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Autore: Raven_95    22/01/2010    6 recensioni
E' la mia prima short fic... la 2° storia che faccio su Logan/Rogue... li adoro!!! per favore, siate gentili con me... E COMMENTATE! grazie
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anna Raven/Rogue, Logan/Wolverine
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La vide.
Camminava tranquilla lungo il fianco della scuola.

Quanto era stato via?
Mesi? Anni?
Comunque troppo... troppo lontano... da lei.

Tornò a guardarla.

Era più grande.
Aveva un top nero senza maniche che le arrivava appena sopra l'ombelico, stretto in vita da un bustino Bordeaux scuro, che si intonava perfettamente al rossetto, secondo Logan troppo da adulta per la sua "ragazzina".
Una minigonna nera le fasciava una parte delle gambe e subito sotto si trovavano i suoi anfibi neri, lunghi fino a mezza coscia.
E, logicamente, i suoi inseparabili guanti, che la coprivano praticamente sino all'omero.

Aveva i capelli corti, il ciuffo bianco sugli occhi.

Un po' gli dispiaceva che li avesse tagliati, adorava come i suoi lunghi capelli le incorniciassero quel volto da bambina... ma lei non era più una bambina.

 

Logan decise di uscire dall'ombra degli alberi e di avvicinarsi.

 

Rogue si bloccò subito.
Due forti braccia le cingevano la vita, e un intenso profumo di tabacco e alcool si librava nell'aria.

"Ciao, ragazzina" le soffiò nell'orecchio.

Non ci poteva credere, lui era lì, e la stava abbracciando!
Non l'aveva mai fatto, non così!

"Ciao, Logan" disse senza scomporsi, ma in realtà era in piena trepidazione: era tornato!

Probabilmente lui si rese conto che nell'averla abbracciata era andato un po' oltre e si affretto a ristabilire le vecchie barriere.
La lasciò e lei si voltò a guardarlo, un po' seccata dall'interruzione di quell'intimità, ma comunque felice di vederlo.

Lui notò che lei aveva ancora al collo la sua medaglietta.
Non potè impedirsi di sorridere... poi notò anche la scollatura della maglietta e allora decise di tornare a guardarla in viso.
Era bellissima, ma non era più una ragazzina, era una donna ora, un'adulta che sapeva prendere le sue decisioni.
Decise che era meglio tornare a parlare, prima di galoppare troppo oltre con la fantasia.

"Che hai fatto ai capelli?" non sorrideva
Lei pensò fosse contrariato da quel cambio di look, ma se ne infischiò.
"Li ho tagliati" disse toccandosi la nuca "non ti piacciono?" gli domandò facendo gli occhi da cucciolo
"No, no! Stai benissimo!" si affrettò a dire lui scuotendo le mani "E' solo che non ero preparato..."
Lei sorrise: era buffo vederlo arrossire per un semplice taglio di capelli...
"E tu che ci fai qui?"
"Non volevi vedermi?" chiese lui con un ghigno.
Stavolta fu la volta di Rogue di arrossire
"Ma che dici? Volevo solo sapere se...."
Non la fece nemmeno finire di parlare.
"Sono qui per riprendermi la medaglietta" rispose e tornò a guardarla
Lei si guardò la scollatura.
Lo sentì deglutire a vuoto.
Puntò il suo sguardo sul volto di lui.
Sembrava che Wolverine fosse in un forno a 180°: non faceva che sudare e sistemarsi il colletto della maglietta.
A lei brillarono gli occhi: forse era tornato per qualcos'altro...

Gli si avvicinò sinuosa, come solo le donne sanno fare.
Ormai era solo a 1 cm da lui.
Riusciva ad annusare il suo tipico odore di sigari e Wiskey, vedeva i nervi tendersi sul suo collo e lo sentiva respirare affannosamente

Logan intanto si chiedeva come faceva quella.... ragazzina.... a mandarlo fuori di testa....
Perchè quando sentiva il suo profumo, la vedeva sorridere, la ascoltava parlare cominciava a fare strani pensieri?
Non si dette risposta, anche se la conosceva...

Rogue decise di osare.
Si avvicinò ancora di più.
Posò la punta delle dita sul petto di lui.
Si mise in punta di piedi (e anche così gli arrivava a malapena al collo).
Lo fissò negli occhi, in quegli occhi che tanto desiderava avere su di sé, e gli sussurrò:

"Rimarrai?"
Per me? aggiunse col pensiero

Lui la guardò, guardò quei pozzi scuri che erano gli occhi di lei e vi lesse tanto affetto che si intenerì... e poi, lui voleva restare... rimanere con lei, vedere ogni giorno quegli occhi che per tanto (troppo) tempo lo tormentavano nel sonno.
Pensò per un attimo alle parole da usare.
Poi ghignò.

Strinse le braccia attorno alla sua vita per farla più vicina, mise le sue labbra vicino all'orecchio di lei e disse:

"Penso che terrò la medaglietta per un po'..."

La sciolse dall'abbraccio.
Tornò a guardarla.

Dopo un attimo di stupore lei sorrise, e si sentì veramente felice!

  
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