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Autore: pikkola_cullen94    24/01/2010    0 recensioni
...sembrava incredibile che fra tutte avesse scelto me...eppure i suoi occhi erano fissi sul mio viso...lo guardai, no io ero solo una normale persona...lui invece non poteva uscire di casa senza essere assediato da fan e fotografi. Mi alzai e mi fece spazio per poter passare ed andare via. Sentivo il suo sguardo addosso, poi lo spiker incominciò a dare le formazioni, mi girai ebbi solo il tempo di vedere la sua schiena mentre scendeva negli spoglatoi...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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5capitolo originale La moto sfrecciava veloce sotto il sole della città. Anna non conosceva neanche bene il motivo per cui si trovava in sella a quella cosa troppo veloce! Era letteralmente aggrappata ai fianchi di Kryk e sebbene sapesse quanto lui guidasse bene, a differenza di Claudia, si guardava sospetta attorno in cerca di pericoli. Avrebbe dato qualsiasi cose per scendere da quella Honda terribilmente scintillante; in effetti avrebbe dato qualsiasi cosa per non andare nel posto in cui stava andando. Sbuffò, i suoi ragionamenti contorti non riusciva a capirli neanche lei.
Quando la moto rallentò capì che finalmente erano arrivati. Aprì gli occhi e si sfilò l'enorme casco. Si sostenne a Kryk per scendere da quell'affare, poi riconobbe una voce familiare, tra tutte le altre, si voltò nella direzione del suono. La sua migliore amica le stava correndo incontro raggiante e un po goffa.
-"Oddio! finalmente c'è l'avete fatta!" kryk le diede una pacca sulle spalle
-"Lo sai quanto è paurosa! Ci siamo fatti superare dalle lumache..." Si fiferisce a me? Anna finse di non capire.
-"AhAh molto divertente ora mettiti davanti a me" afferrò il ragazzo per un braccio, si nascose dietro di lui
-"Anna cosa...?" ma non ebbe tempo di finire la frase.
-"Oddio sta passando!!!!" Anna si infilò il cappuccio della felpa e abbassò la testa, nascondendosi dietro Krky. Afferrò anche Clau e se la piazzò davanti, stile muro di cinta. sentì la sua amica agitarsi, capì che stava passando. Guarda diritto e non fermarti!Guarda diritto e non fermarti!
-"Ehi...Christian! Ragazzo mio come stai?" Merda. Merda.Merda. Perchè il suo migliore amico conosceva tutto il mondo? Fece giarare Claudia.
-"Clà...Clà" sembrava stesse in missione di guerra. Continuò a sussurrare all'amica
-"Con chi sta parlando questo?" Claudia inclinò , Anna era alle spalle di kryk con il corpo rivolto verso il campo.
-"Eh?" sempre la solita deficiente!!! pensò Anna
-"Con.Chi.Parla.Kryk?" l'altra ragazza parve cogliere il messaggio
-"Con l'allenatore pare che kryk lo conosce...e comunque non mi interrompere ho a solo cinquanta cenimentri Espinosa sto aspettando che mi noti...mio dio sta guardando qua" Claudia si girò di nuovo in avanti, sistemandosi le ciocche di capelli che le scendevano sulle spalle. Doveva fuggire. Perchè doveva vederlo? In fondo lei non ne aveva voglia! O si? Decise di optare per l'opizione piu semplice. Ingnora tutti e cerca di superare inerme questa giornata. Certo. Si poteva fare. Assunse una posizione convinta, alzò  la testa spavalda, ma quando il cappello stava per scivolarle da testa, se lo riaggiusto frettolosa. Cominciamo bene pensò. Si girò lentamente per cercare di intravedere chi ci fosse alle sue spalle. Oddio tutti. Bene...si poteva fare si poteva fare.
-"Ehi...psss...Clà" La sua amica certe volte sapeva essere propio una grande amica. La spintonò. Ma la ragazza sembrava come essere sotto uno strano effetto. Cocaina. Di sicuro era cocaina. Cosa poteva trasformarla in un ebete simile?
-"CLAUDIA!" Ok. Forse la voce le era uscita un filino più alta del previsto...ma,si...si poteva ancore fare.Quel suo...urlo...sortì un doppio effetto. La cosa buona fu che Claudia finalmente si sveglio dal coma e si girò ad osservarla...la cosa cattiva, fu che...tutto il centro d'allenamento, si voltò nella sua direzione... Fai l'indifferente....si ripeteva, sorrise come un ebete, e senza voltare neanche per un secondo lo sguardo dove non doveva spostarlo, afferrò per un braccio l'amica e si girò, per andare via. Vide l'entrata del holiday inn. Fu come vedere l'acqua nel deserto...Come quando Claudia ti chiama per dirti che ha perso la voce...Come un miracolo, un miraggio. Quella era la sua meta, e per essere raggiunta, dove attraversare un campo minato chiamato...individuo con gli occhi che le facevano paura. Bene ora che aveva individuato la sua missione e le aveva dato anche un nome non le restava altro che compierla quella missione. Il problema fu...che mentre lei, avviava, e concludeva anche, il suo monologo interiore, Claudia, in soli due secondi fu capace di fare ciò che nessuno era capace. Strattonata dalla spinta di Anna, fu in grado di inciampare sui suoi stessi piedi, di aggrapparsi, con la mano destra al giubbino di kryk, facendogli formare un angolo di novanta gradi all'indietro, e con la sinistra, aggrapparsi all'altra cosa che le capitava fra le mani...precisamente il cappuccio di Anna. Nei millesimi di secondi, in cui il cappuccio scendeva dalla sua testa per posarsi sulle sue spalle,Anna pensò di tutto. 1°...Lei...quella specie di imbranataggine in persona, ridicola e urlante non sarebbe mai stata piu degna di una sua parola. 2° Quante probabilità c'erano che tutto quello fosse solo un brutto incubo? Ora mi sveglio, pensò, nel mio caldo dolce e non ridicolo come claudia, letto, e tutto questa rimmarrà solo...un terribile incubo. Aspettò di sentire l'odore soffuso di vaniglia della sua stanza, o il calore della trapunta, ma nulla di tutto questo arrivò. Anzi una leggera brezza le scompigliò i capelli. Niente panico. Niente panico. Continuava a ripetersi. Il segreto sta nello stare calmi. Ora mi giro e dico qualcosa di sensato. Ma la sua mente le apparve alquanto offuscata. Qualcosa di sensato, non ridicolo e che giustifichi questa scenetta da teatrino. Girò il suo viso, voltandosi verso kryk.Stava ritornando in asse dopo aver compiuto una mossa di contorsionismo puro, lo osservò.
-"O mio dio ti sei fatto male amore?" Come una sanguisiga si attaccò al corpo di Kryk, lo sgaurdo da abete, il sorriso stampato sulle labbra. Il ragazzo parve confuso, Anna continuò a fissarlo negli occhi, sbattendo le ciglia.
-"A-Amore?" Si voltò ad osservare l'allenatore, forse troppo imbarazzato dalla quasi caduta, o da Anna, sorrise anche lui da ebete. Le sue abilità da ventriluqo tornarono untili. Sorrideva a chi gli era difonte, ma nello stesso tempo discorreva allegramente anche con la ragazza, imporvvisamente avvinghiata a lui.
-"Che...cosa...stai...facendo..." salutò un uomo li passaggio ."Eheh uff Claudia!" questa volta osservò Claudia. Il suo sorriso ebetiano che ormai irradiava tutti, colpì anche lei. -"Un po piu attenta la prossima volta eh?" Agitò la mano aperta e mesa avanti a lei in segno di ammonimento, Anna capì che il messaggio recepito da Clau fu...dopo ti spezzo le gambe, mi si unì anche lei all'allegra comitiva di ebetiani e restarono tutti e tre, a fissare i loro interlocutori con il sorriso stampato sulle labbra. Fu una scena di imbarazzo assoluto. Finalmente qualcuno si decise a spezzare quel silenzio obbrobbioso. Fu l'allenatore.
-"Ahhh...Christian e così...lei è la tua ragazza?" A quel punto per Kryk arrivò la crisi di tosse avanzata. Gli succedeva sempre quando si sentiva in imbarazzo, Anna lo sapeva, così intervenì, quello non era propio il momento di farsi cogliere dall'imbarazzo.
-"Sii...Amore mi stupisce che tu non l'abbia detto...!" Si voltò verso di lui, abbassando la testa di lato. Che stronza, pensò Anna di se stessa. Se avesse incontrato una ragazza come era lei in quel momento avrebbe voltato la testa, quantomeno disgustata. Lui la sooservò. Aveva un espressione che oscillava dall'indignazione alla conusione. Alzò le sopraciglia, non sembrava volesse reggere il gioco di Anna. Merda. Gli sorrise, in quel sorriso tutti gli unsulti possibili, rivolti a Kryk. Si stava gia preparando al peggio. Sarebbe fuggita...Si...questa poteva essere una soluzione...umiliante ma...Oddio da dove si usciva da quel inferno?? Assunse una posa rigida, pronta a ricevere il colpo di grazia. Invece arrivò qualcaltra cosa. Kryk strinse la presa intorno alla sua vita, la osservò, poi incominciò a parlare.
-"Oh...ehm...Si...Beh lei è...è..." Le stava levando un fianco. La stringeva così forte, che ancora un po e Anna si sarebbe fusa, con Kryk. Daiii...pensava Anna. Okey, okey. Hai fatto il primo passo. Forza! Non mi crollare all'ultimo. Per fortuna, che nella vita di Anna esisteva una persona di nome Claudia. Impicciona...così tanto da intervenire anche quando c'è ne era davvero l'esigenza. Si scostò i capelli all'indietro, e parlò con aria da intelletuale.
-"...La sua fidanzata..." sorrise anche lei, poi osservò Kryk, sussurrò qualcosa -"E dai kryk che c'è l'ha fai...non hai commesso un reato punibile con la pena capitale."Anna non fu sicura di aver colto qelle parole, Claudia continuò sicura nel suo discorso, le parole scorrevano limpide, per un solo istante anche Anna fu tentata di credere a ciò che diceva la sua amica.
-"E' quasi un anno ormai che la loro storia d'amore procede spedita, come un veliero, nelle acque calme e limpide dell'oceano" battè le mani, come per sottolinerare quella sua similitudine, che con tutta sincerità Anna non sapeva propio da dove le tirasse fuori. Doveva pensararle di notte. Sicuramente. Non c'era altra spiegazione. L'interventò di Claudia, daltro canto però, fu fondamentale, dato che, in tutto quel discorso Anna e Kryk non ci avevano affatto messo bocca. Non facevano altro che stringersi, goffi, impacciati e spaesati.
-"Beh...sono contento per te Christian! Finalmente hai trovato la tua anima gemella...Ora non ti resta che avere fortuna nel calcio" L'uomo sorrise, incapace, probabilmente, di non inserire l'argomento calcio, in qualsiasi discorso che gli venisse proposto. La discussione andò avanti. Kryk, parve riprendersi, e finalmente, riuscì a gestire la situazione. Sopostò accuratamente la discussione sul calcio, argomento assai gradito a lui e al suo interlocutore. Ad Anna non restava altro che restare avvinghiata al suo presunto fidanzato e fingere di ascoltare ciò di cui si stava discutendo. Ma la cosa non le riuscì particolarmente bene. Sarà perchè la sua attenzione era accentrata su qualcosa di...piu interessante. Aveva due grandi occhi verdi. Era quel verde che pareva inverosimile. Quel verde che vedi solo sulle pagine patinate di quei giornali di moda, dove gli occhi di chi si trova in copertina, è l'ultima cosa che noti, la tua attenzione catturata dai pettorali, o dai tacchi dodici. I suoi invece,parevano tremendamente normali. Così normali da essere stupendi. Erano profondi, terribilmente profondi e vispi, furbi, di chi sapeva, perfettamente il fatto suo. Al sole, nella sua irdie, gli parve di cogliere anche degli stralci d'azzurro, ma erano così esili, da non essere sicura di averli visti. Lo osservava, quando lui non poteva accorgersene. Quando lui, di scatto senza rendersene conto, si passava una mano fra i capelli castono scuro. Quando sorrideva, a qualche battuta, e stringeva gli occhi, il sorriso ampio, solare. Lo osservava, quando una stretta allo stomaco, la colpiva, quando l'orizzonte del suo sguardo non era segnato da lui. E lo sentiva. Riusciva ad avvertire la sue presenza, i suoi occhi fissi su di lei. Non aveva mai osato, guardarlo, quando sentiva di essere osservata, Voleva trovare il coraggio per voltarsi, e colmare quel bisogno incredibilmente forte di vederlo di nuvo, forse per l'ultima volte, forse per sempre...

Camminavano lenti, fra i corridoi sfarzosi dell'holiday inn. Anna faceva di tutto per sembrare indifferente, ma sentiva lo sgaurdo degli amici su di lei. Che spiagazione avrebbe potuto dare? Continuò a camminare, arrivarono all'immenso bar. Era intonato all'immenso edificio, anche esso sfarzoso e non adatto a lei, abituata al bar sotto casa. C'erano tavoli, addobati in giro, dietro ogniuno dei quali, dei camerieri, tirati a lucido, servivano le persone. Al chiosco principale, invece, dei barman, agitavano i soliti aggeggi per creare bibite di ogni tipo...Limone e Wischi, Frutti esotici e Scotch Bacardi fruit...Claudia, finì di osservare attentamente il cartellone, appeso alla parete, alle spalle del barman. Sembrava che stesse facendo una scelta che poi avrebbe modificato tutta la sua vita. Aveva lo sguardo assorto, il dito vicino la bocca, gli occhi semichiusi, mentre cercava di leggere, poi imporvvisamente si rialzò.
-"Uhm...Scusa" alzò un dito verso il ragazzo, lui la raggiunse, la osservò. Claudia fece la sua ordinazione, poi osservò Anna
-"Tu? Che prendi?" Lei sorrise, sembrava sua madre, le rivolse la domanda in tono duro. Anna fece una smorifia
-"Boh...fai tu!" Si rivolse di nuovo al camerire, ordinando anche per Anna.
-"Pensavo di essere io la deficente fra i tre..." Si rivolse ad Anna, poi prese il bicchiere dal bancone -"Evidentemente mi sbagliavo" Ringraziò il barista, si girò appogiando le spalle al banco del chiosco, lo sguardo dritto davanti a se...la voce naturalmente dura. Anche lei prese  il suo bicchiere.
-"Uhm...con tutte le cazzate che possa fare a partire da oggi non riuscirò mai a recuperare i tuoi sedicianni anni di deficientaggini...non ti supererò mai" Disse con tono neutrale. Sentì Claudia sorridere, lo sguardo piu sciolto, sorrise anche lei.
-"Mi spieghi cosa ti è passato per la testa? No, perchè davvero non si è capito! Non hai tralasciato propio nessuno! Se volevi fare una figura di merda la facevi da sola, non coinvolgevi anche noi..." Anna sorrise, abbassando la testa in avanti
-"No davvero è stato imbarazzante...Non ridere" Anna la vide scuotere la testa, ma intuì che il peggio era passato. Si accomodò su uno sgabello lì vicino.
."Sei sempre stato un tipo criptico" Claudia accompagnò le parole da una smorfia -"Ma adesso davvero arrivi ai limiti della pazzia" Lei la osservò.
-"Solo ai limiti?!" Si alzò, posò il bicchiere mezzo pieno fece per andarsene, Claudia la seguì.
-"Cosa vuol dire?" Inarcò le sopragiglia, sospettosa. Anna sbuffò dal naso
-"Niente, niente...lascia perdere...Credo solo di aver superato i limiti della pazzia, qualche minuto fa" Scosse la testa. Di preciso, pensò, nel momento in cui sentì il bisogno di osservarlo, studiare i suoi movimenti, memorizzarli perfettamente, ogni suo gesto, ogni suo particolare tanto da, ricordarli tutti perfettamente ad occhi chiusi...la mano destra passata fra i capelli, l'oscillarsi dalla gamba destra alla sinistra mentre ascoltava conversazioni troppo noiose sui bilanci societari, la mano sinistra nella tasca della tuta, la cerniera della felpa, chiusa fin sotto il mento, il pantalone a vita bassa, i lacci delle sue nike, sciolti, un piccolo accenno di barba, l'orecchino, che alla luce del sole brillava forte,al suo orecchio. Ogni suo piccolo particolare, sospeso in un ordine perfetto. Deglutì, tirò un profondo respiro. Ma che diamine stava facendo? Resettati!! Gli urlava la mente. Ma fu inutile, ogni suo sforzo.
In lontananaza, nella sala per i fumatori, intravide Kryk. Decise di svignarsela. Meglio fargli digerire la grossa figura di merda, prima di comparire davanti ai suoi occhi. Si voltò di scatto, uscì dalla sala, in cerca di Claudia, intenta a seguire un ragazzo, che secondo le sue parole, "prometteva bene". Camminò per un pò nel grande corridio con le pareti color oro, non sapendo di preciso dove andare, sbirciava nelle sale che sorpassava in cerca dell'amica, non si rese conto di essere arrivata alla fine del corridoio. Si trovò dinnanzi una porta trasparente che dava su un terrazzo, si osservò attorno, cercando di capire se le fosse permesso accedervi, nessuno che la osservava, aprì veloce la porta, e se la chiuse altrettanto velocemente alle sue spalle. Da lì la vista era stupenda, con una sola occhiata, riusciva ad osservare tutta la città. Si appoggiò al muretto, il vento le cacciò sulle spalle i capelli, chiuse gli occhi.
-"Wow...vedo che hai smesso di fuggire, e di appropiarti di ragazzi che non ti appartengono..." Merda. L'unico pensiero, coerente che la mente di Anna formulò fu questo. Merda. Merda. Merda. Okey....si disse....stai calma ragiona, analizza gli elementi. Voce maschile, bene poteva essere kryk...ma non era lui, lo sapeva bene... Il tono malizioso, furbo...e quell'accento. Quello stramaledetto accento argentino, non le lasciarono via d'uscita. Lentamente si girò nella direzione della voce e lo vide. Se lo ritrovò a due centimentri dal suo viso, il sorriso furbo stampato sulle labbra, di chi sapeva, di averla colta di sorpresa. A quel punto la menta di Anna non formulò pensieri. Sembrava solo un ebete, mentre cercava imperterrita di capire perchè quel ragazzo troppo bello per essere vero si trovasse a due centimentri dal suo viso. Si allontandò, facendo qualche passo all'indietro.
-"Credo che tu abbia sbagliato persona" Si girò di nuovo veloce, verso il panorama, respirò forte. Aveva il cuore in gola.
-"Uhm....non penso"  Anche, il ragazzo, si appogiò al muretto, guardava in avanti. Anna invece non ci riusciva. Come era possibile guardare avanti, quando al suo fianco c'era lui... Chiuse gli occhi. Lui continuò a parlare fissando un punto indefinito del panorama.
-"quel ragazzo...è il tuo fidanzato?" La risposta, le uscì veloce dalla bocca, senza neanche che lei se ne rendesse conto.
-"No" Il ragazzo sorrise, abbassò la testa, poi tornò ad osservvarla.
-"Sei stata capace di scombussolarmi la vita, in soli due giorni" Con una leggera spint delle mani si alzò dal muretto, e senza degnare Anna di uno sguardo, si avviò verso l'entrata.


S
pazio autrice____________________________________

Bene, spero che questo continuo vi piaccia.

Una altra precisazione....ho pensato a lungo se inserire il nome della città oppure no. All'inizio ero piu propensa a citarlo anche perchè non so piu che aggettivi usare per descriverla senza nominarla -.-  Ma......ho pensato che comunque questa è una storia di fantasia...insomma una cenerentola fatta ai tempi nostri e anche qui è giusto che tutti noi sogniamo impersonificandoci come meglio ci pare....Bene dopo questa precisazione, i mi siedo in un angolino e aspetto le vostre recensionine ine ine....:-)   kissKiss Pikkola_Cullen94

  
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