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Autore: Oducchan    20/01/2010    4 recensioni
Piccola raccolta ispirata a tre immagini, tre capitoli per tre OC diversi, tre personaggi per tre persone speciali
1] A Christmas Carol :-Veneziano… per Natale, hai impegni?-. [OC San marino, Veneziano, Romano, Germania, Giappone, Spagna. lieve -molto lieve- GerVene]
2] Divorce -{ma dicembre sa ancora di sangue } :Il vento soffia gelido, quella mattina. Dopotutto, dicembre è inclemente in qualunque parte delle Isole. [OC Irlanda, Inghilterra]
3]Carnival, what a nightmare! : Un incubo. Un vero proprio incubo. Neppure il Congresso di Vienna si era rivelato altrettanto terribile... [OC Brasile, Un Po' Tutti XD]
Genere: Generale, Comico, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: What if?, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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carnival, what a nightmare

*rullo di tamburi* ed ecco a voi...il terzo capitolo ! così ho finito di rompervi le scatole XD

No, vabbè, spero di avervi qantomeno divertito un po', e mi auguro che questa piccola storiella vi strappi un sorriso: Brasile pare più una comparsa, ma è un bel tipo. e sì, un po' ci somiglia, Sempai XD

De Hetaliana Geographia

3] Carnival, what a nightmare!

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Un incubo. Un vero proprio incubo.

Neppure il Congresso di Vienna si era rivelato altrettanto terribile: star dietro a Nazioni, regnanti, rappresentanti, delegati, balli, incontri, urla e farneticazioni senza senso per trovare compromessi adeguati a tutti era stato infinitamente più rilassante che partecipare a quella vacanza collettiva camuffata da summit istituzionale.

Con un sospiro, Austria sollevò lo sguardo dalle proprie scarpe, ormai irrimediabilmente infangate, e lo puntò sulla piccola porzione di cielo disponibile dal suo punto di osservazione, aguzzando lo sguardo tra i rami degli alberi alla ricerca della loro meta.

-Voi siete sicuri che siamo sulla strada giusta, vero? – chiese, cercando di suonare calmo e controllato.

Per sua sfortuna, nessuno gli prestò la minima attenzione: Inghilterra era impegnato in un’animata discussione con Francia a proposito di una stupidaggine che nessuno dei due ricordava più; America si divertiva a dar ragione ora all’uno ora all’altro, giusto per provocare l’ex madrepatria tentando di condurla a una crisi di nervi; da un altro lato, Spagna stava scongiurando Romano di perdonarlo per non averlo salvato da un pitone in agguato, mentre Veneziano giocherellava con il suddetto rettile, steso per puro caso mentre si voltava a parlare con il fratello; poco lontano, Germania, calato nel ruolo di nazione guerrigliera, tentava di organizzare un corpo di soldati in grado di sopravvivere alle difficoltà formato da Giappone, Cina, Hong Kong e Sealand, ma per sua sfortuna colui che avrebbe dovuto aiutarlo, Prussia, stava cospirando chissà cosa insieme a Corea. Ivan si era rifugiato in cima ad un albero, scappando dalle mire conquistatrici di Bielorussia, e ora le tre Nazioni Baltiche tentavano di tirarlo giù da lì e di tenere al contempo lontano da lui la tremenda sorellina. Svizzera, armato di schioppo caricato a pallettoni, continuava a girare in tondo alla sorellina, pronto a difenderla da qualunque pericolo: non di rado, però aveva rischiato di bruciacchiare qualcuna delle nazioni lì girovaganti. Per concludere in bellezza, dall’alto della sua esperienza in fatto di bricolage, Svezia stava coordinando il gruppo dei Nordici per la costruzione di un aereo in grado di portare tutti quanti in cima alla montagna, supportato dalla consulenza aviatoria di un Canada entusiasta per essere stato preso in considerazione.

Un incubo. Anzi, quasi peggio.

Ungheria, al suo fianco, tentò di fargli coraggio con un sorriso titubante, prima di eseguire un’elegante giravolta su se stessa per mettere al tappeto a suon d padellate un povero primate spuntato dal fondo della boscaglia; e a quel punto, stressato, perso nella foresta equatoriale con un branco di pazzi furiosi, senza un pianoforte a disposizione, Austria raggiunse il culmine.

-INSOMMA! QUALCUNO MI VUOLE DIRE DOVE DIAVOLO SIAMO?!?- 

Immediatamente, calò un silenzio tombale sull’intera zona, tanto che pure i volatili smisero di fare baccano e Grecia si svegliò di soprassalto dall’angolino in cui si era appisolato: tutte le nazioni rivolsero sconvolte lo sguardo alla sua persona, perplesse. E finalmente, il gruppetto di ragazzi che confabulavano da più di mezz’ora attorno a una cartina, parve ricordarsi di dover prendere una decisione e di smettere di temporeggiare: Australia si caricò lo zaino in spalla, Turchia si armò di un grosso coltellaccio per aprire la strada, Cuba si premurò di andare ad avvertire i distratti della partenza, mentre il padrone di casa, Brasile, si avvicinava al “fratello” irato.

-Tranquillo, Roderich! Altri cinque minuti di cammino verso Nord e siamo arrivati.-

Trattenendosi a stento dall’afferrarlo per il collo e strozzarlo, Austria s’impose di concentrarsi su Mozart e di calmarsi, almeno quel che bastava per restare sano di mente fino al ritorno a casa.

Tutti gli incubi finiscono, no?

 

No, non tutti gli incubi terminavano, a quanto sembrava.

-C’è una strada! C’è una comoda strada asfaltata che arriva fin davanti a questo coso, perché noi abbiamo dovuto affrontare giungla, bestie, liane e zanzare?-.

Giunti finalmente in cima al monte Corcovado, tra mille difficoltà e problemi – avevano rischiato di perdere Veneziano per strada un paio di volte, e Finlandia per poco non aveva mobilitato le renne da casa sua per venirli a riprendere- l’intero gruppo di Nazioni si stava godendo il panorama delle montagne ricoperte di vegetazioni lussureggiante e delle abitazioni disseminate a valle che componevano il nucleo di Rio, disponibile dalla piattaforma su cui si ergeva la gigantesca statua di Gesù Cristo, il tutto tra gridolini estasiati e borbottii nervosi. Dal canto suo, Austria lottava da parecchi minuti con una crisi di iperventilazione dovuta dal riconoscimento dell’inutile fatica compiuta, e a nulla serviva l’aiuto dell’ex-moglie, intenta a fargli aria con un grosso fazzoletto.

-Andiamo, fratellino, così vi sareste persi il meglio della flora del luogo!-

La Nazione fu molto, molto tentata d’infrangere il perfetto sorriso smagliante che Brasile sfoggiava sempre con un pugno o in alternativa utilizzando uno dei tegami di Ungheria, o di rasare a zero i perfetti riccioli che gli spuntavano in fronte; ma si trattenne solamente al pensiero di cosa avrebbe scatenato un incidente diplomatico di tali proporzioni. Approfittando della sua incertezza, il ragazzo salterellò via, correndo da un capo all’altro della piazzola, mobilitando i parenti più intraprendenti.

-Forza! Chi viene a scalare il Cristo Redentor con me?-.

Il grido entusiasta di Prussia e Corea mandò definitivamente in frantumi le sue speranze di concludere immediatamente la traumatica esperienza, ma non trovò minimamente la forza di provare ad impedire a chicchessia la nuova impresa: collassato a terra contro il basamento del colosso di pietra, si limitò ad invocare un intervento divino che lo riportasse a Vienna il più velocemente possibile.

 

-Voglio il mio pianoforte. Esigo il mio pianoforte!-

Ungheria sorrise incerta, occhieggiando preoccupata il nuvolone di malumore che aveva avvolto il capo di Austria e che minacciava di mandare lampi e fulmini da un momento all’altro. Ponderò un istante sul da farsi, provando a guardarsi attorno alla ricerca di un aiuto o di una via di fuga. Al termine della scampagnata, dopo aver recuperato anche gli avventurosi che si erano arrischiati, con corde e rampini, sulla statua simbolo della città, erano finalmente ritornati a valle, ma purtroppo per loro la vacanza non si era conclusa lì: perché malauguratamente, Brasile li aveva invitati a casa sua proprio nel periodo in cui impazzava il Carnevale.

Appollaiati su uno dei centinaia di carri che sfilavano per le strade di Rio, avvolti tra paillettes sfavillanti, strisce filanti e coriandoli che piovevano da ogni dove, il gruppo di nazioni in trasferta stava partecipando alle celebrazioni della festività, ognuno a modo suo.

Certo Elizaveta non poteva biasimare l’ex marito: da un lato, Brasile, Francia, Prussia e Spagna, inguainati in completini colorati da ballerine di samba, con lustrini, piume e costume a due pezzi, ancheggiavano al ritmo di “Brazil, Brazil”, tentando di coinvolgere anche qualcun altro nel trasandato trenino –Australia scappò urlando inorridito, Turchia parve rifletterci, salvo ripensarci immediatamente all’occhiataccia di Egitto. Dall’altro, un Cuba estremamente indignato ribatteva cantando “Cuba, quiero bailar la salsa” con tutta la voce che aveva, tentando d’insegnare il suddetto ballo a un imbarazzatissimo Canada e a un’entusiasta Veneziano. Inghilterra si era incollato a una bottiglia di liquore, e ormai era ubriaco fradicio, appeso ad un’estremità del complesso semovente; capeggiati da America, il gruppo asiatico e il gruppo slavo, con l’aggiunta di Danimarca, era sceso – chi più recalcitrante chi meno- all’inizio della parata e si era messo a gironzolare, con sommo sprezzo del pericolo, per le strade affollate e chiassose – di tanto in tanto spuntava in giro la sagoma di Russia, o la katana di Giappone. Germania e Romano, gli ultimi rimasti sani di mente, avevano decretato di comune accordo di sospendere le ostilità, impegnandosi anima e corpo in un’animata partita a poker con il gruppo nordico rimasto, seminascosti nella foresta di palme finte che costituiva il retro del carro allegorico.

E in tutta quella confusione, il povero Austria sembrava aver raggiunto il limite.

-Su, su, Roderich caro, resisti ancora un pochino- tentò di consolarlo, battendo amorevolmente una mano sulla sua spalla.

Per tutta risposta, l’uomo scoppiò a piangere a dirotto, attaccandosi alla sua gonna.

Mai più vacanze di gruppo durante il Carnevale!



Chiedo scusa a tutti per aver fatto venire una crisi isterica ad Austria. Però capitemi, mi serviva qualcuno di sostanzialmente serio XD

Inutile dire che non credo ci sia mai stata una riunione della NATO o dell'ONU o qualcosa di simile, a Rio. Esigenze di copione, fate conto che sia una seconda Copenhagen U_U'''

ringrazio per le loro recensioni:

Sokew86: grazie per averla letta, sono contenta ti sia piaciuta ^^

Gracy110: tu non sai quanto contenta mi fai con le tue recensioni ** Sapere che Niall ti piace, poi, mi manda al settimo cielo **  (chissà come mai, neh XDXDXD e per influenza di chi, soprattutto XD)

chi commenta si ritrova Francia, Spagna, Prussia e Brasile a ballare la samba a casa U_U

o in alternativa cuba a darvi lezioni di salsa XD

besitos

 

   
 
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