FACE TO FACE
Come aveva potuto
trattare così Jesse?
Hermione si sentiva uno schifo. Era entrata
quasi alla chetichella in chiesa e subito lo sposo si era alzato e posizionato
sui primi gradini dell’altare. Ma intuì all’istante che qualcosa non andava. La
sposa non era accompagnata dalle damigelle e soprattutto aveva uno sguardo che
non prometteva niente di buono.
-Posso parlarti?-
chiese Hermione con un filo di voce a Jesse. Il ragazzo totalmente incapace di pensare in quel
momento, annuì seguendo quella che doveva essere la sua futura moglie in una sala
adiacente.
-Cosa succede, Herm? Qualcosa non va?
Da che parte doveva
cominciare? Comunque la mettesse, Hermione aveva
totalmente torto! E aprire bocca non le era mai sembrato così difficile in
tutta la sua vita.
-Jesse…io…io non posso sposarti!- disse infine la
ragazza non sapendo esattamente dove avesse trovato il coraggio per farlo.
-Tu…cosa? E’ successo qualcosa?
Perché Jesse era così maledettamente dolce e premuroso anche in
quel momento? Sarebbe stato molto più facile per Hermione
sopportare una scenata…ma non quello!
-Non…non è successo nulla, Jesse…- mentì Hermione incapace
di guardarlo troppo a lungo negli occhi.
-Ti conosco, Mione…non prendermi in giro! Non credo di meritarmelo!
-Hai ragione…non te lo meriti! Tu meriti una ragazza che ti ami
sul serio, dal profondo del cuore…
-E tu…non…tu
non mi ami?- gli occhi di Jesse imploravano Hermione di non farlo soffrire, di non spezzargli il cuore.
Ma arrivata a quel punto, la ragazza non poteva più tornare indietro.
-No. Io non ti amo, Jesse.
Ti voglio bene…e tanto anche…ma
non ti amo.
Un gelido silenzio
cadde nella stanza. Hermione avrebbe voluto dire qualcosa
di intelligente per scusarsi, ma non le veniva in mente nulla. O meglio…tutto quello che le passava per la testa non era
propriamente adatto in quel momento.
-E’ per via di quel Malfoy, vero?- chiese infine Jesse
togliendosi la giacca.
-Jesse…
-NO, Hermione! Tu mi stai mollando all’altare il giorno delle
nostre nozze! Io ho diritto ad una spiegazione! Almeno questo me lo devi, visto
che mi hai preso in giro per tutto questo tempo! Perché non te ne sei accorta
oggi di non amarmi, non è vero?
Finalmente Jesse aveva cominciato a reagire…ma
anche ora Hermione faticava a trovare le parole. Si
sentiva tremendamente in colpa perché tutto quello che il ragazzo le stava
dicendo era vero.
-Sì…non l’ho capito oggi…l’ho
sempre saputo…
-Sei ancora innamorata
di Draco?
-Sì…- ammise Hermione
e si stupì della sensazione di calore che provò nel petto. Ammettere di amare Draco la faceva sentire bene come non stava da tempo. Era
come se nulla fosse mai cambiato dentro di lei. Lo aveva inconsciamente
aspettato per tutti quegli anni. Non si era mai davvero allontanata da lui, dal
suo ricordo. E ora che poteva finalmente rivederlo, la sua vita fatta di
menzogne le stava stretta.
-Dovevo immaginarlo!
Sono stato uno stupido a pensare che avrei potuto prendere il suo posto!
-Non è colpa tua, Jesse! Tu sei un ragazzo magnifico…
-Piantala Hermione! Non devi fingere di essere gentile con me…sei stata crudele…mi hai
mentito per tutto questo tempo!- la rabbia di Jesse
usciva ad ogni parola. E Hermione non poteva
biasimarlo.
-Io non ti ho mentito…non sapevo…non capivo!
-Ma fammi il piacere!
Scommetto che Ginny e Harry ne sanno qualcosa…scommetto che loro ti avevano avvertito
dell’errore grossolano che stavi per fare.
Hermione annuì. Che altro poteva fare?
-Vattene! Non voglio
vederti mai più…non voglio nemmeno sentirti nominare!
-Lo sai che questo non
è possibile…lavoriamo tutti e due al ministero…
-Ho un’idea…perché non chiedi un trasferimento?- propose
sarcastico il ragazzo.
-Non dire idiozie!
Quello è il mio lavoro, la mia vita! Non abbandonerò tutto solo perché…
-Solo perché? Credi
che sia troppo rispetto a quello che mi hai fatto?
-Stai esagerando, Jesse! E comunque non voglio restare qui a discutere!
-Certo…immagino che Draco
ti aspetti da qualche parte! Vi farete due belle risate alle mie spalle.
Forse questo commento Jesse se lo poteva risparmiare. Ma il dolore e la rabbia
erano troppo perché potesse pensare lucidamente.
-Jesse…- disse Hermione
con un filo di voce e con le lacrime agli occhi. Ma non aveva la forza per dire
altro e per sopportare altro. Girò su se stessa e si smaterializzò. E quando
aprì gli occhi, i ricordi degli anni a Hogwarts la
investirono.
Da quanti anni non
andava al Paiolo Magico? Hermione si sforzò di ricordare…forse dal suo sesto anno a Hogwarts…sì,
era così. Ma i suoi occhi riconobbero subito la stanza spoglia in cui lei e i
suoi amici passavano le ore nei giorni precedenti alla partenza per Hogwarts.
-Signorina Granger?- chiese Tom, il vecchio locandiero.
L’uomo la fissava con uno sguardo stupito che Hermione
sulle prime non capì. Poi ricordò che indossava ancora l’abito da sposa e
nemmeno nel mondo dei maghi era normale girare per strada con un simile
abbigliamento.
-Tom…si ricorda di me?- mormorò la riccia
cercando di cacciare il rossore che certamente aveva ricoperto le sue guance.
-E come potrei
dimenticarla? Lei e i signori Potter e Weasley…nessuno
si dimenticherà mai di voi…
-Grazie, Tom!- e Hermione sorrise a fatica. Piano piano
nella sua mente tornava a fare capolino il motivo che la portava lì e la voglia
di chiacchierare amabilmente diminuiva.
-Senta, Tom…avrei bisogno di una informazione…mi
sa dire quale stanza occupa il signor Malfoy?
-Il signor Malfoy?- chiese Tom improvvisamente più guardingo. La
verità sulla storia di Draco non era ancora trapelata,
pensò Hermione.
-Sì, Tom…Draco Malfoy. So per certo
che si trova qui…o almeno così mi è stato detto…
-Certo…il signor Malfoy
è al terzo piano. Stanza 37. Vuole che la accompagni?
-No…grazie…conosco la strada- e sorrise di nuovo a Tom
con dolcezza. Voleva restare sola per mettere insieme le idee…non
sapeva ancora cosa avrebbe detto a Draco…e come
avrebbe reagito incrociando di nuovo quegli occhi color ghiaccio che da sempre
popolavano le sue notti.
Immersa nei suoi
pensieri non si rese conto di essere arrivata davanti alla porta della stanza
di Draco. Fissò la porta…improvvisamente
non voleva più entrare. Se lui l’avesse respinta? Cosa avrebbe fatto lei?
-Hermione?
Draco aveva aperto la porta della sua
stanza e si trovò davanti la ragazza vestita da sposa. Il suo cuore perse un
colpo. Non si aspettava di vederla…non lì, non in
quel momento, non così…
-Dray…- mormorò la ragazza.
-Cosa…come mai sei qui?
-Volevo vederti…
I cuori dei due
ragazzi battevano veloci…le emozioni che provavano
cinque anni primi non erano cambiate minimamente. I loro occhi si erano
incatenati tra loro e nessuno dei due sembrava voler distogliere lo sguardo per
primo.
-Vuoi entrare?- chiese
Draco con la voce rotta per l’emozione.
-Sì, grazie…- Hermione sorrise e Draco per un secondo valutò seriamente l’eventualità di
baciarla senza dire nulla. Ma non lo fece…non poteva
certo sperare che Hermione lo perdonasse così, su due
piedi! Di sicuro avrebbe dovuto spiegarle i motivi che lo avevano portato a
quella dolorosa scelta…farle capire che non aveva mai
smesso di amarla e di pensare a lei un solo istante…ma
non fece in tempo ad aprire di nuovo la bocca. No…perché
le labbra di Hermione si erano posate sulle sue…così dolci e morbide. Draco
chiuse gli occhi per poter continuare a sognare, perché era di certo un sogno.
Uno dei tanti sogni che aveva fatto in quegli anni…
Quando aprì gli occhi
fece appena in tempo a vedere la mano di Hermione che
lo schiaffeggiava.
-Questo è per tutto il
dolore e la solitudine che mi hai fatto provare!- disse Hermione
severa, ma Draco la conosceva bene. Troppo bene per
non capire che dietro quello schiaffo c’erano occhi che brillavano per la gioia
e una voce che era incrinata dalla voglia di piangere.
-E il bacio? A cosa
devo il bacio che mi hai dato prima?
Hermione sorrise e le sembrò di sorridere per
la prima volta da anni! Draco la guardava in quel modo…nel suo solito modo. Quello malizioso e provocatorio
che solo lui aveva. E che la faceva impazzire e arrossire.
-Quello era per
ricordarti cosa hai perso in questi anni…- mormorò la
ragazza avvicinandosi di nuovo a lui. poteva specchiarsi nei suoi occhi color
ghiaccio. Quanto le erano mancati? Non sapeva dirlo o quantificarlo…
-Non avevo bisogno di
quello per ricordarmelo. I tuoi baci e i tuoi occhi sono le cose che mi sono
mancate di più in questi anni di esilio…
Draco appoggiò la sua mano calda sulla
guancia gelata di Hermione che piegò il capo per far aderire
meglio il suo viso alla mano del ragazzo. Con un movimento veloce il biondino
avvicinò il corpo di Hermione al suo e la abbracciò.
Ed Hermione cominciò a piangere…tutte
le lacrime che aveva trattenuto per anni trovarono finalmente sfogo, perché era
consapevole che tutto il dolore era finito. Ora non poteva che essere felice
perché il suo Draco era tornato da lei.
-Non piangere…Mione…ora sono qui…sono
tornato. E non me ne andrò mai più, te lo prometto!- e appoggiò un dolce bacio
sui capelli profumati della ragazza.
-Perché non mi hai mai
detto nulla? Io potevo…- cominciò Hermione.
Draco sapeva che sarebbe giunto il momento di dare spiegazioni…non poteva certo rifiutargliele. Non ora che si
stavano ritrovando.
-No, Mione. Tu non potevi. Non potevi aiutarmi…nessuno
poteva, nemmeno Harry. Infatti…guarda come è andata a
finire. Quando tu sei arrivata a Malfoy Manor…e mia zia ti ha torturata…è
stato allora che mio padre ha capito. Non ho mosso un dito, ricordi?
-Quindi è colpa mia se
sei dovuto fuggire?
-No…assolutamente no…dico
solo che persino standoti lontano ho rischiato di mettere in pericolo la tua
vita e la riuscita della missione…immagina se ti
avessi raccontato tutto!
Hermione guardò il ragazzo dritto negli
occhi. Si erano accomodati sul letto disfatto della stanza e la riccia
ascoltava con attenzione ogni singola parola. In cuor suo aveva già perdonato Draco…lo sapeva bene…ma voleva
sapere il perché. Perché aveva dovuto sopportare tutto quello…
-Sì, capisco…ma potevi risparmiarti di baciare Pansy…
Draco rise di cuore. E ad Hermione ricominciò a battere il cuore, come se la sua vita
dipendesse dalla felicità di Draco.
-Gelosa…- non era una domanda ma una
affermazione.
-Gelosa? Io? Ti sbagli
mio caro…
-Certo…farò finta di crederti…Pansy
era il modo migliore per allontanarti da me. All’istante.
-E avevi ragione…- mormorò Hermione
ritornando con la memoria quella scena.
-Mi dispiace…io non volevo farti soffrire, ma non vedevo altra
strada per poter avere davvero un futuro con te!
-Futuro? Hai rischiato
di morire! Di dover restare nascosto per il resto della tua vita!- protestò Hermione ritrovando quella caparbietà che l’aveva
caratterizzata negli anni a Hogwarts.
-Era un rischio che
dovevo correre…
-Potevi morire…
-Anche combattendo
insieme a voi!- precisò Draco.
-Non sarebbe successo…ti avrei protetto io!
Draco rise di nuovo.
-Che c’è? Credi che
non ne sarei stata capace?
-No…affatto! Ma a cosa serve rivangare il
passato Hermione? quello che è successo è successo…ho sbagliato a tenerti all’oscuro, lo ammetto.
Dovevo fidarmi maggiormente di te…ma onestamente
rifarei tutto nello stesso modo…
-Lo immaginavo- mormorò
Hermione sorridendo dolcemente.
-Perché sei venuta
qui?- continuò il biondino dopo qualche istante di silenzio.
-Non lo sai?
Hermione lo fissava con gli occhi umidi. Non
si sentiva così bene e così leggera da anni…nello stesso
istante in cui aveva incrociato di nuovo gli occhi di Draco
aveva capito che per lei non c’era futuro se non con lui.
-E come l’ha presa Jesse?
-E tu come sai di Jesse? Harry…immagino…
-Già…non avrei mai creduto che un Malfoy un giorno avrebbe avuto bisogno di un Potter…
-Un tempo non credevi
nemmeno di poterti innamorare di una Mezzosangue!
Draco assunse una espressione
indecifrabile. Tristezza e rimpianto forse…come se i
ricordi che erano affiorati dentro di lui gli facessero troppo male.
-Sì…beh, le persone cambiano!
-Vero…e per inciso anche tua madre in tutto
questo ha avuto la sua parte…
-Mia madre?
-Sì…è stata lei che mi ha fermata appena
in tempo!- disse Hermione fissando il proprio vestito
sgualcito.
-Dovrò ricordarmi di ringraziarla…un giorno…
-Ti vuole bene…non ce l’ha con te…
Draco si alzò e si diresse verso il
camino. Il suo volto sembrò ancora più pallido alla luce del fuoco. Hermione lo seguì e lo avvolse con le sue braccia
appoggiando la testa alla sua schiena.
-Sei a casa ora…
-Già…Hermione?
-Dimmi…
-Per me non è cambiato
nulla. In questi mesi…quello che provo per te è immutato…ti amo esattamente come quei giorni felici a Hogwarts.
Nel dire tutto questo Draco si era voltato e aveva preso il volto della ragazza
tra le mani costringendola a fissarlo negli occhi. Era il solo modo che aveva
per farle capire che non stava mentendo.
-Lo so…lo so che non ci sono scuse per averti lasciato…soprattutto in quel modo…ma…
-Dray…lo vedi come sono vestita? Ho appena
lasciato un ragazzo assolutamente perfetto all’altare davanti a tutti i parenti
e gli amici che mi fissavano come se fossi diventata pazza…
-Ah…e così Jesse
era perfetto- questa volta fu Draco a stizzirsi per
l’affermazione della ragazza.
-E poi sarei io la
gelosa? Jesse è stato magnifico con me…mi ha fatto superare un momento molto difficile..ma non
è mai riuscito a riempire il vuoto che tu mi hai lasciato dentro…non
aveva senso sposare un uomo che non amo…non quando
l’uomo che davvero amo è quei davanti a me…
Draco ascoltò tutto in silenzio non
distogliendo mai i suoi occhi da quelli di Hermione.
dopo qualche istante sorrise e appoggiò le labbra su quelle di Hermione tenendole sempre il volto tra le mani.
-Dopo tutto qualcosa
di buono devo averlo fatto…- sussurrò il ragazzo
sfiorando le labbra della riccia.
-Perché?
-Sei ancora qui…nonostante tutto…tutto quello
che ti ho fatto e che ti è successo…
-Sono qui perché so
perfettamente che senza di te non sarò mai felice…e
non penso che valga la pena di vivere un’intera esistenza condannandomi da sola
all’infelicità…
-Sono assolutamente
d’accordo con te!
E Draco
fece qualcosa che Hermione non si sarebbe mai
aspettata, non in quel momento. Si inginocchiò davanti a e le prese la mano
destra.
-Hermione…credo che abbiamo già passato abbastanza
tempo separati…non voglio sprecare nemmeno un secondo
senza di te…lo so che può sembrarti folle, in fondo
cinque anni senza mai vederci o parlarci sono moltissimo…tu
o io potremmo essere cambiati…ma io sono
assolutamente certo che tu sei la donna perfetta per me! di errori ne ho già
commessi molti, non voglio fare anche questo…Hermione,
ti prego, sposami! Saprò renderti felice e…
Hermione pose un dito sulla bocca di Draco.
-Ora mi hai reso la donna
più felice del mondo…
-Era un sì?
-Sì…- mormorò Hermione
abbracciando così forte Draco a stenderlo a terra.