Forse
tu non leggerai mai queste carte; forse sarà solo inchiostro
sprecato, o forse ancora te ne fregherai bellamente. Non lo so. Ma
io… io, capiscimi… mi sento come in dovere di parlartene. Io…
be’, mi sembra una cosa così sciocca da fare… è una cosa che
tanti anni fa, probabilmente, avrei giudicato in modo assai stupido e
scurrile, già.
Tuttavia,
è come se avessi dentro di me una sicurezza che tu, un giorno,
chissà fra quanto, leggerai davvero questa lettera, e ne farai
davvero tesoro. Lo sento. Lo so.
Questa,
d’altra parte, è anche un po’ la tua storia. E così ho deciso
di sedermi e di raccontarti tutto… ma adesso sto divagando.
Prendi
un respiro, e, se vuoi, gira pagina.
Io
ti amo.
Ti amo con tutto il mio cuore… e ti amerò per sempre. Ricordalo.
Stand by me Capitolo primo Made a meal and threw it up on Sunday [ Stand by me – Oasis ]
I've got a lot of things to learn
Said I would and I believe in one day
Before my heart starts to burn.
Pioveva,
quel giorno; pioveva in modo così incessante e rumoroso che non era
possibile distinguere alcuna forma, alcun suono, alcun odore. Rivolta
a terra, pancia all’aria, percepivo solamente l’insistente
picchiettio della pioggia su di me; udivo a malapena il mio stesso
respiro, tanto era debole. Il mio corpo era un vago sentore per i
miei sensi; e…
«Ehi!
Ehi, tu!»
Un
qualcosa di estremamente pesante atterrò vicino alla mia testa: la
pioggia continuava a scrosciare.
«Ehi!
Mi rispondi?!»
Ciò
che con tutta evidenza era una mano sollevò il mio capo; l’altra
sferzò l’aria e mi schiaffeggiò in pieno volto.
«Vuoi
rispondere…?!»
A
fatica, aprii gli occhi. Davanti a me c’era un ragazzino
all’incirca della mia età; aveva una zazzera bionda in
testa,
un’espressione sconvolta e occhi sottili e –non mi venne
nessun altro aggettivo concreto per caratterizzarli, tanto mi
impressionarono- buoni.
Non appena diedi segni di vita, tuttavia, egli si rianimò e sorrise,
per poi esclamare:
«Oh,
finalm-»
Ma
non fece in tempo a concludere, poiché gli assestai una potente
sberla.
«Così
ti impari a menarmi, stronzo!» urlai, ghignando, rimanendo tuttavia
a terra; lui si massaggiò la parte lesa, contrito e deluso, ma non
arrabbiato.
«Ma…
ma io l’avevo fatto per farti riprendere conoscenza…! Io…! Io
non volevo…»
Cercai
le parole per zittirlo, ma un capogiro non mi concesse il tempo;
ricaddi distesa, il mondo ricominciò a girare, e fu di nuovo tutto
buio.
*
Mi
svegliai due giorni dopo, con una lancinante emicrania e una
spaventosa ridda di pensieri in testa; ripresami, mi guardai intorno:
ero finita in un ospedale. Avevo grandi bende intorno alle mani, alla
testa, alle braccia, e… il cuore mi si paralizzò. Anche la mia
pancia era fasciata… no, non era possibile… avevano forse
scoperto…?!
«Ciao»
borbottò una voce timida vicino a me.
Trasalii:
accanto a me c’era lo stesso ragazzino che avevo precedentemente
visto. Non mi ero minimamente accorta della sua silenziosa presenza.
«Ciao»
ribattei, atona; non era assolutamente il momento di ricevere visite,
che cavoli, dovevo scoprire se…
«Come
stai?» insistette l’altro, appoggiando le mani alla ringhiera del
mio letto e arrossendo un po’.
«Uhm,
ho passato momento migliori, ma sopravviverò», replicai, scontrosa,
cercando di calmarmi e tentando di trovare un modo per congedarlo.
Dovevo assolutamente controllare se mi avevano bendato la pancia,
chissà, magari avevano già scoperto tutto e… merda…
D’un
tratto, nella stanza entrò un uomo sulla trentina; era molto alto e
molto robusto, con capelli quasi del tutto brizzolati. Lo squadrai
male, tentando di capirne le intenzioni, ma egli sorrise bonariamente
e poggiò una mano sulla spalla del ragazzino.
«Sei
fortunata» iniziò «è stato lui a trovarti. Io
non ti avevo
proprio notato. E’ tutto merito di Minato se sei ancora
viva.»
finì, abbassando gli occhi verso l’altro, che
arrossì ancora di più e sfuggì il mio sguardo. Da
come l’uomo lo guardava, sembrava
estremamente orgoglioso di lui.
«Io
sono Jiraiya. Sono il maestro di Minato. Tu come ti chiami? Non sei
della Foglia, vero?»
Sospirai;
era davvero sicuro fidarsi…? Potevano essere spie, o…? Ma no, no…
Benissimo! Ero diventata paranoica…
«Vengo
dal paese del Vortice. Mi chiamo Kushina.» asserii, per poi produrre
una lieve pausa e mordermi un labbro. Bastava un po’ di fantasia,
e… «Kushina… Uzumaki.»
Il
ragazzino sorrise, guardò Jiraiya dal basso all’alto come per
cercare sicurezza e poi mi studiò; allungò una mano.
«Minato
Namikaze. Piacere.»,
dichiarò.
E
fu con quella semplice, fugace stretta di mano che tutto ebbe inizio.
*
Scoprii
in breve cosa mi era successo. Durante un’esercitazione, il Team
Sei –composto dai tre allievi di Jiraiya, Minato e altri due, i cui
nomi in seguito scoprii che erano Hikaru e Yoshino- aveva rinvenuto
una “roba mingherlina dalla zazzera rossa” e l’aveva portata
all’ospedale. Ero dunque capitata a Konoha, ridente villaggio del
paese del Fuoco, immerso nei boschi e nelle montagne.
«Dove
sono i tuoi genitori?» mi chiese Jiraiya un giorno, non appena fui
dimessa dall’ospedale. Mi mordicchiai un labbro, contrita.
«Sono
morti in guerra.» tagliai corto. «Io vivevo da sola, a Uzu.»
Minato
parve impallidire; l’altro sorrise amaramente e cercò di cambiare
discorso:
«E
non andavi a scuola, lì? Non facevi parte di qualche team? Dovresti
essere nell’età da genin, ormai.»
Lo
squadrai: ma perché diavolo quello lì non si faceva mai i cazzi
suoi?! Sospirai e grugnii.
«In
verità, mi mancava qualche mese e avrei finito l’accademia. Non ho
ancora undici anni.» spiegai, frettolosa e scorbutica; egli sorrise,
comprensivo.
«Capisco.
Vedrai che ti troverai bene qui. Minato ha appena finito l’Accademia,
è da qualche mese nel mio Team; non appena avrai dato l’esame,
anche tu riceverai un maestro.»
La
Foglia, infatti, non mi avrebbe rimandato a Uzu: mi avrebbe tenuta
lì, poiché avevano notato quanto in effetti fossi deperita e
sottopeso, e anche quanto scarseggiassi di educazione o buone
maniere; mi avrebbero, a parole loro, “rieducato per vivere
civilmente”. Io avevo registrato la notizia senza mostrare
particolare allegria, anzi, mormorando addirittura un “per me è
uguale”; eppure, dentro di me, avevo iniziato a sperare. Erano
forse finiti i giorni bui? Forse… forse…
era davvero passata l’agonia, l’angoscia, l’afflizione e…
«Spero
ti troverai bene qui.» biascicò Minato, parlando per la prima volta
da molto tempo; ma io neanche vi badai.
*
Notai
ben presto quanto la vita, alla Foglia, non fosse poi tanto diversa
rispetto ad Uzu: i maestri insegnavano come uccidere, i bambini si
preparavano a diventare ninja e gli adulti morivano in guerra. La
gente, tuttavia, si comportava in modo piuttosto diverso: era più
cordiale, più gentile e meno ostile verso gli estranei –e quindi
verso di me.
Tuttavia,
per me fu un’enorme sorpresa scoprire che, al mio passaggio,
nessuno mi guardava più con orrore o con ribrezzo, nessuno si
metteva ad urlare; ero una normale bambina con capelli e modi da
maschiaccio, forse un po’ troppo alta per la sua età, ed ero stata
accolta da un Villaggio pacifico e liberale da un Paese che
–stranamente- non la voleva più; ma non ero niente di tanto più
eccezionale.
Dopo
una settimana di ricovero, dovuto a lesioni gravi e a varie
microfratture agli arti, fui portata in una casa, abbandonata da
qualche tempo, che era stata messa a disposizione per gli orfani;
iniziai dunque a frequentare l’accademia ninja, dove incontrai
molti ragazzi della mia età, e dove intrapresi a studiare piuttosto
seriamente. Furono mesi ostili per me, segnati da sconfitte,
insuccessi, derisioni e dure lotte per cercare di impormi agli altri.
I miei compagni non erano troppo spesso gentili o oltremodo
intelligenti, ma a me bastava sinceramente che si facessero gli
affari propri e non mi importunassero; e tutti, d’altra parte, così
agivano; tutti mi lasciavano stare, né volevano fortunatamente
entrare troppo in confidenza con me… tutti, tranne uno. Minato non
faceva altro che chiedermi come stessi, se mi trovassi bene con i
nuovi compagni o se sentissi nostalgia di Uzu; sebbene gli
rispondessi sempre in maniera sgarbata, e quantunque gli intimassi
spesso di lasciarmi in pace, lui era sempre lì, sorridendo ed
arrossendo. Era un bambino piuttosto strano, con qualità più adatte
ad un tranquillo lavoratore che ad un ninja assassino: era
estremamente ed intrinsecamente buono,
paziente e timido; per i miei gusti, tuttavia, era anche fin troppo
pacifico e pacato; non faceva mai niente di sbagliato o di
inadeguato, rimaneva sempre al proprio posto e non disobbediva mai
agli ordini. Jiraiya, però, si era più volte lamentato del fatto
che fosse anche fin troppo ingenuo: in missione, cercava sempre di
far sopravvivere il nemico, tentava di non strafare troppo e badava
continuamente a non essere troppo crudele –cose, queste, che nel
mondo dei ninja tante volte non erano tollerabili.
Era,
inoltre, molto silenzioso. Quando mi veniva a trovare, le rare volte
in cui non gli sbattevo la porta in faccia o non lo cacciavo via in
malo modo, stava per la maggior parte del tempo zitto, osservandomi
in disparte; dunque io non feci mai troppo caso alla sua presenza,
abituata com’ero ad averlo accanto, mentre brontolavo o borbottavo
fra me.
**
Primo
capitolo postato x3 Yeah! Questo, in verità, è un mio antichissimo
scritto, composto per il Naruto Fairytale Contest, indetto da Lalani
^^ Ho aspettato molto a pubblicarlo poiché avevo già due fanfiction
in corso, ma adesso mi sono decisamente rotta di aspettare e dunque
eccolo qui XD Ho finito di scriverlo agli inizi di ottobre, non
vedevo l'ora di pubblicare.
Il
tema del concorso era molto semplice: adattare una storia al modello
di un cartone Disney a scelta fra una dozzina proposti dalla giudice;
io ho scelto Mulan, secondo cui la lei della storia avrebbe
dovuto tenere nascosto un segreto al suo lui , che poi
eventualmente avrebbe scoperto tutto.
Mi sono venuti subito in mente Minato e Kushina *_*. Era da tanto tempo che volevo scrivere qualcosa su loro due e ambientare totalmente una fanfic nel passato; per fare questo, però, mi sono dovuta documentare in modo assurdamente faticoso per cercare di far coincidere le mie teorie e la storia. Ed eccolo qui. XD Inutile dire che il bando durava tre mesi e io mi sono ridotta alle ultime tre settimane, non avendo neanche un pc su cui scrivere poiché il mio si era fuso XD
La
fanfic si è classificata prima, vincendo anche il premio “Broken
Fairytale”, ovvero storia più drammatica. In effetti,
proponendosi di descrivere la storia di loro due, non avrà un bel
finale, come avrete tutti capito. Ma questo lo vedrete fra qualche
capitolo x)
Voglio
seriamente ringraziare la giudice per il bel commento e per i
suggerimenti che mi ha dato via mail *__* grazie Lalà, sei sempre
molto preziosa ^^
Prima
Classificata: Stand by me di Clahp
da 0 a 5 per la
correttezza grammaticale e lessicale: 4,5/5
Ho trovato la fic
praticamente priva di errori o di altre qualsivoglia imprecisioni, a
parte qualche virgola che ti è sfuggita. Lo stile non è
particolarmente elevato o poetico, ma è esaustivo, lineare, chiaro e
soprattutto revisionato e impreziosito da moltissime descrizione e
riflessioni. Non ti ho dato il punteggio pieno proprio perché alcune
descrizione si sono dimostrate un punto a sfavore sia che a favore:
da una parte si dilungano inutilmente, e spesso divagano,
allontanando l’attenzione del lettore dalla trama e dal messaggio
principale. Dall’altra parte ti hanno dato il modo di approfondire
la complessa psiche dei personaggi nella loro crescita, e,
fondatamente questo, ti ha fatto raggiungere il primo posto.
da
0 a 5 per l'attinenza al modello: 4,5/5
Il modello è stato
seguito perfettamente: sei stata una delle autrici più precise e
soprattutto, più fedeli. Il segreto di Kushina, non banale, crudele
e totalmente differente dalla trama del cartone animato, ti ha
decisamente avvantaggiato. Anche il finale tragico, che si distacca
dalla trama originale, è realistico, tetro e intrigante.
da
0 a 5 per la caratterizzazione personaggi: 5/5
Su questo
punto ho avuto diversi dubbi, soprattutto su Minato: dalle poche
informazioni che abbiamo su di lui, sembra dotato, sicuro di sé e
molto generoso e quindi differente dal bambino timido e imbranato che
mi ha presentato nella fic. Alla fine ho deciso che, nonostante
comunemente viene descritto con il carattere di Naruto, non mi sarei
dovuta far influenzare e mi sarei basata sulla tua interpretazione
personale(che si è dimostrata oltremodo originale). Kushina è
perfettamente IC: stessa testardaggine di Naruto e poi la sua
freddezza, il suo coraggio e soprattutto il suo amore infinito per
figlio e marito. La sua accurata caratterizzazione, anche se a volte
diventa vagamente estenuante, ci ha dato una panoramica completa di
questo personaggio.
da
0 a 5 per l'originalità:4,5/5
Non ti ho dato il punteggio
pieno solo per l’andamento lineare della fic dall’inizio sino
alla fine prima della rivelazione del segreto, che non è interrotto
da passaggi particolarmente originali. [Pezzo finale mancante perché
spoiler xD]
Ed ecco i due bellissimi bannerini *_*
La
canzone da cui la fanfic trae ispirazione è (ovviamente XD) “Stand
by me” degli Oasis; più che la canzone in sé, mi sono piaciuti
molto il ritmo e la cadenza di essa, che si adattano bene a questa
fanfic. Ho preso spunto dal titolo per una battuta che un personaggio
dirà all'ultimo capitolo. Verde e nero, infine, sono i colori della
speranza e della tragedia; semplice ma banale XD
Spero
vi piaccia questo inizio. La fanfic è molto breve (devo decidere se
quattro o cinque capitoli), ma mi è costata molta fatica. Mi sono
divertita moltissimo a caratterizzare questi Minato e Kushina, poiché
noi sappiamo (e solo in parte, essendo davvero apparsi una sola
volta...) come loro sono diventati poi, ma non sappiamo come erano
prima: dunque mi sono permessa di delineare aspetti del loro
carattere a mio piacimento. E' stata una scelta azzardata, poiché
nelle altre fanfic da me lette i due non sono così; ma sentivo che
potevo farlo. E l'ho fatto XD
Insomma, alla fine di tutta 'sta tiritera: commentino? Sono estremamente ansiosa di sapere, gente! Al prossimo capitolo! *_*
Clahp
NB: per tutti i lettori di “Lunga vita al re”: ho cancellato la fanfic. Non mi piaceva più, era inutile continuarla. Mi spiace ^^” chi volesse avere gli ultimi cap della storia mi mandi una mail e io provvederò ad inviarli. Grazie comunque a tutti :D