26/01/2010
2 recensioniCAPITOLO 9 'Waiting for yesterday'
'Tre radice di tre per 4 fratto radice di cinquanta..' niente, nei 15 anni della sua breve esistenza, era stato mai più noioso di quella lezione di matematica per Larah. E quella prof. poi, le era sempre stata antipatica. Cercava di ricopiare quello che la prof scriveva alla lavagna, senza prestarci attenzione, pensando invece a quanto era stata bella la sera precedente e quanto sentisse di essere davvero in paradiso.
Da quando aveva incominciato a passare del tempo con Nick era cambiata. Era sempre di buon umore, ma non aveva più voglia di parlare come una volta. Pensava sempre molto a lui e quei suoi pensieri non poteva condividerli con nessuno, se non con le sue migliori amiche.
Continuava a guardare il cellulare in attesa dell'ultima campanella, almeno per quel giorno.
Finalmente suonò. Prese la tracolla, si infilò il giubbino di pelle e corse in fretta fuori dall'aula salutando distrattamente i suoi compagni. Dopo aver percorso i corridoi tortuosi che la struttura della scuola la obbligava a percorre per uscire dall'edificio, imbocco il lungo viale all'ingresso e appena si ritrovò nel parcheggio cominciò a correre verso il suv nero che aveva già individuato.
Nick era appoggiato alla portiera e si guardava intorno, cercando di scovare i lunghi e morbidi capelli di Larah, i suoi grandi occhi scuri e il sorriso sempre stampato sul viso.
La vide, correre verso di lui e gli occhi gli si illuminarono immediatamente.
Larah gli saltò al collo, lo salutò.
'Com'è andata?' chiese lui dolcemente.
'Noia, noia, noia..' rispose lei sbuffando.
'Una ragazza brava come te che dice così? Ma daii' disse lui facendo lo spiritoso.
'Sarò anche brava, ma non sono un alieno. A nessuno piace andare a scuola! Per te è facile dirlo, non ci vai!' rispose lei ridendo ancora. 'Poi è colpa tua, mi fai distrarre...' continuò lei.
'Bhè se vuoi me ne vado' disse indicando la macchina.
'Eh? No no ma sei pazzo?' disse lei che lo aveva preso seriamente e lo aveva bloccato, prendendolo per un braccio. Lui rise. 'Sto scherzando, era per vedere come reagivi...'
Quello era il loro ultimo giorno, lo sapevano entrambi. Nessuno dei due voleva però affrontare l'argomento, non era ancora il momento.
'E secondo te come devo reagire? Bah..io l'ho sempre detto che sei un testone..' disse Larah con una faccia sconsolata.
'Ah sì? L'hai sempre detto?' disse lui minacciosamente, cominciando a farle il solletico.
Mentre Larah cercava di divincolarsi, Nick notò una ragazza che lo fissava al di là della strada.
Senza pensarci prese il volto di Larah tra le mani e cominciò a baciarla. Lei non si sottrasse, nonostante non capisse il perchè di quella mossa violenta.
'Scusa piccola. C'era una ragazza che mi stava guardando, non volevo che mi riconoscesse.' disse lui dopo qualche secondo.
'Ah bhè si certo..' disse Larah divertita e salì in macchina.
'Ti porto a mangiare al ristorante dell'albergo, va bene?'
'Oh, ma è troppo elegante, guarda come sono vestita!' disse lei indicandosi.
'Sei bellissima!' disse lui come se fosse ovvio.
'Sì certo, sei proprio attendibile tu!' disse lei provocando le risate di Nick.
Pranzarono insieme velocemente. Nick sembrava impaziente. Appena finito il dessert, trascinò Larah in camera sua.
'Vuoi sapere qual'è la sorpresa?' le chiese lui sorridendo.
'Sì, certo.'
'Ti ho scritto una canzone! Spero tanto che ti piaccia!' disse prendendo la sua chitarra.
Larah si portò la mani al volto, sbalordita. Non avrebbe mai pensato che una delle sue canzoni, che una di quelle poesie di parole dolci come solo lui sapeva trovare, sarebbe stata dedicata proprio a lei.
Si sedette accanto a lui, mentre sentiva scorrere nella sua mente e nel suo cuore le prime note.
Chiuse gli occhi, per assaporare quel momento.
Lui la guardava. Iniziò a cantare. La canzone parlava di una ragazza che gli aveva cambiato la vita, che lo aveva fatto innamorare e per la prima volta, lo aveva fatto sentire normale, amato davvero. Parlava di quanto dolce fosse la sua risata e di quanto fosse divertente.
Larah riaprì gli occhi.
Si fissarono a lungo, mentre lui sussurava quelle melodiche parole. Era a canzone più bella che avesse mai sentito. Inconsapevolmente il volto le si rigò di lacrime, quando la canzone accennò ad un addio, o meglio un arrivederci.
'Non piangere, piccola.' disse Nick quandò finì la canzone e le asciugò una lacrima.
'Non ti è piaciuta?' chiese.
Lei lo abbracciò, continuando a piangere silenziosamente. Solo dopo qualche secondo rispose.
'E' la canzone più bella che abbia mai ascoltato. Grazie, Nicholas, grazie. Io..Io..Ti amo!' sprofondò ancora nel suo petto caldo, tra le sue braccia che l'avvolgevano.
'Domani devo partire, Larah, ma tornerò presto, te lo giuro! Mi mancherai tanto, tantissimo. Mi devi promettere che mi scriverai. Io ti chiamerò ogni giorno, quando vorrai, io ci sarò! Promettimi che mi aspetterai!' disse lui con gli occhi lucidi, stringendola ancora di più, quasi non volesse lasciarla andare.
'Ti aspetterò per sempre, per quanto tempo servirà, questo te lo prometto. Ma devi promettermi anche tu che lo farai. Non tradirmi, morirei! Promettimi che non finirà così, ti prego!' disse lei, asciugandosi le lacrime.
'Non finirà! Te lo prometto. Sei l'unica e sempre lo sarai.' la baciò teneramente, a lungo.
Quel pomeriggio lo passarono abbracciati, su quello stesso letto. Entrambi volevano ricordare ogni minimo istante passato insieme. Sarebbe stata dura, ma quello che li legava lo era decisamente di più.
Qualche ora più tardi si salutarono per l'ultima volta e ancora qualche lacrima scese dagli occhi di lei. E' difficile lasciar andare la persona che è l'unica cosa che dopo tanto tempo ti fa sentire bene. Lei con la canzone nella mente e quella dolce melodia solo per lei, lui con quelle indelebili parole nel cuore 'Ti amo. Ti aspetterò'.
Fu l'addio che segnò l'inzio di tutto.
P.S: capitolo di svolta :)
spero vi piaccia! commentate in tanti, Grazie!
Grazie mille per le recensioni e i complimenti:
BENNYY
_3november
..e per avermi messo tra i preferiti:
renesmee92
Peace&Love<3
Itsbreathless
'Tre radice di tre per 4 fratto radice di cinquanta..' niente, nei 15 anni della sua breve esistenza, era stato mai più noioso di quella lezione di matematica per Larah. E quella prof. poi, le era sempre stata antipatica. Cercava di ricopiare quello che la prof scriveva alla lavagna, senza prestarci attenzione, pensando invece a quanto era stata bella la sera precedente e quanto sentisse di essere davvero in paradiso.
Da quando aveva incominciato a passare del tempo con Nick era cambiata. Era sempre di buon umore, ma non aveva più voglia di parlare come una volta. Pensava sempre molto a lui e quei suoi pensieri non poteva condividerli con nessuno, se non con le sue migliori amiche.
Continuava a guardare il cellulare in attesa dell'ultima campanella, almeno per quel giorno.
Finalmente suonò. Prese la tracolla, si infilò il giubbino di pelle e corse in fretta fuori dall'aula salutando distrattamente i suoi compagni. Dopo aver percorso i corridoi tortuosi che la struttura della scuola la obbligava a percorre per uscire dall'edificio, imbocco il lungo viale all'ingresso e appena si ritrovò nel parcheggio cominciò a correre verso il suv nero che aveva già individuato.
Nick era appoggiato alla portiera e si guardava intorno, cercando di scovare i lunghi e morbidi capelli di Larah, i suoi grandi occhi scuri e il sorriso sempre stampato sul viso.
La vide, correre verso di lui e gli occhi gli si illuminarono immediatamente.
Larah gli saltò al collo, lo salutò.
'Com'è andata?' chiese lui dolcemente.
'Noia, noia, noia..' rispose lei sbuffando.
'Una ragazza brava come te che dice così? Ma daii' disse lui facendo lo spiritoso.
'Sarò anche brava, ma non sono un alieno. A nessuno piace andare a scuola! Per te è facile dirlo, non ci vai!' rispose lei ridendo ancora. 'Poi è colpa tua, mi fai distrarre...' continuò lei.
'Bhè se vuoi me ne vado' disse indicando la macchina.
'Eh? No no ma sei pazzo?' disse lei che lo aveva preso seriamente e lo aveva bloccato, prendendolo per un braccio. Lui rise. 'Sto scherzando, era per vedere come reagivi...'
Quello era il loro ultimo giorno, lo sapevano entrambi. Nessuno dei due voleva però affrontare l'argomento, non era ancora il momento.
'E secondo te come devo reagire? Bah..io l'ho sempre detto che sei un testone..' disse Larah con una faccia sconsolata.
'Ah sì? L'hai sempre detto?' disse lui minacciosamente, cominciando a farle il solletico.
Mentre Larah cercava di divincolarsi, Nick notò una ragazza che lo fissava al di là della strada.
Senza pensarci prese il volto di Larah tra le mani e cominciò a baciarla. Lei non si sottrasse, nonostante non capisse il perchè di quella mossa violenta.
'Scusa piccola. C'era una ragazza che mi stava guardando, non volevo che mi riconoscesse.' disse lui dopo qualche secondo.
'Ah bhè si certo..' disse Larah divertita e salì in macchina.
'Ti porto a mangiare al ristorante dell'albergo, va bene?'
'Oh, ma è troppo elegante, guarda come sono vestita!' disse lei indicandosi.
'Sei bellissima!' disse lui come se fosse ovvio.
'Sì certo, sei proprio attendibile tu!' disse lei provocando le risate di Nick.
Pranzarono insieme velocemente. Nick sembrava impaziente. Appena finito il dessert, trascinò Larah in camera sua.
'Vuoi sapere qual'è la sorpresa?' le chiese lui sorridendo.
'Sì, certo.'
'Ti ho scritto una canzone! Spero tanto che ti piaccia!' disse prendendo la sua chitarra.
Larah si portò la mani al volto, sbalordita. Non avrebbe mai pensato che una delle sue canzoni, che una di quelle poesie di parole dolci come solo lui sapeva trovare, sarebbe stata dedicata proprio a lei.
Si sedette accanto a lui, mentre sentiva scorrere nella sua mente e nel suo cuore le prime note.
Chiuse gli occhi, per assaporare quel momento.
Lui la guardava. Iniziò a cantare. La canzone parlava di una ragazza che gli aveva cambiato la vita, che lo aveva fatto innamorare e per la prima volta, lo aveva fatto sentire normale, amato davvero. Parlava di quanto dolce fosse la sua risata e di quanto fosse divertente.
Larah riaprì gli occhi.
Si fissarono a lungo, mentre lui sussurava quelle melodiche parole. Era a canzone più bella che avesse mai sentito. Inconsapevolmente il volto le si rigò di lacrime, quando la canzone accennò ad un addio, o meglio un arrivederci.
'Non piangere, piccola.' disse Nick quandò finì la canzone e le asciugò una lacrima.
'Non ti è piaciuta?' chiese.
Lei lo abbracciò, continuando a piangere silenziosamente. Solo dopo qualche secondo rispose.
'E' la canzone più bella che abbia mai ascoltato. Grazie, Nicholas, grazie. Io..Io..Ti amo!' sprofondò ancora nel suo petto caldo, tra le sue braccia che l'avvolgevano.
'Domani devo partire, Larah, ma tornerò presto, te lo giuro! Mi mancherai tanto, tantissimo. Mi devi promettere che mi scriverai. Io ti chiamerò ogni giorno, quando vorrai, io ci sarò! Promettimi che mi aspetterai!' disse lui con gli occhi lucidi, stringendola ancora di più, quasi non volesse lasciarla andare.
'Ti aspetterò per sempre, per quanto tempo servirà, questo te lo prometto. Ma devi promettermi anche tu che lo farai. Non tradirmi, morirei! Promettimi che non finirà così, ti prego!' disse lei, asciugandosi le lacrime.
'Non finirà! Te lo prometto. Sei l'unica e sempre lo sarai.' la baciò teneramente, a lungo.
Quel pomeriggio lo passarono abbracciati, su quello stesso letto. Entrambi volevano ricordare ogni minimo istante passato insieme. Sarebbe stata dura, ma quello che li legava lo era decisamente di più.
Qualche ora più tardi si salutarono per l'ultima volta e ancora qualche lacrima scese dagli occhi di lei. E' difficile lasciar andare la persona che è l'unica cosa che dopo tanto tempo ti fa sentire bene. Lei con la canzone nella mente e quella dolce melodia solo per lei, lui con quelle indelebili parole nel cuore 'Ti amo. Ti aspetterò'.
Fu l'addio che segnò l'inzio di tutto.
P.S: capitolo di svolta :)
spero vi piaccia! commentate in tanti, Grazie!
Grazie mille per le recensioni e i complimenti:
BENNYY
_3november
..e per avermi messo tra i preferiti:
renesmee92
Peace&Love<3
Itsbreathless