cosa fosse successo realmente e cosa ci facesse l’altro lì.

Il biondino, arrivato fuori casa, prese le chiavi, aprì la porta ed entrò, invitando poi anche il bruno a fare lo stesso, il tutto mentre mentalmente cercava di calmarsi e non sentirsi in imbarazzo. In fondo, lui e Damien, oramai erano amici e il ragazzo spesso lo aiutava e lo toglieva dalle situazioni scomode, quindi doveva assolutamente essere cortese e ospitale con lui, anche se non riusciva a comprendere come mai un ragazzo così sicuro di sé e popolare perdesse il suo tempo a cercare di essere amico proprio a lui.

Una volta entrati, Aliam introdusse l'amico nel salone che affacciava sulla cucina, nella quale veloci poggiarono le buste e i pacchetti, riponendo tutto negli appositi mobili e nel frigorifero, ritornando poi nel salone, dove Damien notò solo in quel momento un enorme pianoforte posto al centro della sala.

Il giovane Trustand ammirò assorto il piano, ricordandosi solo dopo alcuni minuti della volta in cui aveva sentito il suo pulcino suonare.

- Suona. - si limitò a scandire Damien, girandosi a guardare l'altro ragazzo, che impacciato arrossiva e balbettava scuse senza senso per non suonare.

- La prima volta che ti ho sentito suonare, sei stato bravissimo, ma poi sei scappato alla velocità della luce. Avanti cucciolo, suona per me, solo per un po'. - continuò a chiedergli il bruno, stavolta più dolcemente, notando il piccolo Dersorp arrossire al suo chiamarlo cucciolo.

Dopo alcuni secondi d’incertezza, Aliam, vedendo il bruno convinto di ciò che gli chiedeva, si avvicinò al piano e, dopo essersi seduto, iniziò a suonare una delle sue musiche preferite, abbandonandosi dopo un po' alla dolce melodia che portò via con sé anche le ultime tracce di vergogna, lasciandolo tranquillo e sicuro nel suo armonioso suonare.

L'ala piccola dell'Antareas alle prime note del ragazzo si diresse al divano, posto di fronte al piano, e, dopo essercisi seduto sopra, iniziò ad ammirare il suo pulcino che lentamente si rilassava e chiudendo gli occhi suonava tranquillo la sua dolce melodia.

"Chissà se anche tra le mie braccia si rilasserebbe a quel modo e se avrebbe quell'aria sognante ad un mio bacio, probabilmente no." fu l'ultimo pensiero che formulò Damien, dopo un’oretta che ascoltava il biondino suonare e prima che le note di quella dolce musica e la stanchezza, causata dall'allenamento mattutino, avessero la meglio su di se e sul suo desiderio di imprimere nella propria memoria più dettagli possibili del piccolo Aliam, facendolo sprofondare in un caldo e rilassante sonno.

Quando smise di suonare, era da molto che Aliam aveva perso il senso del tempo, perciò rimase doppiamente stupito, quando voltandosi verso l'amico, lo trovò addormentato sul divano.

"E ora cosa faccio? Lo devo svegliare o lo lascio dormire?" si chiese il pulcino mentalmente, mentre silenziosamente si avvicinava al ragazzo e lo guardava attento.

"Non voglio svegliarlo." si decise infine e, non sapendo che altro fare, gli si sedette di fianco, rilassandosi sul divano.

Dopo un paio di ore il brunetto si risvegliò, rendendosi conto solo in quel momento che si era addormentato in casa del biondo e che non sentiva più la musica, ma che in compenso provava un piacevole calore sul lato sinistro del corpo.

Senza fare movimenti bruschi, Damien alzò le palpebre, guardandosi attorno un po' spaesato, notando distrattamente il pianoforte, che sembrava vuoto e spento senza la presenza del suo musicista, e solo dopo si rese conto di una miriade di ciocche dorate, che gli si poggiavano sulla spalla, e del visino dolce e addormentato che ne era incorniciato.

Il giovane Trustand rimase a fissare ammaliato quel viso per un tempo interminabile, sentendo scoppiare in se emozioni diverse, la tenerezza per la dolcezza e la vulnerabilità che traspariva ovunque da quel ragazzino, il desiderio di stringere il suo corpo e baciare le sue labbra, il timore di fare qualche passo falso e compromettere tutto. E tutte quelle emozioni gli vorticavano dentro addensandosi in un gran calore al livello del petto, che da una parte era piacevole, ma dall’altra gli dava delle leggere vertigini.

Damien rimase lì, fermo e silenzioso, a guardare Aliam dormire per tutto il tempo che il dolce sonno dell’altro gli permise, memorizzando ogni minimo particolare del volto che ora gli era così vicino, sentendo il suo respirargli sul collo e il suo bisbigliare parole senza senso e ringraziando la fortuna che aveva avuto quella giornata a incontrare il piccolo per strada e a non prendere effettivamente in considerazione la sua delirante decisione di non avvicinarglisi più. Se il cucciolo voleva un amico, lui lo sarebbe stato per tutto il tempo che voleva e senza pretendere nulla in cambio, gli sarebbero bastati momenti come quelli ad aiutarlo a mandar giù la frustrazione che alle volte gli montava dentro. Tanto ormai sapeva benissimo che, anche con tutta la sua buona volontà, non sarebbe mai riuscito ad allontanarsi da lui, tanto valeva allora stargli il più vicino possibile, senza pensare al dopo.  

 

Recensioni:

cry_chan, certo che mi fanno piacere le tue recensioni e poi fin dall’inizio tu e shasha5 avete sempre recensito i mie chap, se non l’aveste fatto probabilmente la storia l’avrei continuata solo per me e non l’avrei più postata. Già la famiglia di Damien è proprio particolare e questo è nulla di quello che gi faranno passare poverello. Al prossimo chap ciao ciao.

Ritsuka96, sono contenta che ti piaccia Aliam e per quanto riguarda Damien arrossito, bhe pensa che non era proprio un arrossire dalla vergogna, ma bensì da certi pensieri che aveva fatto sul piccolo Aliam e poi la scena non era prevista a dir la verità, mi si è creata così mentre scrivevo. Parlano del nome del piccolo, sinceramente il nome l’avevo inizialmente pensato per un’altra storia e per una ragazza, doveva essere Alia, che mi dava un senso di libertà, ma poi ho iniziato a pensare a questa di storia e mi serviva un nome, ho messo al maschile Alia e mi si è trasformato in Aliam e, poiché mi sembrava dolcissimo come nome maschile e per lui era perfetto, alla fine se lo è guadagnato lui. Cmq tranquilla ne ho scritti un bel po’ di chap a natale quindi ne posterò un bel po’ uno dopo l’altro. Ciao ciao.

Saretta_Trilly_, sono contenta che ti piaccia anche questo e tranquilla posterò così spesso che alla fine ti stancherai di leggere la mia storia, (bhe ho un po’ esagerato XD). Al prossimo, ciao ciao.

Shasha5, piace anche a me Lisa e poi devo dire che mi semplifica anche molto la vita, se devo scrivere qualcosa e non so chi è che potrebbe farla, lei in un modo o nell’altro ci riesce sempre, mi aiuta ad unire la maggior parte dei personaggi. Allora al prossimo chap ciao ciao.

Lady moon, son contenta che ti sia appassionata, ma per vedere certe reazioni dovrai aspettare ancora 5 o 6 chap, ho intenzione di far soffrire Damien ancora per un po’, ihihihih. Al prossimo capitolo allora ciao ciao.  

  
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