Non piangere!
L’incubo si nutre di acqua e sale.
Non lasciare che ti chiuda il cuore.
Salta!
L’alba sta già arrivando,
le ombre ghignanti svaniscono.
Sorridi!
La spina dell’elettricità penzola inerte.
Lo spaventoso affresco diventa carta bianca.
Canta!
La bocca si apre, gorgoglia, si muove.
La mano si flette, i piedi volteggiano da soli.
Apri gli occhi!
L’illusione dello specchio crolla.
Pezzettini di nulla brillano alle tue spalle.
Guarda!
Il dormiente si è svegliato.
Invitiamolo nella nostra danza folle.
Corri!
Le tue ossa ancora non scricchiolano,
il ragazzino assopito si riscuote dal torpore.
Ridi!
Sillabe incoerenti escono dalla tua bocca, ubriache.
Il girotondo degli anni si ferma.
Addio! Addio!
Foglie morte volavano per la strada, frusciando.
L’alba era arrivata.