29/01/2010
2 recensioniSerra numero 7. Un uomo, dai capelli grigi e ordinatamente pettinati, si aggirava con fare circospetto intorno alle vetrate che dividevano l'interno della serra con l'uscita del castello della prestigiosa scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Afferrò, silenziosamente attento ad ogni suo movimento, la parte bassa di una sola vetrata e l'alzò, facendo scattare il gancio che la manteneva ferma ed aperta. Si abbassò per affacciare la faccia all'interno della vetrata e, subito dopo, si preparò con gli strumenti che si era portato dal suo studio.
Con pinzetta e scatoletta piccolina, Horace Lumacorno seguiva i piccoli giri che le foglioline di Tentacola Velenosa compivano frenetici. Dopo qualche attimo di esitazione, abbassò il suo pollice e riuscì a staccare una prima fogliolina.
"Guardalo! Guardalo!!"
"Lo sto guardando, James. Cos'altro vuoi che faccia?"
"Ecco il tuo adorato professore di Pozioni compiere un reato per i suoi stupidi intrugli!"
"E questo dovrebbe spaventarmi, amore?"
"Certo che si, Lily! Ti sto dimostrando quanto, in realtà, Lumacorno sia una persona odiosamente ipocrita!"
"Senza offesa, amore; ma credo che l'unica ipocrita della situazione risulterei io se ti dessi ragione"
"Che dici? Perché?"
"Perché quello che sta facendo Lumacorno mi sembra tutto tranne che un 'reato'! E se tu, per reato, intendi tutte queste piccolezze, ti ricordo che tu hai passato un'intera vita a fare queste sciocchezze! Ecco perché risulterei terribilmente ipocrita se ti dessi ragione!"
"Non credo di averti seguito, Lily"
"Andiamo, Sirius, non è difficile: perché dovrei criticare questo singolo atto di Lumacorno quando mio marito ha passato la sua intera esistenza a fare cose del genere in tua compagnia?"
"Non vorrei fare la parte dell'amico traditore, Prongs, ma la tua cara mogliettina ha terribilmente ragione!"
Un improvviso sussulto fece voltare il viso al povero professore di Pozioni che, non appena si ritrovò di fronte un ragazzo dai corvini capelli brizzolati e due occhiali tondi che precedono due iridi profondamente verdi, emise un urletto spaventato.
- Per la barba di Merlino, Harry... -
- Oh, scusi, signore! Avrei dovuto annunciarmi? Schiarirmi la gola? Tossire? Credeva che fossi la professoressa Sprite, eh? -
- Si, lo temevo... - rise leggermente Lumacorno, ripresosi dal suo piccolo chock e ricominciando a tagliuzzare le foglioline di Tentacola Velenosa che cadevano nella sua piccola scatoletta aperta. - Cosa te l'ha fatto pensare? - chiese, poi, interessato.
- Oh, beh... il suo comportamento in generale, signore! Il muoversi di soppiatto, il sussulto quando mi ha visto! É Tentacola Velenosa, signore? -
- Eh... -
- Vale molto, non è vero? -
- Dieci Galeoni a foglia per il compratore giusto... - sussurrò Lumacorno, - Non che io conosca simili notizie da vicoli bui, ma le voci girano. Il mio interesse... è puramente accademico, è ovvio - concluse guardandosi bene intorno.
"Tsé! Figuriamoci! A chi la vuoi dare da bere, eh, Tricheco?"
"James!"
"Che c'è? Mi da sui nervi quando fa così!"
"Perché, invece, non vi concentrate tutti e due su vostro figlio piuttosto che blatterare su Lumacorno?"
"Io sono attentissima ad ogni minimo movimento di Harry, se ti interessa tanto Sirius!"
"Nervose?"
"No, ma lo diventerò facendoti guadagnare un fantastico pugno sul naso se non la finisci adesso!"
- Mmh... - mormora Harry con fare pensoso.
"Ehi, silenzio! Dobbiamo seguire la cosa! Harry ha appena ingerito quella Felix Felicis per scoprire il ricordo di Lumacorno su Voldemort e sembra funzionare dato che li ha fatti incontrare! State zitti!"
"Senti da che pulpito!"
"Sirius!!!"
"Va bene, va bene... sto zitto! Calmatevi tutti e due!"
- Personalmente queste piante mi hanno sempre spaventato... mmh... - Harry si allontanò dalla vetrata aperta dove Lumacorno era affacciato per proseguire il suo cammino con destinazione la capanna di Hagrid.
- Per l'esattezza, come sei uscito dal castello? - lo blocca il professore abbassandosi di nuovo per uscire dall'apertura della vetrata e per poter guardare Harry in posizione eretta.
- Dalla porta d'ingresso, signore. Vado... vado da Hagrid, sa, è un mio carissimo amico e mi è venuta voglia di fargli una visita! Perciò, se non le dispiace, adesso devo andare! -
"Non mi piace per niente quella pozione che Harry ha ingerito! E smettetela di ghignare come due cretini, voi due!"
"Oh, andiamo, Lily! Guardalo e ascoltalo! Ha parlato come io e Sirius abbiamo sempre fatto con qualsiasi professore!"
"Frena il tuo entusiasmo, amore! Sono proprio felice che sia solo l'effetto di una pozione a rendere il suo carattere così! Perché Harry è molto più gentile ed educato e non parla così velocemente come se avesse il peperoncino in bocca!"
"Credo che il suo spirito Malandrino sia finalmente uscito, Prongs!"
"Lo penso anche io, Padfoot!"
"Quanto odio i vostri stupidi ghigni!"
"Però del mio, ora, non ne puoi più fare a meno! Te ne sei completamente innamorata!"
- Harry!! - lo chiamò sospreso Lumacorno.
- Signore... - risponse il giovane Grifondoro voltandosi verso il suo professore di Pozioni.
- É quasi il crepuscolo! Certo ti rendi conto che non posso lasciarti andare girovagando tutto da solo -.
- Bene, allora venga con me, signore... -.
Lily Evans, in Potter, alzò gli occhi esasperata. Era proprio fortunata a sapere che quello che stava combinando suo figlio era tutto merito di una pozione e non del suo vero carattere così estroverso da sembrare quasi sgarbato.
Lo stesso comportamento che suo marito, il famigerato James Potter, aveva assunto per sette anni consecutivi da quando l'aveva conosciuto per la prima volta il primo Settembre del 1971 sull'espresso per Hogwarts quando aveva semplicemente undici anni.
Aveva passato sei anni della sua vita, scolastica e non, ad odiare la persona che si faceva credere James Potter. Ma quella era sempre stata una maschera. Una maschera che solo lei era riuscita a togliere facendolo innamorare seriamente della sua anima. Talmente tanto che, adesso, nemmeno la morte era riuscita a separarli.
E, così come poteva bastare a lei e al suo amato James, restava lì. Da qualche mese accompagnati anche da quella canaglia del migliore amico di suo marito, Sirius. Restavano tutti e tre lì... a fissare ogni minima mossa dell'unica persona rimasta in vita che importava loro davvero.
Harry James Potter.
"Che Malandrino!" ghignò vittorioso suo padre, sapendo perfettamente che suo figlio già poteva considerare di stringere la fialetta con il ricordo di Lumacorno in mano.
Note dell'Autrice:
Piccolissima
(e insignificante) fanfiction che mi frullava in testa da quando ho
visto Harry Potter e il Principe Mezzosangue al cinema. Più
precisamente, da quando ho visto questa determinata scenda del film.
L'avete riconosciuta, vero? Si tratta del momento (sempre nel film
perché mi sono basata su questo) in cui Harry ha appena
lasciato Ron ed Hermione nella Sala Comune dopo aver ingerito la
pozione Felix Felicis che aveva vinto da Lumacorno stesso. Il tutto per
ottenere quel famoso ricordo del nostro caro professore di Pozioni che
determinerà, poi, lo sviluppo del settimo ed ultimo libro
della fantastica saga di Harry Potter.
Non mi aspetto chissà che cosa da questa One-Shot perché l'ho scritta in poco tempo e senza un obiettivo preciso. Solamente volevo sottolineare il fatto che, poiché sono irreparabilmente innamorata di James&Lily e della loro generazione, ogni volta che vi sono scene particolari (comiche, sentimentali, d'azione... insomma, tutto xD) io immagino sempre i genitori del nostro maghetto con gli occhiali, abbracciati, ed attenti, dall'alto, ad ogni sua mossa.
Dimostrazione che, secondo me, James e Lily (e, dal quinto anno, nemmeno Sirius) hanno mai abbandonato Harry Potter. Mai!
Grazie in
anticipo a tutti quelli che avranno il fegato di commentarla, di
metterla tra le preferite o tra le seguite ^^!
I ringraziamenti ve li farò, ufficialmente, nell'altra mia
storia "Questo Matrimonio Non s'Ha Da Fare", non appena
pubblicherò l'aggiornamento :)!
Baci a tutti
Lovegio92