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Autore: Twilly    19/01/2010    0 recensioni
E se Isabella non ci fosse, ma ci fosse un'altra ragazza, facile da leggere per Edward? E se i Cullen fossero un gruppo pop melodico che spopola nel mondo? E se la Bella di turno fosse un tecnico del suono? Cosa succederebbe se avesse anche qualche strana abilità? E se si incontrassero per pura coincidenza gli Stars and Blod (così si fanno chiamare i Cullen musicisti) e Giovanna, la nostra protagonista?
Genere: Romantico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutte/i

si, lo so, un'altra ff su Twilight!Voi direte l'ennesima ragazza andata in tilt per Edward!

Diciamo che, a 35 anni, ho scoperto un mondo eccezionale, grazie a Stephenie Meyer, ragazze e signore, ragazzi e signori, ho letto di tutto, da Hugo a Manzoni, da Moccia a Tolstoj, ma vi giuro, lo scorso anno, a gennaio, sono entrata in libreria ed ho comprato i quattro fantastici tomi, beh, in un anno li ho letti almeno una decina di volte e non mi e' mai successo di leggere per piu' di un paio di volte un libro che mi piaceva, sono persa per questa storia e adesso comincio a tediarvi con questo mio personale sclero, tanto per cambiare!

Questo cap e' una specie di prologo, ripostato oggi, ho cambiato un paio di cosette.

I personaggi, a parte quelli di zia Stephenie Meyer, sono frutto del mio cervellino, spero di riuscire a restare abbastanza fedele al carattere dei personaggi, anche se Edward sara' pronto a tutto per avere la sua"bella"per se.

Quindi, I PERSONAGGI SONO DI PROPRIETA DELLA MEYER E QUESTA STORIA E' STATA SCRITTA SOLO PER GIOCO E SENZA ALCUNO SCOPO OLTRE A PASSARE QIALCHE ORA SPENSIERATA

fatemi sapere cosa ne pensate, nel bene o nel male, il periodo per me e' uno schifo, gradirei sapere se vale la pena continuare o no

un bacio Twilly

 

 

 



IL CIELO NON FINISCE MAI

 

Prologo


La giornata si presentava ottima, almeno da quello splendido panorama che aveva
di fronte, candide nuvolette in un mare di azzurro zaffiro di quel cielo estivo
quasi sereno; un ampio golfo di acque trasparenti e quasi color smeraldo, solcato
da qualche barca e, a largo, dai pescherecci, il tutto circondato dal verde lussureggiante
delle colline e del promontorio, che divideva, sulla sinistra, quell'insenatura
dal porto, il tutto accompagnato dal frangersi delle onde sulla battigia e dal sole caldo dell'estate.

Un giorno ideale per prendere il sole in spiaggia, o fare una gita, ma no, lei aveva
deciso di passare a salutare le sue amiche e poi si sarebbe dedicata alla lettura nel boschetto, dato che aveva finito, due giorni prima, il suo ultimo lavoro, e
non aveva ricevuto altre chiamate fino ad ora, meglio godersi un po' di sane ferie; adesso doveva incontrare le sue amiche, questo da un lato la entusiasmava e la annoiava dall'altro, sperava ci fossero notizie
fresche, ma anche un po' di brio in piu' in quelle ragazze che a volte erano troppo
ferme nei concetti e nelle prospettive; le trovo intente a confabulare fra loro
distese sulle sdraio, riparate dall'ombrellone, erano talmente sgargianti che le scorse da lontano, si avvicino, erano tanto prese che forse dovevano esserci notizie importanti.

Una delle tre si giro e vedendola esclamo:

- Giovanna!

Le altre si voltarono, lei sorridendo

- Ben trovate ragazze!

Si riparo sotto l'ombrellone ed appoggio' a terra la borsa, intanto le altre si alzavano per salutarla, dopo un anno di lontananza.

Tre ragazze e tre caratteri, Lisa, sua amica fin dalle elementari, era castana con occhi castani, indossava un costume rosa corallo ed un paio di sandali in tinta,
carina, simpatica, ma spesso curiosa dei fatti altrui: Eleonora, bionda e allegra,
occhi verdi e birichini, Bolognese ed educata, una bella ragazza, quella mattina
aveva il costume piu sgargiante, verde smeraldo con deliziosi sandali dorati, un
difetto, parlava sempre; Giulia, Milanese e precisa, decisa nelle idee e tagliente
come un rasoio nei concetti, aveva capelli neri come la pece e occhi di un azzurro
zaffiro splendidi, indossava un costume celeste con sandali abbinati, calma ed elegante,
con un solo difetto, era riservata e parlava meno delle altre, ma forse era un pregio.

Inizio' il valzer dei saluti e baci, al termine del quale si accomodarono sulle sdraio
e presero a riferirsi le novita' ed i pettegolezzi, seppe che Lisa, fidanzata da
tempo con Alex, stava studiando con ottimo profitto, Eleonora era
soddisfatta degli studi giornalistici ed ancor piu' del suo fidanzamento ufficiale,
avvenuto tre mesi prima, con Riccardo, detto ovviamente Richy; Giulia era piu' avanti
negli studi, la facolta' era fisica e chimica, e voleva finire prima possibile per
poi fare la specializzazione, anche lei fidanzatissima, con Andrea, da piu' di un
anno ormai e forse si sarebbero sposati entro l'anno successivo; a quel punto, Lisa le chiese, curiosa:
-Adesso tocca a te, cosa hai fatto oltre al lavoro nello studio di registrazione ed alle solite cose?

Visto che in fondo le cose da dire erano poche rispose con calma

- Non ho fatto nulla di piu' di quello che vi avevo detto al telefono, ho lavorato per un cantante poco noto, poi ho lavorato ad un album di Morandi e ad uno di Umberto Tozzi, quindi ho lavorato due mesi, fino a due giorni fa, con Claudio Baglioni...Lisa ferma, ho una cosa per te, ovviamente anche per Giulia!Ele, quando lavorerò con Ligabue ti penserò!

Recuperò la borsa e porse un pacchetto ad entrambe le ragazze, finendo poi di dire

- Non c'e' l'album di Baglioni perche' entrera' in sala incisione ad ottobre, mi spiace Lisa!

La ragazza scarto' il pacchetto che conteneva un album di fotografie autografate una ad una ed un biglietto con il quale poteva vedere il concerto del prossimo tour dalla prima fila e conoscere l'artista, al che le disse sgomenta

- Scusa Giò, ma come posso incontrarlo al concerto?

- Tu non ti preoccupare, ci penso io a contattare lo staff per avvertirli!"

- Ma tu hai il numero di Claudio?

- Ho il numero di chi e' vicino a lui, in caso di cataclisma, anche il suo, ma non te lo do, altrimenti perdo il lavoro

Mentre Giulia apriva il suo pacco, Lisa le rispose ridacchiando ironica

- Non preoccuparti, non ho fretta, prima o poi trovero' un modo per farti parlare!

- Lisa, non sto scherzando!

- D'accordo, grazie Giò, queste foto sono un regalo emozionante ed unico!

Giulia esclamo, vedendo oltre le foto ed il biglietto, un l. p. ed un taccuino di appunti di Tozzi

- Giovanna!Come diavolo...

- Ah...quelli sono degli appunti del tour, quando gli ho parlato di te, ha deciso
di regalarli alla sua grande ammiratrice, non e' una copia!

Eleonora a quel punto

- Scusa se sono un pò indiscreta, ma come mai sei cosi "amica" di questi datori di lavoro?

- Infatti hai detto bene, sono datori di lavoro, ma io sono un tecnico del suono un po' insistente e, quando potevo, in pratica sempre, parlavo di voi!Tozzi lo conosco dallo scorso anno, al corso di specializzazione a Milano!

Lisa un po' ironica - E si e' ricordato di te per i begli occhi?

- Non lo so', spero sia per il lavoro ben riuscito!

- Comunque sia, grazie davvero Giò, credo che non finirò mai di ringraziarti!

- E' un piacere per me Giulia!

Guardo' l'orologio che aveva al polso,si giro' a guardare il mare, e Lisa interruppe quel momento di magia chiedemdo, scrutamdola a fondo

- E non hai trovato una persona che ti fa battere il cuore?

Si giro' verso l'amica

- Ancora no, non credo sia facile trovare una persona che mi vada, tu non perdere la speranza!

- Guarda che io mi preoccupo per te!

- Per me va benissimo anche cosi Lisa!

Era ora che si muovesse, se voleva andare in pineta, con un sorriso disse all'amica

- Ti spiace se ti lascio?Ho alcune commissioni da fare per mia madre, poi vado a fare un giro in pineta!
La ragazza guardo le altre due

- Che dite, la lasciamo andare?

- Io direi di si!Si merita una vacanza la nostra Giò!Sei d'accordo con me Ele?

- Certo, e poi, con noi che abbiamo i nostri compagni e Mirko che le darà noia come sempre, lasciamola respirare un pò!

- Ci vediamo dopo le sei al bar, come sempre?

- Si, saremo tutte li!A dopo!

Si alzo' e riprese i suoi passi dirigendosi verso la pineta, alle spalle della spiaggia, appena attraversata la strada, quasi in cima ad una collina, il suo luogo preferito, frequentato da chi andava a correre o passeggiare, ed erano davvero pochi in quella stagione, e da chi amava leggere.

Chi era lei?
Una ragazza comune, o forse no; era cresciuta normalmente, figlia di un avvocato
e di una casalinga, alta 1 e 65, capelli color rame, carnagione lattea, niente lentiggini
però, un paio di occhi blu intenso, molto particolare, aveva ripreso gli occhi dal
padre e i capelli dalla nonna materna; aveva studiato lingue e a 14 anni per curiosità,
con un amico era entrata in uno studio di registrazione, si era appassionata all'audio ed alle molteplici sfaccettature, aveva frequentato quello studio alcuni mesi, un
giorno, un tecnico le chiese se voleva imparare ad utilizzare quegli strumenti,
il tecnico era un tipo abbastanza strano, pelle bianchissima, più della sua, due
occhi dorati, strani davvero ed una capacità fuori dal comune nell'ascoltare i suoni,
lei gli disse che accettava e in contemporanea pero' doveva finire gli studi, quindi l'uomo le offrì la possibilità
di insegnarle le basi di quel lavoro il sabato e nel contempo cominciare a lavorare qualche volta sotto la sua supervisione.
Proseguì gli studi e comincio' a lavorare, prima saltuariamente, poi per qualche ora al giorno nello studio di registrazione dove lavorava anche il tecnico, che ormai era diventato
un amico, a 16 anni ando' a lavorare in uno studio di registrazione piu grande, nel frattempo, si diplomo' al liceo linguistico, per affrettare fece gli ultimi due anni in uno, dopo aver parlato con
i suoi decise che era la strada che voleva seguire e, dato che il campo era ancora
pionieristico per le donne, si mise d'impegno a studiare ogni cosa, ed a lavorare, affinando
le sue capacità.
Di pari passo col lavoro scoprì anche il segreto del suo insegnante e collega, una sera, stava tornando a casa dopo una giornata di lavoro e specializzazione, era appena scesa dall'autobus e doveva percorrere
solo un centinaio di metri, anche ben illuminati, ma la strada era deserta e non
passava neanche una vettura, sentiva una strana sensazione, ma prese comunque a camminare; ad un tratto si vide
davanti, apparsi dal nulla, due esseri in mantella nera, non era Halloween, sentì uno spostamento d'aria
alle sue spalle e si girò, altri due apparsi dal nulla, uno le disse
- Giovanna Lorian!Finalmente ci incontriamo!
- Cosa?Chi siete?
- Non ti deve interessare chi siamo, ma adesso ci segui e facciamo due chiacchiere!
Non ebbe il tempo di formulare una risposta che di fronte a lei si parò una donna bruna che
le dava le spalle, al suo fianco destro il suo insegnante, al sinistro una ragazza dai capelli mogano e un fisico atletico, dietro di lei erano arrivati altri due, una moretta dai capelli corti e spettinati, alta e dal fisico scolpito ed un moro dal fisico longilineo ma che nascondeva muscoli guizzanti, ed al fianco della mora apparve un uomo castano chiaro, alto e muscoloso, rimase senza
fiato, cosa erano? Due di quelli con le mantelle attaccarono il gruppo ad una velocità
innaturale, la rossa e la mora risposero con mosse quasi impercettibili tanto erano
fulminee, la bruna disse
- Demetri, che vuole Aro dall'avvocato Lorian? Perche' non la bevo che vuole solo spaventarlo!
- Fargli capire che gli serve il suo aiuto!
- Se vuole il suo aiuto, che glielo chieda normalmente, abbiamo avvertito gli americani di questo, non tarderanno
ad arrivare!
- Silvia voi non oserete farlo!
- No infatti, lo abbiamo già fatto!
- Maledetti!Ma non finisce quì!
Come erano arrivati sparirono, lei si voltò verso il tecnico
- Osiride...che significa?Cosa sono?E...scusa...cosa siete?
- Penso che sai benissimo cosa siamo anche se non lo vuoi ammettere, lo sai da molto, siamo
creature della notte, anche se viviamo ed andiamo in giro anche di giorno!Puoi dirlo,
sono fiero di quello che sono, come loro, la mia famiglia, anche se non lo abbiamo
scelto e agli umani non possiamo rivelarlo!
- Io penso che sei...un vampiro...
- Esatto, come loro, ma piano piano ti spiegherò tutto, intanto te li presento: Silvia mia moglie, il gorilla si chiama Derek ed è mio figlio adottivo, la rossa si chiama
Francesca detta Francy ed è mia figlia adottiva, dietro a te ci sono Leo, il compagno
di Francy e Katy, compagna di Derek!Famiglia, lei sapete chi è!
Silvia le strinse la mano amichevole
- Non avere paura, non torneranno, ci saremo noi a vegliare su di voi!
Sarcasticamente lei rispose
- Oh, questo si che mi tranquillizza! Francy intervenne
- Non siamo noi che devi temere, siamo si vampiri, ma ci nutriamo del sangue degli animali, quelli che hai visto stasera erano, diciamo, carnivori!
- Insomma, siete una specie di vegetariani!
- Si, e puoi andare a casa, non si faranno vedere per un bel pò!
Fù Derek a dirlo
- Come fai a saperlo?
- Qualcuno di noi ha delle doti fuori dalla norma dei vampiri, Silvia riesce a percepire, anche se a
breve termine il futuro esatto, io riesco a capire se una persona mente e riesco
ad usare degli attacchi mentali come le allucinazioni, Osiride percepisce le
intenzioni. Leo ha l'agilità e Derek l'ingegno, infine Frà è uno scudo fisico, con
lei accanto, nessuno può essere toccato fisicamente, ma rispetto ad alcuni altri vampiri siamo più deboli!
Stavolta era stata Katy a parlare
- Quando mi hai detto di volermi insegnare il tuo mestiere, perchè lo hai fatto?
- Perchè tu hai un udito fuori dal comune, e credo anche altro, stasera ad esempio, sembrava che ti aspettassi che accadesse qualcosa, perché?
- Non lo sò, era una sensazione, un qualcosa che ho sentito gia da qualche ora, come se qualcosa dovesse succedere!
- Ti é successo anche altre volte?
- Mi succede con la segretaria del direttore degli studi e anche con uno degli uscieri del palazzo, anche se non sono sensazioni negative come quella di oggi!
- Ironia della sorte, una licantropa ed un vampiro!
- Che?Aspetta!Esistono anche i licantropi?
- Non proprio, si chiamano mutaforma ed esistono per proteggere gli umani dove ci sono un pò troppi vampiri, è una mutazione genetica la loro!
La informò Derek, lei li guardò un pò tutti
- Che maleducata sono!Non vi ho ancora ringraziato!Grazie di tutto, vi devo la vita!
- Di nulla, adesso vai a casa, ti invitiamo domenica a passare il pomeriggio da noi, così avremo tutto
il tempo per spiegarti tutto!
- Hai ragione Osi!Grazie davvero, a tutti e...a domenica!
Fu così che conobbe quelli che negli anni successivi le avrebbero salvato la vita in più occasioni, la domenica successiva le raccontarono vari particolari della
loro vita, delle leggi e dei Volturi che erano i giudici dei vampiri e punivano
chi infrangeva le leggi, le dissero anche che, sapendo adesso della loro esistenza,
sarebbe stata tenuta sotto stretta sorveglianza, ma ci sarebbero stati loro. Scoprì
anche di avere una dote particolare, anche se Osiride diceva che secondo lui era
più di una, riusciva a percepire il pericolo da parte di un licantropo o di un vampiro,
la vera indole di quegli esseri, la loro essenza. Pian piano che il tempo passava,
dovette dare ragione al suo collega ed amico, con l'aiuto di tutti aveva cominciato
ad esercitarsi ed era riuscita anche a percepire i pericoli in anticipo in modo
da dare agli altri tempo di preparare la difesa, ed anche a percepire alcuni pensieri,
ma cosa più interessante ancora era che con Katy aveva scoperto che su di lei le
allucinazioni che le inviava non funzionavano. Adesso, avendo appena terminato un
anno di lavoro, voleva passare un pò di tempo a riposare e finalmente stare insieme
ai fratelli, una bella vacanza ci stava proprio bene finalmente.
 

  
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