Quella lezione di Trasfigurazione non attirava molto Hermione. Forse perchè aveva già studiato la lezione, anzi no. Forse perchè pensava ad altro. Fece finta di stare male ed uscì.

Corse fino al cortile interno, si sedette su di una panchina e aspettò. Guardò il cielo e sentì un fruscio provenire da destra, si girò ed aprì le mani in modo che l'origami volante ci si potesse posare sopra. Lo aprì e lesse "Stanza delle necessità, 10 minuti". Sorrise e si mise a correre.

Otto minuti dopo era già davanti al muro, apparentemente vuoto e disadorno. Dopo il solito rito, aspettò che la porta comparisse del tutto ed entrò: squadrò bene la stanza, la osservò in lungo e in largo, era sempre la stessa.

"Hermione!" vide una chioma bionda spuntare da dietro una poltrona rossa. Si avvicinò poggiandogli una mano sulla spalla destra e si mise a cavalcioni su di lui.

"Ti amo Draco."lo guardò...sapeva che anche lui provava lo stesso. Aspettò che lui rispondesse.

Si frequentavano ormai da un anno ma nessuno lo sapeva, nessuno dei due si sentiva pronto. Hermione era contenta, ma sentiva che qualcosa non andava: le mancava qualcosa. Draco non le aveva mai detto che l'amava.

"Draco..."la guardò immobile e poi cercò di baciarla. "No Draco". Lui si fermò sconfitto. "Voglio che ti mi spieghi cosa c'è che non va!"

"Hermione, io sono io." Hermione si incazzò, questa era una delle spiegazioni che lei odiava di più.

"Draco non me ne frega più un cazzo!"

"Non ti alterare...ne abbiamo già parlato!"

"Draco, inizio a pensare di essere solo un giocattolo..." Non si mosse, aspettò di nuovo.

Draco si zittì e non la guardò. Iniziò ad accarezzarle il collo, percorrendo la catenina dorata che gli aveva regalato: il ciondolo era una medaglietta con su inciso il suo nome. Dal lato di dietro invece, celato da un incantesimo, c'era il nome DRACO. La guardò e la rigirò tra le mani, non riusciva a dirglielo, la amava più di ogni cosa al mondo, ma proprio non ci riusciva; non c'era una spiegazione precisa, o forse si: si spaventava di essere ferito.

"Ti prego accettami così, non chiedermi ciò che non posso fare"

Hermione lo osservò, lo amava e non riusciva a stare senza di lui, ma allo stesso tempo odiava il fatto di dover essere lunica a dare senza ricevere!

"Non so se ciò che dici è vero...come posso crederci? Dimostramelo!" Ormai aveva le lacrime agli occhi...

"Non ti basta già quello che faccio?" non faceva poi granchè, ma per lui era già tanto.

"No...non più..." ormai la sua voce era un sospiro.

Draco sembrò riflettere, poi la prese per mano..."Vieni con me"

Si alzò e corse per tutta la scuola, fino ad arivare al cortile principale, corsero fino al centro e Draco si fermò.

"Draco ma che..."

Non le fece finire la frase che la baciò. Tutti li stavano guardando, ma Draco continuò imperterrito a baciarla.

Hermine lo guardò negli occhi...

"Ti amo!"