Shino Tribute – Fall in love.

A Marghe,

ovviamente u.ù

1. ShinoTemari

Temari era tutto ciò che un uomo potesse desiderare. Da Suna importava una scia di odori poco usuali per gli abitanti di Konoha, specialmente per una persona indifferente come lui... E se non passava inosservata nemmeno per il soggetto in questione, c'era da preoccuparsi.

«Cosa c'è Aburame, ti disgusto?»

Aveva dibattuto la ragazza, con tanto d'espressione accigliata. Shino si limitò a osservare il suo profilo dietro le spesse lenti scure, esaminando criticamente i suoi lineamenti, soffermandosi sui quattro buffi codini che si ergevano con maestà sul suo capo.

Disgustatissimo.

«Altroché»

Aveva proferito, poco convincente. Poi aveva voltato il capo, proseguendo per la sua strada. Sottovoce, sentì un'esclamazione – possedeva un udito raffinato, per sua fortuna. «Ti posso comprendere»

2. ShinoKiba

Erano indomite le sue labbra, quando andavano a cozzare contro quelle di Kiba. Nel misero angolo di un bar si stava consumando molto di più di un drink, le bocche asciutte richiedevano un altro tipo di bibita ed entrambi avevano trovato quella che più confaceva loro. Sussultò l'Inuzuka, non appena Shino s'addentrò con maggior potenza nella sua carne, sbattendolo in modo più prepotente sulla parete di legno, come se potesse sfondarla da un momento all'altro.

Lunghi respiri: eccitati, febbricitanti, frustrati da quel tenero e vorticoso sentimento che era l'amore. Non v'era miele fra di loro, non doveva esserci null'altro che un bacio, due, tre... Diamine, aveva perso il conto.

«Dimmi quando devo fermarmi.»

Proferì l'Aburame, lasciando per un attimo la presa.

Inaspettatamente, Kiba ebbe la meglio.

«Non te l'ho mai chiesto.»

3. ShinoIno – friendship.

Aveva ascoltato le sue lacrime, tutto il tempo. Ino se ne stava sdraiata da parecchio tempo, ormai, sopra il divano, col capo sopra le sue ginocchia e le lacrime che scendevano copiosamente sul tappeto. Era arrivata a formare una piccola macchiolina, che presto si sarebbe trasformata una pozzanghera se avesse continuato con quel ritmo.

«Se glielo dico, mi ammazza. Se non glielo dico, mi ammazza lo stesso. Che faccio, Shino?»

E di nuovo il volto bagnato dalle lacrime, lievemente arrossato mentre si specchiava nelle sue lenti. «Anzitutto, sollevati...» – disse con calma – «Poi, vai da lui e digli tutta la verità.»

Una semplice risposta, che avrebbe dato qualsiasi essere umano; tuttavia il volto della ragazza parve ritrovare nuovo splendore non appena Shino la illuminò con quella semplice riflessione.

«Grazie!» – mormorò, schioccandogli un bacio sulla guancia. Ino s'alzò in piedi, asciugandosi le lacrime e acconciandosi in modo vagamente decente i capelli scompigliati – «Cosa farei senza di te?» – sorrise, un semplice gesto che gli tranquillizzò l'animo – «E grazie per avermi comprato il test, Shino!»

Trattenne un risolino, Ino.

Shino fece un'occhiata di sufficienza: per gli amici questo ed altro – nonostante fosse stata la cosa più imbarazzante di tutta la sua vita.

4. ShinoKonan

La graziosa figura femminile se ne stava immobile, torturando il fiore di carta tra i suoi capelli. Un foglio a forma di rosa, che aggiungeva un tocco d'eleganza al suo essere. Shino la prima volta che l'aveva vista non aveva badato ad altro; non gli importava da che parte stesse, quale mantello temerario indossasse, quali fossero le sue tecniche.

Era stato un semplice fiore tra i capelli a far di lei una divinità, nonostante combattessero su versanti opposti... Ma cosa può importare, questo, agli dei?

5. ShinoShiho

Nella squadra di decriptazione una ragazza seriosa e ligia al proprio dovere spiccava più delle altre: maldestra, fino a rasentare il ridicolo, aveva pensato, osservandola. Le aveva rivolto uno sguardo criptico quando si era esibita in tutta la sua goffaggine, caracollando direttamente sopra di lui, scusandosi più volte – alzando insù il cavalletto degli occhiali, per quanto fosse possibile.

I suoi tacchi avevano pestato i suoi piedi, si chiese perfino per quale motivo li avesse messi se non riusciva a camminarci bene sopra, evidenziando ancora di più il suo principale difetto.

Così una sera come tante, mentre bighellonava tra i corridoi con fare annoiato, l'aveva osservata studiare carte su carte e si era avvicinato, fino ad annullare del tutto le distanze.

«Shino-kun!»

Aveva esclamato, sobbalzando. Lavorava persino di tarda notte, si chiedeva se avesse qualche passatempo oltre il dovere principale che era essere a servizio dell'Hokage.

«Perché non porti le scarpe?»

Aveva osservato.

«Oh...» – obbiettò con semplice disappunto Shiho – «... Non dovevo sentirmi alla tua altezza, Shino-kun.» – e l'Aburame ostentò un'ovale di stupore, piuttosto confuso – «Ora lo sono.»

Mormorò, indossando nuovamente le décolleté. Ora era a pochi centimetri da lui. I loro visi si sfioravano, un moto di nervosismo nella mente del controllato Aburame, un attimo di smarrimento e poi un altro di convinzione. Quella ragazza aveva indossato un paio di scarpe, per sentirsi alla sua altezza.

Improvvisamente l'ammirò e il suo giudizio si trasformò, completamente – le nostre certezze variano come le stagioni, incredibile.

Sfiorò le sue labbra e vi soffiò sopra un bacio: un attimo di pace, nient'altro.

Shino Centric

Shino Aburame era un degno ninja. Volse lo sguardo alla gente che ormai aveva abbandonato questo mondo: tra le macerie esalavano un ultimo sospiro, prima che la loro anima riposasse in pace, in un luogo che ancora non gli era ben chiaro.

Nel cuore c'era una ferita, nell'animo l'orgoglio e l'amarezza di una vincita – quanto ero costata? – e i danni sulla sua pelle non parevano poi così gravi, se osservava la gente moribonda da quella prospettiva. Ma non era solo gente, no... Gli abitanti di Konoha avevano forgiato il suo carattere, chi per un motivo chi per l'altro, l'avevano fatto crescere. E Shino li avrebbe ringraziati sempre, dall'imperturbabile Shikamaru Nara al festoso e brioso Naruto Uzumaki... fino ad Ichikaru Teuchi e ai suoi ramen d'ottima qualità.

Volse gli occhi all'orizzonte – la sottile linea che lo divideva dal cielo – si tolse gli occhiali, come segno di rispetto e ringraziamento. Gli occhi solennemente abbassati e le mani intrecciate fra loro: grazie Konoha.

~

Note:

Ehm, sì, torno dopo un po' di tempo – sto scrivendo sempre più di rado su questo fandom, ultimamente.

Uno Shino Tribute, poiché non ho potuto scrivere per il suo compleanno spero di essermi fatta perdonare. Un tributo trattanti coppie che mi stuzzicano:

La ShinoTemari dovete leggerla con toni piuttosto maliziosi, non ho nulla da dire. Mi piacciono perché li vedo molto ben assortiti tra loro e tutte le fic che leggo trattanti questa coppia sono poetiche.

Io non lo sono stata, ma pazienza! XD

La ShinoKiba è vagamente pwp. Mi devo limitare purtroppo, però al rating arancione ci posso arrivare XD... Anche questa un po' maliziosa.

La ShinoIno è una friendship, per il semplice fatto che anche io ho il mio tallone d'Achille: mi dispiace, non riesco a scrivere fic con Ino con un personaggio diverso da Shikamaru. Vale la stessa cosa per Shikamaru. Io li vedo bene solo tra loro, li amo troppo e sono gelosa di loro... chiamatemi fungirl impazzita ù_u

Comunque: friendshippamente(?) parlando Ino è incinta sì, ma non sa se dirlo a Shika – una traccia di biancoH ** – quindi chiede consiglio a Shino, costretto alle fatiche più umili (comprare il test di gravidanza). Questa è più comica delle altre, li vedo così XD

La ShinoKonan è la più breve, ma la più incisiva. Ho cercato di descrivere un momento di assoluta calma, pace e tranquillità, nulla in più da dire. D'altra parte sono una delle coppie che adoro di più, sono perfetti l'uno per l'altra a parer mio *-*

La ShinoShiho mi sono divertita a scriverla. Shiho mi ha un po' rappresentata: maldestra, goffa, un po' ingenua. Dato che nemmeno io sono capace di camminare sui tacchi ho pensato ad una scena simile, naturalmente pensando a come Shiho potesse sentirsi all'altezza (in tutti i sensi) di Shino. Cosa non si fa per amore <3

La Shino Centric infine è un semplice tributo a Shino, dai toni più cupi rispetto alle precedenti. Ipoteticamente collocata dopo lo scontro con l'Akatsuki e Sasuke Uchiha... Insomma, alla fine di tutto. Il togliersi gli occhiali vorrei che non lo giudicaste ooc, ma un semplice ringraziamento verso una patria che gli ha dato tanto.

Infine, concludo questo monologo sperando che alla mia cara amica Marghe sia piaciuta, (L)

Tanti baci (e zozo! *O*), ti voglio bene <3

Grazie a tutti i lettori che si soffermeranno sulle mie drabbles!

Alla prossima,

Kiki, la paladina biancaH.