Ok,
altro capitolo della storia…riepiloghiamo
le ultime cose, almeno è più facile per tutti
quanti…
Dunque…Tom
e Clare si erano lasciati,
Tom era partito per starsene un po’ da solo e in quel periodo
Clare e Lydia
hanno litigato (insomma il solito macello), fatto sta che qualche tempo
dopo
Lydia e Gustav (che stanno insieme) fecero un incidente. Tom fu
costretto a
tornare. Da lì in poi le cose si sono rimesse apposto.
Clare
ha donato il sangue per
salvare Lydia che si è rimessa subito dopo ed è
tornata a casa.
Ora
la nostra felice coppietta sta
partendo per Parigi per festeggiare San Valentino ^w^…
Ok
ora possiamo ricominciare ad
andare avanti.
Un
abbraccio.
42.
Valentine's
day
Il
viaggio
durò poco meno di cinque ore. Arrivammo a Parigi
all’una e mezza, giusto in
tempo per pranzare.
Arrivammo
in albergo a piedi. Parecchie ragazze fermarono Tom per chiedergli
qualche
autografo e qualche foto, ma nulla di eclatante.
Io
cercai
di godermi il più possibile quella giornata di sole. Michail
si guardava
attorno, incuriosito dal nuovo ambiente.
“Buon
giorno signori” disse la giovane alla reception.
“Buon
giorno…noi
avremmo prenotato una camera…a nome Kaulitz” disse
Tom in perfetto inglese.
La ragazza ci
consegnò
una chiave dorata con scritto “703”.
“Signori,
se volete
faccio portare su i vostri bagagli e intanto voi potete andare a
pranzo” ci
disse.
Io
però avevo
assolutamente bisogno di una doccia veloce e sinceramente il pranzo
poteva
aspettare.
“No
grazie, abbiamo
pranzato in treno. Vorremmo andare a riposarci” rispose Tom,
leggendo il mio
sguardo.
Salimmo fino
al quarto
piano con l’ascensore. Michail aveva cominciato a borbottare
perché aveva fame.
“Sì
amore…dammi due
minuti poi ti do la pappa” dissi, con il mio solito tono
zuccheroso.
Tom sorriso e
mi
accarezzò i capelli.
“Sai
una cosa?” mi
domandò.
Io mi voltai
a
guardarlo.
“Cosa?”
domandai.
“Sei
ancora più
splendida quando gli parli…” disse.
Lo baciai,
poi le porte
dell’ascensore si aprirono.
Tom prese le
valige più
pesanti e le trascinò fin davanti alla porta.
Una volta
entrati non
riuscii a non fare una faccia totalmente stupita e meravigliata.
La stanza era
splendida, sontuosa e regale.
“Amore
ti piace?” mi
chiese Tom.
Io annuii
incapace di
parlare.
“È
assolutamente
splendida” sussurrai qualche secondo dopo.
Michail mi
riportò alla
realtà cominciando a piangere, come se volesse dirmi
“allora ‘sti due minuti
sono passati o no?”.
Andai in
bagno e lo
allattai.
Una volta
fuori vidi
che Tom stava svuotando le valige.
“Come
mai così ordinato
amore mio?” domandai sorridendo, mentre il bambino si stava
addormentando.
“Non
lo so” rispose
lui, ridendo.
Il suo
stomaco cominciò
a brontolare.
“Tom,
vuoi scendere a
mangiare qualcosa?” domandai.
“No…non
fa niente”.
“Cosa
vuol dire non fa
niente? Dai, andiamo a mangiare” dissi.
Misi Michail
nella
carrozzina, mi cambiai e poi scendemmo a mangiare.
Nella sala da
pranzo,
immensa, c’erano forse una ventina di persone. Tutte coppie,
oltretutto.
“A
quanto pare non
siamo gli unici ad aver avuto l’idea di passare San Valentino
in questa città”
disse Tom.
Un paio di
ragazze lo
riconobbero, ma non vennero al nostro tavolo, almeno finché
ci furono i piatti
in tavola.
“Amore
oggi che vuoi
fare?” domandai.
Tom sorrise.
“Al
momento ho bisogno
di una doccia e di una dormita” disse sorridendo.
Io risi.
“Che
c’è?” domandò,
preoccupato.
“Nulla…è
che mi
aspettavo qualcosa di più romantico” dissi,
ridendo.
Lui rimase
sbigottito,
quindi mi affrettai a prendergli la mano.
“Amore…sto
scherzando.
Anche io sono stanchissima…quasi come se avessi fatto la
strada a piedi”.
Poco prima di
andarcene
dalla sala da pranzo fummo avvicinati da due ragazze.
“Scusateci
se vi
disturbiamo…noi vorremmo sapere se…”
disse la prima arrossendo fino alla punta
dei capelli.
“Se
lei è Tom Kaulitz
dei Tokio Hotel” concluse la seconda, notando la
difficoltà dell’amica.
Io sorrisi e
Tom annuì.
“Ecco…noi
vorremmo
chiederti…se ci puoi fare un
autografo…” disse la prima ragazza.
“Certo.
Come vi
chiamate?” chiese Tom prendendo una penna.
“Io
sono Celine” disse
la prima ragazza.
“Io
mi chiamo Patrice” rispose
la seconda.
“Ok…ecco
qui a voi
ragazze”.
Celine ci
guardò.
“Sapete,
non voglio
essere una persona invadente, ma quando ho saputo che Tom aveva la
ragazza ci
sono rimasta male, ma adesso che la vedo di persona sono veramente
contenta,
perché si vede che è una brava ragazza”
disse, arrossendo ancora più di prima.
Arrossii
anche io per
quel complimento inaspettato.
“Grazie”
dissi,
sorridendo.
Qualche
minuto dopo
tornammo in camera.
Michail
dormiva
profondamente.
“Amore
vado a farmi la
doccia, torno subito” disse Tom dandomi un bacio.
Io mi stesi a
letto e
chiusi gli occhi per pochi istanti.
Ecco
che la nostra coppietta felice
è finalmente approdata a Parigi…spero di aver
risvegliato il vostro interesse…penso
che non finirò mai di chiedervi scusa
ragazze…veramente…
Che
altro dire…riprendendo la
normalità delle cose ritorno a spiegare anche i titoli ^^
Valentine’s
Day è il titolo di una
canzone dei Linkin Park…personalmente non mi piace
tantissimo, diciamo che ne
hanno fatte di migliori, ma non mi dispiace ascoltarla.
Ok
ora vado a scrivere il prossimo
capitolo.
Un
bacione e un abbraccio a tutte le
fanciulle che continuano a leggere =)