Sto
iniziando ad avere un certo distacco
da quello che scrivo e non so neanche io perché, poi oggi ho
avuto proprio una
brutta giornata.
Una ha letto (letteralmente ha preso il
foglio dalle mie mani e l’ha letto) un mio scritto
-precisando “Per l’occhio
e per il cuore”- dicendo ad alta
voce che era una merda, cosa andavo a scrivere eccetera … in
pratica il 7 e
mezzo in psicologia non è servito a niente per sollevarmi il
morale. Perciò ho
deciso che scriverò esclusivamente per me,
continuerò a pubblicare, ma non voglio
più cercare di riflettere quello che cercano i lettori.
Mi sono abbastanza demoralizzata e scusate
se sfogo tutto in questo modo.
Questa storia è proprio l’inizio di questo
mio nuovo “periodo”.
AVVISO PER
LA LETTURA: in questa
storia Sakura è poco più piccola di Itachi
(18/19) che
non ha tradito il villaggio, di conseguenza Shisui è vivo.
Un po’ un casino …
暗
部
Di
Luckystar487
Fece
scivolare la
katana nel fodero, ancora sporca di sangue.
Il vento impetuoso
muoveva i loro capelli, oramai poco curati dopo tre giorni di
irrefrenabili
lotte nel bel mezzo del deserto.
Il silenzio calò su
di loro, dopo una serie di battute, frecciatine, scambiate durante gli
scontri,
tra un sospiro e l’altro, tra un omicidio e l’altro.
-Ritorni da tuo
fratello?- gli sorrise.
-Tre giorni … sarà
preoccupato- rispose a rimando, aggiustandosi la maschera di ANBU sul
viso.
Un corvo fin
troppo
sorridente
-Povero
piccolo-
sghignazzò -quanti anni ha Sas’ke?-
la
ragazza lo copiò, aggiustando i capelli rosa con una mano,
facendo cadere della
sabbia.
Una gatta
fin
troppo piccola
-Cinque,
l’anno
prossimo inizia l’accademia-
-Ah, che bei tempi
l’accademia … ti ricordi? Che risate, poi tuo cugino, quando si
alzava diceva
quelle battute idiote! Durante la
lezione!!-
Il corvo non
rispose, rimanendo a guardarla, sorridendo sotto la maschera.
-Guarda! Parli del
diavolo e spuntano le corna!- continuò il gatto, alzando il
tono della voce,
mentre una figura scura, illuminata dai raggi lunari, si avvicinava
velocemente
tra le dune.
-Cosa sono tutte
queste risate? Ti si potrebbe sentire fino a Kiri(*), micia-
Una volpe
dal
ghigno fin troppo furbo
-Gatto!
Gatto! Te
l’ho ripetuto mille volte! È gatto!- si
spazientì .
-Scusa … micia- si
sporse, circondandogli le spalle con il braccio e avvicinando il viso.
-Piantala!-
l’allontanò, facendo pressione un braccio alla sua
spalla -idiota!-
-Sei un bambino-
disse monotono il corvo.
-Smettila, andiamo
a Konoha si fa rapporto all’Hokage e poi tutti a dormire-
spostò lo sguardo
prima al corvo poi di nuovo al gatto -tranne io e te … ma
questo era ovvio-
Il gatto
indispettito sbuffò.
Un fruscio, uno
spostamento d’aria, un leggero scontro tra granelli di sabbia
li fece
preparare, sfoderando le armi, senza che un tremito percorresse i loro
muscoli.
Aspettarono ancora
lì guardandosi intorno.
Silenzio.
Il rumore di armi
rinfoderate.
Dei mantelli, due,
neri e rossi apparvero di fianco a loro.
Le nuvole
che con
cupidigia ricoprivano la testa di tutti.
-Evitiamo di
fare
questo genere di scherzi- s’irritò la volpe.
-Paura di essere
scoperti?- disse la prima figura, bassa, troppo bassa che rasentava il
suolo,
poi l’alta coda in legno, mossa sinuosamente dal vento in una
leggera danza.
-Non arriverebbero
mai a pensare a una cosa del genere- il corvo rimase impassibile, non
sempre
l’animale più grande vince, soprattutto se
c’è uno scorpione in mezzo.
-Il capo ha chiesto
di voi- Lo squalo ha sempre l’ultima parola, con un feroce
sbattere dei denti
tutti gli animali zittiscono.
-Ci sono stati dei
problemi?- la volpe continuava ad avventarsi mentre il gatto cercava di
trattenerlo.
-Nulla, solo che il
villaggio sta facendo troppe domande, la Radice si sta smuovendo
troppo,
cercate di addolcire le acque-
Il gatto strinse ancora
con più forza il kunai, notando che lo squalo guardava verso
di lei.
Senza un perché, ne
aggiungendo altro, entrambi sparirono e loro rimasero soli nel deserto.
-Non possiamo continuare
in questo modo- sussurrò il gatto.
-Continuiamo, solo per
poco, poco ancora- la volpe si girò.
Il corvo non
rispose, continuò a fissare il punto in cui le figure erano
sparite.
Non si
poteva
continuare così,
presto li avrebbero
scoperti.
Anche gli Anbu, per
quanto siano silenziosi,
per quanto si
nascondessero nell’ombra,
prima o poi sarebbero
stati scoperti dall’alba.
A quel punto
il
castello di carte,
qual’era Konoha,
sarebbe caduto
rovinosamente
e loro sarebbero stati
i primi a rimanere travolti.
Nota
Autrice
(*) Kiri
è una città del paese dell'acqua.
Il Kanji che
dà il
nome alla storia significa Anbu.
Mi piace molto
anche se rasenta il no-sense. Ho voluto scegliere Shisui Uchica
perché potevo
modellarlo come volevo, giacché non si conosce il suo
aspetto, la sua storia e soprattutto
il suo carattere. Per questo motivo non metto OOC negli avvertimenti,
se vi dà
fastidio, per favore ditemelo.
Un accenno di
coppia (ShisuixSakura) incredibilmente crack … se ne trovate
una ancora più
crack , gentilmente, informatemi! Che comprenda sempre Sakura.
Voglio trovarne
altre!! :)
Luckystar487