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Autore: crazy640    22/01/2010    8 recensioni
Salve a tutti!!Questo è il SEGUITO di "IO E TE...PER SEMPRE?"ma non è per forza collegata,anche se così troverete qualche piccola stranezza...I personaggi sn + di quelli inseriti.Spero vi piaccia. Il numero 4 di Privet Drive era stranamente silenzioso. Non c'erano passi veloci che correvano su e giu' per le scale,o musica che usciva dalle varie stanze della casa. Non c'era neanche il suono delle risate che aveva caratterizzato quella casa negli ultimi 17 anni. (...)A guardarli adesso sembravano una coppia perfetta,una di quelle che venivano prese ad esempio dai loro amici e conoscenti,ma avevano avuto anche loro dei problemi,e se tutti i loro sogni si erano realizzati era grazie alla fortuna,al destino e alla loro costanza. P.S.Ci sono altri personaggi che non ho potuto inserire nella lista.
Genere: Romantico, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: James Sirius Potter, Lily Evans, Nuovo personaggio | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Io e te per sempre'
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happy is what happen when your dreams came true

 

 

Harry,Ginny,Ron ed Hermione impiegarono due ore ad arrivare ad una decisione comune.
Dopo aver confermato la loro relazione e aver detto ai propri genitori di non essere disposti a cedere alle loro preoccupazioni,o alle loro paure sul giudizio della gente,James e Rose erano usciti dal salotto e li avevano lasciati soli.
Quella piccola riunione fra "adulti" per i due ragazzi non aveva grande importanza:qualsiasi decisone avrebbero preso,loro sarebbero rimasti insieme,anche a costo di scappare,di andare lontano e di mettersi contro l'intera famiglia.
-Saremo una di quelle coppie romantiche e tragiche alla Romeo e Giulietta-aveva scherzato James seduto su uno dei gradini della scala che collegava i due piani della casa,mentre attendeva il "verdetto".
Nel salotto i quattro adulti erano rimasti a lungo in silenzio impegnati a rivivere nella propria mente la conversazione che avevano avuto con i propri figli.
Con reazioni diverse.
Fin dal primo momento,da quando avevano scoperto il diario e le foto,Harry e Ron si erano arroccati nella propria convinzione che il sentimento che univa i due ragazzi fosse uno sbandamento passeggero,una passione momentanea di cui fra qualche anno avrebbero riso insieme.
Il classico aneddoto delle feste di famiglia....
Ma Ginny e Hermione avevano capito subito che non era così;ai loro occhi di mamme era bastato uno sguardo ai propri figli per capire che c'era qualcosa di più profondo che legava i due ragazzi.
Guardando i due ragazzi seduti uno vicino all'altro,le due donne si erano accorte di cambiamenti che,in qualche modo, erano rimasti celati ai loro occhi finora:Ginny si era accorta della maggiore sicurezza con cui James parlava,senza la minima preoccupazione di come le sue parole potessero essere interpretate da chi lo ascoltava.
Osservandolo,la donna aveva scorto molti tratti di quel giovane Harry che l'aveva fatta innamorare.
Dal canto suo Hermione non poteva fare a meno di rimproverarsi per essere stata talmente assorta dai suoi problemi da non accorgersi di quello che stava succedendo attorno a lei:come era potuto succedere?
Il suo compito di madre non era quello di proteggere ed essere sempre presente per i suoi figli,in qualsiasi circostanza e momento?
Allora perchè aveva lasciato che le sue questioni personali prendessero il sopravvento?
Non aveva capito che c'era qualcosa che turbava sua figlia,che le impediva di essere serena come al solito ed era stata distante da lei proprio quando Rose ne aveva più bisogno.
-Secondo voi cosa dovremmo fare?-domandò Harry cautamente,spezzando il silenzio.
Tre paia di occhi si posarono su di lui silenziosi.
Come al solito era sempre lui il primo ad affrontare questioni spinose e difficili,ma questa era ancora più difficile da affrontare perchè,per la prima volta,non riguardava loro stessi,ma i loro figli.
Avevano fatto molte scelte che li riguardavano da quando questi erano nati,cercando di instradarli verso ciò che era giusto e buono,ma quella decisione era diversa.
Personalmente Harry sentiva che la loro opinione in quella faccenda non contava molto:come James gli aveva fatto già notare,non sarebbe stato il loro parere contrario a far interrompere quella relazione.
E fra sè e sè,il moro dovette ammettere che capiva le ragioni del figlio:non aveva fatto lo stesso anche lui da ragazzo quando si era trattato di "salvare" il suo amore per Ginny?
Non si era messo contro Ron,consapevole soltanto del proprio obiettivo?
Ed ora James stava facendo lo stesso.
-Non vedo cosa ci sia da dire...-disse Ron,la voce neutra che cercava di nascondere i suoi veri pensieri.
-Beh dovremmo pur parlare di quello che è successo,no?-domandò Ginny incalzando il fratello.
-Vuoi sapere davvero cosa ne penso?Credo che sia tutto un mucchio di balle!-disse il rosso fissando gli occhi nocciola della sorella.
Gli altri tre lo fissarono in silenzio e lui annuì,quasi a voler dar maggior credito alle proprie parole.
-Andiamo,credete davvero che i ragazzi sappiano cosa sia il vero amore?
Hanno solo diciassette anni...-commentò.
-La stessa età che avevamo noi quando ci siamo innamorati.Anzi se non sbaglio a te è successo anche prima-gli fece notare la sorella.
-La nostra era una situazione diversa;vivevamo a stretto contatto con la morte!-
-Quindi in tempo di pace tu non ti saresti mai innamorato di me?-gli domandò Hermione fissandolo intensamente.
Ron sbuffò e scosse la testa,passandosi una mano fra i capelli in un gesto distratto.
-Non è questo che sto dicendo...Dico solo che...-iniziò lui.
-Stai dicendo un mucchio di sciocchezze-lo zittì la moglie-Non possiamo ridicolizzare o sminuire il sentimento che James e Rose provano soltanto perchè non hanno vissuto quello che abbiamo passato noi.
Sarebbe un tentativo meschino per separarli...Se davvero vogliamo separarli allora diciamo loro la verità:che non ci piace la loro relazione-aggiunse poi la riccia guardando i due cognati.
Ginny respirò profondamente e restò in silenzio,riflettendo sulle parole dell'amica:voleva davvero separare i due ragazzi?
Certo la notizia della loro relazione l'aveva sorpresa ed indispettita,ma non l'aveva nè scioccata nè infastidita.
Alzò lo sguardo sulla cognata e la fissò per qualche secondo prima di dischiudere le labbra.
-Non si tratta sempre di amore?-domandò.
Ron si lasciò andare ad un gemito esasperato a quelle parole prima di alzarsi dal divano e fare qualche passo in giro per il salotto.
-Cazzo Gin non sei troppo vecchia per questo sentimentalismo spicciolo?-
-Ron perchè non ti calmi?-intervenne Harry in difesa della moglie.
-Tu sei d'accordo con lei?Anche tu pensi che dovremmo lasciarli continuare così?-chiese il rosso puntando gli occhi sull'amico.
Harry alzò le spalle.
-Non lo so cosa penso...-rispose sincero-Sto considerando le varie possibilità:se lasciamo andare avanti questa storia,la gente tornerà a parlare della nostra famiglia;se invece non lo facciamo potremmo inimicarci i nostri figli-
Ginny,nonostante il momento serio,accennò un sorriso.
-Quando mai abbiamo avuto paura di ciò che pensava la gente di noi...-disse direttamente al marito.
Convenendo con lei,Harry sorrise a sua volta.
Ci fu un altro momento di silenzio,in cui tutti evitarono di incrociare lo sguardo dell'altro e si persero di nuovo nei loro pensieri.
Poi Harry capì che dovevano affrontare anche un altro lato della questione.
-Dobbiamo considerare,nel caso decidessimo di separare i ragazzi,la possibilità che Rose e James inizino a provare del risentimento,se non dell'odio,verso di noi.
Potremmo perderli...E io non sono pronto a correre questo rischio-disse sincero.
Hermione annuì,trovandosi d'accordo con ogni parola dell'amico.
-Nemmeno io.
Ho già troppe cose da farmi perdonare da Rose-commentò la donna.
Harry guardò sua moglie e la vide sorridere verso di lui:non aveva bisogno di nient'altro,per capire.
-Come al solito tocca a me essere la campana discordante-commentò Ron.
Hermione si alzò e andò verso l'uomo,finchè non gli fu davanti.
-Vuoi davvero metterti contro tua figlia?-gli domandò con voce serena.
-Certo che no!E' l'ultima cosa che vorrei...Sono diviso in due: penso che potrei anche accettare la sua "storia" con James,se davvero la rende felice e se è davvero quello che vuole;poi però penso al futuro,a quello che succederà di qui a cinque,dieci anni,quando i ragazzi vorranno avere dei figli.
Come ci comporteremo?Diventeremo come quelle famiglie purosangue che si sposano fra cugini!-
-Ron ma...-cercò di ribattere Hermione.
Il rosso però scosse la testa.
-No,riflettici Herm,tu che sei la più intelligente di tutti noi.
Sai benissimo che potrebbero nascere figli malati o peggio...-continuò Ron cercando di far ragionare i tre.
Quel pensiero,naturalmente,iniziò a farsi spazio nella mente dei tre amici,portando alla luce un nuovo lato di quel "problema" che non avevano neanche lontanamente considerato.
-Quindi cosa proponi di fare?Separarli del tutto?-chiese ancora Hermione al marito.
Ron scosse la testa.
-Li hai sentiti,no?Non servirebbe comunque a nulla.
Quindi io dico:vogliono stare insieme?
Bene,che lo facciamo.
Ma noi siamo i loro genitori e,anche se a loro non farà piacere,dovremmo mettere dei limiti a questa relazione-
-Che intendi per limiti?-fece Ginny.
Tutti e quattro avevano una vaga idea di quello che avrebbe detto Ron,ma intimamente speravano di sbagliarsi.
-I ragazzi potranno stare insieme,potranno anche sposarsi se è questo che vogliono e io prometto fin da ora che non dirò neanche una parola...Ma niente figli.
So che può sembrare crudele e infimo,ma lo sto dicendo per il loro bene-aggiunse subito per mettere a tacere eventuali rimostranze.
Ancora una volta il silenzio avvolse la stanza,e gli sguardi tornarono a dividersi quasi i quattro amici avessero paura di leggere negli occhi dell'altro gli stessi pensieri che attraversavano la propria mente.
Bastò quel silenzio a far capire quale fosse la loro decisione.

 

Il gruppo formato da Ronald,Lily,Scorpius e Albus tornò a casa mentre i quattro adulti erano ancora chiusi nel salotto.
L'atmosfera era allegra e spensierata:più volte lungo la strada Lily aveva intonato la marcia nuziale facendo ridere Ronnie e Al,e attirando su di sè le smorfie di Scorpius, geneticamente allergico a queste "smancerie".
Dopo la cerimonia,il gruppo era andato a festeggiare in un fast food dove,in pieno stile "pranzo di nozze",i testimoni avevano fatto il loro discorso e c'erano stati vari brindisi alla salute degli sposi.
Ma sia Ronald che Rebecca avevano ben presente che quella era soltanto la quiete prima della tempesta.
Di comune accordo,infatti,avevano deciso che era venuto il momento di dire la verità:Ronnie aveva convinto la ragazza a lasciarlo parlare prima con i propri genitori che,ne era convinto, dopo la furia iniziale sarebbero stati pronti a stare al loro fianco,in modo da avere un alleato in più quando avrebbero dovuto affrontare i genitori di Rebecca.
Aveva accompagnato Rebecca a casa sinceramente dispiaciuto di doversi separare da lei: il matrimonio non dovrebbe unire due persone?
Invece loro dovevano passare separati anche la prima notte di nozze.
Beh presto sarebbero stati di nuovo ad Hogwarts e le cose sarebbero state diverse...
-Sai Ronnie te lo devo proprio dire:mi hai veramente sorpreso-commentò Lily mentre camminavano verso casa.
Il ragazzo aveva sogghignato divertito e aveva guardato la sorella che,incontrando il suo sguardo aveva annuito,a conferma delle sue parole.
-Davvero!Ero convinta che fra tutti noi saresti stato tu a finire solo,grasso e vecchio con la sola compagnia di un gatto-gli confessò spietatamente sincera.
Ronald la guardò con un espressione scioccata sul viso che gli fece nascere una piccola ruga sopra il sopracciglio sinistro e che fece ridere di gusto Albus e Scorpius.
-E' davvero toccante sapere che posso contare sul tuo appoggio Lily-scherzò poi.
Lei fece un cenno con il capo e,affettuosa come poche volte nella vita,gli soffiò un bacio.
-Andiamo...Lo sai anche tu di avere un carattere difficile,è già un miracolo che quella santa di Rebecca ti sopporti,ma addirittura sposarti!-
-Non dimenticarti il bambino-le fece eco Al.
Lily scioccò le dita quasi si fosse dimenticata di quel "piccolo" particolare.
-Giusto!-
-Questo vi dimostra che sono molto meglio di come voi mi avete sempre visto!Magari sono un cavaliere dalla scintillante armatura o uno di quegli eroi romantici...-ribattè Ronald guardando entrambi i fratelli.
I due,imitati da Scorpius lo fissarono per pochi secondi prima di scuotere la testa e ridacchiare divertiti.
-Tu?Ah per favore!-si limitarono a commentare,aprendo il cancello di casa e incamminandosi verso la porta di casa.
Uno dietro l'altro,una volta che Al ebbe aperto la porta,entrarono nell'ingresso,continuando a scherzare fra di loro.
-Certo che scegliere Daniel come testimone è stata una scelta un pò azzardata-stava dicendo Scorpius in quel momento.
-E perchè mai?-gli domandò Ronald lanciandogli un'occhiata perplessa.
Il biondo alzò le spalle.
-Beh metti il caso che fra lui e Lily finisce tutto...Ti ritroverai con un testimone di nozze di cui non puoi più fare il nome davanti a tua sorella e che con il tempo dimenticherai anche com'è fatto-spiegò il ragazzo.
-Allora lo stesso poteva succedere se avessi scelto te-gli fece notare il rosso.
-Mi dispiace deluderti-si affrettò a rettificare il biondo,allacciando un braccio attorno alla vita di Albus,facendo nascere all'istante un sorriso felice sulle labbra dell'altro-Ma posso assicurarti fin da adesso che ho intenzione di restare in giro ancora per molto,molto tempo-disse quasi a voler rassicurare il ragazzo.
-Lo stesso vale anche per Daniel-ribattè Lily facendo poi la linguaccia a Scorpius,facendo ridere gli altri ragazzi.
Si liberarono dei cappotti e si avviarono verso la cucina,ma erano a metà del corridoio quando Albus si accorse della presenza di Rose e James davanti alla porta chiusa del salotto.
-Voi che ci fate lì fuori?-domandò ai due ragazzi fermandosi davanti a loro.
James e Rose,al suono della voce di Al,alzarono la testa e lo guardarono per qualche secondo, come se non lo riconoscessero;nel frattempo anche il resto del gruppo era tornato indietro sui propri passi ed ora era attorno ad Albus intento a fissare i due ragazzi.
Fulmineo lo sguardo di James si posò sul volto di Ronald,che evitò di incontrare i suoi occhi, come ormai succedeva ogni volta che erano nella stessa stanza.
Quando i loro genitori sarebbero usciti da quella stanza,i suoi fratelli avrebbero saputo la verità,quindi che senso aveva continuare a mantenere il segreto.
-Stiamo aspettando-disse rivolto ai propri fratelli.
Ronald,intuendo qualcosa,aggrottò le sopracciglia e tornò a guardare i due ragazzi,ma fu il gesto di Rose che,dopo un veloce sguardo a James,annuì atteggiando il viso ad un espressione serena che gli fece capire che le sue supposizioni erano esatte.
-Aspettate cosa?-chiese Lily senza capire.
-Lo avete detto anche a loro,vero?-chiese Ronald quasi rimproverandoli.
Gli sguardi di Al,Scorpius e Lily si mossero alternativamente da Ronald a James e Rose,senza riuscire ad intaccare quel gioco di sguardi:sembrava quasi che i tre avessero dimenticato la loro presenza in quella stanza e avesero ripreso una battaglia iniziata in precedenza.
-Lo hanno scoperto da soli...Noi abbiamo solo dovuto confermarlo-sentirono dire da Rose.
-Perchè non avete mentito?Potevate dirgli che non era vero niente che...-disse Ronald chiaramente irritato.
-Perchè avremmo dovuto farlo?Prima o poi avremmo dovuto comunque dire la verità,quindi perchè continuare a portare avanti questa farsa?-gli domandò a sua volta James.
-Scusate,ma possiamo sapere di che state parlando?-s'intromise Albus,cercando di trovare un senso a quel discorso.
Possibile che i loro genitori avessero scoperto del bambino?
Oppure c'era un altro segreto di cui non erano a conoscenza?
Ronald sbuffò rumorosamente e si allontanò di un passo dal gruppo;sfortunatamente per lui conosceva già quella storia,quindi non aveva bisogno di sentirla di nuovo.
-I nostri genitori hanno scoperto che io e James abbiamo una relazione-disse Rose.
Mentre un'espressione allibita si disegnava sul volto di Al e Lily,Scorpius cercò di nascondere una risatina dietro la mano destra,consapevole che sarebbe stato di cattivo gusto scoppiare a ridere in un momento del genere.
-Voi due...siete una coppia?-domandò Lily incerta.
James annuì.
-Da un anno ormai-confermò sereno.
-E perchè non ce lo avete mai detto?-domandò a sua volta Albus,sorpreso quanto la sorella.
-Perchè non erano affari vostri.
Lily quanto tempo è passato prima che tu ci parlassi della tua storia con Dan?E tu Al?
Abbiamo dovuto cogliervi in flagrante per farvi "confessare"...noi abbiamo solo portato avanti la tradizione,se vogliamo metterla così-fece James cercando di scherzare.
Ancora sorpreso,Al si voltò verso Ronnie,incontrando subito il suo sguardo.
-Tu lo sapevi?-gli domandò.
-L'ho scoperto qualche mese fa-confermò l'altro.
-Quindi è per questo che non vi parlate più-fece Scorpius parlando per la prima volta.
Il rosso si limitò ad annuire.
L'altro fece una smorfia indefinita che portò Ronald ad aggrottare la fronte e a fissarlo in attesa di una spiegazione.
-Speravo in qualcosa di più interessante;magari in uno dei segreti inconfessabili della famiglia Potter,invece...-commentò il ragazzo.
-Non ti sembra abbastanza questo?-gli domandò Ronald.
-Che c'è di tanto strano in due ragazzi che stanno insieme?Due etero per giunta?-intervenne Albus dando ragione al compagno-Abbiamo dato più scandalo io e Scorpius quando si è venuto a sapere della nostra relazione-
Ronnie scosse la testa.
-Se non ti conoscessi penserei che sei geloso di Rose-commentò Lily guardandolo attenta.
-Che stronzate!-si limitò a commentare il rosso.
-Allora qual'è il motivo?Perchè ce l'hai tanto contro la mia relazione con Rose?-gli domandò il fratello,ponendogli per la prima volta in due mesi quella domanda che continuava a girare nella sua mente.
Doveva sapere se c'era ancora la speranza di ricucire un rapporto con suo fratello,se quell'astio che si era generato dalla scoperta della storia fra lui e Rose era passeggero,momentaneo o se sarebbe durato per sempre portandoli ad essere due estranei.
Anche se non ne aveva mai parlato con nessuno,neanche con Rose,sentiva la mancanza di Ronald,di quel loro rapporto esclusivo e confidenziale;si era scoperto geloso per la prima volta nella sua vita quando aveva visto crescere la confidenza fra il gemello ed Albus,e odiava non sapere più nulla della sua vita.
Sentiva la mancanza dello sguardo divertito e stupito con cui Ronald gli puntava addosso sempre durante le sue confessioni,il silenzio che accompagnava le sue parole,silenzio che sarebbe stato interrotto nel momento più opportuno da poche parole che lo avrebbero aiutato ad allontanare tutti i dubbi.
Aveva bisogno di sapere.
Ma lo sguardo risentito che c'era negli occhi di Ronald gli fece capire che neanche questa volta sarebbe riuscito nel suo intento.
Facendo uscire un suono sprezzante dalle labbra,Ronald allontanò lo sguardo dal suo e si staccò dal gruppo,diretto verso la cucina.
Nel silenzio,James fissò la porta della cucina finchè questa non si chiuse dietro il fratello,prima che una spinta innata lo portasse a seguire il fratello a passo di carica.
Questa volta non gli avrebbe permesso di liquidare la faccenda in quel modo!


Era voltato di spalle quando sentì la porta della cucina aprirsi una seconda volta.
Ovviamente non ebbe bisogno di girarsi per sapere chi fosse.
Perchè James non lo lasciava in pace?
Voleva vivere la sua storia con Rose alla luce del Sole?Bene che facesse pure!
Lui aveva talmente tanti problemi a cui pensare che al momento non poteva certo occuparsi anche di quelli di suo fratello.
Presto sarebbe stato il suo momento di parlare con i propri genitori e confessargli del matrimonio e del bambino e non voleva,o meglio non poteva,farsi distrarre dai problemi "adolescenziali" di James.
-Ora io e te facciamo una bella chiacchierata!-sentì dire da suo fratello.
Era la prima volta che lo sentiva usare il suo collaudato tono da "fratello maggiore" con lui... Doveva essere davvero incazzato!
Un sorriso ironico apparve sulle labbra di Ronald,ma riuscì a nasconderlo agli occhi di James grazie alla sua posizione.
Si voltò e per un lungo istante lo fissò in volto,il viso completamente inespressivo.
-Di cosa vuoi parlare?Del Quidditch?O delle ragazze?-gli domandò prendendolo chiaramente in giro.
Sentì chiaramente il respiro che il fratello prese con il naso e si disse che,se fossero stati in un fumetto,sarebbe stato capace di vedere delle nuvolette bianche uscire da entrambe le narici.
-Perchè stai facendo lo stronzo con me?-chiese James con una voce sorprendentemente calma.
-Perchè mi diverte vederti andare su tutte le furie-ribattè l'altro,incrociando le braccia sul petto-Hai detto che volevi parlare.
Fallo-
Per nulla intimidito dall'atteggiamento ostile del fratello,Jim fece un paio di passi verso di lui e gli puntò un indice contro.
-Tu sei un bastardo!Un fottuto bastardo!Devi smetterla di comportarti come se fossi una fidanzata tradita...-
-Io non mi sto affatto comportando così!-ribattè l'altro con voce ferma.
-Ah no?Allora come spieghi il tuo comportamento?
Tu dovresti essere il mio confidente,la mia coscienza,ma ora che ho più bisogno di te non ci sei...E vuoi sapere perchè?Perchè non ti piace quello che hai scoperto di me!
Non appena qualcosa ha sconvolto l'immagine che tu avevi di me hai deciso di mettermi da parte,senza neanche farmi spiegare,o darmi il tempo di rimediare-
-Ora sei tu che stai parlando come una fidanzata tradita-gli fece notare Ronald.
Jim sbuffò di nuovo e si passò una mano fra i capelli sconvolti.
-Credi che sia stato facile per me non dirtelo?
Non hai idea di quante volte sono stato sul punto di spiattellare tutto senza troppi ripensamenti.
Però poi pensavo a Rose e mi rendevo conto che dovevo proteggerla,che dovevo tener conto anche dei suoi tempi e delle sue esigenze.
Mi ha quasi lasciato quando ho solo azzardato l'idea di far sapere a te o a qualcun'altro della nostra storia-
Ronald restò in silenzio.
Quelle parole gli sembravano familiari,come se James si stesse riferendo,inconsciamente a lui.
Non era la stessa situazione che stavano vivendo lui e Rebecca?In quei mesi non aveva fatto anche lui tutto il possibile perchè nessuno sapesse o scoprisse della gravidanza della ragazza, per proteggerla?
Deglutendo il nodo che gli aveva stretto la gola,Ronnie lanciò uno sguardo al fratello.
-Questo posso capirlo-si limitò a rispondere.
Galvanizzato da quella piccola concessione,James fece un altro passo in avanti.
-La amo Ronnie...Forse è la prima volta in vita mia che amo davvero una ragazza-gli disse sincero.
-Perchè lo dici a me?Non dovresti lasciarti andare a queste confessioni con lei?-gli domandò leggermente stizzito.
Jim scosse la testa.
-Voglio che tu capisca quanto Rose sia importante per me,quanto ormai non possa più fare a meno della sua presenza accanto a me.
Lei ha dato un senso al caos che era la mia vita...E' come se per tutti questi anni avessi vissuto fra le quattro mura di una stanza,finchè qualcuno non ha aperto la porta mostrandomi un intero universo.
E non mi importa se lei è la figlia dello zio Ron e della zia Herm,perchè sono certo che fosse destino la nostra storia-cercò di spiegargli in maniera confusa.
Questa volta fu Ronald a sospirare,colpito di nuovo dalle parole del moro:possibile che i sentimenti che James provava per Rose fossero così simili a quelli che lo legavano a Rebecca?
Non aveva mai considerato quell'aspetto:la rabbia per essere stato "escluso" e per il silenzio prolungato del fratello gli avevano fatto vedere quella relazione come qualcosa di sbagliato, quasi di sporco.
-Capisci ora?-gli domandò ancora James incapace di sostenere quel silenzio ancora a lungo.
Ronald si limitò ad annuire,lo sguardo basso sul proprio avambraccio destro,ancora stretto contro il petto.
-Allora?Pensi ancora che sia una cosa così terribile?-lo incalzò ancora.
Il gemello restò ancora qualche secondo in silenzio,prima di lasciarsi andare ad un sospiro rumoroso.
-Ok forse ho sbagliato a dare un giudizio affrettato su te e Rose...-
Quelle parole sciolsero la tensione nei muscoli della schiena di James e permisero ai suoi polmoni di tornare a respirare,incuranti del bruciore causato dalla momentanea inattività.
Fiducioso che quello soltanto il primo passo verso una certa riappacificazione,James posò una mano sul braccio sinistro del fratello,facendo alzare così gli occhi marroni di Ronald,finchè questi non incontrarono i suoi.
-Beh mica ti aspetterai delle scuse ora...-commentò poi il rosso.
James scosse la testa,accennando un lievissimo sorriso.
-Per quelle per ora posso aspettare...Voglio solo che tutto torni come prima-gli disse sincero.
Come prima poche parole erano riuscite a colmare un divario fra di loro che sembrava insormontabile, ora altre parole avevano portato Ronald a chiudersi a riccio.
Era evidente,lo si intuiva dall'espressione rabbuiata sul suo volto che c'era qualcosa che non andava.
-Questo credo non sarà possibile-disse enigmatico.
James lo fissò,la fronte leggermente corrucciata,sperando in una maggiore spiegazione.
-Che vuoi dire?-
Con un nuovo sospiro,Ronnie si staccò dal mobile della cucina a cui era stato poggiato contro fino a quel momento e affondò tutte e dieci le dita nei folti capelli,come Jim gli aveva visto fare poche volte nella vita.
-C'è qualcosa che non va Ronnie?-
L'altro,sempre di spalle,scosse la testa prima di voltarsi ed incontrare di nuovo il suo sguardo, fissandolo per qualche istante.
-Devo farti vedere una cosa-gli disse poi interrompendo il silenzio.
James lo vide tirar fuori dalla tasca destra dei jeans il portafogli,aprirlo e tirarne fuori quella che,dalle dimensioni,sembrava una foto,prima di tendere il braccio verso di lui.
Il moro restò immobile,quasi fosse pietrificato,per pochi secondi,prima di riscuotersi e tendere a sua volta il braccio per afferrare la foto.
Abbassò lo sguardo sul piccolo quadrato e si sorprese quando capì di avere davanti una ecografia.
Che motivo aveva Ronald di portarsi dietro quella cosa?
-Che te ne fai di questa?Chi è il bambino dell'ecografia?-gli domandò tornando ad alzare lo sguardo sul gemello.
L'altro si passò la lingua sul labbro inferiore screpolato e poi aprì leggermente la bocca.
-Contrariamente a quanto tu hai pensato in tutti questi mesi,la tua storia con Rose è stato l'ultimo dei miei pensieri.
Improvvisamente mi sono ritrovato ad affrontare delle cose che credevo di non poter gestire, più grandi di me e assolutamente fuori dalla mia portata...Per fortuna c'era Rebecca accanto a me-aggiunse sincero.
Lo sguardo di James,sempre fisso sul volto del fratello si assottigliò mentre la sua mente lavorava alla ricerca di un nesso fra le parole di Ronald e l'ecografia che ancora stringeva nella mano destra.
Poi improvvisamente,neanche un'esplosione fosse avvenuta nella sua mente,capì.
Un'espressione sgomenta si disegnò sul suo volto,ma riuscì a farla sparire velocemente.
-Chi è il bambino in quest'ecografia?-gli domandò ancora,soltanto per avere la conferma finale.
Ronald sostenne il suo sguardo per pochi secondi.
-E' mio figlio-
James lo fissò per qualche secondo incredulo,prima di rompere il silenzio con una risatina nervosa.
-Oh andiamo...-commentò continuando a ridacchiare.
-Non sto scherzando!-ribattè Ronald in tono basso e fermo.
Fu infatti quel tono,più delle parole stesse,a interrompere le risate del fratello,che lo guardò ancora qualche istante con aria incredula prima di abbassare gli occhi sull'ecografia che ancora stringeva fra le dita.
-Questo è davvero tuo figlio?-gli domandò cercando gli occhi marroni di Ronald.
Il rosso annuì.
-Ed è di Rebecca?-gli chiese incerto.
-Certo che sì...Ma per chi mi hai preso?-domandò l'altro.
-Ok scusami!-fece James ancora stordito dall'annuncio-Ma dovevi lasciarmi almeno il dubbio.
Magari in questi mesi avevi perso completamente la testa...-commentò.
Ronald abbassò per l'ennesima volta lo sguardo e fece calare il silenzio fra di loro.
-Non so se questo rientra nelle azioni che una persona fuori di testa compie,ma...-disse bloccandosi per cercare di far scendere il groppo che gli serrava la gola-Ma poche ore fa Rebecca ed io ci siamo sposati-
Se il momento fosse stato diverso,avrebbe voltentieri preso una telecamera per riprendere l' espressione basita del fratello;riusciva a leggere le emozioni di Jim attraverso i suoi occhi: incredulità,incertezza sostituite subito dalla confusione e dalla rabbia.
-SEI STUPIDO O COSA?-esclamò incurante che qualcun'altro potesse sentire quelle parole- Per quale motivo hai fatto una cosa così assurda?-
-Perchè dovevo-
-Cos'è uno strano e contorto senso del dovere?-gli domandò suo fratello,talmente simile a suo padre in quel momento da arrivare quasi a confondere Ronald.
Il ragazzo scosse la testa e pose le mani avanti quasi dovesse difendersi fisicamente dalle parole del moro.
-Quello che voglio dire è che ho fatto ciò che dovevo per proteggere mio figlio.
Non posso permettere che mamma e papà o i genitori di Rebecca ce lo portino via,per colpa della nostra età.
Io e Rebecca ci saremmo sposati comunque fra qualche anno,quindi dov'è il problema?-
James si accigliò a quelle parole.
-Ma ti rendi conto di quello che stai dicendo?Non stiamo parlando della prossima partita contro i Serpeverde,ma della tua vita!-lo rimproverò.
-E credi che non lo sappia?Sono quattro mesi che non faccio altro che pensarci.
La notte resto sveglio e penso a cosa succederà quando i nostri genitori lo verranno a sapere, a cosa fare perchè non vadano su tutte le furie impedendomi di spiegar loro le nostre ragioni.
Credi che non sappia che la mia vita è fottuta?
Tutto quello che avevo sperato o immaginato per il mio futuro è andato all'aria due mesi fa quando ho saputo che Rebecca è incinta.
Ma sono rimasto al mio posto.Perchè non potrei o vorrei fare diversamente.
Incurante della paura di non essere adeguato,che tutta questa situazione sia più grande di me,o del terrore che le mie scelte rovinino la vita di mio figlio.
Sono rimasto al mio posto nonostante siano mesi che mi spacco la testa a pensare a quello che devo fare per proteggere la mia famiglia-ribattè deciso Ronald.
Sull'eco delle ultime parole,James sospirò incapace di ribattere ulteriormente.
Come erano finiti a fare quei discorsi così impegnativi?E lui che credeva di aver sconvolto abbastanza i propri genitori da dover fare ammenda per il resto della sua vita.
-Non so cosa dire...-disse sincero,lo sguardo in quello del fratello.
Ronald si morse il labbro inferiore per qualche secondo prima di sospirare a sua volta.
-Dimmi solo che manterrai il silenzio,almeno finchè non deciderò di parlarne con i nostri genitori-
Il silenzio...Beh in un certo senso glielo doveva,visto che aveva mantenuto il segreto sulla sua relazione con Rose.
Accidenti!
Perchè non poteva trattarsi di brutti voti,o di un altro stupido problema adolescenziale?
Perchè dovevano sempre complicarsi la vita?

 

Si era sempre vantata di poter riconoscere lo stato d'animo dei suoi figli da una sola occhiata;perciò,quella mattina,capì subito che qualcosa non andava.
Non appena entrata in cucina per la colazione si era stupita di trovare tutti i suoi figli,esclusa Emy che ancora era nella sua stanza,già alzati e vestiti,come poche volte era successo nella loro vita.
Tutti e quattro,oltre naturalmente a Scorpius,erano seduti al tavolo di servizio con la colazione sistamata davanti a loro,anche se le bastò uno sguardo per capire che nessuno dei ragazzi sembrava particolarmente interessato al piatto che aveva davanti.
-Buongiorno ragazzi-li salutò avvicinandosi poi al piano cottura per prendere il bricco del caffè.
Ricevette in risposta dei leggeri mugugni che,invece di tranquillizzarla,non fecero che acuire la sensazione che l'aveva colta non appena aveva visto i ragazzi.
C'era una strana atmosfera dentro la piccola cucina:una tensione inaspettata,talmente densa da sembrare quasi palpabile.
Eppure credeva di aver risolto tutti i problemi che l'avevano assillata nelle ultime settimane: dopo aver preso una comune decisione lei Harry,Ron ed Hermione avevano parlato con James  e Rose e avevano spiegato loro cosa volevano perchè quella storia fosse "accettabile" ai loro occhi.
Inizialmente Rose si era opposta alla loro decisione,ma aveva dovuto arrendersi quando aveva capito che non poteva fare altrimenti,almeno se voleva continuare la sua relazione con James.
Al contrario di quanto si era aspettata,James era rimasto tutto il tempo in silenzio,quasi inebetito,limitandosi ad annuire un paio di volte.
Ora la vita aveva ripreso a scorrere tranquilla,o almeno così aveva creduto fino a quel momento.
Possibile che ci fosse ancora qualche segreto fra lei ed i suoi figli?
Dopo aver versato il caffè in una tazza si voltò verso i ragazzi e lanciò loro uno sguardo: se non fossero stati attenti avrebbero rischiato di tuffarsi con il naso nelle loro scodelle tanto i loro volti erano incassati nel collo.
-Va tutto bene ragazzi?-domandò loro prima di posare le labbra sulla tazza.
James annuì,ma l'attenzione di Ginny venne attirata dallo sguardo veloce che Lily aveva lanciato verso destra,dove erano seduti Albus e Ronald.
Possibile che Albus ne avesse combinata un'altra?
Quell'anno le maggiori preoccupazioni erano venute proprio dal ragazzo,possibile che dopo un breve periodo di pace,ci fossero dei nuovi problemi?
-E' tutto apposto,tesoro?-domandò direttamente ad Albus.
Il ragazzo le scoccò un sorriso e annuì.
-Mai stato meglio-
Ginny annuì,non riuscendo ad allontanare da sè quella sensazione così forte,ma attribuendola alla sua apprensione,si impose di smetterla con quegli strani pensieri che avrebbero finito per rovinarle la giornata.
-Bene...Sarà meglio che vada a svegliare Emy-disse più a sè stessa che ai propri figli voltando loro le spalle e facendo un passo verso la porta.
-Mamma...-si sentì richiamare.
Si fermò e si voltò verso la destra del tavolo,fissando questa volta Ronald,che ricambiò il suo sguardo.
-Veramente c'è una cosa di cui dovrei parlarti-disse con voce tentennante.
Ginny incarcò un sopracciglio,messa in allarme da quelle parole.
-Però credo sia meglio che tu ti sieda-intervenne Lily.
Gli altri annuirono,facendo preoccupare maggiormente la donna.
-E' una cosa seria?-domandò ai ragazzi sedendosi accanto a Scorpius.
Tutti annuirono.
Ma prima che Ronald potesse parlare di nuovo,la porta della cucina si aprì di nuovo ed entrò Harry,i capelli già perfettamente domati con il gel e uno dei suoi completi eleganti.
-Buongiorno ragazzi!'Giorno tesoro...E' rimasto un pò di caffè per me?-salutò avvicinandosi al tavolo per sistemare su una spalliera la giacca del completo.
-Buongiorno amore.
Te ne ho lasciato un pò nel bricco,dovrebbe essere ancora caldo-lo salutò Ginny accennando un veloce sorriso al suo indirizzo prima di tornare a guardare il figlio.
-Allora?Qual'è questa terribile notizia?-ironizzò cercando ancora una volta di allontanare i suoi timori-Riguarda te Ronnie?-
Il ragazzo annuì ancora.
-Terribile notizia?E' successo qualcosa ad Hogwarts?-si intromise Harry avvicinandosi al tavolo,la tazza stretta nella mano sinistra.
Sentendo su di sè lo sguardo interrogativo di entrambi i propri genitori,Ronald sentì il respiro bloccarsi nella cassa toracica:non riusciva più a respirare,il suo cervello non rispondeva più agli stimoli celebrali.
Deglutì nervosamente cercando di controllarsi e allontanò lo sguardo dai suoi genitori: se avesse continuato a fissarli non ce l'avrebbe mai fatta.
Come aveva fatto pochi giorni prima con James,abbassò lo sguardo sulle proprie braccia posate sulla tavola,e cercò di prendere fiato.
-Rebecca è incinta-sputò fuori alla fine.

 

-ASSURDO!INACCETTABILE!SIETE DUE INCOSCIENTI!-
Le urla del professor Paciock risuonavano per tutta la stanza come un eco minacciosa.
L'annuncio di Ronald aveva provocato la rottura della tazza preferita di Harry che,colto alla sprovvista da quelle parole,l'aveva lasciata cadere senza neanche accorgersene.
Sua madre era rimasta in silenzio due secondi,lo sguardo fisso su di lui,prima di chiedergli di ripetere.
Nonostante fosse intimidito e fottutamente spaventato da quello che avrebbe comportato ripetere la frase di poco prima,Ronald aveva capito che non poteva fare altrimenti.
Aveva alzato lo sguardo e fissato ora suo padre ora sua madre,confermando le loro peggiori paure.
Raccontò loro del pomeriggio in cui era andato da Rebecca subito dopo il loro ritorno da Seattle e lei gli aveva detto per la prima volta di essere incinta,della loro decisione comune di tenere il bambino e della visita che avevano fatto per l'ecografia.
-Siete usciti da Hogwarts senza permesso?E se qualcuno vi avesse scoperto?-aveva domandato suo padre ancora scioccato.
-Al momento questo mi sembra un problema irrilevante-aveva commentato sua madre, in un tono secco che Ronald non le aveva mai sentito usare prima di allora.
L'intenzione del ragazzo era quella di parlare solo del bambino e della loro decisione di crescerlo insieme,evitando per il momento di parlare del matrimonio,ma andando avanti con il racconto si rese conto che quell'idea non era fattibile:sapeva che non ce l'avrebbe mai fatta ad affrontare di nuovo quegli sguardi e quella pressione.
Così confessò loro del matrimonio,notando lo sguardo di rimprovero di suo padre.
Quello di sua madre,invece,era diventato improvvisamente vuoto.
-E questo è tutto-
Nella stanza era tornato il silenzio,pesante e denso come nebbia e nessuno per un paio di minuti ebbe il coraggio di dire nulla.
-A questo punto credo sia il caso di parlare con Neville e Hannah-aveva commentato poi suo padre.
Ed ora erano lì,dove qualche giorno prima erano stati seduti Rose e James.
Non appena saputo il motivo della convocazione il padre di Rebecca aveva iniziato ad inveire: contro Ronald,contro entrambi e anche contro la propria figlia.
-Quanto ancora pensavate di tenere questo segreto?-domandò guardando entrambi.
-Non per molto ancora credo...Ormai inizia a vedersi anche sotto la divisa-rispose Rebecca con un fil di voce.
Neville scosse la testa,cercando di dar sfogo alla propria rabbia ed incredulità.
-Perchè non sei venuta a parlare con me quando l'hai scoperto?Credevo che tu mi raccontassi tutto-fece Hannah alla figlia.
-Come facevo a raccontarti una cosa del genere?Anche se ti avessi fatto promettere di non dirlo,ne avresti parlato subito con papà-
-Naturalmente,ma questo non cambia il fatto che avrei potuto consigliarti,aiutarti a capire cosa era più giusto fare-disse ancora la donna.
Rebecca fissò sua madre per qualche secondo prima di parlare di nuovo.
-Io lo so quello che è giusto fare.
Crescerò il bambino insieme a Ronald-
-Ah per favore!-commentò esasperato suo padre.
-Le posso assicurare signore che non è stata la decisione di un momento,abbiamo riflettuto a lungo prima di decidere cosa fare...Abbiamo considerato tutte le varie opzioni-intervenne Ronald in difesa di quella che ormai era sua moglie,una mano saldamente stretta nella sua.
-E tenerlo è la soluzione più assennata secondo voi?Avete soltanto diciassette anni...-gli domandò Harry facendo muovere lo sguardo di Ronald da Neville al proprio padre.
In quel breve intervallo di tempo,Ronald si chiese cosa li avrebbe aiutati a capire,quali parole erano giuste perchè i quattro adulti vedessero la situazione sotto la loro ottica.
Sospirò e si passò la mano libera fra i capelli rossi,cercando di riflettere velocemente.
-Quale sarebbe stata la tua decisione al mio posto?Se la mamma fosse venuta da te e ti avesse detto di essere incinta,tu cosa avresti fatto?Le avresti detto di abortire?
O peggio te ne saresti lavato le mani facendo finta che quel bambino non fosse il tuo?
Volevi che mi comportassi così?-gli domandò fissando il suo sguardo.
-Certo che no!Io non ti ho insegnato a fuggire dalle responsabilità-ribattè subito Harry.
-Esatto.
Tu mi hai insegnato ad affrontare ogni situazione,anche la più difficile a testa alta,incurante di quello che possano pensare gli altri,scegliendo soltanto in base al mio instinto.
Questo è quello che ho fatto:quando abbiamo accennato all'idea dell'aborto mi è sembrato qualcosa di ingiusto,di sbagliato.
Abbiamo deciso di avere questo bambino consapevoli della possibilità di essere soli contro tutti, anche senza di voi,ma mai una volta,dopo aver preso quella decisione abbiamo tentennato-disse serio.
-Sappiamo che non sarà facile,che ci saranno dei momenti in cui arriveremo a non sopportare la vista dell'altro o che ci chiederemo come sarebbe stata la nostra vita se avessimo scelto diversamente,ma siamo certi che non rimpiangeremo mai la scelta fatta-continuò Rebecca.
Per la prima volta nella stanza scese il silenzio,che portò Ronald a muovere lo sguardo verso sinistra dove,seduta sul divano con la schiena rigida,sua madre aveva seguito tutta la conversazione senza dire una parola.
-Va tutto bene mamma?-le domandò pentendosi subito dopo di quella domanda.
La donna accennò un sorriso tirato e si ravviò alcune ciocche di capelli dietro l'orecchio destro.
-No, Ronnie...Non va per niente bene....Non riesco a spiegarmi come tu possa essere stato tanto irresponsabile-disse con voce seria.
-Mamma credimi...-disse il ragazzo non sapendo bene come continuare.
-Ti rendi conto che la tua vita,quella che hai vissuto finora è finita per sempre?Lo stesso vale per te Rebecca.
Come avete pensato di poter nascondere una cosa del genere per tutto questo tempo?-domandò ancora alzandosi in piedi,a troneggiare sui due ragazzi.
-Avevamo paura delle vostre reazioni...E tu ci stai mostrando che avevamo ragione-spiegò lui.
-Ginny...-cercò di intervenire Harry per evitare che la situazione diventasse spiacevole.
-No!Hai pensato a quando nascerà il bambino e voi sarete ancora a scuola?Chi si occuperà di lui?-domandò la rossa.
-Il bambino non nascerà prima della fine di aprile e per allora i corsi non saranno altro che delle ripetizioni delle lezioni precedenti in vista degli esami finali.
Faremo a turno per stare con lui e quando proprio non potremmo evitare le lezioni chiederemo  aiuto a sua sorella o ai miei fratelli-spiegò Ronald mostrando che avevano già pensato a lungo a quel particolare.
-I tuoi fratelli sanno del bambino?-chiese Harry sorpreso.
-L'ultimo a saperlo è stato James,qualche giorno fa...Gli altri invece erano presenti anche al matrimonio-aggiunse.
La faccia di Ginny si indurì maggiormente,mostrando chiaramente il sentimento che provava:si sentiva tradita,offesa dai suoi stessi figli.
Aveva sempre creduto di avere un rapporto aperto e sincero con loro ed invece in quell'ultmio anno si era dovuta ricredere più volte,prima con Albus e ora con James e Ronald.
Era davvero troppo per lei.
-Mi dispiace,ma io non ce la faccio...Non posso accettarlo-commentò.
Dopodichè voltò le spalle e a passo veloce uscì dal salotto,chiudendo di nuovo la porta dietro di sè,incurante della voce di Ronald che la richiamava.
-Lascia perdere...Dalle un pò di tempo per riflettere,ne ha bisogno-disse Harry al figlio.
Ronald annuì titubante e cercò lo sguardo di Rebecca che gli sorrise cercando di infondergli un pò di coraggio e di forza.
Notò solo distrattamente lo sguardo che suo padre lanciò ai genitori di Rebecca e si chiese cos'altro aspettarsi dopo la sfuriata di sua madre.
-Ok,cerchiamo di risolvere questo problema...-


Alla fine,grazie soprattutto all'intervento di Harry,una soluzione si trovò.
I due ragazzi avrebbero continuato la vita di sempre ad Hogwarts fino al momento del parto; dopo la nascita del bambino,Hannah si sarebbe trasferita temporaneamente negli appartamenti del marito ad Hogwarts per dare una mano alla figlia e permetterle così di studiare per gli esami.
Ma,e su questo erano stati chiari sia i ragazzi che gli adulti,sarebbero stati Ronald e Rebecca a prendere tutte le decisioni riguardo al bambino e,una volta finiti gli studi avrebbero iniziato la loro vita insieme come famiglia,senza interferenze da parte degli adulti.
-L'unica incognita resta la mamma-commentò Ronald quando ebbe finito di raccontare dell' incontro ai fratelli.
-Magari papà riuscirà a calmarla e a farla ragionare-disse James poco convinto.
-Sai credevo che sarebbe stato papà ad andare su tutte le furie,mi ha davvero spiazzato- confessò Lily.
Ronald annuì,concorde con la sorella.
Era spaventato dalla possibilità che sua madre non lo perdonasse,almeno nell'immediato,per quello che aveva fatto,ma quello che lo tranquillizzava era sapere di aver fatto la cosa giusta, per sè e per la sua famiglia.
Era certo che un giorno sua madre lo avrebbe capito.
-Quindi ora che succede?-domandò incerto Albus.
Gli altri alzarono le spalle,non sapendo come rispondere.
-Dobbiamo solo aspettare-commentò Scorpius dando voce al pensiero comune.
Lentamente,uno dopo l'altro annuirono.
Già quella era l'unica cosa da fare;aspettare e restare a guardare cosa riservava loro il futuro.

 

Salve a tutti!!!!

Chiedo scusa x il mostruoso ritardo,diciamo che ho allungato(e anche di tanto)le vacanze di Natale,ma si sa,ogni male alla fine ritorna e quindi eccomi qui con l'ultimo capitolo.

Alla fine ce l'abbiamo fatta!!!

So che la fine nn è quello che molti di voi si aspettavano,con Harry così comprensivo e Ginny che va tutte le furie x la situazione di Ronnie e Rebecca,ma mi sono detta che dovevo cambiare un pò le carte in tavola:sarebbe stato scontato se lui fosse andato su tutte le furie e lei avesse cercato di rimettere a posto le cose.

Ringrazio tutti coloro che hanno seguito la storia,incuranti della sua lunghezza e del tempo che intercorreva fra un capitolo e l'altro.

Vi chiedo inoltre di perdonarmi se in quest'ultimo capitolo ci sn errori di battitura o di ortografia.

E ora i ringraziamenti:Sweey(Innanzitutto scusa se t sto tenendo cn il fiato sospeso x la storia di "Queer as Folk",ma ho preferito concentrarmi su qst ultimo capitolo.A breve posterò anche quella fiction.Ora...Secondo me,anche se i fratelli Potter avessero provato a dissuadere i due "promessi sposi" dalle loro intenzioni,nn sarebbe servito a molto visto che erano entrambi maggiorenni e quindi capaci prendere quella decisione per conto proprio),Angel_SG(Devo ammettere che io nn amo particolarmente Taylor Swift,ma x una serie di circostanze ho scoperto qst canzone e la trovo perfetta x qst coppia,rispecchia il loro amore in tt e x tt...Già, alla fine la povera Ginny ha accusato il colpo),Manda(Infatti credo sia stato qst + di tt a ferire la povera Ginny,essere stata tenuta fuori da un eventoi cs importante nella vita del figlio,se poi vogliamo aggiungerci anche il bambino,è normale che sia andata un pò in tilt...X qnt riguarda James possiamo dire che si sn ritrovati nella stessa situazione di pochi mesi prima, soltanto che a ruoli invertiti),Sklupin(Credo che inconsciamente Ronnie abbia evitato di proposito di nn dire a Jim del matrimonio,quasi volesse fargli pagare il segreto che x mesi aveva avuto con lui sulla sua relazione con Rose...Sn d'accordo con te:Scorpius,specie se in coppia cn Albus,è fantastico!),Luthien241(Ti solleverebbe un pò il morale sapere che presto ci sarà un seguito?),Kikka15(Non sarebbe un Malfoy se nn fosse diretto e anke un pò spietato...).

Bene,ora è davvero tutto,io vi saluto e vi ringrazio ancora una volta per il supporto che mi avete dimostrato in tutti questi mesi(nn sapete qnt è stato fondamentale per me e per la riuscita di questa fiction),e vi prometto che dopo una breve pausa,ci rivedremo presto.

Baci,Eva

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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