Anime & Manga > Kuroshitsuji/Black Butler
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Autore: CheshireClown    27/01/2010    1 recensioni
Signore e signori, questa è la breve storia di un singolare lord inglese, accompagnato dal suo ancor più bizzarro maggiordomo, che si diletta ad improvvisarsi attore e, ahimé, sapete com'è capriccioso il Fato, il giovane lord si trova davanti ad un ruolo da interpretare che lui ripudia nonostante sia perfetto per la sua persona. [Ambientato durante la saga del Noah's Ark Circus, one-shot leggermente non-sense]
Genere: Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ciel Phantomhive, Sebastian Michaelis
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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that lord, the melancholy actor.
That lord, the melancholy actor.

Entrò come una furia, sbattendo la porta dietro di sé.

-Mi hanno chiesto di recitare la parte dell'erede al trono!-
-Sul serio, signorino?-
Il maggiordomo rispose piatto al suo padrone, avvicinandosi a lui in silenzio e inchinandosi, accompagnato solo dal fruscio dei suoi vestiti.
- Si burlano di me! Il personaggio che devo interpretare ha appena perso suo padre, assassinato!, e ora tocca a lui prendere il suo posto. -
Ciel sbuffò, irritato. Al suo maggiordomo, come sempre, pareva importare poco: era intento a trafficare dietro di lui e sapeva, era certo, del sorriso che ora aleggiava sul volto dell'uomo.  Fissò lo sguardo nel vuoto, perso nei suoi ragionamenti.
- Un re giovane e solitario...-
La frase di Sebastian colse di sorpresa Ciel. Sobbalzò e si voltò di scatto, ritrovandosi a pochi centimetri dal teschio che il suo maggiordomo gli stava porgendo.
Un teschio con sopra una corona.
Il suo sguardo passò velocemente da quello strano oggetto al volto pallido di quel demonio.
Con un leggero sospiro di rassegnazione, mosse lentamente le mani e socchiuse le labbra, arrestandosi prima di parlare.
- ...senza amici né famiglia...-
E con un sussurro accettò quel gioco.
Piano, le dita sfiorarono il cappello, ne tastarono il materiale, prima di afferrarlo con fermezza e sollevarlo dal piccolo capo.
Il maggiordomo prese il cappello che il suo padrone gli stava porgendo. Un sorriso sinistro gli decorava in maniera innaturale il volto.
- ...con un enorme potere...-
Un sospiro, un movimento lento e la corona si ritrovò adagiata sul capo del giovane lord.
- ...e schiere di nemici che lo bramano...-
Ciel si chinò e depose un leggero bacio sulla fronte del teschio, indugiando per pochi secondi in quel bizzarro gesto. Sollevò le dita dalle tempie del teschio e si allontanò da esso, permettendo a Sebastian di portarlo via.
Assorto, il govane lord si volse verso la stanza buia alle sue spalle.
- ...un destino incerto lo attende...-
Le parole di Sebastian scivolarono addosso a Ciel, ormai lontano da quella stanza e dal suo maggiordomo che l'aveva raggiunto così silenziosamente.
- ...abbandonarsi al sonno o affrontare le insidie che lo attenderanno...- mormorò il ragazzo, come una frase recitata a memoria a bassa voce.
Il suo maggiordomo, sorridendo, gli porse la mano.
-...trovare degli alleati o macchiarsi di sangue lui stesso...-
Lo sguardo di Ciel indugiò sulla mano guantata e lentamente si decise ad accettare l'invito.
-...qualsiasi scelta compia il futuro rimarrà oscuro...-
Si lasciò guidare da Sebastian verso il divanetto al centro della stanza.
-...la sua anima difficilmente troverà pace...-
Ciel si soffermò a guardare il volto dell'uomo, assorto.
Mantenendo il contatto con quegli occhi scarlatti, si adagiò sul morbido divanetto.
Posò la testa sul cuscino di velluto e chiuse le palpebre.
-...chissà se mai dormirà in pace...-
Sospirata l'ultima sillaba scivolò nel sonno.
Non appena il suo battito si fece lento e regolare, il maggiordomo lo coprì con un soffice mantello in velluto rosso.
Un mantello da re.
- Proprio un bel ruolo le hanno assegnato, signorino. -
Sorridendo, si chinò.
Contemplò quel viso da fanciullo, accarezzò la guancia morbida e prese nella sua mano quella più piccola del suo padrone.
Delicatamente, silenziosamente, le labbra si posarono sul liscio dorso, vicino al prezioso anello.
Il bacio di un demone fedele al suo padrone maledetto.



***

Prima storia su Kuroshitsuji che scrivo, ambientata durante la saga del Noah's Ark Circus, è una what if leggermente non-sense. Forse un missing moment, ma non mi pare. Premetto che poco so della saga del Noah's Ark Circus, so cos'è ma non ho mai letto quella parte del manga. Questa storia è stata scritta di getto e inizialmente era un copione per una esibizione che avrei voluto realizzare. Finita di scrivere però mi piaceva abbastanza e ho deciso di modificarla e pubblicarla.
Temo risulti confusa, quindi spiego velocemente come si svolge la scena: il circo ha assegnato un ruolo a Ciel e lui ritorna furioso nelle sue stanze. Lì ha uno strano discorso col suo maggiordomo, un continuo botta e risposta. Le battute fra i punti di sospensione sono dette alternativamente da Sebastian e da Ciel, il primo è colui che inizia. Non è solo un dialogo, ma un discorso portato avanti da due persone che intendono il pensiero dell'altro, per questo non ho usato punti fermi e/o maiuscole ma solo punti di sospensione.

That's all folks.
  
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