Oggi
è quel giorno.
Ogni
anno in questo giorno
una figura si inerpica su per un pendio,
Quel
pendio su cui si erge
un albero dorato.
È
lì da quel giorno.
Nessuno
sa come sia spuntato.
Nessuno
sa perché sia d’oro.
Nessuno,
tranne lui.
Cento
anni fa, in questo
giorno e in questo luogo
colui
che non invecchia creò
con un incantesimo un simbolo.
Un
simbolo per ricordare.
Per
ricordare il viso.
Per
ricordare il sorriso.
Per
ricordare gli occhi.
Per
ricordare il profumo.
Per
ricordare gli abbracci.
Per
ricordare i baci…
Per
ricordarlo dentro di sé.
Ogni
anno
La
figura si avvicina all’albero.
Sorride.
Un
sorriso triste, carico di
nostalgia.
Carico
di rimpianti.
Se
solo fosse stato
abbastanza forte.
Se
solo fosse arrivato prima.
Se
solo…
La
figura è giunta a lui.
Appoggia
una mano sul
tronco, e poi la fronte.
Sussurra
dolcemente.
Si
allontana.
Si
gira e torna da dove è
venuta
Mentre
dall’albero alle sue
spalle
Spuntano
splendidi fiori
argentati.
“Sii
sereno, Amore mio”
Ogni
anno, in questo giorno,
L’albero
di Ashvreel
fiorisce.