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Autore: Arsenia    17/01/2010    0 recensioni
è la mia prima one shot, spero che vi piaccia. so che sembra tratta da un brano più lungo ma non è così. è la storia di due ragazzi che hanno in comune più di quanto vogliono avere, che si ameranno e si desidereranno per sempre ma non potranno MAI stare insieme.
Genere: Romantico, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sentivo il suo respiro caldo sul collo, sentivo i suoi occhi che mi osservavano, attenti ad ogni mio movimento, pronti a cogliere qualsiasi mio gesto. Sapevo che mi stava guardando, sapevo che non faceva altro dal momento in cui avevo fatto il mio ingresso nella stanza, eppure facevo finta di niente, come se tutto fosse normale. Lui rimaneva immobile, seduto su quel divano in pelle, sorseggiando il suo martini bianco con aria da perfetto bastardo, quell’aria che lo rendeva insopportabile agli occhi di tutti; tranne che ai miei, ovviamente. Io cercavo di stare tranquilla, cercavo di fare finta che la sua presenza non avesse alcun effetto su di me. Osservavo distrattamente delle foto che avevo appena ritirato, le foto che avevo scattato durante quell’ultimo, assurdo, tremendo anno. Sentii dei passi alle mie spalle, dei passi lenti ma decisi, passi che probabilmente avrei preferito non udire. Era lui, come sempre.
- posso?
Chiese indicando le foto che giacevano sparpagliate davanti a me, su quel tavolino rotondo.
- fai pure.
Sapeva che gli avrei dato quella risposta. Non osai neanche guardarlo: sapevo già che espressione aveva; quel sorrisetto compiaciuto, quello sguardo che cercava ancora di indagare, come se non sapesse già abbastanza di me. Prese alcune foto a caso, osservandole con sguardo attento.
Si soffermò su una in particolare, mentre i lineamenti del suo volto si fecero più duri. Non potevo non guardarlo, avevo quell’assurdo bisogno di incrociare il suo sguardo. Quando ciò accadde rimasi atterrita. I suoi occhi verdi, sempre splendidi, erano opachi, fissi su un punto preciso della foto. Non mi ci volle molto a capire che foto stesse guardando e mi maledissi per averla lasciata insieme alle altre. Pochi istanti dopo la gettò di nuovo sul tavolo e si allontanò da me quasi schifato. Sfiorai quella maledetta foto e gli occhi mi si riempirono di lacrime. Eravamo io e Liam, abbracciato. Ridevano, felici. Portavo i miei riccioli rossi raccolti in un’alta coda di cavallo mentre abbracciavo da dietro Liam che rideva come un pazzo mentre i suoi grandi occhioni blu guardavano nell’obbiettivo. Pensare che soltanto una settimana dopo Liam sarebbe morto, investito da un’auto in corsa mentre tornava a casa.
- Dovresti bruciarla quella foto, lo sai vero?
Mi voltai di scatto, gli occhi spalancati.
- Come puoi pensare una cosa del genere Alex? Come puoi pensare di bruciare una foto di Liam? È tuo fratello, te lo sei forse dimenticato?!
Gli urlai addosso, gettandogli tutta la rabbia che avevo accumulato in quei mesi.
Si voltò anche lui, furioso quanto me e mi venne incontro prendendomi per le spalle con una forza inaudita, che non pensavo potesse mai usare su di me. Mi scosse. Non l’avevo mai visto perdere il controllo in un modo del genere.
- Io non l’ho dimenticato, non posso dimenticarlo. Sei tu che mi sbatti continuamente in faccia il suo ricordo. Possibile che ci godi così tanto a farmi soffrire, Scarlett? Possibile che non capisci che non sei la sola a stare male?
Mi liberai dalla sua presa, mentre le braccia mi facevano ancora male.
- Io lo amavo, era la mia vita Alex, lo vuoi capire?!
Cercai di dire con un tono di voce calmo.
- Tu lo facevi per convenienza, lo facevi per arrivare a me. Vedi, anche senza Liam noi continuiamo a convivere, come se niente fosse.
Mi venne istintivo: gli tirai uno schiaffo con tutta la forza che avevo, mentre mi obbligavo a non piangere. Poi mi voltai e corsi via, fino alla mia stanza. Lasciai Alex lì, immobile, completamente spiazzato.
Non volevo avere più niente a che fare con lui.

  
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