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Autore: Cristina_lunat    28/01/2010    0 recensioni
Disclaimer: Questo è un racconto di Pura fantasia e non vuole essere un resoconto di fatti realmente avvenuti. I personaggi,come gli avvenimenti,sono frutto dell’immaginazione dell’autore. Ogni riferimento ad oggetti,avvenimenti e persone realmente esistenti sono da ritenersi puramente casuali.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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In “Ever-Ever Happy Living a Sadness Princess” Questa la frase esposta nei cartelloni pubblicitari del famigerato Cinema di una città lontana,in un tempo lontano; dove ancora le luci del natale non illuminavano le vie, e c’era il freddo nei camini spenti,e c’era puzzo di tabacco e alcol nelle vecchie case da bar lungo la via. Il cartellone affascinava i più disparati ranghi sociali,dal povero bambino di strada al ricco imprenditore nell’alto dei suoi grattacieli. Nessuno si curava del barbone morente sui marciapiedi luridi,Ma la principessa triste in una città sempre felice,beh,questa era un altro conto Si chiedeva la gente in fila al botteghino <è una principessa per tutte le balene,DEVE essere felice> L’esclamazioni si susseguono mentre lentamente la fila cammina. Alla cassa un giovane ragazzo,forse nemmeno 20anni,è impacciato e agitato,sbaglia i resti,le persone insorgono verso di lui,peggiorando la situazione;la fila s’allunga,tutti si chiedono perché la principessa a sempre sempre felice NON è felice. Un vecchio signore vende pop-corn e patatine vicino all’ingresso,probabilmente non ci vede più bene,gli occhiali sono spessi,i capelli radi in testa e grigi,ha l’aria stanca,il figlio non lo chiama più da tempo ed è rimasto del tutto solo oramai,ha solo il suo lavoro,ed il proprietario del teatro gli sta togliendo anche quello è Jhonny il suo nome,l proprietario,grasso e pelato,gli parla da dietro una scrivania,non lo guarda mai in volto così gli aveva detto prima di liquidarlo,e Jhonny,il vecchio Jhonny,era lì,a fare il suo lavoro,impeccabile nella camicia con gli orli ingialliti dai troppi anni,a vendere pop-corn e patatine a qualche ragazzino viziato accompagnato dalla pomposa madre in pelliccia e occhiali da sole alle sette della sera,pronta a lasciarlo a sedere da qualche parte,col suo collier di diamanti a dimostrazione del suo denaro,in cerca di un bel giovane con cui finire la serata. L’attesa per la principessa triste s’allunga,alla cassa ora mai è un finimondo,gente che si lamenta,sbuffa e parla,impaziente. Non si può che biasimare il ragazzo,che oramai suda e fa cadere qualsiasi cosa nel vano tentativo di soddisfare tutti. Vorrebbe andarsene ma si paga l’università con lavori del genere,tutti quei ricchi in fila brillano nei loro gioielli mentre li guarda e sta per cedere al panico. Non c’è mai stata tanta gente come quella sera,nessuno vuole aspettare,nessuno vuole perdere un minuto del suo tempo ad aspettare, il tempo costa,e loro sono troppo ricchi per perderlo! Il giovane stringe i pugni,la madre a casa è fiera di lui per tutto quello che fa,a fine serata,quando tornerà stanco a notte fonda,lei sarà ancora lì ad aspettarlo con un sorriso,l’aspetterà e gli riscalderà la cena di ore prima,nella penombra della misera cucina;Poi piano gli bacerà la fronte con un sorriso,è fiera del su bel bambino,e andrà a letto,stanca e malata dall’età che avanza,e lui le sorriderà,e le darà la buona notte,perché è tutto quello che può fare per lei. In fila un distinto uomo d’affari parla freneticamente al telefono,appena arriva il suo turno alla cassa s’avventa sul ragazzo chiedendo dei biglietti per lui e la sua famiglia,lui paga ridotto,è un uomo di prestigio,il figlio più grande è universitario ha lo sconto,l’altra figlia è piccola quindi non paga,la moglie è impegnata socialmente,nessuno paga l’intero,ha portato con sé i vecchi genitori,in pelliccia e limosine dice <..loro sono dei veterani della guerra!!> detto ciò torna al telefono,impaziente e frenetico,vuole subito quei biglietti! La minore tira la caramella che aveva in bocca al ragazzo,la madre ride divertita e non la sgrida. La fila sempre infinita oramai. Un Bambino di nemmeno dieci anni passa vicino al vecchio Jhonny,mastica la gomma e gioca a una qualche console nuova luccicante di negozio,alle orecchie ha le cuffiette per il suono,passa vicino al vecchio e gli fa cadere diverse confezioni di pop-corn a terra…toccherò al vecchio pagarle poi! Jhonny chiama il bambino,il bambino chiama la madre,la madre chiama il proprietario,alla fine è il vecchio ad essere stato maleducato. Al bambino un nuovo regalo,a Jhonny lo stipendio dimezzato,è così la vita;lui lo sa,anche suo figlio ritiene che questo sia l’ordine giusto delle cose,i bambini devono essere solo premiati per crescere come i genitori,pieni di sé! Ah,per fortuna che la moglie del vecchio Jhonny non è lì,se l’avesse visto ora,lui,così fiero di se stesso,della sua camicia pulita,del suo lavoro gratificante,perso tutto per un pugno di giovani imprenditori,perso tutto per suo figlio,incapace di seguire le orme del padre,che ha venduto tutto,perfino il vecchio Jhonny;che raccoglie le confezioni da terra vuote,e chiama la ragazza delle pulizie,almeno quello non è compito suo. E la ragazza arriva,nel vestito impolverato,la scopa in mano i capelli spenti legati sulla nuca,chissà che bella ragazza sarebbe divenuta se qualcosa tra la sua prima adolescenza e dopo non fosse andato male,se non avesse avuto quel bambino,se i suoi genitori non avessero vergogno di lei,e loro sono lì,tra l’alta società,e la vedono,vedono il vestito,e il volto scarno,per fortuna nessuno sa riconoscerla chissà che figura avrebbero fatto altrimenti! E lei non li vede,ha smesso di vedere molte cose,fa il suo lavoro e se ne và di nuovo,sparisce dalla vista come un anonima ombra,deve pagare la baby-sitter,deve pensare al suo bambino,deve pensare alla sua casa. Il padre di suo figlio non l’ha sposata e ha cambiato città. Mai che il buon nome possa essere macchinato da un infamia simile. Spazza a terra vicino al vecchio Jhonny,si guardano appena,tutti in fila si chiedono ancora della principessa triste,perché sarà triste? Alcuni giovani quasi si disperano e piangono prima di iniziare a vedere il film,piangono per la principessa,che cosa brutta essere tristi!In fila dei bambini più poveri cercano di rubare i portafogli pieni dalle tasche altrui,rubano anche le patatine al vecchio,sporcano il pavimento appena pulito dalla ragazza del fango delle loro scarpe sudice, quasi riescono ad intrufolarsi oltre la cassa per vedere il film. Ma è il proprietario a fermarmi,calvo,grasso e sudato li sbatte fuori dal suo cinema,rimprovera nel frattempo i dipendenti,si scusa con l’elitè del posto,chiude le porte del cinema ormai pieno,ed i bambini sono fuori,sono al freddo,non hanno potuto rubare nulla alla fin fine per le loro famiglie né per se stessi. La gente sospira compiaciuta del gesto eroico del proprietario, i bambini tornano ai margini della città in mezzo alla neve,nemmeno quella sera ci sarà la cena; in fila le persone non lo sanno pensano solo alla principessa triste nel paese sempre felice,cosa avrà? Starà male? Avrà freddo? I genitori le vorranno male? I figli l’avranno abbandonata? La madre starà per morire? La sua ricchezza per finire? Dovrà fare dei lavori in grati? Oh povera principessa,queste cose al mondo non dovrebbero esistere,Se succedessero si dovrebbe fare qualcosa,tutti dovrebbero fare qualcosa perché non avvengano! La folla ora è compatta,il pensiero si alza unanime,se vedessero sotto i loro occhi accadere cose del genere non l’accetterebbero di certo. Che bestie potrebbero ignorare queste disgrazie?! Ed intanto la fila è quasi terminata,il giovane alla cassa è tranquillo,le persone più sporadiche seppur frettolose,tra poco potrà tornare a casa dalla madre,e Jhonny ha quasi finito il suo ultimo turno,da domani starà a casa…oppure diverrà uno di quei barboni senza tetto che vivono per le strade,soli;E la ragazza se ne sta nel suo angolo a pulire,è stanca ma ha ancora molto,moltissimo da fare appena l’orda di gente avrà lasciato il cinema,sporco come sempre,e toccherà a lei pulire la sporcizia altrui,i bambini all’esterno si scaldano tra di loro,infreddoliti e poveri. Ed il proprietario è soddisfatto,si versa un altro bicchiere di vino rosso e festeggia…è la vigilia di Natale!!! Fine
   
 
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