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Autore: potterfanlalla17    22/01/2010    2 recensioni
Ciao a tutti...questa è la mia prima DRaco/Hermione. Scritta e dedicata a Hily, la mia sorellinadolce che per prima mi ha fatto scoprire questa coppia inedita. Essendo la mia prima storia su questa coppia vi chiedo un po' di clemenza...non conosco molto bene questo pairing e ho cercato di rendere la storia più credibile possibile. Siamo al quarto anno, durante il Torneo Tremaghi. Ron ha appena chiesto a Hermione di accompagnarlo al Ballo del Ceppo, ma lo ha fatto nel modo maldestro che tutti conosciamo. Come reagirà Hermione? In questa storia c'è anche la coppia Harry/Ginny...anche loro alle prese con il loro amore che nasce. Come è evidente non seguirò gli avvenimenti della Rowling...spero mi perdonerà per questo! Buona lettura e...recensite. Grazie.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Ginny, Luna/Ron
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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FACE TO FACE

 

Come aveva potuto trattare così Jesse?

Hermione si sentiva uno schifo. Era entrata quasi alla chetichella in chiesa e subito lo sposo si era alzato e posizionato sui primi gradini dell’altare. Ma intuì all’istante che qualcosa non andava. La sposa non era accompagnata dalle damigelle e soprattutto aveva uno sguardo che non prometteva niente di buono.

-Posso parlarti?- chiese Hermione con un filo di voce a Jesse. Il ragazzo totalmente incapace di pensare in quel momento, annuì seguendo quella che doveva essere la sua futura moglie in una sala adiacente.

-Cosa succede, Herm? Qualcosa non va?

Da che parte doveva cominciare? Comunque la mettesse, Hermione aveva totalmente torto! E aprire bocca non le era mai sembrato così difficile in tutta la sua vita.

-Jesse…io…io non posso sposarti!- disse infine la ragazza non sapendo esattamente dove avesse trovato il coraggio per farlo.

-Tu…cosa? E’ successo qualcosa?

Perché Jesse era così maledettamente dolce e premuroso anche in quel momento? Sarebbe stato molto più facile per Hermione sopportare una scenata…ma non quello!

-Non…non è successo nulla, Jesse…- mentì Hermione incapace di guardarlo troppo a lungo negli occhi.

-Ti conosco, Mione…non prendermi in giro! Non credo di meritarmelo!

-Hai ragione…non te lo meriti! Tu meriti una ragazza che ti ami sul serio, dal profondo del cuore…

-E tu…non…tu non mi ami?- gli occhi di Jesse imploravano Hermione di non farlo soffrire, di non spezzargli il cuore. Ma arrivata a quel punto, la ragazza non poteva più tornare indietro.

-No. Io non ti amo, Jesse. Ti voglio bene…e tanto anche…ma non ti amo.

Un gelido silenzio cadde nella stanza. Hermione avrebbe voluto dire qualcosa di intelligente per scusarsi, ma non le veniva in mente nulla. O meglio…tutto quello che le passava per la testa non era propriamente adatto in quel momento.

-E’ per via di quel Malfoy, vero?- chiese infine Jesse togliendosi la giacca.

-Jesse…

-NO, Hermione! Tu mi stai mollando all’altare il giorno delle nostre nozze! Io ho diritto ad una spiegazione! Almeno questo me lo devi, visto che mi hai preso in giro per tutto questo tempo! Perché non te ne sei accorta oggi di non amarmi, non è vero?

Finalmente Jesse aveva cominciato a reagire…ma anche ora Hermione faticava a trovare le parole. Si sentiva tremendamente in colpa perché tutto quello che il ragazzo le stava dicendo era vero.

-Sì…non l’ho capito oggi…l’ho sempre saputo…

-Sei ancora innamorata di Draco?

-Sì…- ammise Hermione e si stupì della sensazione di calore che provò nel petto. Ammettere di amare Draco la faceva sentire bene come non stava da tempo. Era come se nulla fosse mai cambiato dentro di lei. Lo aveva inconsciamente aspettato per tutti quegli anni. Non si era mai davvero allontanata da lui, dal suo ricordo. E ora che poteva finalmente rivederlo, la sua vita fatta di menzogne le stava stretta.

-Dovevo immaginarlo! Sono stato uno stupido a pensare che avrei potuto prendere il suo posto!

-Non è colpa tua, Jesse! Tu sei un ragazzo magnifico…

-Piantala Hermione! Non devi fingere di essere gentile con me…sei stata crudele…mi hai mentito per tutto questo tempo!- la rabbia di Jesse usciva ad ogni parola. E Hermione non poteva biasimarlo.

-Io non ti ho mentito…non sapevo…non capivo!

-Ma fammi il piacere! Scommetto che Ginny e Harry ne sanno qualcosa…scommetto che loro ti avevano avvertito dell’errore grossolano che stavi per fare.

Hermione annuì. Che altro poteva fare?

-Vattene! Non voglio vederti mai più…non voglio nemmeno sentirti nominare!

-Lo sai che questo non è possibile…lavoriamo tutti e due al ministero…

-Ho un’idea…perché non chiedi un trasferimento?- propose sarcastico il ragazzo.

-Non dire idiozie! Quello è il mio lavoro, la mia vita! Non abbandonerò tutto solo perché…

-Solo perché? Credi che sia troppo rispetto a quello che mi hai fatto?

-Stai esagerando, Jesse! E comunque non voglio restare qui a discutere!

-Certo…immagino che Draco ti aspetti da qualche parte! Vi farete due belle risate alle mie spalle.

Forse questo commento Jesse se lo poteva risparmiare. Ma il dolore e la rabbia erano troppo perché potesse pensare lucidamente.

-Jesse…- disse Hermione con un filo di voce e con le lacrime agli occhi. Ma non aveva la forza per dire altro e per sopportare altro. Girò su se stessa e si smaterializzò. E quando aprì gli occhi, i ricordi degli anni a Hogwarts la investirono.

 

 

Da quanti anni non andava al Paiolo Magico? Hermione si sforzò di ricordare…forse dal suo sesto anno a Hogwarts…sì, era così. Ma i suoi occhi riconobbero subito la stanza spoglia in cui lei e i suoi amici passavano le ore nei giorni precedenti alla partenza per Hogwarts.

-Signorina Granger?- chiese Tom, il vecchio locandiero. L’uomo la fissava con uno sguardo stupito che Hermione sulle prime non capì. Poi ricordò che indossava ancora l’abito da sposa e nemmeno nel mondo dei maghi era normale girare per strada con un simile abbigliamento.

-Tom…si ricorda di me?- mormorò la riccia cercando di cacciare il rossore che certamente aveva ricoperto le sue guance.

-E come potrei dimenticarla? Lei e i signori Potter e Weasley…nessuno si dimenticherà mai di voi…

-Grazie, Tom!- e Hermione sorrise a fatica. Piano piano nella sua mente tornava a fare capolino il motivo che la portava lì e la voglia di chiacchierare amabilmente diminuiva.

-Senta, Tom…avrei bisogno di una informazione…mi sa dire quale stanza occupa il signor Malfoy?

-Il signor Malfoy?- chiese Tom improvvisamente più guardingo. La verità sulla storia di Draco non era ancora trapelata, pensò Hermione.

-Sì, Tom…Draco Malfoy. So per certo che si trova qui…o almeno così mi è stato detto…

-Certo…il signor Malfoy è al terzo piano. Stanza 37. Vuole che la accompagni?

-No…grazie…conosco la strada- e sorrise di nuovo a Tom con dolcezza. Voleva restare sola per mettere insieme le idee…non sapeva ancora cosa avrebbe detto a Draco…e come avrebbe reagito incrociando di nuovo quegli occhi color ghiaccio che da sempre popolavano le sue notti.

Immersa nei suoi pensieri non si rese conto di essere arrivata davanti alla porta della stanza di Draco. Fissò la porta…improvvisamente non voleva più entrare. Se lui l’avesse respinta? Cosa avrebbe fatto lei?

-Hermione?

Draco aveva aperto la porta della sua stanza e si trovò davanti la ragazza vestita da sposa. Il suo cuore perse un colpo. Non si aspettava di vederla…non lì, non in quel momento, non così…

-Dray…- mormorò la ragazza.

-Cosa…come mai sei qui?

-Volevo vederti…

I cuori dei due ragazzi battevano veloci…le emozioni che provavano cinque anni primi non erano cambiate minimamente. I loro occhi si erano incatenati tra loro e nessuno dei due sembrava voler distogliere lo sguardo per primo.

-Vuoi entrare?- chiese Draco con la voce rotta per l’emozione.

-Sì, grazie…- Hermione sorrise e Draco per un secondo valutò seriamente l’eventualità di baciarla senza dire nulla. Ma non lo fece…non poteva certo sperare che Hermione lo perdonasse così, su due piedi! Di sicuro avrebbe dovuto spiegarle i motivi che lo avevano portato a quella dolorosa scelta…farle capire che non aveva mai smesso di amarla e di pensare a lei un solo istante…ma non fece in tempo ad aprire di nuovo la bocca. No…perché le labbra di Hermione si erano posate sulle sue…così dolci e morbide. Draco chiuse gli occhi per poter continuare a sognare, perché era di certo un sogno. Uno dei tanti sogni che aveva fatto in quegli anni…

Quando aprì gli occhi fece appena in tempo a vedere la mano di Hermione che lo schiaffeggiava.

-Questo è per tutto il dolore e la solitudine che mi hai fatto provare!- disse Hermione severa, ma Draco la conosceva bene. Troppo bene per non capire che dietro quello schiaffo c’erano occhi che brillavano per la gioia e una voce che era incrinata dalla voglia di piangere.

-E il bacio? A cosa devo il bacio che mi hai dato prima?

Hermione sorrise e le sembrò di sorridere per la prima volta da anni! Draco la guardava in quel modo…nel suo solito modo. Quello malizioso e provocatorio che solo lui aveva. E che la faceva impazzire e arrossire.

-Quello era per ricordarti cosa hai perso in questi anni…- mormorò la ragazza avvicinandosi di nuovo a lui. poteva specchiarsi nei suoi occhi color ghiaccio. Quanto le erano mancati? Non sapeva dirlo o quantificarlo…

-Non avevo bisogno di quello per ricordarmelo. I tuoi baci e i tuoi occhi sono le cose che mi sono mancate di più in questi anni di esilio…

Draco appoggiò la sua mano calda sulla guancia gelata di Hermione che piegò il capo per far aderire meglio il suo viso alla mano del ragazzo. Con un movimento veloce il biondino avvicinò il corpo di Hermione al suo e la abbracciò. Ed Hermione cominciò a piangere…tutte le lacrime che aveva trattenuto per anni trovarono finalmente sfogo, perché era consapevole che tutto il dolore era finito. Ora non poteva che essere felice perché il suo Draco era tornato da lei.

-Non piangere…Mione…ora sono qui…sono tornato. E non me ne andrò mai più, te lo prometto!- e appoggiò un dolce bacio sui capelli profumati della ragazza.

-Perché non mi hai mai detto nulla? Io potevo…- cominciò Hermione. Draco sapeva che sarebbe giunto il momento di dare spiegazioni…non poteva certo rifiutargliele. Non ora che si stavano ritrovando.

-No, Mione. Tu non potevi. Non potevi aiutarmi…nessuno poteva, nemmeno Harry. Infatti…guarda come è andata a finire. Quando tu sei arrivata a Malfoy Manor…e mia zia ti ha torturata…è stato allora che mio padre ha capito. Non ho mosso un dito, ricordi?

-Quindi è colpa mia se sei dovuto fuggire?

-No…assolutamente no…dico solo che persino standoti lontano ho rischiato di mettere in pericolo la tua vita e la riuscita della missione…immagina se ti avessi raccontato tutto!

Hermione guardò il ragazzo dritto negli occhi. Si erano accomodati sul letto disfatto della stanza e la riccia ascoltava con attenzione ogni singola parola. In cuor suo aveva già perdonato Draco…lo sapeva bene…ma voleva sapere il perché. Perché aveva dovuto sopportare tutto quello…

-Sì, capisco…ma potevi risparmiarti di baciare Pansy…

Draco rise di cuore. E ad Hermione ricominciò a battere il cuore, come se la sua vita dipendesse dalla felicità di Draco.

-Gelosa…- non era una domanda ma una affermazione.

-Gelosa? Io? Ti sbagli mio caro…

-Certo…farò finta di crederti…Pansy era il modo migliore per allontanarti da me. All’istante.

-E avevi ragione…- mormorò Hermione ritornando con la memoria quella scena.

-Mi dispiace…io non volevo farti soffrire, ma non vedevo altra strada per poter avere davvero un futuro con te!

-Futuro? Hai rischiato di morire! Di dover restare nascosto per il resto della tua vita!- protestò Hermione ritrovando quella caparbietà che l’aveva caratterizzata negli anni a Hogwarts.

-Era un rischio che dovevo correre…

-Potevi morire…

-Anche combattendo insieme a voi!- precisò Draco.

-Non sarebbe successo…ti avrei protetto io!

Draco rise di nuovo.

-Che c’è? Credi che non ne sarei stata capace?

-No…affatto! Ma a cosa serve rivangare il passato Hermione? quello che è successo è successo…ho sbagliato a tenerti all’oscuro, lo ammetto. Dovevo fidarmi maggiormente di te…ma onestamente rifarei tutto nello stesso modo…

-Lo immaginavo- mormorò Hermione sorridendo dolcemente.

-Perché sei venuta qui?- continuò il biondino dopo qualche istante di silenzio.

-Non lo sai?

Hermione lo fissava con gli occhi umidi. Non si sentiva così bene e così leggera da anni…nello stesso istante in cui aveva incrociato di nuovo gli occhi di Draco aveva capito che per lei non c’era futuro se non con lui.

-E come l’ha presa Jesse?

-E tu come sai di Jesse? Harry…immagino…

-Già…non avrei mai creduto che un Malfoy un giorno avrebbe avuto bisogno di un Potter…

-Un tempo non credevi nemmeno di poterti innamorare di una Mezzosangue!

Draco assunse una espressione indecifrabile. Tristezza e rimpianto forse…come se i ricordi che erano affiorati dentro di lui gli facessero troppo male.

-Sì…beh, le persone cambiano!

-Vero…e per inciso anche tua madre in tutto questo ha avuto la sua parte…

-Mia madre?

-Sì…è stata lei che mi ha fermata appena in tempo!- disse Hermione fissando il proprio vestito sgualcito.

-Dovrò ricordarmi di ringraziarla…un giorno…

-Ti vuole bene…non ce l’ha con te…

Draco si alzò e si diresse verso il camino. Il suo volto sembrò ancora più pallido alla luce del fuoco. Hermione lo seguì e lo avvolse con le sue braccia appoggiando la testa alla sua schiena.

-Sei a casa ora…

-Già…Hermione?

-Dimmi…

-Per me non è cambiato nulla. In questi mesi…quello che provo per te è immutato…ti amo esattamente come quei giorni felici a Hogwarts.

Nel dire tutto questo Draco si era voltato e aveva preso il volto della ragazza tra le mani costringendola a fissarlo negli occhi. Era il solo modo che aveva per farle capire che non stava mentendo.

-Lo so…lo so che non ci sono scuse per averti lasciato…soprattutto in quel modo…ma…

-Dray…lo vedi come sono vestita? Ho appena lasciato un ragazzo assolutamente perfetto all’altare davanti a tutti i parenti e gli amici che mi fissavano come se fossi diventata pazza…

-Ah…e così Jesse era perfetto- questa volta fu Draco a stizzirsi per l’affermazione della ragazza.

-E poi sarei io la gelosa? Jesse è stato magnifico con me…mi ha fatto superare un momento molto difficile..ma non è mai riuscito a riempire il vuoto che tu mi hai lasciato dentro…non aveva senso sposare un uomo che non amo…non quando l’uomo che davvero amo è quei davanti a me…

Draco ascoltò tutto in silenzio non distogliendo mai i suoi occhi da quelli di Hermione. dopo qualche istante sorrise e appoggiò le labbra su quelle di Hermione tenendole sempre il volto tra le mani.

-Dopo tutto qualcosa di buono devo averlo fatto…- sussurrò il ragazzo sfiorando le labbra della riccia.

-Perché?

-Sei ancora qui…nonostante tutto…tutto quello che ti ho fatto e che ti è successo…

-Sono qui perché so perfettamente che senza di te non sarò mai felice…e non penso che valga la pena di vivere un’intera esistenza condannandomi da sola all’infelicità…

-Sono assolutamente d’accordo con te!

E Draco fece qualcosa che Hermione non si sarebbe mai aspettata, non in quel momento. Si inginocchiò davanti a e le prese la mano destra.

-Hermione…credo che abbiamo già passato abbastanza tempo separati…non voglio sprecare nemmeno un secondo senza di te…lo so che può sembrarti folle, in fondo cinque anni senza mai vederci o parlarci sono moltissimo…tu o io potremmo essere cambiati…ma io sono assolutamente certo che tu sei la donna perfetta per me! di errori ne ho già commessi molti, non voglio fare anche questo…Hermione, ti prego, sposami! Saprò renderti felice e…

Hermione pose un dito sulla bocca di Draco.

-Ora mi hai reso la donna più felice del mondo…

-Era un sì?

-Sì…- mormorò Hermione abbracciando così forte Draco a stenderlo a terra.

 

   
 
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