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Autore: _Pulse_    28/01/2010    2 recensioni
Sono sicuro che non sto sbagliando, la mia è la scelta migliore perché comandata dal cuore; non mi sento in colpa, né ho paura di quello che sto facendo. Mi sento solo felice, estremamente felice, come non lo sono mai stato.
Forse una vita non basta per trovare quella che davvero si chiama felicità.
Genere: Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti! Non vorrei rovinare ciò che leggerete con una stupida introduzione e/o una stupida presentazione di come e quando ho scritto questa one-shot, anche perché un motivo vero e proprio non c’è, è nata da sé.
Vi auguro davvero una buona lettura e vi chiedo di lasciare una piccola recensione, anche minuscola, perché mi farebbe davvero piacere sapere la vostra
J Grazie mille in anticipo!

Vostra,

_Pulse_

 

Go and… Fall in Love

 

È da molto tempo ormai che sono qui.

Tempo scorso in fretta; tempo scivolato via delle dita come sabbia.
Tempo in cui ho fatto il possibile per adempiere alla mia missione; tempo in cui ho imparato a guardare il mondo con altri occhi, i tuoi.
Ingiustizia, dolore, morte… Vedevo solo questo quando sono arrivato: dimensioni a me del tutto sconosciute, a cui non avrei mai voluto assistere, che mi spaventavano e che mi ferivano nel profondo del cuore.
Avevo già catalogato questo mondo come luogo dominato e distrutto contemporaneamente da chi lo abitava, generalizzando, quando ho incontrato te.
Incrociai i tuoi splendidi e grandi occhi castani, da bambina, e qualcosa si mosse dentro me, qualcosa che non provavo ormai da anni ed anni.
Tu hai fatto rinascere in me la vita, la vita vera, una vita che avevo perso…

 
Era una grigia mattinata e avevo deciso di fare una passeggiata sulla spiaggia per pensare, nella solitudine a cui ormai ero abituato, quando improvvisamente ho incrociato il tuo sguardo: il tempo si fermò, lo spazio intorno a me vorticò tanto da farmi provare un qualcosa di simile al mal di testa.
Ho letto nei tuoi occhi tutta la sofferenza provata nella tua giovane vita, tutte le difficoltà che hai dovuto superare, ma nulla impedì a quel sorriso di sorgere sulle tue belle labbra rosate, illuminandoti il viso pallido e delicato. 
Un grosso labrador beige con il pelo bagnato mi era corso incontro con la lingua di fuori e non l’avevo nemmeno visto saltarmi addosso, perso inevitabilmente in quel paradiso.
“Tutto bene?”, mi chiesi con voce melodiosa, chinandoti; i tuoi capelli neri mi sfiorarono la pelle e un brivido si impossessò di me.
In quel momento ho capito quanto in realtà fossi forte; capii che non tutti in quel mondo erano dominati dalla sete di ricchezza, di potere, di fama, di supremazia; capii che non tutti erano cattivi come invece credevo.
Ho iniziato a rivalutarvi, ho iniziato a guardare ciò che mi circondava, che ci circondava, attraverso di te.
Ho conosciuto cose che nella mia vita passata non avevo mai immaginato, ho conosciuto un sentimento simile alla felicità, ho conosciuto la vita, ho conosciuto l’amore… Grazie a te.
Grazie a te sono cresciuto, ho imparato ad apprezzare questo mondo e ho svolto la missione che mi è stata affidata dai Cieli con molta meno fatica.

 
Il cielo oggi è grigio come quella mattina, la sabbia è bagnata e fredda, ma non rinuncio a camminarci a piedi nudi: è una sensazione troppo bella, che mi è mancata.
Sorrido e il tempo scorre, alzo lo sguardo sul mare agitato di fronte a me e chiudo gli occhi allargando le braccia, respirando a pieni polmoni il profumo di iodio portato dal vento che mi scompiglia i capelli e gonfia i miei vestiti leggeri.

 
Non voglio separarmi da te e non lo farò, perché ti amo.
Non voglio separarmi da te e non lo farò, a costo di tradire chi mi ha mandato qui, perché il tradimento sarà un peso leggerissimo rispetto alla consapevolezza di non rivederti mai più.
La mia vita – o quello che sto vivendo – non sarebbe più definibile tale se mi separassi da te.


Rido, se penso che all’inizio non volevo nemmeno venire qui: mi ero aggrappato a delle stupidi scuse, a della stupide domande e a delle ovvie risposte; rido, se penso che ora non voglio più tornare da dove sono venuto.

Il mio posto è qui, con te, e Dio in persona se mi rivuole fra la sua schiera deve scendere e trascinarmi via con la forza.
 

Mi ha mandato qui per vedere come procedeva l’umanità su uno dei pianeti da lui meglio creati, la Terra, e a cui è molto affezionato, nonostante gli innumerevoli errori di questa civiltà.
Io, stupido essere superiore, ho cercato di oppormi alla sua volontà con scarsi risultati. Ora sono qui, mi pento di ogni mia esitazione, perché ora non voglio più tornare.
Perderà un altro angelo, ma non ha bisogno di me.
Io non sono migliore di tanti altri che ancora sono al suo fianco. Non sarei migliore se tornassi senza ciò che mi rende ancora vivo.
 

Sento la sua voce chiamarmi e mi giro, mi accorgo che ha iniziato a piovere e ho i capelli e i vestiti fradici che si appiccicano alla pelle. Sorrido e la raggiungo con una piccola corsa.
 

Sono sicuro che non sto sbagliando, la mia è la scelta migliore perché comandata dal cuore; non mi sento in colpa, né ho paura di quello che sto facendo. Mi sento solo felice, estremamente felice, come non lo sono mai stato.
Forse una vita non basta per trovare quella che davvero si chiama felicità.
 

Infondo chi l’ha detto che gli angeli non si possono innamorare?   

   
 
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