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Autore: arylupin    23/01/2010    3 recensioni
Tempo fa stavo curiosando nella mente di Remus ed ho trovato questi pensieri, logicamente riguardanti Tonks, ma anche un gelato, che si adattano bene bene ad una famosa canzone... Forse Remus non la conosce neanche, fatto stà che sembra scritta per lui. A voi la lettura e il giudizio! Aspetto impaziente le vostre recensioni! ^^
Genere: Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nimphadora Tonks, Remus Lupin | Coppie: Remus/Ninfadora
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti. Ecco la mia prima song-fic. Logicamente coinvolge Remus e Tonks!   ^^

Le note della famosa canzone che ne da il titolo accompagnano i pensieri di Lupin. 

Mi scuso fin da ora se qualcuno di quei pensieri è un po' disarticolato, ma sembra che l'adorabile lupacchiotto perda la facoltà di intendere e di volere quando è in prossimità della bella auror...

.

GELATO AL CIOCCOLATO

 

Ma dove vuoi andare ti amo
ti annoi va bene balliamo.

Sei bella, ti lasci guardare
con te non c'è niente da fare.
Nascosta dai lunghi capelli
tu balli ma i gesti son quelli
bambina ti voglio ti sento
ti muovi, mi turbi mi arrendo.

 

Come sempre, in questa casa ci si annoia... Ora che anche noi dobbiamo stare nascosti alcuni giorni per ragioni dell’Ordine, capisco Sirius, rinchiuso tra quattro mura odoranti di muffa e impregnate di odio e di arroganza. Non mi stupisco che abbiate acceso la radio e ora vi siete anche messi a ballare in mezzo al salotto. Voi Black siete così... così... bizzarri! Ecco, voi Black siete bizzarri. In mancanza di un termine più consono credo che questo possa andare. Si, voi Black, perché anche nelle tue vene, cara Tonks, scorre il sangue della nobile casata, e in te, come in tuo cugino, come nella cara Andromeda, quel sangue mostra il meglio di sé.

Ho sentito Kreacher che borbottava qualcosa sui traditori del proprio sangue mentre passava davanti alla porta, ma lo ignoro. Non c’è idiozia più grande di quella del “Toujours Pur”, della purezza della razza...

 

“Dai balla anche tu” mi dici.

“No Dora, non ci penso nemmeno!”. Tu insisti, ma io so essere risoluto. È meglio se non mi metto a ballare, farei una figuraccia, e poi se resto seduto posso osservarti, ammirarti, sognarti. Anche se tu mi strattoni, io imperterrito non mi muovo da questa poltrona. Insisti, ma non sai che il vero motivo della mia pigrizia è che mi piace guardare i tuoi capelli, oggi lunghi, mossi, biondi con ciocche di vari colori qua e la, che ondeggiano ad ogni tuo saltello. Sei adorabile.

Ed ora sei tornata a scatenarti con Sirius. Sicuramente se vado via un attimo non ve ne accorgerete, quindi decido: mi alzo, vado verso la porta e mi Smaterializzo.

 

Quando torno, appena dieci minuti dopo, non c’è più nessuno che balla, ma mi venite incontro ansiosi e preoccupati.

“Dove sei sparito?”

“Remus eravamo in pensiero! Non hai detto niente né a me né a Sirius, ci siamo spaventati!”

“Sono andato a comprare del gelato...”

E non credevo che avreste notato la mia assenza, per questo non ho detto niente, ma di certo non ve lo vengo a dire!

“Ma è un’idea strepitosa! A che gusto l’hai preso?”

“Tonks, che domande: l’ha preso al cioccolato, vero Lunastorta?”

E bravo Felpato, mi conosci proprio bene... e infatti ecco cosa ti rispondo: “Esatto: cioccolato classico, cioccolato bianco, cioccolato extra fondente, cioccolato con nocciole, cioccolato alle fragole, insomma un trionfo di cioccolato!”

 

Appelliamo tre coppe e tre cucchiaini, e cominciamo a gustare questa delizia. E io non resisto, ho anche già impugnato la bacchetta... No Remus, non devi dare retta al malandrino... Non è un gesto carino quello che hai in mente! Ma mentre il mio cervello cerca di convincersi a fare il bravo, il malandrino che è in me ha già mosso la bacchetta: il volto dei miei amici è irrimediabilmente cosparso di gelato! Sono uno spasso! Non posso non ridergli in faccia!!!

Vedo lo sguardo di Sirius, sembra davvero uno psicopatico, ma è Tonks la più veloce a reagire: si alza e si avvicina a me con fare suadente dopo aver appoggiato la sua coppa sul tavolino. Strano, non l’ha fatta cadere! E strano, non sta urlando, ma anzi sussurra e mi guarda strorto... Adesso sono davvero preoccupato!

“Sei stato veramente gentile a offrirci questo gelato lo sai? E adesso dobbiamo condividerlo! Ti meriti un bacino per questo.”

Non faccio in tempo ad elaborare quello che hai detto che sei già china sul mio viso e appoggi le tue labbra ovunque, sporcandomi tutto col gelato. Sirius si è messo a latrare dal divertimento.

Tu continui a sporcare ogni centimetro del mio volto, mentre io cerco di divincolarmi da questa dolce tortura, e così facendo uno dei tuoi baci sfiora le mie labbra. Mi sono venuti i brividi. Sento un caldo tremendo. E di nuovo le tue labbra si appoggiano sulle mie, e stavolta si soffermano un po’ di più, i tuoi occhi sono chiusi, quindi ti allontani per ammirare la tua opera di ricopertura.

“Primo esemplare di licantropo glassato...” dici, e scoppi in una risata così cristallina che sono obbligato a ridere anch’io.


Gelato al cioccolato dolce e un po' salato
tu gelato al cioccolato
un bacio al cioccolato io te l'ho rubato
tu gelato al cioccolato.

Mi passo la lingua sulle labbra, per pulire il gelato e assaporare il tuo bacio. È dolcissimo.

 

Rimani così che dolce sei tu
non chiedo di più
profumo di fiori di tiglio
fa caldo ma qui si sta meglio
la sabbia è più bianca stasera
ma dimmi che sei proprio vera.

 

Finalmente è finita la reclusione a Grimmauld Place, ed ora io e te, cara Dora, siamo insieme in questa missione: sorvegliare Clint Begum, o meglio la sua villa al mare, perché lui non si è visto in tutta la giornata, anche se abbiamo notato una cosa in effetti: il fornaio ha consegnato una cesta di pane, ha ritirato il compenso da una donna che sembrava una governante, ed è tornato al suo forno. Per il resto l’unica cosa che ho potuto fare è stata osservare Dora e il suo favoloso profilo. Finalmente arrivano a darci il cambio, a stare fermo qui tutto il giorno ho perso l’uso delle gambe.

“Facciamo una passeggiata, ho bisogno di muovermi!”.

Mi hai letto nel pensiero, Tonks, pensavo proprio la stessa cosa.

“Ok, andiamo”.

Ormai siamo arrivati al paese, e ci incamminiamo sul lungomare. C’è una brezza piacevole, che porta fino a noi un profumo di tigli. Non c’è molta gente in giro, anche se qualcuno ci guarda male, forse per via dei mantelli, o forse per le mie cicatrici, o forse per i soliti adorabili capelli rosa di Tonks.

Una vecchietta ci osserva e ci sorride allusiva. Non avrà mica pensato che stiamo insieme? Solo perché ti guardo mentre mi inondi di parole tenendomi per mano non vuol dire che io e te stiamo... insomma, siamo solo amici, non che lei non mi piaccia, sarei fortunato anche solo se trovassi una ragazza che vale la metà di lei, ma lei sicuramente non vorrà mai stare con un povero lupo grigio come me, sicuramente desidera qualcuno più alla sua altezza...

“Rem, Rem, mi compri un gelato? Ti prego, per piacere, per favore!”

Sembri una bambina, sei dolcissima. Come posso dirti di no.

Con i nostri coni al cioccolato ci andiamo a sedere sugli scogli, in un punto un po’ isolato rispetto al corso, per gustarci in pace il nostro dolce.

Ecco, come al solito ti sei sporcata. Ti passo il pollice sulle labbra – sono veramente morbide – per togliere il gelato, e poi lo lecco per pulirmi la mano. Tu mi sorridi.

“Grazie.”

“Dovere!” e piacere.

Soprattutto un piacere, come del resto la tua stessa presenza, sempre e comunque.

Finiamo il nostro gelato chiacchierando del più e del meno, osservando il mare. Il rumore delle onde è rilassante. Credo che mi piacerebbe abitare vicino al mare.

Quando ho finito di gustare il mio gelato mi giro verso di te, e non riesco a non ridere: sei più sporca di prima!

“Che c’è? Che hai da ridere?”

“Per Merlino Dora, sembra che hai i baffi!”

“Invece di ridere aiutami a pulirmi!”

“Come, non ho più il tovagliolino...”

Ti giri per bene verso di me, in modo che possa vedere chiaramente la scintilla maliziosa nei tuoi occhi.

“Neanch’io...” mi dici gettando un lindo tovagliolino alle tue spalle.

“E allora come possiamo fare? Puoi lavarti con l’acqua del mare...”

“Non dirmi che ai lupi servono i tovagliolini di carta per pulirsi...” Così dicendo ti avvicini al mio viso.

Ma non sono sicuro di aver sentito bene, o meglio ho sentito bene, ma ho paura di aver capito male, e se poi lei non intendeva quello che penso io? Che figura ci faccio? Ma come faccio a resistere...

Il mio cuore è impazzito, forse mi sta venendo un infarto, e il viso di Ninphadora a pochi centimetri dal mio è rosso come un peperone, si vede che è imbarazzata. È ancora più adorabile del solito, ma nonostante tutto non smette di guardarmi negli occhi.

Non resisto: mi avvicino e con la lingua comincio a pulire il cioccolato. Ha un sapore dolce, unito al salato della pelle, è inebriante... Ora non so più niente, non riesco più a ragionare, la lingua di Ninphadora sta accarezzando la mia, e il gioco è diventato un bacio dolce e un po’ salato.

È ufficiale, Remus Lupin sei cotto!


Gelato al cioccolato sono innamorato

di un gelato al cioccolato
un bacio al cioccolato io te l'ho rubato
tu gelato al cioccolato.




Allora, che mi dite? Vi è piaciuto questo viaggetto nei pensieri di Remus?

A fine ff ne approfitto per ringraziare tutti quelli che hanno recensito o messo tra i preferiti i miei deliri. Grazie anche ai tanti che leggono... spero di non annoiarvi troppo con le mie chiacchiere...

:-)

  
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