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Autore: Kyryu    17/01/2010    0 recensioni
Nick, padre di una bambina di a malapena 4 anni, Delilah, perde la moglie in un "incidente", avvolto nel mistero. Il ruolo fondamentale è quello di Anne, l'aspirante baby- sitter di Delilah, che somiglia incredibilmente alla moglie defunta di Nick... Cosa accadrà? AVVERTIMENTO: Il rating è ARANCIONE per il momento... Non so cosa accadrà nei prossimi capitoli, però se dovesse esserci qualche problema rimedierò a cambiare subito rating.
Genere: Romantico, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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TREDICESIMO CAPITOLO

 

Jake…

 

Amavo Rose.. l’avevo amata sul serio.

Però non ero un giocattolo e come non trattavo lei da tale, desideravo che anche lei non facesse lo stesso.

Quando la vidi, alla festa, in quel suo abito leggero bianco e rosa.. non lo so, mi sentii quasi spaesato. Era l’ennesima conferma che l’amavo come l’aria.

Però, assieme alla solita sensazione, mi accorsi di un leggero scioglimento di catene avvenire nel mio cuore.. come se il mio cuore avesse già capito che quella sarebbe stata l’ultima volta che l’avrei vista.

Non mi sentivo in colpa anche perché ormai tra me e lei, un noi avrebbe stonato… sarebbe stato di troppo.

In un fruscio di mani, sentii una fitta bollente arrivare dritta al cuore.. Mi voltai e vidi la mano delicata di Allie sfiorarmi.. Era bella.

Cavoli, se era bella!

Non si truccava e odiava le gonne. Indossava perennemente jeans, anche se devo dire che quella volta indossava dei pantaloni di pelle nera che la rendevano… mmm..

Datti un contegno, Jake…la mia testa richiedeva l’ordine mentale.

Ed era solare e spensierata. Un tempo anche Rose era stata così… Ormai quel suo sorriso l’aveva perso da tempo e di certo non ne avrei mai capito il motivo.

Le sorelle Darcy erano state una vera manna dal cielo in quel momento.

Per Nick che aveva perso la vita con Helen, e tutti davano per scontato che la sua vita, a malapena 31 anni, si sarebbe spenta come quella della sua adorata.

Per me, che mi ero preso la batosta più grande di tutte quelle che avessi mai ricevute in vita mia.

Splendida.

Le presi la mano e la portai via da quel luogo dove regnava la musica e il caos… Volevo stare un po’ con lei, forse anche solo per capire com’era fatta.

Per una volta in vita mia, non desideravo portarla a letto… almeno, non subito!

-Cos’è successo con quella tipa?- mi chiese spavalda Allie, mentre ci dirigevamo all’interno della casa. La guardai con la coda dell’occhio, mentre camminava sicura, guardando sempre davanti a sé.

-Bé.. quella era la mia ex-fidanzata. Mi ha lasciato senza dire niente proprio quando le ho fatto la proposta di matrimonio…- dissi, quasi noncurante della cosa.

-Ah… e lo dici con così poco interesse..?- mi chiese, leggermente stupita.

-Ormai la cosa non mi fa più né caldo né freddo: sono stato male a causa del suo comportamento.. Ma..- la guardai un attimo negli occhi.

Se avessi voluto.. mi sarei potuto innamorare di lei e non di Rose, ma certe volte il fato decide di farci percorrere delle strade più tortuose; molto spesso non ci porta neanche a destinazione… o magari siamo proprio noi a non voler arrivare a destinazione, crogiolandoci nella convinzione di non essere in grado di andare avanti.

Dannazione… mi stava assalendo la stessa voglia del pomeriggio, cioè quella di baciarla famelicamente.

-.. ma?- mi incitò, interessata. Non sembrava mai annoiata delle cose che dicevo, per quanto potessero essere noiose.

-Ma… ne ho avuto abbastanza. Adesso sono felice e contento, ma soprattutto pronto a tornare alla vita- le risposi, mentre entravamo nella cucina.

Mi avviai verso il frigo, dove sapevo c’erano delle birre; aprii il frigo e ne prelevai due, offrendo la seconda a lei e richiudendolo all’istante: ci tenevo all’ambiente, cercando di non disperdere nell’aria i CFC.

-Questa tua affermazione mi lascia perplessa…- disse, mentre stappava la sua birra con i denti. Mai visto una ragazza farlo e il suo modo era terribilmente.. eccitante.

-Perché?- le chiesi, sedendomi su uno sgabello, mentre lei si poggiava al lavello, dando le spalle alla finestra. I raggi della luna le conferivano un’aria quasi eterea… Non sembrava la stessa persona del pomeriggio; certamente bella e sensuale come poche, ma con un’aura più pura. Scossi un attimo la testa, come per riprendermi da quel momento di shock.

Giocherellò un po’ con il tappo della birra, mentre ne prendeva un sorso. Poi, di scatto, sollevò lo sguardo e lo puntò dritto nel mio: profondo e scrutatore. Dopo aver bevuto, poggiò la birra sul piano dietro di sé.

- Tu dici di averla amata… ma in realtà, quanto tempo ci hai messo a dimenticarla? Una settimana? Due? Questo non è amore… questa è solo una semplice infatuazione! E’ follia poter anche solo pensare che quello si potesse definire amore. Perlomeno, se tu l’avessi veramente amata come dicevi, non staresti qui adesso a provare ad incantarmi con le tue belle parole da playboy incallito- mi fece osservare,  con una parlantina degna di un avvocato. Altro che economia, questa in giurisprudenza avrebbe fatto affari d’oro!

Mi sollevai dalla sedia e mi poggiai al piano, accanto a lei.

-Non ho mai affermato di averla dimenticata, anche perché dimenticare quello che ho provato sarebbe da pazzi, però dopo avermi fatto sentire uno schifo per due settimane, secondo te dovrei sprecare altro tempo a rimpiangerla? Non sono masochista, né autolesionista… quando vedo che una cosa non è più fattibile, lascio perdere. E poi… io non ho mai voluto incantarti con belle parole: non credo ci sia bisogno di dirti ancora quanto tu sia splendida, nonostante io ti conosca solo da un tredici ore buono..- sussurrai, leggero.

Il suo silenzio di risposta mi lasciò un po’ perplesso, come se stesse valutando le sue parole, poi sorrise e disse:

-… cambia repertorio, playboy da strapazzo: le tue parole non mi incantano!-

Quella sua risposta mi fece reagire in maniera inaspettata: mi voltai completamente dalla sua parte e circondai il suo volto con le mie mani, teneramente; non mi era mai capitato di farlo con Rose, perché diceva che faceva troppo “anni ‘30” … ma sapevo che lei non avrebbe detto niente.

E il suo modo di aggrapparsi alle mie braccia fu chiaro segno che non le dispiaceva per niente.

Notai sotto il chiaro bagliore della luna, il suo leggero arrossire prendere vita sotto le mie dita; faceva di tutto per non incrociare il mio sguardo, ma io puntai i miei occhi nei suoi e per lei, fu inevitabile lo scontro. Leggermente mi avvicinai al suo volto, quasi a sfiorarlo con le labbra e sussurrai:

-Sai qual è la differenza tra me e un playboy incallito, Alice?-

Mi guardò un attimo spaesata e poi scosse la testa, ancora incatenata al mio sguardo.

-La differenza è la sincerità. I playboy quando ci provano ti riempiono di complimenti, molto spesso anche decisi e volgari e non sempre veri, soltanto per ottenere il tuo… consenso. Però… quanto c’è di vero nelle loro parole? Nei loro sguardi? La risposta? Niente. Tu lo vedi dal mio sguardo che non sono come mi hai definito… perché noti che la sincerità non sta nelle mie parole, ma nei miei occhi…-

Ed in quell’attimo la baciai.

Non ero mai stato così mieloso come in quel giorno.. e sinceramente non capisco tuttora come avessi potuto lasciarmi andare in quel modo.. Aveva subito un’influenza esterna, sicuramente, perché tutta quella dolcezza non mi apparteneva… o forse era stata il bagliore della luna a rendere strana tutta l’atmosfera attorno a noi.

La baciai piano e lentamente, sentendo che accanto a me, qualcuna non era contenta della cosa; mi abbracciò e rispose al mio bacio con una passione da riuscire a bruciarmi nell’anima.

Si staccò un attimo da me e, tutt’e due con il fiato corto, mi disse:

-E’ inutile: tu rimani un playboy! Sai giocarti abbastanza bene le tue carte… ed in questo momento ti sto lasciando vincere, quindi… - si avvicinò al mio orecchio e sussurrò sensualmente -… fai quello che devi..-

Tutta la mia voglia e i miei istinti primordiali che avevo tenuto a freno fino a quell’ora scoppiarono come una bomba ad orologeria, in mano sua.

La presi in braccio ed immediatamente ci fiondammo in camera mia.

Da dove non ne saremmo usciti per un bel po’ di tempo.

 

Nick…

La serata stava volgendo al termine… Ci eravamo divertiti ed Anne non mi era mai sembrata tanto radiosa, soprattutto mentre giocava e chiacchierava con il mio Piccolo Raggio di Sole.

Ne ero sicuro: lei sarebbe stata perfetta, almeno un quarto quanto lei.

Mentre Anne ballava con Tony ed erano rimasti in pista solo alcune coppia, mentre tutti gli altri si erano riseduti, mi accorsi di una strana luce che la illuminava, dietro di lei.. quasi… no, non era possibile.

Eppure, più guardava nella sua direzione e più vedevo che la luce di faceva più intensa e che indicava proprio Anne.

Sì… mi hai trovata… Ma.. non è giunto ancora il momento..

C***o!!

Mi spaventai talmente tanto che feci cadere un bicchiere!

Era stata Helen a parlare.. sicuramente era soltanto nella mia testa, dato che tutti mi guardarono stralunati al mio gesto, però.. sembrava talmente reale!

Stai calmo…

Lampante come un fulmine, l’idea che Helen mi avesse “mandato” Anne, non mi piaceva molto….

Non volevo stare con lei perché era la reincarnazione di Helen, anche se a dirla tutta mi aveva intrigato e attirato proprio quella particolarità, ma poi avevo capito che lei non era come lei.. Era molto diversa da lei.

Non ho mai detto che dovevi metterti con lei perché l’ho deciso io… però.. io ti conosco, amore mio, e avrei voluto per te qualcuna che sia capace di capirti e di.. amarti. Non sono capace di gelosia, perché ti amo troppo e non desidero vederti come… hai capito come.

Lei è perfetta.. e adesso.. divertiti…

Nella mia testa m’immaginai il suo sorriso radioso, quello che per alcuni anni aveva illuminato la mia vita… Li riaprii e davanti a me ritrovai Anne, con un sorriso molto simile al suo.

-Che ne dici? Ti va di ballare?-

Nonostante sarebbe stato compito mio quello di chiederle di ballare, non le potei rifiutare l’invito: avrei ballato con lei fino a quando non avessi consumato le suole, per far piacere a lei.

 

 

 

L’angolo dell’autrice…

Scusate l’immenso ritardo…!!! Solo che questi capitoli sono difficili da scrivere…!!! :D

Vi ringrazio chiunque legga e/o commenta questa storia… Mi rendete felicissima.:!! Spero vi possa piacere..!!!

BESUCCIOSS**

Vostra… Kyryu!! :D

  
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