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Autore: Shayla_the_angel    21/01/2010    3 recensioni
Buon giorno care lettrici e cari lettori di EFP...che dire su questa mia nuova fic senza rivelare troppo? Non lo so. Ovviamente i protagonisti indiscussi sono sempre e solo loro (^^) e la loro storia si intreccia con quella di Clare, una ragazza particolare, con un passato difficile da dimenticare, soprattutto perché ci sono evidenti testimonianze di quel passato, che tornano a tormentarla ogni volta che guarda gli occhi azzurrissimi del bambino che dorme nel lettino accanto al suo. I titoli dei capitoli sono strettamente legati alla musica. Che so...potrebbero essere titoli di canzoni oppure frasi che magari mi hanno colpita o che semplicemente ci stanno bene...in ogni caso alla fine di ogni cap vi avviserò riguardo autore e canzone (almeno se non le conoscete le andate a sentire poi mi fate sapere =D)...poi che altro rivelarvi? Non saprei...vi chiedo perdono se verrà fuori una schifezza (il che mi sembra abbastanza probabile visto il mio umore da topo morto =D) e se, come al solito, Gustav avrà un ruolo piuttosto marginale. Mi impegnerò tantissimo per tenerlo in mezzo alla storia, ma ho letto pochissima roba sul suo conto e non so proprio come gestire il personaggio...vabbè...in ogni caso vi auguro buona lettura.
Genere: Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Ok, altro capitolo della storia…riepiloghiamo le ultime cose, almeno è più facile per tutti quanti…

Dunque…Tom e Clare si erano lasciati, Tom era partito per starsene un po’ da solo e in quel periodo Clare e Lydia hanno litigato (insomma il solito macello), fatto sta che qualche tempo dopo Lydia e Gustav (che stanno insieme) fecero un incidente. Tom fu costretto a tornare. Da lì in poi le cose si sono rimesse apposto.

Clare ha donato il sangue per salvare Lydia che si è rimessa subito dopo ed è tornata a casa.

Ora la nostra felice coppietta sta partendo per Parigi per festeggiare San Valentino ^w^…

Ok ora possiamo ricominciare ad andare avanti.

Un abbraccio.

 

42.

Valentine's day

 

Il viaggio durò poco meno di cinque ore. Arrivammo a Parigi all’una e mezza, giusto in tempo per pranzare.

Arrivammo in albergo a piedi. Parecchie ragazze fermarono Tom per chiedergli qualche autografo e qualche foto, ma nulla di eclatante.

Io cercai di godermi il più possibile quella giornata di sole. Michail si guardava attorno, incuriosito dal nuovo ambiente.

“Buon giorno signori” disse la giovane alla reception.

“Buon giorno…noi avremmo prenotato una camera…a nome Kaulitz” disse Tom in perfetto inglese.

La ragazza ci consegnò una chiave dorata con scritto “703”.

“Signori, se volete faccio portare su i vostri bagagli e intanto voi potete andare a pranzo” ci disse.

Io però avevo assolutamente bisogno di una doccia veloce e sinceramente il pranzo poteva aspettare.

“No grazie, abbiamo pranzato in treno. Vorremmo andare a riposarci” rispose Tom, leggendo il mio sguardo.

Salimmo fino al quarto piano con l’ascensore. Michail aveva cominciato a borbottare perché aveva fame.

“Sì amore…dammi due minuti poi ti do la pappa” dissi, con il mio solito tono zuccheroso.

Tom sorriso e mi accarezzò i capelli.

“Sai una cosa?” mi domandò.

Io mi voltai a guardarlo.

“Cosa?” domandai.

“Sei ancora più splendida quando gli parli…” disse.

Lo baciai, poi le porte dell’ascensore si aprirono.

Tom prese le valige più pesanti e le trascinò fin davanti alla porta.

Una volta entrati non riuscii a non fare una faccia totalmente stupita e meravigliata.

La stanza era splendida, sontuosa e regale.

“Amore ti piace?” mi chiese Tom.

Io annuii incapace di parlare.

“È assolutamente splendida” sussurrai qualche secondo dopo.

Michail mi riportò alla realtà cominciando a piangere, come se volesse dirmi “allora ‘sti due minuti sono passati o no?”.

Andai in bagno e lo allattai.

Una volta fuori vidi che Tom stava svuotando le valige.

“Come mai così ordinato amore mio?” domandai sorridendo, mentre il bambino si stava addormentando.

“Non lo so” rispose lui, ridendo.

Il suo stomaco cominciò a brontolare.

“Tom, vuoi scendere a mangiare qualcosa?” domandai.

“No…non fa niente”.

“Cosa vuol dire non fa niente? Dai, andiamo a mangiare” dissi.

Misi Michail nella carrozzina, mi cambiai e poi scendemmo a mangiare.

Nella sala da pranzo, immensa, c’erano forse una ventina di persone. Tutte coppie, oltretutto.

“A quanto pare non siamo gli unici ad aver avuto l’idea di passare San Valentino in questa città” disse Tom.

Un paio di ragazze lo riconobbero, ma non vennero al nostro tavolo, almeno finché ci furono i piatti in tavola.

“Amore oggi che vuoi fare?” domandai.

Tom sorrise.

“Al momento ho bisogno di una doccia e di una dormita” disse sorridendo.

Io risi.

“Che c’è?” domandò, preoccupato.

“Nulla…è che mi aspettavo qualcosa di più romantico” dissi, ridendo.

Lui rimase sbigottito, quindi mi affrettai a prendergli la mano.

“Amore…sto scherzando. Anche io sono stanchissima…quasi come se avessi fatto la strada a piedi”.

Poco prima di andarcene dalla sala da pranzo fummo avvicinati da due ragazze.

“Scusateci se vi disturbiamo…noi vorremmo sapere se…” disse la prima arrossendo fino alla punta dei capelli.

“Se lei è Tom Kaulitz dei Tokio Hotel” concluse la seconda, notando la difficoltà dell’amica.

Io sorrisi e Tom annuì.

“Ecco…noi vorremmo chiederti…se ci puoi fare un autografo…” disse la prima ragazza.

“Certo. Come vi chiamate?” chiese Tom prendendo una penna.

“Io sono Celine” disse la prima ragazza.

“Io mi chiamo Patrice” rispose la seconda.

“Ok…ecco qui a voi ragazze”.

Celine ci guardò.

“Sapete, non voglio essere una persona invadente, ma quando ho saputo che Tom aveva la ragazza ci sono rimasta male, ma adesso che la vedo di persona sono veramente contenta, perché si vede che è una brava ragazza” disse, arrossendo ancora più di prima.

Arrossii anche io per quel complimento inaspettato.

“Grazie” dissi, sorridendo.

Qualche minuto dopo tornammo in camera.

Michail dormiva profondamente.

“Amore vado a farmi la doccia, torno subito” disse Tom dandomi un bacio.

Io mi stesi a letto e chiusi gli occhi per pochi istanti.

 

Ecco che la nostra coppietta felice è finalmente approdata a Parigi…spero di aver risvegliato il vostro interesse…penso che non finirò mai di chiedervi scusa ragazze…veramente…

Che altro dire…riprendendo la normalità delle cose ritorno a spiegare anche i titoli ^^

Valentine’s Day è il titolo di una canzone dei Linkin Park…personalmente non mi piace tantissimo, diciamo che ne hanno fatte di migliori, ma non mi dispiace ascoltarla.

Ok ora vado a scrivere il prossimo capitolo.

Un bacione e un abbraccio a tutte le fanciulle che continuano a leggere =)

   
 
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