Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Platone    08/07/2005    2 recensioni
Dopo la sconfitta di Voldemort il mondo magico è in lutto per la sconparsa di Harry Potter...
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

x debby-potter: devo purtroppo dirti che le tue ipotesi non sono del tutto corrette...ma vedrai con il tempo :P

James si trovava ora, insieme al fratello e alla moglie, alla Sala Grande a Howgarts.
Erano stati invitati, sotto consiglio di Silente, a partecipareallo smistamento della figlia e a rimanere per l'anno scolastico ospiti al castello.
Erano guardati da tutti gli studenti: chi li guardava con curiosità, Grifondoro, chi invice con disprezzo, Serpeverde.
Se già era inusuale vedere Babbani al castello, più inusuale era il modo di vestire dei due uomini: vestivano il tipico completo che però lasciava lo stesso intravedere quanto poco usuali fossero.
I due infatti erano molto simili tra loro: aromonicamente muscolosi, ben messi; James era più alto di Tom e a differenza sua teneva i capelli lunghi fino alla scapola raccolti in una coda dalla quale uscivano alcuni capelli.
Il 'fratellino' invece li teneva corti.
Stavano al tavolo degli insegnanti e James stava parlando con Tom se quanto fosse strana ma accogliente e interessante la scuola.
Al loro tavolo però mancava una persona, ma nessuno sembrò notarlo.

Hermione Granger si trovava nella sua stanza all'ala Nord del castello, intenta a ragionare sulla foto trovata nell'ufficio del giovane avvocato.
Vi era qualcosa in quella foto che le comunicava un sentimento che però non era riuscita ad identificare.
Quei due uomini non la convincevano, eppure sentiva di potersi fidare di loro.
Era molto combattuta perchè il suo cuore si fidava, la razionalità no.
Era questo uno dei motivi per cui aveva suggerito la loro presenza a scuola per l'anno scolastico per vederci più chiaro.

Silente, guardando James, dopo tanti anni di esperienza, era sicuro non fosse chi diceva di essere, ma, cosa molto strana, non sapeva chi potesse essere.
Aveva già una mezza idea di studiarlo e l'idea della sua professoressa gli era sembrata un'ottima idea e aveva preso la palla al balzo.

I due babbani stavano mangiando ma James, provo una strana sensazione, come se qualcosa sarebbe successo presto, ma qualcosa di positivo o negativo? Decise che avrebbe aspettato e poi avrebbe deciso, una volta accaduto il fatto, come comportarsi.

Anche Tom dal canto suo non si sentiva tranquillo e quasi leggendo la mente del fratello prese anche lui la stessa decisione.

La cena finì e la famiglia McDowell, figlia compresa, potè ritirarsi nelle sue camere, seguita però da molti sguardi.
Arrivati in camera cominciarono a cambiarsi, tutti presi dalle loro preoccupazioni.
Finito di prepararsi, si sedettero tutti al tavolo rotondo posto al centro della saletta della loro camera; Hermione era tornata, data la buonanotte, al suo dormitorio.
-Ragazzi, cosa ne pensate di questa faccenda?Io sono un po stupita e intontita ancora dal tutto ma mi sembra interessante-
Ruppe il silenzio la donna.
Un James in pantaloni jeans neri, cannottiera blu scuro e capelli lasciati a sè rispose serio
-Anche a me sembra che la cosa sia interessante ma...mi sento osservato dal preside, come se mi scrutasse e cercasse qualcosa in me!-
Questa volta fu un Tom in pantaloni e camicia anch'essa bianchi.
-Stessa sensazione anche io...come se sapesse qualcosa di noi che nemmeno noi sappiamo-
-Su non pensiamoci e beviamoci un tranquillo caffè-
Disse scherzoso Harry.
Bevuto il caffe, i due decisero di andare a fare un giro per i giardini del castello.
Non appena però aprirono la porta, si ritrovarono difronte una donna.

-Piacere sono Hermione Granger, insegnante di questa scuola.-
Sorrise la donna
-Cosa vuole da noi una splendida donna con lo stesso nome di mia figlia a quest'ora di sera da due poveri..come li definite?Babbani...come noi?-
Rispose cordialmente James.

-Sono venuta perchè vorrei parlare con voi due di alcune questioni-
Si portò sul serio.
Mentre James ripensava a pochi minuti prima ebbe come l'impressione che la donna non gli fosse sconosciuta, era convinto che di averla gia incontrata in passato.
Un dolore alla fronte.
Un dolore tale da farlo barcollare.
-Eih fratello, tutto bene?-
Chiese preoccupato Tom.
-Tutto ok!Ora sto bene.-
Disse James sforzandosi di sorridere.
Hermione, osservando la scena, se possibile, si fece ancora più sospettosa ma decise di continuare.
I tre arrivarono in Sala Grande e la professoressa li fece sedere al tavolo dei professori con lei.
-Bene signori, vorrei sapere una cosa da voi, una semplice cosa!-
Fece una pausa per guardare chi aveva dinnanzi.
-Chi siete voi in realtà?-
Mentre lasciava loro il tempo di rispondere, fisso la sguardo su James.
Mentre prima al tavolo non l'aveva notato a causa degli occhiali, ora poteva benissimo vedere gli splendidi occhi dell'avvocato: gli stessi occhi che aveva visto nella foto e gli stessi che anche il fratello Tom possedeva.
Ma gli occhi che aveva James erano magnetici e per un breve istante in Hermione scattò qualcosa che lì per lì lei non reputò importante.
-Cosa intende?-
Rispose James che la squadrava con aria molto seria.
-Intendo dire che voi non siete babbani.I babbani non hanno aura magica.-
Pausa in cui i due la guardavano tra l'incuriosito e lo scettico
-Ogni mago ha un aura che lo circonda e può essere percepita, con sofrzo e difatti solo i migliori riescono.Ora voi due la possedete e il nostro preside mi ha detto che lei, James -
James la interruppe
-Dammi pure del tu-
-Anche a me- aggiunse Tom
-allora...Tu, James, possiedi un aura maggiore di quella di Silente che -
E James lo interruppe ancora
-chè è il mago più potente del mondo o almeno lo era fino all'avvento di un certo Potter-
-E tu come lo sai?-
-Ho leggicchiato 'Storia di Howgarts Ultima edizione' mentre viaggiavo.-
Lo stupore che provò Hermione fu grande.
-Quindi lo hai letto e ...come lo hai trovato?-
A parlare era l'Hermione di so-tutto-io che si era nascosta nei meandri dell'anima della donna.
Dopo un oretta bella e buona a parlare del libro, i tre si diedero appuntamento per la mattina successiva al parco della scuola, dato che Hermione aveva lezione solo di pomeriggio.

-Quindi sei sicuro che i due McDowell non siano chi dicano di essere, Albus?-
-Io penso che non siano che pensano di essere!Oltretutto anche la piccola ha molto potere..non come i genitori...ma il solo fatto che ne abbia così dimostra la nostra teoria.-
-Ho appuntamento con James e Tom domattina al parco-
-Bene, indaga ancora un pochetto allora.-

James era seduto sull'erba del parco che stava facendo, a petto nudo, i suoi soliti esercizi per mantenersi in forma quando Hermione, vestita con una tuta lo vide e lo raggiunse ma stette alcuni istanti a guardarlo allenarsi.
-Buongiorno James. Cosa stai facendo?-
Accortosi solo allora della presenza della donna, James rispose
-Mi tengo in forma!-
-E che forma!-
Disse Hermione passando ai raggi X l'avvocato e poi sorridendo.
Le guance di James presero una lieve colorazione rosa.
-Che ne dici di andare a correre un po insieme mentre parliamo, Herm?-
Herm com'era possibile?Quel nome lo usavano soltanto le persone che la conoscevano bene e cioè la famiglia Weasley, i suoi genitori e Lui!
Ma non era possibili lui era morto, 12 anni prima!
-Cosa succede, ho detto qualcosa di sbagliato?-
-Niente, lascia perdere-
Sì, Albus ha ragione...ma scoprirò chi siete, potete giurarci!

-Bene signori, per oggi la lezione è finita. Ah, signorina McDowell, potrebbe fermarsi un attimo che dovrei parlare con lei di alcune cose.-
-Certo professore.-
Rispose una per nulla intimorita Hermione.
Si diresse perciò verso il professore di pozioni: era un distinto signore molto alto all'incirca come il padre, anche fisicamente gli somigliava tranne per lo sguardo, gelido e perforante e per i lunghi capelli di un biondo quasi bianco.
-La prego si sieda-
E fece apparire una sedia.
-Di cosa deve parlarmi, signor Malfoy?-
-Vorrei sapere da lei se conosce la motivazione del suo nome.Mi spiego meglio: i suoi genitori le hanno mai spiegato il perchè della loro scelta?-
La ragazzina, in un primo momento sorpresa
-Papà mi ha detto che questo nome gli piaceva molto e che sentiva che per lui era importante.-
Rispose semplicemente.
-Molto bene, la ringrazio per la sua risposta. Puo andare-
La giovane Grifondoro fece per andarsene quando il biondo aggiunse
-E, per favore, dica a suo padre che stasera verrò a fargli visita.-
Hermione sorrise e uscì.
Non può essere che sia chi penso.Insomma è morto 12 anni fa, di lui non è rimasto nulla.
Eppure sono sicuro che Silente e la Granger mi nascondano qualcosa sui McDowell.
Erano questi i pensieri di Draco Lucius Malfoy mentre si dirigeva nell' ufficio del preside.

James era tornato nella sua stanza al castello e si trovava ora sul suo letto e ripensava alla professoressa Granger...troppe cose non andavano ma non capiva perchè fosse così.
Decise però di non pensarci e si lasciò andare alle braccia di Morfeo.

-James.....James...James svegliati!-
L'avvocato fu svegliato da una moglie molto agitata.
-Cosa c'è Jane?Che ore sono?-
-Sono le sette e di la ci sono visite per te.-
James si alzò e si portò in salotto dove, seduti fianco a fianco, trovò Malfoy e Hermione che lo aspettavano.
-Ciao James- sorrise Hermione
-Hermione-
E sorrise di rimando
-Signor McDowell-
-Dammi pure del tu! Ma prima dimmi chi sei-
-Draco Lucius Malfoy, insegnante di Pozioni.-
-Allora ciao anche a te Draco.-
James si sedette difonte ai due.
-Ditemi tutto e scusate come sono conciato ma mi sono risvegliato pochi istanti fa.-
Hermione appoggiò una scatoletta sul tavolo: non era molto larga e profonda.
-Dobbiamo parlare di una questione seria-
Disse Hermione con sguardo serio.
Anche Draco osservava l'uomo con ugual serietà.

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Platone