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Autore: Laricchia Bianca    22/01/2010    1 recensioni
Questa storia parla delle vicende scolastiche che accadono a Naruto Uzumaki e Hinata Hyuuga durante il liceo e men mano col tempo chissa potrò succedere qualcosa di magico..Leggete
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Era la magica sera dell’ultimo dell’anno, in quell’albergo di montagna.
 Una bellissima neve bianca e scintillante copriva ogni cosa, le stelle brillavano nell’aria frizzante e limpida, e i villeggianti erano sempre più coinvolti dall’atmosfera della festa. 
Tutti tranne Naruto, che se la stava cavando piuttosto bene nel confronto con il padre.
 Non per niente Naruto faceva parte della squadra di basket del liceo; anzi, ne era addirittura il capitano. 
Aveva l’agilità e la potenza esplosiva dei veri campioni.
 Minato Uzumaki, però, non era soltanto il padre di Naruto, bensi anche l'allenatore della squadra di basket dello stesso liceo, e quindi, mentre giocavano, dava consigli al figlio. 
Continua a girare a sinistra, Naruto, disse Uzumaki senior. 
L'avversario che dovrà curarti nella finale di campionato resterà spiazzato.  
Lo farai impazzire. 
Naruto ansimando, annui. Girare a sinistra.... 
Lui tenderà a guardare al centro, e tu, invece, partirai per la tangente, gli siegò il padre. 
Naruto annui nuovamente.  Cosi?
 Aggirò di scatto il padre, saltò e andoò al canestro in sottomano rovesciato.
 Il pallone s'infilò nella retina con un ciuff perfetto. Il ferro non era stato neppure sfiorato. 
Suo padre sorrise. Bello. Naruto ricambiò il sorriso.  
Non c'è niente di meglio che giocare a basket quando ci si sente cosi in forma!
 Sarebbero andati avanti per tutta la notte, ma proprio in quel'istante entrò in campo la madre di Naruto. 
Indossava un vestito da sera interamente coperto di pailette, e il basket non occupava il benchè minimo spazio nei suoi pensieri.
 Egi, ragazzi, ciao!  Disse con voce nsquillante.
 Quando fu certa di aver ottenuto la loro attenzione, aggiunse:  Siamo davvero venuti fin qui solo per continuare a giocare a basket?
 Naruto e suo padre si scambiarono un'occhiata d'intesa.
 Sapevano che quella domanda non esigeva necessariamente una replica, ma decisero di rispondere ugualmente.
 All'unisono, stringendosi nelle spalle, esclamarono:  Certo! 
La signora Uzumaki sospirò esasperata.  E l'ultima sera di queste vacanze. 
C'è la festa...      Ve ne siete dimenticati?
 In effetti padre e figlio si erano completamente scordati del veglione di Capodanno organizzato dai gestori dell'albergo in cui soggiornavano, ma sapevano bene che non sarebbe stato saggio ammetterlo. 
No, no, tranquilla, disse alla svelta il signor Uzumaki.   C'è il veglione, lo sappiamo. 
 Ebbene una breve esitazione e poi aggiunse, un'pò intimorito:  Dobbiamo metterci quei copricapo ridicoli? 
Assolutamente, rispose lei in tono inflessibile.  E siamo attesi tra mezz'ora.
 Tu, Naruto, potrai andare alla festa dei piccoli che hanno organizzato al Freestyle Club.
 Festa dei piccoli?  Domando contrariato Naruto.  Non sono mica un neonato! 
Dei giovani adulti, precisò subito sua madre.  Ora andate a farvi la doccia.  
Benchè di malavoglia, Naruto e suo padre fecero come lei aveva ordinato.
 Rivolgendo un 'ultima occhiata al campo da basket, Naruto pensò:
 La finale di campionato si giocherà tra un paio di settimane! 
Dovrei allenarmi, invece di andare a queste stupide feste dei piccoli!
 E poi, che divertimento c'è a stare in mezzo a una masnada di ragazzini? 
Nello stesso momento, in un'altro punto dello stesso albergo, un'altra madre stava distogliendo la propria figlia da un'attività diversa, ma altrettanto cionvolgente. 
Hinata Hyuuga era comodamente accoccolata su uan poltrona super-imbottita nella zona a giorno della lolro stanza. 
Si stava godendo la pace e il silenzio-la gente era già tutta alla festa-e si era completamente immersa nella lettura di un volume intitolato Solo tu mi conoscessi. 
Era il libro migliore che le fosse capitato tra le mani da...be', dal precedente che aveva preso in prestito in biblioteca, e non vedeva l'ora di arrivare alla fine.
 E invece non riusci neanche a terminare la pagina che stava leggendo in quel momento.
 Il libro le fu sfilato via dalle mani, e lei, alzando gli occhi, vide sua madre in pidi davanti alla poltrona. 
Hina, è la sera dell'ultimo dell'anno, disse la signora Hyuuga.  Non è il momento di leggere. Ma, mamma, ho quasi finito e....obietto Hinata. 
La madre scosse la testa. 
C'è una festa per i ragazzi della tua età, rispose con un tono che non ammetteva repliche.
 Ti ho preparato il tuo vestito migliore.  Va.  
Hinata adocchio lo scintillante vestito da sera che sua madre aveva indosso e sospirò. 
Non potè far altro che riconoscere la sconfitta. 
 Annui, ma domandò: Posso riavere il mio libro? 
La madre glielo restitui, e Hinata andò in camera sua a cambiarsi. 
Non appena si fu sottratta allo sguardo della madre, però, riapri il libro e si mise a leggere camminando.
Poteva anche rassegnarsi all'idea di andare a una stupida festa di ragazzini, pensò, ma non aveva intenzione di spegnere l'interruttore del suo cervello se non all'ultimissimo istante. 
Poco dopo, Naruto e Hinata erano alla festa dei ragazzi, e si sentivano come pesci for d'acqua. 
Quel posto era strapieno di sghignazzanti mocciosi che indossavano ridicoli cappelli e soffiavano nelle classiche trombette di cartapesta arrotolata. 
Gli sembrarono tutti diversi come matti, pensò Naruto, imbronciato. 
Si era fatto la doccia e si era messo dei bei pantaloni e una camicia stirata, ma l'unico posto in cui gli sarebbe piaciuto trovarsi era il campo di basket.
 In un'altro anglo del locale, Hinata seduta in disparte con indosso il vestito che sua madre aveva scelto per lei. 
Potrei essere nella mia stanza a leggere, pensò mestamente. Ero proprio sul più bello.... Nessuno dei due si stava minimamente divertendo. 
La maggior parte dei presenti assisteva a una competizione di Karaoke che era in pieno svolgimento su un piccolo palcoscenico riazato. 
Dua adolescenti finirono in quel momento la loro esibizione, e il presentatore trillo entusiastà:
 Niente male per essere due di solito fanno snowboard, eh? Il pubblico applaudi, e il presentatore continuo a guardare in giro alla ricerca diqualcun'altro disposto a cimentarsi con il Karaoke in una sala stracolma di persone.
 Le luci dei riflettori roteavano sopra la gente, mentre la musica risuonava sempre più forte, per far pompare adrenalina ai partecipanti alla festa. 
Bene, bene... diesse il presentatore al microfono.  Vediamo un'pò chi saranno i prossimi a deliziare la paltea... 
Era un segnale concordato.  La musica taque.  I riflettori scelsero i due nuovi volontari del Karaoke. 
Un cerchio di luce si fermò su Naruto.  L'altro su Hinata.  Reagirono entrambi con sorpresa, persino con un'pò di spavento.
 Scossero la testa, ma non ci fu niente da fare. 
Il presentatore saltò giu in platea e li spinse sul palco. 
Naruto e Hinata avevano un'aria mortificata.
Senza neppure rendersene conto, si ritrovarono ciascuno con un microfono tra le mani. Erano in trappola. 
Sotto le luci della ribalta. E senza possibilità di fuga.
 Prima che l'uno o l'altra potessero svenire o star male per l'amozione, la musica riparti. Vabbe, penso Naruto, rassegnato. 
Converrà farsene una ragione.... 
Cominciò a cantare a voced bassa, cercando di concentrarsi, ma le parole gli uscivano a fatica. 
Non poteva far altro che cercare di seguire la parole sullo schermo, senza stonare, magari. 

 

 

 

Livin'in my own
world Didn't understand
That anything can happen
When you take a chance.

 

 

 Nessuno sembrava prestare loro particolare attenzione.   E questo era un bene, pensò Hinata. 
Per il resto, se quel ragazzo era disposto a rischiare l'umiliazione in pubblico, lei gli avrebbe fatto comagnia e avrebbe a sua volta provato a cantare. 
Schuise le labbra e attaccò.
La sua voce benchè fosse poco più di un sussurro, suonò dolce e limpida. 
 
I never believed in
What I couldn't see
I never opened
my heart To all the possibilities.

 

Ma si, pensò Hinata.  Ce la posso fare.  Non è poi cosi terribile. Vabbè, riflettè Naruto.
 Perlomeno, il pubblico non ci sta tirando pomodori.
 Erano sicuramente troppo nervosi per cantare a pieni polmoni, ma continuarono a interpretare quella ballata una strofa per uno. 
A un certo punto si voltarono l'uno verso l'altra, in cerca, forse, di una qualche solidarietà nell'imbarazzo.
 E quando finalmente si guardarono, Sperimentarono entrambi una sensazione che non avevano mai provato prima. 
Naruto senti come una scossa elettrica a livello epidermico. Hinata si senti perversa da un intenso calore. 
Si sorrisero, e cominciarono a cantare guadandosi in faccia.
Cantarono più forte, con più coraggio e convinzione. 
All'improviso, tutti parvero accorgesene : sul palco stava succedendo qualcosa di speciale! 
I ragazzi si affollarono sotto il palco, per ascoltare e muoversi a tempo con la musica.
 Naruto e Hinata cominciavano anche loro a prenderci gusto. 
Il nervosismo di poco prima era ormai dimenticato, e i due ora si sorridevano guardandosi negli occhi. 
In men che non si dica, si ritrovarono a ballare, facendo avanti e indietro sul palco come se fossero in scena teatro. 
Continuando a muoversi al ritmo della musica, non smisero di guardarsi neppure per un attimo. 
Quando la canzone terminò, la folla proruppe in applausi e esclamazioni. 
Naruto e Hinata sorrisero, a corto di fiato, ancora sbalorditi per quel che era appena accaduto.
 Naruto si avvicino alla ragazza e disse: 
Io mi chiamo Naruto.  Lei annui.  Piacere, Hinata. 
Nessuno dei due riusciva a smattere di sorridere.
 Provavano entrambi una strana euforia, come se il mondo fosse diventato all'improvviso molto più bello e divertente di prima. 
 
 
 
Continua nel prossimo capitolo.. Spero che vi sia piaciuto... 
Recensite presto..saluti....
  
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