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Autore: MewBecky    10/07/2005    3 recensioni
-Ieri notte...- Riprese quindi Ryan -...qualcuno si è introdotto nel laboratorio ed ha trafugato buona parte dei file rpg elaborati da Kyle, inseriti nel computer principale. Ho bisogno del supporto di almeno due di voi per stanarlo, privarlo dei file e affidarlo alla giustizia. Ah, e possibilmente smantellare definitivamente la Wyu S.P.A..
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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-CAPITOLO QUATTRO: ATSUKI-

La ragazza stava ritta in piedi, dinanzi alla cabina telefonica: il suo basso tono di voce, quasi mieloso, rassomigliava sorprendentemente una triste, malinconica e nostalgica melodia.

-No, non posso più aspettare...- Disse affranta, gli occhi castani ridotti a due umide fessure, grondanti di lacrime argentee.

-Jordan..sai benissimo che non farei mai una cosa del genere- la voce tremolante rotta dai singhiozzi di pianto -...voglio quel dannato pezzo di carta sulla mia scrivania per domani. Io mi licenzio.

........

-Atsuki, ragioniamo...- l'intonazione prepotentemente sfacciata di lui rise della sua sciocchezza, dall'altro capo del filo -...non puoi permetterti di tornare sui tuoi passi da un giorno all'altro, recitando la parte della gazzella ferita e sperare di poter essere presa in parola.

Mio cugino non si fiderà mai più di te, per la stessa ragione a causa della quale Hakari Shirogane si è sempre rifiutato di discutere pacificamente degli rpg.

Stupido orgoglio, alterigia.  

Pare sia la caratteristica distintiva della casata, essere schifosamente sicuri di sè stessi.

Jordan rise fragorosamente, mentre Atsuki stringeva ferita i pugni.

Una lacrima di rassegnazione le sfuggì, mentre cercava di radunare in sè le forze necessarie per rispondere a tono a quelle provocazioni, ma Jordan, naruralmente, non potè vederla.

...........

-Sempre il solito imbecille...- Fece Atsuki improvvisamente dura, abbandonando completamente quell'intonazione vocale così velata di pochi minuti prima -....la tua genialità mi colpisce continuamente: mi domando come diavolo tu abbia fatto ad entrare nei reparti informatici della Wyu.

Fino a prova contraria anche tu sei uno Shirogane, e perciò, secondo la tua linea di pensiero, stupidamente orgoglioso.

....un risolino increspò lievemente le labbra chiare di Atsuki, che disegnarono su quel viso dai tratti fini ed eleganti, una smorfia di esasperazione, ilarità sarcastica.

-....O forse te ne sei dimenticato?

............

Jordan Shirogane tracannò avido un sorso di birra gelida, per poi riacchiappare stizzito la cornetta.

Quella dannata ragazzina!

Aveva il dono di fargli perdete inevitabilmente la pazienza, il lume della ragione: Atsuki Hewn era una piccola saccente!

Quanto detestava quel bagliore di innegabile superiorità che le brillava negli occhi fulvi, la ferrea convinzione leggibile nei gesti misurati, d'essere al di sopra di chiunque.

Se solo non fosse stata così bella, sensuale, l'avrebbe sicuramente messa al corrente di ciò che pensava di lei.

 -Senti, Atsuki....- Shirogane cercò di riacquistare il dominio di sè, sospirando pesantemente -...non ti puoi tirare indietro ora, non quando l'operazione appena entrata in porto comincia a funzionare. Ok, Hacover e Marhon sono stati messi fuori combattimento: per la Wyu, ciò non sussiste alcun pericolo!

La polizia non li ha ancora identificati ed ora sono ricoverati presso una clinica a migliaia di kilometri da qui!

Qualche frattura scomposta, giusto un bel trauma cranico e niente di più!

..................

Atsuki socchiuse gli occhi, nervosa.

Per un attimo, l'immagine di quel giorno, le tornò alla mente mentre si malediceva tacita per avergli mentito.

Ryan...... 

-Non mi importa assolutamente nulla dell'operazione!- Il gridò risuonò trillante, alterato, amplificato dallo strette pareti della cabina telefonica -...ho appena messo in pericolo di vita l'unico uomo che abbia mai amato! COME CREDI CHE MI POSSA SENTIRE, ADESSO!?

La ragazza ansimava, sconvolta.

Una leggera pioggia battente prese a sgorgare dal cielo livido.

..................

Jordan strabuzzò gli occhi, dall'altro capo del filo.

Non aveva mai udito Atsuki così alterata, diversa da quella persona fredda ed imperturbabile che aveva imparato a conoscere.

-Ok....sarà meglio che ti calmi ora...- Impose, ascoltando il respiro accelerato di lei sfrigolare al di là della cornetta -...Atsuki...tu sai che ti voglio bene, vero? Ci conosciamo da quando eri bambina, lo ricordi?

................

Sì, lo rammentava.

Atsuki rispose affermativamente.

................

-Bene..- Shirogane si accese una sigaretta, strizzando gli occhi d'impulso -....allora ti renderai conto di quanto mi faccia male dirti certe parole, non è forse così? Non voglio vederti soffrire ma d'altra parte, mi rendo conto di quanto tu ti stia stupidamente illudendo nei riguardi di Ryan e di come sia sbagliato questo tuo agire.

Atsuki....voi due...non siete...e probabilmente non sarete mai più amici. Quel tempo è passato.

Ora combattete per ideali e scopi differente, siete diventati rivali.

Le vostre realtà non possono convivere, chiaro? Hai capito, ora?

..................

Atsuki si sentì mancare, dall'altro capo del filo: le gambe molli cedettero improvvisamente ed i grandi occhi spaventati si fecero lividi di pianto.

-Io...- Ripetè, accasciandosi sul fondo della cabina, scossa dai singhiozzi, i corti capelli biondi elegantemente sistemati lungo le spalle -...non posso dirgli addio. Ryan....è...stato il mio unico amico.

....................

Jordan tirò un'ampia boccata di fumo, aggrottando la fronte.

-E' stato, Atsuki. Tu gli hai mentito e gli amici non lo fanno.

A quell'intervento seguì un'interminabile pausa di riflessione, intrisa di sospiri di dolore faticosamente trattenuti.

-Su, vedi di ragionare: fatti una bella dormita e domani tutto ti apparirà più chiaro. Il sonno porta consiglio e tu ne hai bisogno. Ci si risente, ok?

Shirogane fece per abbassare al cornetta, sorridendo fra sè.

Ingenuamente sciocca.

-Aspetta...- Un grido stridulo, forzato, gli impose attesa -....aspetta!

.....................

Atsuki deglutì, ricacciando indietro le lacrime.

-Io mi licenzio ugualmente. Tanti saluti.

E così detto, chiuse la comunicazione, e prese a camminare sotto la gelida pioggia.

Pianse con lei.

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[Arrivo a Los Angeles]

-Diamine...non sono mai stata in un posto simile, parola mia!

Strawberry si guardava intorno, ammirata: grandi alberi secolari, piscine gigantesche, personalità dall'aspetto esotico che consumavano fiere drink superbamente serviti in noci di cocco fresche, sdraiate su amache di raso intrecciato.

-Se questo è un sogno, non svegliatemi!

Kyle sorrise, soddisfatto, mentre trascinava le valigie sino alle camere a loro assegnate.

-Beh, sono contento che vi piaccia. Dopo la brutta avventura di 48 ore fa ed il viaggio aereo, a detta mia incredibilmente snervante, il minimo che potevano fare, era pernottare per tutta la durata del nostro soggiorno in un luogo...da favola!

Mina asserì,  gettando guardinghe occhiate in qualsiasi direzione.

-Ummh...sì, può andare...- Proferì -...mi ricorda un po' la mia villa a Palm Beach, ma senza campi da tennis e tenute arboree.

A quel parlare, Strawberry e Kyle si lanciarono un rassegnato sguardo d'intesa.

-Ragazzi, vi potrei parlare un attimo?- Pam attirò l'attenzione del terzetto, con un misurato gesto del braccio flessuoso -...ho fatto una scoperta abbastanza importante.

Kyle s'allontanò lentamente, come illuminato da un'improvvisa rimembranza.

-Scusate ragazze...ma devo raggiungere Ryan in questo preciso istante..- Sorrise educatamente -..continuate pure senza di me.

Strawberry e Mina assentirono, ubbidienti.

Le due raggiunsero Pam con immediatezza, attendendo tacite.

-Allora...di che si tratta?

-Potrebbe anche rivelarsi una mia affrettata deduzione..- Soddisfò puntuale le loro curiosità la modella, gesticolando, l'avambraccio destro ancora strettamente fasciato -...ma dopo un'attenta esplorazione dell'hotel, ho iniziato a temere che Kyle e Ryan avessero optato per il residence "Palm Beach" per una ragione ben precisa. Ed infatti......facendo richiesta del registro clienti alla reception, fingendo di dover controllare un importo, ho scoperto di una suite riservata, senza alcuna matrice in contrassegno.

Questo vuol dire che vi pernotta abitualmente qualcuno....di molto, molto importante.Quasi sicuramente, un'esponente della Wyu S.P.A.

Strawberry sospirò pesantemente, annuendo.

-Penso di aver compreso dove tu voglia arrivare...- Osservò, seria in volto -...vuoi che ci introduciamo in quella dannata stanza e sveliamo l'arcano.

Mina si lasciò sfuggire un gemito di sorpresa.

-Come faremo a sgamare Ryan e Kyle?- Domandò, incrociando le braccia.

-Semplice...- Riprese Pam, uno sfacciato sorriso di sicurezza dipinto sul bellissimo viso -...lo avvertiremo della nostra necessità impellente di assentarci per qualche attimo per fare shopping presso la messangeriè dell'hotel: non sospetterà minimamente di alcuna intrusione e....noi saremo libere di agire!

Strawberry annuì, soddisfatta.

-Abbiamo sgominato due malvivente armati senza difficoltà...o quasi. Cosa potrebbe andare storto?

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-Atsuki; corri! Se continui così non ce la farai mai a raggiungermi!

I due bambini sfrecciavano velocemente sotto il cocente sole dell'estate inoltrata, ridendo allegri delle proprie, infantili, competizioni.

-Ahn...sono esausta...- Atsuki Hewn, la più piccola, crollò a terra con un leggero tonfo, piombando sdraiata sull'erba fresca -...basta, non ce la faccio più!

Ryan Shirogane, compagno di giochi, le si sistemò accanto, sorridendo.

-E' tutta una scusa: fai così solo perchè sai che contro di me non puoi vincere!

La bambina si voltò, come ferita da quelle sciocche parole: rizzatasi sulle ginocchia, scompigliò con gesto improvviso i capelli biondi e brillanti dell'amico, per poi scoppiare a ridere.

-Eh smettila, Atsuki! - la rimproverò lui, crollandole addosso sbadatamente.

I due restarono a fissarsi negli occhi per qualche istante, arrossendo simultaneamente.

-Sai...- Riprese la bambina, una volta rimessasi seduta - vorrei che questa giornata non finisse mai. Mi piace stare con te!

Ryan rimase spiazzato, imbarazzato da tutta quell'intraprendenza.

-Beh...anch'io.

La bambina tacque nuovamente, per poi stringergli la mano.

-Sei il mio migliore amico...- Fece, seria in viso -..e voglio che tu mi faccia una promessa.

Ryan annuì timidamente, soffiando via una ciocca di capelli che celava i profondi occhi azzurri.

-Sì..certo.

Atsuki parlò di nuovo, sospirando pesantemente.

-Promettimi...che resteremo sempre così. L'uno non mentirà mai all'altro e viceversa. Saremo amici, per sempre, e ci difenderemo a vicenda.  

Ryan si chinò sulla bambina, stringendola in un abbraccio.

-Io..lo prometto.

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Ryan si stiracchiò pigramente, facendo mente locale, nel tentativo di riordinare le confuse idee che gli affollavano la testa.

Era a Los Angelese, per recuperare i file rubati: dopo la sparatoria avvenuta 48 ore prima aveva viaggiato in aereo, prima classe, in compagnia di Strawberry, Mina, Pam e Kyle.

Ora alloggiavano presso il residence Palm Beach.

Perchè.....

Perchè...hai rotto la promessa?

Quella frase, ingiustificata, insensata, scaturita da un sogno lontano, lo sorprese quasi, per il solo fatto di averla pronunciata lui stesso.

Atsuki!

Quanti anni erano passati da quando si erano visti per l'ultima volta, parlati di persona?

Due...o forse......dannazione, aveva perso il conto!

Atsuki Hewn, una bambina bionda, grandi occhi castani deliziosamente maliziosi e un sorriso in grado di farle ottenere qualsiasi cosa desiderasse.

Erano stati amici d'infanzia, quando ancora abitava in America: la piccola si era stabilita presso un istituto femminile molto rigoroso, che s'occupava sia d'alloggiare bambine e adolescenti, che d'istruirle e concedeva libera uscita solo nei week-end.

Figlia di un ex-ufficiale dell'esercito caduto in battaglia, Herbert Hewn, aveva ereditato un grosso patrimonio dal padre e ne sarebbe entrata in possesso una volta raggiunta la maggiore età.

Della madre non si sapeva nulla.

Ryan ricordava di quando, accompagnato da Anna Shirogane, la scortava a casa propria, dove Atsuki alloggiava durante le libere uscite, e passava la notte: i suoi genitori avevano riservato alla bambina un affetto particolare, trattandola quasi come una figlia.

Recentemente, o almeno durante gli ultimi mesi della loro corrispondenza di penna, gli aveva scritto di aver rintracciato un parente ancora in vita, George Hewn, colonnello, fratello del defunto Herbert e personalità di spicco della Wyu S.p.a.

Atsuki era in seguito entrata nella società come talpa, fornendo informazioni a Ryan, che avrebbero permesso ad entrambi di smantellare l'associazione.

O almeno così credeva lui.

Ryan sospirò, crollando pesantemente seduto: era stato soggiogato.

Mentre udiva Kyle bussare alla porta, un ricordo lontano, s'affaccio direttamente alla sua memoria, instupidendolo.

-Perchè hai rotto la promessa?..- Si disse ancora, invitando l'amico ad entrare ..-perchè?   

 

 

  
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