Anime & Manga > Lamù
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Autore: Amy Dickinson    23/01/2010    3 recensioni
Ciao a tutti ^_^
ecco il primo capitolo della mia fanfiction ispirata a Lamù... non è un granché... ma spero possiate comunque gradirla :) Ho cercato di ricalcare il più possibile il carattere dei personaggi e lo stile di Rumiko Takahashi cercando però, in qualche modo, di reinventarlo a modo mio... ad ogni modo voglio preventivarmi con l'avvertimento OOC, specialmente per i personaggi di Rei e Ran che, al contrario degli altri, sono proprio fuori del loro personaggio originale. Niente di pretenzioso comunque, vi auguro buona lettura ^^
Amy
Genere: Commedia, Demenziale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Atarù Moroboshi, Lamù, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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LAMù 9

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 Capitolo 11

 


“Ciao Lamù, accomodati” disse Oyuki vedendo la oni sulla soglia.

“Ciao Oyuki” fu la sua debole risposta.

Le due ragazze raggiunsero il soggiorno, dove si sedettero su di un divanetto di fronte ad un tavolino, poi la padrona di casa chiamò le sue ancelle per dire loro di servire l’aperitivo nella sala da pranzo.

“Hai fatto preparare anche l’aperitivo? Ma perché?”

“Ma sì Lamù, infondo è da molto che non pranziamo insieme, ho pensato ad una piccola rimpatriata…”

“Cioè?”

“Ecco ho pensato di riunire la amiche più care che ho per passare un po’ di tempo insieme”

“Capisco…quindi oltre a me e a Ten, chi altro hai invitato?”

“Benten e Ran”

“Verranno? ”

“Benten dovrebbe arrivare a momenti…Ran ha declinato l’invito perché aveva da fare con Rei…ma Ten come mai non è qui?”

“Stava dormendo”

“Ah, e pensi che arriverà in tempo per il pranzo?”

“Mmm…ne dubito fortemente…ma non si può mai sapere”

“In ogni caso non ci sono problemi” disse l’amica con un sorriso.

“Toglimi una curiosità…” Lamù la guardò di sottecchi “Come mai hai voluto organizzare questo pranzo a tue spese?”

“Lamù è ora di smettere di dire che sono taccagna…”

“Scusa Oyuki, ma è risaputo che non fai niente per niente…”

“E se fossi cambiata?”

“Il che sarebbe improbabile…ma non impossibile” aggiunse subito con un sorrisetto nervoso non appena l’amica l’ebbe fulminata con lo sguardo.

“Non siamo più bambine Lamù, bisogna mettere da parte le vecchie credenze ed aprirsi alle novità e ai cambiamenti”

“Mi sembri uno di quegli oroscopi terrestri…” disse Lamù con un altro sorriso.

Oyuki stava per replicare, ma si rese conto da sé che Lamù faceva il possibile per sorridere ed essere di compagnia, anche con delle sciocche battute, ma il suo sforzo era notevole, allora si limitò a dirle con un sorriso amichevole stampato sulle labbra:

“Stai tranquilla amica mia, sii te stessa, non sforzarti”

“Vorrei poter essere più allegra” si lamentò Lamù mentre la sua espressione si affievoliva.

“Non ne hai motivo Lamù, sappiamo come stai, quindi non devi sembrare un’altra”

Un attimo dopo una delle ancelle entrò nella stanza dicendo:

“Mi scusi signorina, di là è tutto pronto”

“Bene”

“Inoltre volevo informarla che è appena arrivata la signorina Benten”

“Metti da parte il suo cappotto insieme a quello di Lamù e falla accomodare” ordinò porgendole la pelliccia tigrata dell’amica.

L’ancella la prese e si ritirò annuendo.

Un attimo dopo Benten entrò nella stanza.

“Ehilà ragazze!”

“Ciao Benten” la salutarono le amiche.

“Quando mi hai detto che il pranzo era gratis e non dovevi chiederci nessun favore ho creduto che ci stessi facendo uno scherzo, Oyuki…”

“Basta con questi luoghi comuni su di me!”

“Su su, Oyuki, dacci almeno il tempo di abituarci all’idea…” la schernì Lamù.

“Non siete affatto gentili”

“Quando si mangia?” chiese Benten con la sua solita spontaneità “Scusate, ma ho una fame…”

“Possiamo andare anche subito” fece Oyuki alzandosi dal divanetto. “Seguitemi”

Attraversarono la stanza ed entrarono in una più ampia, con porte-finestre al posto delle pareti ed una sorta di caminetto laterale, al centro tronneggiava un tavolo imbandito con delle eleganti sedie attorno.

“Wow, è davvero tutto gratis?”

“Sì Benten…” rispose la padrona di casa fra i denti.

“Allora buon appetito!”

Benten si sedette, immediatamente seguita da Oyuki e Lamù.

Le amiche mangiarono e bevvero con gusto gli innumerevoli stuzzichini e bevande presenti sulla tavola, Lamù prendeva solo una piccola porzione di tutto e si sforzava non poco di mangiare.

“Lamù…Capisco tu stia male ma devi mangiare”

“Stai tranquilla Oyuki, mangio poco solo perché non so se dopo avrò posto per tutto il resto…” si scusò la nostra oni.

Oyuki annuì, ma la risposta non sembrò convincerla.

Dopo un po’ di tempo arrivarono tre ancelle ed in men che non si dica eliminarono le bottigliette ed i piattini vuoti portando il primo piatto.

“Che bello, adoro i soba terrestri!” esordì Benten, che in quel momento pensava solo al cibo.

Dopo un’oretta il pranzo era terminato e le ospiti sembravano più che soddisfatte, soprattutto Benten!

“Un pranzo eccezionale Oyuki, dovresti invitarci un po’ più spesso, sai?”

“Davvero, tutto molto buono”

“Che ti sia piaciuto non avevo dubbi, Benten, ma non farci troppo l’abitudine…Quanto a te Lamù, la scusa che hai usato durante l’aperitivo poi non ha retto…Hai comunque mangiato pochissimo, il minimo indispensabile direi…sicura ti sia piaciuto davvero?”

Lamù abbassò lo sguardo, mortificata.

“Ti prego di scusarmi, era tutto squisito, dico sul serio, ma sai com’è…non ho molta fame…”

“Non preoccuparti, non mi sono certo offesa, avrei gradito ne mangiassi un altro po’, tutto qui” le disse Oyuki capendo subito che Lamù era sinceramente dispiaciuta.

“Ehi, accendiamo un po’ la tv?” chiese Benten.

“Buona idea, torniamo in salotto” acconsentì Oyuki “Ci faremo portare un po’ di gelato, se ne avete voglia”

“Volentieri” dissero all’unisono Lamù e Benten.

Così, dopo che Oyuki ebbe dato istruzioni ad una delle sue ancelle, tornarono nella stanza in cui erano state prima.

Benten si sedette su una poltrona, accese la televisione e si mise a fare zapping, Lamù ed Oyuki si sedettero sul divano.

“Allora, te la senti di parlare?”

“Va bene”

“So com’è andata, Benten me ne ha parlato sommariamente. Ma dimmi: si sarebbe arrabbiato per un’agenda dunque?”

“Non so cosa dirti, sembrerebbe di sì”

“Che essere superficiale…”

“Vedi Oyuki, io a dire il vero penso lo abbia usato come pretesto…”

“E per cosa?”

“A quanto ne so io, voleva lasciarmi da tempo…”

“Cosa?! Ma se era così…per quale motivo non te lo ha detto prima?”

“Non ne ho la più pallida idea…dice di averci provato…”

“Vi siete parlati dunque?”

“Sì, ieri sera…il dialogo con lui è sempre minimo, ma basta per farmi stare male…” disse debolmente.

“Cosa ti ha detto?”

“Che ha tentato in tutti modi di dirmelo…dice che io non lo ascoltavo…”

“Scusa ma, che io sappia, ha avuto molto occasioni per lasciarti…se davvero la sua intenzione era sempre stata questa, perché non l’ha attuata prima?”

“E’ quello che gli ho detto anch’io…”

“E lui come ha reagito?”

“Muto come un pesce, come se lo avessi colto in flagrante…poi però ha smentito”

“ E’ evidente che non vuole dare a vedere che la sua è un’intenzione nata da poco…” si aggregò Benten “Ovvio che dicendo si tratti di una vecchia intenzione essa assuma un peso maggiore”

“Spiegati meglio” la esortò Oyuki.

“Voglio dire che se lui non avesse parlato in quel modo la sua decisione di lasciarti sarebbe stato vista solo come il capriccio d’un bambino che, stanco del suo giocattolo, vuole liberarsene per poterne comprare uno nuovo…dicendo che la sua intenzione è di vecchia data invece fa gravare la colpa su di te, Lamù, che glielo avresti impedito… Che farabutto!”

“Anche se io in realtà non ho impedito che mi lasciasse qualora ne avesse avuto voglia…”

“Accidenti, per essere uno così stupido, sa bene come funziona la tecnica dello scarica barili…”

“Benten, non offenderlo…” chiese Lamù, con il viso triste.

“Ma come puoi difenderlo dopo tutto quello che ti ha fatto passare?”

“Già, non dovrebbe importarti se lo si offende…”

“Vi prego ragazze, cercate di capirmi, anche se è difficile…”

“Ascoltami bene Lamù, so che per te è doloroso…ma devi dimenticarlo, devi metterci una pietra sopra e andare avanti”

“Sì, Benten ha ragione, non puoi fossilizzarti su di lui…è un ragazzo sciocco e subdolo, un verme, si è comportato malissimo nei tuoi confronti! Non si merita una ragazza come te!”

Lamù rimase colpita da quest’ultima frase.

Non era la prima volta che la sentiva, gliel’avevano detta in molti.

Ten, Mendo e Megane in modo particolare.

“Capisco la tua sofferenza…ma guarda i lati positivi della cosa” incalzò Benten.

“E quali sarebbero?”

“Tanto per cominciare sarai libera di frequentare altri ragazzi, e credimi ce ne sarebbe una lista infinita che farebbe volentieri follie per te…così potrai cercare una persona che ti si addice di più, una persona che sappia come renderti felice e che sappia gioire della tua vicinanza”

“Tutte cose che Ataru non ha mai dimostrato apertamente…” suggerì Oyuki.

“Infatti…inoltre avresti maggiore libertà, non avresti più lui come centro della tua vita, potresti tornare a curarti di più di te stessa”

“Ma come posso dimenticarmi di lui?”

“Ma che cosa ti ha dato in cambio in tutto questo tempo lui, eh? Cos’ha fatto per meritarsi tutte le tue attenzioni?” sbottò l’amica di fronte a quella risposta.

Lamù la guardò, non rispose e si mise a piangere silenziosamente.

“Benten!” la rimproverò Oyuki, fulminandola con lo sguardo.

“No Oyuki…Benten ha ragione” singhiozzò Lamù.

“Sei stata troppo dura!” insistette la regina dei ghiacci.

“Ho solo detto la verità, per quanto le faccia male è ora che lo accetti, non siamo più bambine!”

“Ci sono modi e modi di dire le cose!”

“Ma facendo a modo tuo non concludiamo un bel niente!”

“Dovremmo consolarla, Benten, non attaccarla!”

“Vi prego, non litigate per me…”

“Ascolta Lamù, il solo modo per stare bene è togliersi Ataru dalla testa una volta per tutte!”

“Vorrei poterlo fare…”

“Non è una cosa impossibile, ti ci devi solo impegnare”

Lamù per tutta risposta si mise a piangere più forte.

Oyuki guardava l’amica con odio, non sopportava i suoi modi di fare, Lamù stava sempre peggio.

“Inutile disperarsi, non lo farà tornare. Piuttosto, puoi spiegarmi per quale motivo ti sta così a cuore? Non mi pare sia speciale, anzi tutt’altro…potresti trovarne altri cento, che dico? Mille, migliori di lui! Solo su Uru conosco un mucchio di persone che farebbero follie per essere chiamati ‘tesoruccio’ da te…”

Lamù si voltò verso di lei, con gli occhi lucidi e le guance rigate dalle lacrime.

“Ma di tesoruccio ce n’è uno solo…io non chiamerò mai nessun altro in quel modo…”

“Beh, ma era solo un’espressione, io volevo dire che…”

“So bene che cosa mi volevi dire, e non pensare che non lo apprezzi…ma vedi, nessun’altra persona può capire”

Benten e Oyuki si guardarono, poi si misero a fissare l’amica in attesa di un seguito.

“Volete sapere perché mi ostino a voler bene ad Ataru, vero?”

Entrambe annuirono.

“Vedete vivere con Ataru è davvero difficile…non si ha mai un attimo di respiro, non si può mai stare tranquilli, ogni giorno è una lotta continua e il suo essere un dongiovanni è una sfida quotidiana alla mia precaria pazienza…non si ottiene mai un compenso, un complimento, un sorriso, una parola dolce per gli sforzi compiuti pur di renderlo felice…piuttosto si ricevono in cambio insulti e male parole, e quando si ha l’idea costante di essere di troppo e di essere malvoluta, mai una consolazione, una conferma positiva…ogni notte c’è sempre il pensiero che il giorno dopo ogni gonnella sarà la sua e che ci sarà bisogno di una bella scossa, ma servirà a poco, perché lui subito ripartirà alla carica, ogni giorno l’ennesima conferma, l’ennesimo combattimento, l’ennesimo esaurimento nervoso…Non demorde mai, lui, l’uomo più allupato dell’universo…già, è così che lo chiamano…ed è vero, mai soprannome sarebbe stato più azzeccato di quello per descrivere Ataru Moroboshi!”

Tentò di sorridere delle sue parole, ma non ci riuscì, piuttosto le comparve sul volto un’espressione amara.

Fece una piccola pausa, si portò la mano al petto, come se sentisse dolore per una fitta al cuore.

“Lamù…”

“Va tutto bene, Oyuki, lasciami finire…”

L’amica annuì in silenzio, ma si stava preoccupando.

“Ataru è un vero pasticcione, donnaiolo, sciocco, egoista, egocentrico, insensibile terrestre…Ma come potrei vivere senza di lui?”

Benten quasi cadde giù dalla poltrona dallo stupore.

“Ma tu hai un sacco di qualità Lamù…sei sprecata per uno come lui!”

“Sprecata o no è lui che voglio…lui, e nessun altro!”

“Se ti piace così tanto quell’idiota perché non vai a riprendertelo?”

Lamù alzò il viso umido verso Benten.

“E come potrei?”

“Come sarebbe? Vai da lui è glielo dici!”

“Benten non posso costringerlo ad amarmi…ho provato a lungo, ma non è servito…lui non ha alcun interesse per me, quindi non c’è proprio nulla che possa fare per farlo tornare”

“Sei rassegnata quindi?”

Lamù fece sì con la testa.

“La nostra Lamù non è una rammollita, Lamù è cocciuta, Lamù è testarda, Lamù non si arrende…mai!” gridò Benten.

“Non ricominciare…”

“E sta’ zitta Oyuki!” inveì “Lamù, sembra che tu non ci tenga davvero a lui, sai solo startene qui a frignare come una mocciosa!”

Lamù si sentì ferita, ormai il pianto era incontrollabile, fece uno sforzo notevole per rendere la voce meno tremula possibile.

“Benten, credo che tu non abbia capito…”

“Tsk, cosa c’è da capire?”

“Io amo Ataru”

Quella risposta tanto semplice quanto ovvia zittì l’amica.

“Lo so…il problema è che lui non ti vuole Lamù…”

“Ha capito, non sputarglielo in faccia ogni due minuti!” stavolta fu Oyuki a gridare.

“E se davvero vuoi avere una minima possibilità, non devi lasciartelo scappare!” fece Benten, ignorando l’amica.

“E come faccio a parlargli?”

“Ma sei rincitrullita? Vai da lui e gli dici quello che provi!”

Lamù scosse la testa in un movimento lento e continuo.

“Ma se non ci provi come fai a sapere…”

“Benten quello che Lamù sta tentando di dirci è che è proprio perché lei lo ama e crede alle sue parole che non vuole essere ostinata e desidera lasciarlo andare…”

Benten guardò interrogativa sia Lamù che Oyuki.

“Lamù crede che Ataru si sia davvero stancato di lei, e vuole dimostrargli che non ha intenzione di ostacolare i suoi piani stavolta, è proprio perché lo ama che vuole che sia felice…”

“E se per felice lui intende libero di cercare la sua anima gemella in altre donne e non vedermi più sono pronta ad accontentarlo… ”

“Lamù…”

“Hai ragione a dire che sono una stupida a soffrire per lui, Benten, ma credimi…mi sto sacrificando per lui, solo perché lo considero tutta la mia vita, e anche se starò malissimo per sempre, non mi importa…Ciò che conta è che lui sia felice…anche se non sarà più il mio tesoruccio…”

Si asciugò le lacrime con il dorso della mano.

“E gli renderò le cose più facili…cancellerò la sua memoria, così non avrà problemi e si dimenticherà per sempre di me, che sono stata solo un intralcio per lui…”

Lamù pianse forte, e le sue amiche non dissero nulla, le si buttarono addosso e l’abbracciarono.

“Lamù…”

“Perdonami amica mia, non potevo immaginare cos’avessi dentro…”

Anche Benten ed Oyuki iniziarono a piangere.

Dopo un bel po’ Lamù riuscì a calmarsi.

“Scusatemi, mi sono lasciata andare…”

“Non scusarti Lamù, ci dispiace tantissimo”

“Già non ce n’è motivo…sono io a dovermi scusare…”

“Sta’ tranquilla Benten, so che parlavi per il mio bene, è tutto a posto…”

“Ora devo lasciarvi…ho un conto da regolare…” fece alzandosi dal divano ed uscendo.

“Ma dove vai? E il gelato?” chiese Oyuki.

“Tranquille, non ci vorrà molto…”

“Ma dove stai andando?”

“Oyuki, stai insieme a Lamù…io devo andare a trovare una persona…”

“Benten torna qui!”

“Lasciala andare Lamù, ha detto che tornerà presto…”

“Ma non capisci Oyuki?”

La regina dei ghiacci la guardò interrogativa.

“Sta andando da tesoruccio…cioè, da Ataru!”

Oyuki non fece in tempo a trattenerla che Lamù si precipitò a prendere la sua pelliccia gialla e nera e sgattaiolò fuori.

*Se gli dice qualcosa non la perdonerò mai…* pensò correndo alla sua navetta.

 

 

****************L’angolo di Amy****************

Ciao gente,

e finalmente abbiamo dato spazio anche a Lamù…che ve ne pare? Non è un tesoro la nostra oni? Fatemi sapere se gradite questo capitolo^^

 

Per Lorelaine86: Ma ciao carissima, mi spiace per la recensione scomparsa, magari ci scriveremo una one-shot originale, che ne pensi? Comunque grazie mille per la tua gentilezza e per il tuo operato naturalmente^^ Dunque, quante domande! Allora:  1. Ataru ha voluto incontrare Ran e Rei-coso per parlare con loro visto che sono gli unici che gli danno davvero retta sul pianeta di Lamù; 2. No, Lamù stava dormendo ed il bacio l’ha portata in dormiveglia; 3. Ha la testaccia dura, non si può rendere conto dell’amore se è sempre allupatissimo per ogni donna che vede… ; 4. Perché sono fin troppo buoni e perché sanno che la figlia lo ama e se lo ammazzassero (come andrebbe fatto) lei ne soffrirebbe troppo e non li perdonerebbe mai…quanto al comportamento di Ataru penso che ormai sia inutile dire che è il re dei dongiovanni di tutto l’universo, povera Lamù ?…Comunque grazie della recensione^^

 

 

Per Achille88: Ciao, beh a dire la verità non so cosa dire riguardo alle tigri di Uru, mi piaceva la gag e mi è venuta in mente lì per lì, le ho immaginate come normali tigri però sono più grandi ed hanno naturalmente altre caratteristiche. Quanto ad Ataru rassegnati, temo nulla lo cambierà, è più fattibile la storia dell’orso polare nel Sahara secondo me XD grazie della recensione^^

 

Per Andy Grim: Ciao, ancora una volta parole sante, si prendono letteralmente per i fondelli, chissà come andrà a finire eh? Grazie della recensione e dei complimenti^^

 

Per Peanuts: Ciao, no Ataru non è confuso, è un allupato assurdo! XD Grazie della recensione^^

 

 

Grazie mille e alla prossima,

Amy Dickinson

 

  
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