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Autore: Shayla_the_angel    21/01/2010    1 recensioni
Buon giorno care lettrici e cari lettori di EFP...che dire su questa mia nuova fic senza rivelare troppo? Non lo so. Ovviamente i protagonisti indiscussi sono sempre e solo loro (^^) e la loro storia si intreccia con quella di Clare, una ragazza particolare, con un passato difficile da dimenticare, soprattutto perché ci sono evidenti testimonianze di quel passato, che tornano a tormentarla ogni volta che guarda gli occhi azzurrissimi del bambino che dorme nel lettino accanto al suo. I titoli dei capitoli sono strettamente legati alla musica. Che so...potrebbero essere titoli di canzoni oppure frasi che magari mi hanno colpita o che semplicemente ci stanno bene...in ogni caso alla fine di ogni cap vi avviserò riguardo autore e canzone (almeno se non le conoscete le andate a sentire poi mi fate sapere =D)...poi che altro rivelarvi? Non saprei...vi chiedo perdono se verrà fuori una schifezza (il che mi sembra abbastanza probabile visto il mio umore da topo morto =D) e se, come al solito, Gustav avrà un ruolo piuttosto marginale. Mi impegnerò tantissimo per tenerlo in mezzo alla storia, ma ho letto pochissima roba sul suo conto e non so proprio come gestire il personaggio...vabbè...in ogni caso vi auguro buona lettura.
Genere: Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Ragazze, rieccomi tra di voi. Vi chiedo scusa per avervi fatto aspettare tanto. Non voglio inventare cazzate, solo che il mese scorso è morto mio padre e non me la sono più sentita di andare avanti. Volevo addirittura cancellare le tre fic che sto scrivendo, ma non mi sembrava corretto nei vostri confronti.

Vi chiedo di scusarmi se non mi sono più fatta sentire, nemmeno per dirvi che avrei aggiornato al più presto.

Capirò se non vorrete più leggere la fic, anche perché dopo tutto questo tempo credo sia svanito tutto l’interesse che potevate avere.

Vi autorizzo ad odiarmi e maledirmi come meglio credete perché sono stata davvero stronza a non aggiornare per così tanto...

Comunque voltiamo pagina e ricominciamo…

In questo capitolo riprenderò un paio di punti di cui si era parlato nei capitoli precedenti...per la precisione nel capitolo 25 e nel capitolo 38 (preciso la cosa almeno andate a riguardarveli come ho dovuto fare io) =). Un abbraccio ragazze.

 

41.

E' forte il bisogno che ho di amare te

 

Lasciammo Lydia e Gustav in ospedale, promettendo loro di tornare il giorno seguente.

"Clare...io...posso chiederti una cosa?" domandai.

Lei mi guardò, sorridente.

Dio quanto mi era mancato il suo viso.

"Dimmi pure" rispose, prendendomi per mano.

"Senti...visto che settimana prossima è San Valentino...che ne diresti di andare a Parigi?".

"Parigi?!?" chiese, esterrefatta.

"Sì...ti ricordi i biglietti che ci hanno regalato Lydia e Gustav per Natale?".

Lei annuì.

"Va bene..." rispose baciandomi.

Nel week end Lydia venne dimessa dall'ospedale e ci ritrovammo di nuovo tutti a casa insieme.

Bill aveva ricominciato a fare da balia al piccolo Michail che sembrava essere felicissimo.

"Tom...possiamo parlare un minuto?" chiese Clare.

La guardai.

"Ehm...da soli" aggiunse.

Ci alzammo dal divano ed andammo verso la cucina.

"Dimmi pure".

"Beh in questi giorni ho pensato a quello che mi hai detto in ospedale...e mi sono soffermata spesso su una tua frase in particolare".

La guardai negli occhi.

"Ok...vai avanti" dissi, incuriosito.

"Tu hai detto che Michail di certo non può fare affidamento su un padre come te".

Arrossii.

"Beh...sì...diciamo che...insomma io...vorrei adottare Michail...nel senso che...magari più avanti...potrei...".

Fortunatamente arrivò Bill a salvarmi.

"Sentite se volete vi presto le mie valige...sono mooooooolto capienti e potrebbero farvi comodo, visto che pretendo un paio di souvenirs!" esclamò.

Io e Clara non affrontammo più l'argomento, almeno finché restammo a casa.

La mattina del 13 febbraio salutammo tutti e andammo alla stazione carichi di valige.

"Beh...si parte!" esclamai.

"Sai Tom...pensavo ad una cosa" disse Clare guardando fuori dal finestrino mentre il treno lasciava la stazione.

"A cosa?" domandai.

"Beh...che se quando fossi entrato in negozio la prima volta mi avessero detto che ci saremmo ritrovati insieme, su un treno per passare S. Valentino a Parigi...non ci avrei creduto".

La guardai.

"Eppure - continuò - non potrei non amarti...sei perfetto" aggiunse arrossendo.

La baciai.

"Anche io non potrei non amarti...è più forte di me" dissi.

 

Ciao! Madonna santa i capitoli sono di una qualità scadentissima...dio santo che schifezza...spero proprio che possiate perdonarmi se vi ho fatto attendere tanto per poi presentarvi un lavoro simile...questo capitolo avrebbe potuto scriverlo anche un lombrico e forse sarebbe venuto meglio. Sono profondamente dispiaciuta per avervi proposto una cosa del genere. Mi dispiace tanto.

Comunque…bando all’autocommiserazione…il titolo l’ho preso da una canzone di Valerio Scanu “Sentimento”…poi che dire…boh spero che mi venga al più presto un po’ di sana ispirazione.

Un grande abbraccio a tutte.

   
 
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