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Autore: Fly12    20/01/2010    2 recensioni
Persa si lascia andare, non si muove, il silenzio regna in quel luogo, anche il vento a smesso di soffiare, gli occhi della ragazza fissi sul quel fiore che splendente non si muove, poi chiude gli occhi, cerca l’immagine di Naruto nella sua mente, attraverso il buio cerca, non si arrenderà, non prima di averlo trovato e dopo tanto cercare lo trova, anche se solo per un secondo lo vede, stesso sorriso, stessi occhi e poi un suono.
Genere: Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki | Coppie: Hinata/Naruto
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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My Heart is Your Live

Nella vita succedono molte cose, alcune belle e altre brutte, ma tra tutte c’è una che è diversa, è speciale, così speciale che non si riesce a farne a meno, senza questa cosa non si riuscirebbe nemmeno a vivere, ma per capire di aver trovato la cosa più bella e speciale della propria vita non servono parole o gesti, basta semplicemente stringere la mano della persona che si ha accanto e sentire quel calore che si diffonde in tutto il corpo, fino ad arrivare al cuore.

In quella giornata d’autunno, un ragazzo biondo con gli occhi azzurri e una ragazza corvina con gli occhi color panna, stavano andando a casa del padre di lei per fargli una sorpresa, il biondo alla guida di una piccola macchina grigia teneva una mano sul volante e l’altra stretta a quella della ragazza accanto a lui, felice sorrideva  mentre dalla radio si sentiva la canzone “Far Away” di Nickelback, con la coda dell’occhio guardava la ragazza che beatamente se ne stava in silenzio, assaporandosi quel momento di benessere, lo sguardo fuori dal finestrino, il paesaggio verde lentamente mutava in case e palazzi, quanto era bella quando era assorta nei suoi pensieri, persa nei suoi sogni ad occhi aperti, in cui lui avrebbe voluto guardare – a cosa pensi? – troppa era stata la sua curiosità, quante volte si diceva mentalmente di non disturbarla, ma la sua indole lo portava sempre a domandare, sapeva che non c’era nulla di male, ma voleva fare parte di lei.

La corvina lentamente si voltò a guardare il biondo che senza distogliere lo sguardo dalla strada sorrideva cosciente del fatto che lo stava guardando – mi domandavo cosa ne sarà di noi  in futuro – il tono lievemente preoccupato, il timore di perderlo, di rimanere da sola senza di lui, era una cosa insopportabile, non riusciva a pensare a come sarebbe stata la sua vita se lui non ci fosse stato accanto a lei, istintivamente lo sguardo della corvina si abbassò, sempre in preda a mille dubbi e paure, aver trovato Naruto l’aveva resa felice, ma temeva di perderlo, se solo ripensava a quanto tempo era stata a guardarlo da lontano, troppo timida e impacciata per parlagli.

Improvvisamente la macchina si ferma, Naruto si volta verso Hinata, senza esitare si sporge verso di lei, con la mano le alza il volto e la bacia, un bacio così intenso e pieno di significato, basta quel bacio a far capire alla corvina che va tutto bene, che lui non la lascerà mai, resterà sempre con lei, perché sono uno parte dell’altro e lui non può respirare senza di lei, poco dopo si stacca da lei, ma restando a pochi centimetri dal suo viso, i loro occhi che si riflettono gli uni negli altri, pochi istanti in cui si esplorano dentro, si guardano a fondo, nell’anima, nel cuore.

Il biondo accarezza poi il volto di Hinata, è così bella, le sorride dolcemente, sa che è più forte di quello che sembra, la vera Hinata, quella che lui conosce è li, sotto quella corazza, ma lui sa come farla uscire, sa come vederle dentro – Hinata io ti amo e non importa cosa accadrà domani, quello che conta è adesso, io e te, insieme su questa macchina, diretti da tuo padre…e quello che ci aspetta in futuro, lo affronteremo insieme – fronte contro fronte, le mani ancore unite da un intreccio che non si sarebbe sciolto.

La Hyuuga portò la sua mano libera sul volto del biondo, accarezzandone le guance, su cui c’erano quei buffi segni, le dita ne tracciavano la forma – scusami…mi sono lasciata prendere dalla paura…e solo che.. – un altro bacio per zittirla, dolce e sincero, non sarebbe mai riuscita a stare senza di lui, era la sua forza, lo scheletro della sua anima, senza di lui, sarebbe caduta.

Dopo diversi minuti Naruto sorrise e rimettendosi comodo prese il volante e si accinse a ripartire – e ora si riparte – il suo mega sorriso fece si che la corvina si rasserenasse, un timido sorriso comparve sul volto di lei, a quel punto ripartirono.

Sereni proseguono il loro viaggio, niente più dubbi, ne incertezze, solo l’allegria di Naruto e la dolcezza di Hinata, lui che cerca di intonare una canzone, ma non ci riesce, lei che ride per le buffe facce del suo compagno, tutto perfetto come non lo era mai stato, la corvina si ritrovò poi a ricordare il giorno in cui lui le si era dichiarato.

=Flashback=

Pioveva, Hinata camminava lungo un marciapiede, triste, nemmeno quel giorno era riuscita ad aprire il suo cuore a Naruto, come tutte le altre volte si era bloccata, balbettando parole incomprensibili e lui era rimasto li fermo a guardarla e se anche per un attimo gli era sembrato che lui fosse interessato alle sue parole, lei si era bloccata per poi scappare via, prima di svenire di fronte a lui e ora si trovava li sotto la pioggia a camminare, l’ennesimo fallimento, lacrime mischiate alla pioggia che le rigavano il volto, continuò a camminare per diversi minuti poi si fermò, solo la luce di un lampione a farle compagnia – ma perché devo essere sempre così impacciata?...se solo…fossi riuscita dirgli che lo amo.

Probabilmente nemmeno si era accorta che c’era qualcuno alle sue spalle, biondo, occhi azzurri, piegato in due, con il fiatone, aveva corso per poterla raggiungere – allora…era questo…quello che volevi dirmi – lentamente riprendeva fiato, dopo che Hinata era corsa via, gli ci erano voluti cinque minuti buoni per decidersi ad andarle dietro.

La corvina era rimasta immobile, incredula, gli occhi spalancati e il cuore che batteva forte, tanto forte che sembrava volergli uscire dal petto, nonostante poi la voglia di voltarsi e guardarlo, non ci riusciva, si sentiva così debole che di li a poco avrebbe potuto cadere a terra, le mani ora tenute strette sul petto, esattamente sul suo cuore, non riusciva a voltarsi, nemmeno dopo che sentì i passi di lui dietro di lei, che si avvicinavano, per poi fermasi dietro di lei, riusciva a sentirlo, il suo calore, la sua luce la sua anima, le sue labbra che in vano tentavano di dire qualcosa, altre lacrime si unirono al suo cuore nel disperato tentativo di dire qualcosa – i-io… - un filo di voce il suo, che a mala pena riusciva a fare, le parole bloccate in gola, ma poi quando la sua anima stava per spezzarsi e cadere, le braccia di lui l’avvolgono da dietro, in un caldo abbraccio, un improvviso calore la invade, il cuore smette di battere per qualche istante, il respiro di lui sul suo collo, le braccia di lui la stringono forte, anche volendo non riuscirebbe ad andarsene.

Il biondo respira l’anima di lei, non gli importa della pioggia che cade incessante, solo lei, che tremante si lascia andare a lui, la sente fragile in quel momento, proprio come lo è lui, che dopo settimane passate ad aggrovigliarsi la mente, ha capito – Hinata…perdonami se ci ho messo tanto a capirlo…ma…anche io…ti amo – per ogni sua parole lei ha versato una lacrima e lui ora sa che c’è solo una cosa da fare, solo una che può scaldare il cuore di lei,.

Naruto lentamente girà la corvina, che con le mani tenta di asciugarsi le lacrime, lui sorride, è incredibilmente forte, nonostante tutto, lei non vuole dare dispiacere a lui, così con una mano le alza il viso, cerca i suoi occhi che non tarda a trovare e in quel momento per la prima volta si guardano e si vedono, lui sorride, finalmente ha trovato l’aria che lo farò respirare, perché fino a pochi minuti prima non ne era capace, non servono nemmeno parole per far capire all’altro quello che c’è nel loro cuore, solo un gesto, la mano di lui che si intreccia con quella di lei e poi un bacio, dolce e pieno dei loro sentimenti e del loro amore.

Così sotto a quel lampione con la pioggia a bagnarli, si erano trovati e insieme avevano cominciato a vivere.

=Fine Flashback=

La corvina sorrise mentre con una mano si accarezzava dolcemente il ventre, solo pochi giorni prima non avrebbe mai pensato che la sua vita potesse cambiare così profondamente, Naruto non l’aveva mai lasciata, per quanti problemi potessero esserci, lui li affrontava tutti, senza paura, improvvisamente la mano calda del biondo andò a posarsi su quella di lei.

Un sorriso sul volto, era felice, davvero felice, la sua vita stava proseguendo per il verso giusto, almeno per una volta aveva combinato qualcosa di buono e se anche Hiashi non lo avrebbe di certo accolto a braccia aperte, lui Naruto Uzumaki sarebbe andato fino in fondo perché quando si ama qualcuno, non c’è nulla che non si possa fare - scommetto che sarà un maschio! – le dita sottili della Hyuuga si incrociarono con quelle del biondo, poi un sorriso, dolce quasi a confermare le parole del biondo.

Ma proprio in momenti perfetti come questo, che succede sempre qualcosa che tenta di spezzare i legami, le speranze e i sogni, a volte il destino sa essere crudele, geloso di quel sentimento chiamato “amore” diventa crudele, tanto da rendere la cosa più bella del mondo, la cosa più triste e senza senso che possa esistere.

Fermi ad un semaforo i due aspettano di proseguire, il rosso del semaforo che sembra non volerne sapere di andarsene, gli occhi di Hinata si posano pochi instanti su quel colore, pochi istanti sufficienti a farle avvertire un brivido lungo la schiena, cosa che subito Naruto nota e premuroso le porge la giacca riposta sui sedili posteriori della macchina – ecco…copriti – un sorriso seguito da una carezza sul volto della corvina e poi finalmente il semaforo cambia colore.

Naruto riparte, con calma, senza fretta, ma proprio mentre attraversa la strada, inevitabilmente un camion gli viene addosso, nemmeno il tempo di frenare o eseguire una qualche tipo di manovra, solo il rumore dell’impatto, violento, in un attimo tutto inizia a girare, deve essere la macchina che viene sbattuta chissà dove, l’unico pensiero di Naruto è Hinata, lei non deve farsi del male, non può permetterlo, lei è la sua vita, invano cerca di rimanere cosciente, ma in pochi secondi diventa tutto buio, niente più rumori, niente di niente, solo il buio.

Solo in mezzo a quel nero, dove si trova? In un oblio forse? E dov’è Hinata? Invano la cerca, la chiama disperato, ma nessuna risposta da lei, solo il nero buio, non può arrendersi, deve trovarla, lei è più importante di qualsiasi altra cosa al mondo, senza di lei, niente ha senso.

D’un tratto una luce abbagliante lo costringe a chiudere gli occhi, in seguito un forte dolore in tutto il corpo, fa male, tutto gli fa male, ma il dolore in pochi istanti passa in secondo piano, deve sapere dov’è lei, deve vederla; lentamente apre gli occhi, la vista offuscata, delle sagome si muovono davanti a lui, ma chi sono? Non ha importanza.

La mente lentamente torna lucida e con lei il dolore, la vista si fa nuovamente limpida, attorno a lui persone dai camici verdi, dei dottori, forse loro sanno dov’è Hinata, con uno sforzo disumano tenta di attirare l’attenzione di quello più vicino – H-Hin-ata…d-dov’è? – per ogni parola pronunciata, una fitta al petto, sente mancare l’aria, ma anche l’aria può aspettare.

Un dottore gli si avvicina e pronuncia le uniche parole che non vuole sentire – stanno facendo tutto il possibile per lei.

Fesserie, i dottori non sanno fare altro che dire inutili fesserie, stanno facendo tutto il possibile? Sa cosa significa, ci è già passato, i suoi genitori sono morti in ospedale e quel giorno i dottori avevano pronunciato le stesse parole e poi suo padre e sua madre erano morti, no questa volta non sarebbe andata così, Hinata doveva vivere e con lei il bambino che portava in grembo.

Con un altro sforzo, voltò la testa verso sinistra e li al di là di una vetrata stava lei, distesa su un lettino, coperta di sangue, i dottori intorno a lei che cercano di salvarla, per svariati minuti rimane a fissarla, la sua anima piange e lentamente muore insieme a lei, però forse c’è ancora speranza.

Senza togliere lo sguardo da lei, Naruto ricomincia a parlare – l-lei…v-viv-rà..ver-o? – gli occhi dei medici si scrutano a lungo, alcuni lanciano uno sguardo verso la stanza accanto, poi tornano a concentrarsi  sulle sue ferite, solo uno ha il coraggio di dire la verità, in fondo è inutile dare false speranze – il suo cuore è gravemente danneggiato, ci sono poche possibilità che c’è la faccia.

Improvvisamente l’anima  si spezza, il respiro viene a mancare, ogni centimetro di corpo impazzisce dal dolore, ma non deve finire così, non può.

I dottori tentano di mettere la maschera per l’ossigeno al biondo, ma con tutte le sue forze si ribella, non è l’ossigeno che lo farà respirare – d-date-gli…i-il…mio…c-cuore.

E anche quando il destino pensa di aver separato due anime, queste trovano il modo di stare insieme, perché non importa come o a che prezzo, niente e nessuno potrà mai rompere quel filo sottile che unisce due persone.

Hinata è al buio, sola, non c’è nessuno, dov’è Naruto? Fa freddo, ma non riesce a scaldarsi, fa male essere soli, senza il tuo sole a scaldarti, la consapevolezza che potrebbe essere finito tutto, in un istante, fa venire voglia di piangere, vorresti urlare, ma la voce non esce dalle labbra, solo un nodo alla gola che quasi ti impedisce di respirare.

Poi quando ormai sembra tutto finito, il suono di un  respiro ti fa aprire gli occhi, un’improvvisa luce avvolge tutto, c’è un prato, tanti girasoli e poi c’è lui, Naruto.

Hinata si lascia sfuggire una lacrima, mentre sdraiata sul parto fissa gli occhi del suo più grande amore, anche lui è sdraiato di fronte a lei, con il sorriso sulle labbra, si guardano a lungo senza dire niente, solo il leggero suono del vento che accarezza loro la pelle, poi lei spinta da una forza invisibile allunga la mano verso di lui, ne cerca il calore – Naruto, non mi lasciare sola – lo vede sorridere, mentre anche la sua mano si allunga versi di lei.

Lui prima le sfiora la mano, poi lentamente le loro mani si intrecciano, di nuovo insieme e Naruto continua a sorridere – non ti lascerò mai sola…io sono parte di te – parole calde e serene alle orecchie della corvina, lui non smette di guardarla e lei sorride, sta bene li con lui.

Il biondo gioca con le dita di lei, è felice che lei stia bene e questo basta per lui – Hinata… - la chiama dolcemente, non vorrebbe interrompere quel momento magico, vorrebbe poter restare li a guardarla ancora e ancora fino all’eternità, ma sarebbe egoista, lei lo sta guardando  e improvvisamente spalanca gli occhi, probabilmente sta scomparendo, inutilmente stringe la sua mano, lui non può restare, dagli occhi di lei scendono calde lacrime e lui non può fare altro che sorridere nel tentativo di farla sentire meglio – vivi – l’ultima parola che Naruto ha  regalato a Hinata, lei cerca di trattenerlo stringendo la sua mano, ma lentamente svanisce, il sorriso stampato in volto e poi all’improvviso non resta più nulla, solo una girasole mosso dal vento e le lacrime della corvina che incessanti le rigano in viso.

Persa si lascia andare, non si muove, il silenzio regna in quel luogo, anche il vento a smesso di soffiare, gli occhi della ragazza fissi sul quel fiore che splendente non si muove, poi chiude gli occhi, cerca l’immagine di Naruto nella sua mente, attraverso il buio cerca, non si arrenderà, non prima di averlo trovato e dopo tanto cercare lo trova, anche se solo per un secondo lo vede, stesso sorriso, stessi occhi e poi un suono.

Tump

La corvina si guarda attorno, cerca l’origine di quel suono.

Tu tump

Si porta le mani al cuore e lo sente ancora.

Tu tump

È il suo cuore, che batte.

Tu tump

Lo sente, è come se Naruto fosse li.

Tu tump

Chiude nuovamente gli occhi, così può ascoltare meglio il suono del suo cuore.

Tu tump

Forte e caldo come quello di Naruto.

Tu tump

Una lacrima scende nuovamente dei suoi occhi, poi ancora una volta la voce di Naruto che riecheggia nell’aria - “vivi” – un’improvvisa forza l’attraversa costringendola ad aprire gli occhi.

Tutto intorno a lei e bianco, ci sono tende, e delle persone, la vista leggermente offuscata, ma riesce a distinguere la figura della sorella Hanabi addormentata sul bordo del letto, suo padre seduto su una poltrona e suo cugino su una sedia.

Tu tump

Solo dopo un altro battito del suo cuore si rende conto della realtà, si guarda il petto notando un grande cerotto.

Tu tump

Mentre le lacrime le rigavano il volto, si portò le mani sul petto, lui faceva parte di lei e lo sentiva, il suo cuore ora batteva per lei, lei viveva grazie a lui e tutto l’amore che lui aveva per lei era racchiuso in quel cuore che prepotentemente batteva, niente poteva separali, Naruto sarebbe rimasto per sempre nel suo cuore.

   
 
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