"[...]Annuì tra sè e sé, andando a sedersi alla sua solita postazione e riprendendo la lettura da dove l’aveva interrotta, venendo attratto poco dopo da un bizzarro gioco visivo che gli fece sollevare gli occhi e cercare conferma di quanto avesse visto.
Assurdo come la stanchezza potesse giocare brutti scherzi… gli era quasi sembrato che il tomo sopra al quale prima aveva poggiato la mano si fosse aperto.
Rise della sua stessa stupidità, scuotendo la testa e riportando lo sguardo sul libro che aveva di fronte a sé, spalancando di botto gli occhi[...]"